CAPITOLO 17
Ball
-Nonna,
quando ti sei
accorta di essere innamorata di Nonno Arthur?- chiese la piccola Lily,
che per
i suoi cinque anni di vita aveva una lingua sin troppo lunga, al
contrario
delle sue gambette che penzolavano dalla sedia. Era estate e Lily era
stata
parcheggiata dai nonni da Harry e Ginny, entrambi al lavoro.
Molly
smise di
lavorare l’impasto della crostata che stava preparando per la
nipotina e, dopo
aver controllato che James fosse ancora -stranamente- addormentato
sulla
poltrona e che Arthur non si fosse perso Albus, disse alla nipotina:
-A undici anni-.
-Ooooh…undici?-
fece
Lily spalancando occhietti e boccuccia in contemporanea.
-Sì,
tesoro…l’ho visto
inciampare mentre si dirigeva al tavolo dei Grifondoro e ho capito che
saremmo
stati insieme- rispose Molly, con lo sguardo perso. La risatina di Lily
interruppe il corso dei suoi ricordi:
-Ma
Nonna! Undici anni
sono pochi! Io a undici anni voglio ancora stare qui con te a mangiare
crostata!!!-
Anche
Molly rise e
tornò al suo dolce ancora con il sorriso sulle labbra; non
sapeva che poco più
tardi Lily avrebbe posto la stessa domanda a sua madre…
-Mamma,
quanti anni
avevi quando ti sei innamorata di papà??- chiese Lily,
attaccandosi alle gonne
di Ginny, che stava cercando di preparare la cena guardando
contemporaneamente
Harry sommerso dai suoi figli, che volevano a tutti costi giocare con
il padre.
-La
nonna aveva undici
anni!!!- annunciò poi la piccina fiera di possedere
quell’informazione.
-Beh,
anch’io…-
rispose Ginny e la bocca di Lily si spalancò in una perfetta
o per la seconda
volta in quella giornata.
-Anche
tuuuu??- chiese
allungando l’ultima vocale per la sorpresa.
-Sì…avevo
visto tuo
padre alla stazione di King’s Cross quando ne avevo dieci, e
da allora…-
replicò Ginny e raccontò quel primo incontro alla
sua bambina troppo curiosa e
troppo sveglia per la sua tenera età. La sua Lily che non
sapeva che era
tradizione delle donne Weasley trovare l’amore della propria
vita a undici
anni…
-Scorpius!
Dammi la
mano, immediatamente!- ordinò Astoria rivolgendosi ad un
bambinetto biondo che
era già pronto ad andare a giocare ai giardini.
-Ma
mamma, tu sei
fredda! Fai venire freddo anche a me!- replicò il piccolo
Scorpius caparbio.
Draco, che stava avvolgendo una sciarpa blu pervinca al collo di una
bella
bambina boccoluta, sorrise fra sé e sé e disse,
rivolto al figlio:
-Su,
Scorpius dai la
mano a tua madre…piuttosto mettiti i guanti!- aggiunse
ironico.
Astoria
lanciò
un’occhiataccia al marito, che avendo finito di vestire con
cura Cassiopea li
raggiunse. Il bambino piantò gli occhi argentati nei suoi e
disse caparbio:
-Piuttosto
la do a
te!- e infilò la sua piccola manina in quella del padre
mentre alle loro spalle
Cassiopea afferrava quella di sua madre e si incamminavano con loro.
-Povera
Cassiopea…secondo me torna a casa con le mani tutte blu!-
fece Scorpius
gettando un’occhiata alla sorellina e facendo così
ridere il padre.
-Sai
Scorpius…bisogna
sempre diffidare dalle donne con le mani fredde…sono le
più furbe!- disse poi
Draco Lucius Malfoy guardando a sua volta le due donne della sua vita;
Astoria
gli sorrise, seguita a ruota da Cassiopea, riscaldandogli il cuore.
A
quel tempo il
giovane Scorpius Hyperion Malfoy non sapeva ancora quanto suo padre
avesse
ragione…lo avrebbe scoperto molti anni dopo, a sue spese.
*****
-Non
so assolutamente che cosa mettermi- annunciò Lily Luna
Potter con una lieve nota di panico nella voce. Era la sera del cinque
maggio,
vigilia del tanto atteso Ballo dei Fiori di Maggio e Lily, come ogni
ragazza
presente ad Hogwarts, stava provando abiti e accessori per il grande
evento. O
meglio, le altre stavano provando, lei stava andando in crisi, di
fronte al suo
armadio spalancato. Cassiopea le lanciò
un’occhiata stranita, mentre Glorya la
stava aiutando ad allacciare i numerosi intrecci del famoso abitino
Chanel, che
avrebbe indossato la sera successiva. Naturalmente
-Hai
l’armadio stracolmo- le fece notare ironica.
-Non
c’è nulla di adatto!- protestò Lily.
-Concordo-
questa era Glorya, che ora si stava infilando un
abitino senza maniche marroncino sfumato, che si intonava perfettamente
ai suoi
occhi. Alla fine, dopo una estenuante guerra di persuasione, Glorya si
era
decisa a partecipare al ballo ed aveva accettato l’invito di
Edward.
-È
inutile che tenti di farti bella, sfigurerai accanto a
Scorpius- intervenne Melissa Summers, guardando Lily con odio. Odio che
la sua
amica Isabelle nutriva per Cassiopea che le aveva
“rubato” il cavaliere, nonché
oggetto dei desideri, Derek Zabini.
-Cara
la mia Melissa, intanto al Ballo con lui ci andrò io-
replicò Lily perfidamente disinteressata, sfogliando fra gli
abiti; dallo
specchio vide Melissa fremere per la rabbia, prima di tornare a
concentrarsi
sui suoi preparativi.
-Bello
quel vestito- decise di inferire ancora Lily –preso al
mercatino dell’usato?-
Melissa
digrignò i denti, stringendo fra le mani il sottile raso
del suo abito giallo canarino e fece per rispondere, ma un bussare alla
porta
la bloccò.
-Avanti!-
sbraitò in compenso. Chantal Ferwort, Slytherin terzo
anno, fece il suo ingresso reggendo fra le mani una grossa scatola
rettangolare, sui cu torreggiava un fiocco nero.
-Lily
Potter?- chiese la biondina dal corto caschetto, facendo
vagare gli occhi blu per la stanza, alla ricerca della destinataria del
pacco.
-Sono
io- rispose Lily incerta, facendo un passo avanti. Chantal
le consegnò la scatola e poi tirò fuori dalla
tasca del mantello un bigliettino
ripiegato in quattro. Fece per andarsene ma Lily, avendo dato una
veloce
lettura al fogliettino per vedere se era firmato la bloccò
dicendo:
-Ehi!
Chi lo manda?-
Chantal,
con la mano già sulla porta, fece spallucce e, voltatasi,
se ne andò.
-Beh?
Apri no?- la esortò Cassiopea, mentre Lily dopo aver posato
la scatola sul letto, se ne stava ferma a fissarla. Seguendo la sua
esortazione
Lily, con la testolina di Glorya appoggiata su una spalla,
sollevò il coperchio
e spalancò gli occhi violetti.
Si
trattava di un abito. Il più bell’abito che Lily
avesse mai
visto. Era di uno sfolgorante rosso rubino, che riprendeva la
tonalità dei
capelli di Lily, la quale prendendolo fra le mani sentì che
era liscio e setoso
al tatto. Lo aprì e portandoselo davanti agli occhi vide che
era composto da un
casto corpetto cosparso di perline senza spalline e da una gonna
sfasata,
trasversale, di pura seta.
-È…è…magnifico-
fu il commento di Lily, dopo attimi di
interminabile silenzio.
-Provalo-
le disse Glorya, ammirandolo a sua volta; Cassiopea
invece stava leggendo il bigliettino, abbandonato sul letto, con le
sottili
sopracciglia corrugate.
-Ma
cosa vuol dire?- chiese la biondina perplessa, mentre Lily si
toglieva velocemente la divisa.
-Se
magari ce lo leggi…- suggerì Glorya sarcastica,
mostrando a
Lily un paio di decoltè abbinate al vestito, con il tacco
basso, anch’esse
rosso rubino.
-Immaginando che tu fossi in
crisi non sapendo cosa metterti, ti regalo
quest’abito…che spero ti piaccia di
più di quello perduto- lesse Cassiopea e poi
chiese:- Ma cosa vuol dire?
Cos’è quello perduto?-
Ma
Lily stava sorridendo fra sé e sé. Era Scorpius
il mittente e
l’abito perduto a cui si riferiva era quello di Chanel che
Cassiopea indossava
in quel momento.
-Wow…ti
sta benissimo!- esclamò Glorya, guardando Lily. Aveva
ragione: l’abito era perfetto per il corpo di undicenne di
Lily, non era né
troppo volgare ma neanche troppo infantile. Lily avrebbe fatto morire
di
invidia tutte le altre ragazze, con quel vestito che sembrava essere
stato
cucito apposta per lei.
-E
ti ha anche abbinato le scarpe…-osservò Cassiopea
porgendole le
decoltè. Lily le infilò, guadagnandosi
così qualche centimetro in più
d’altezza
e si ammirò nello specchio.
Compiaciuta
di ciò che vedeva, si tirò su con una mano i
lunghi
capelli rubini, lasciando cadere qualche ciocca, che
immaginò boccolosa, e il
suo sorriso si allargò.
-Sono
bellissima- sussurrò, seria, e Glorya e Cassiopea
scoppiarono a ridere.
-…e
vanitosa!- aggiunse
-…e
modesta!- concluse
Poco
più tardi, dopo aver rimesso vestito e scarpe nella scatola,
Lily sedeva sul suo letto a gambe incrociate e pensava. Si chiedeva
come
Lily
non riusciva a immaginare che Scorpius avesse semplicemente
voluto essere gentile con lei.
*****
-Sei
uno schianto!- esclamò Dominique osservando Beatrice.
L’italiana indossava un abito di taffettà bianco,
con scollo a barca, che
contrastava splendidamente con la sua carnagione scura e metteva in
risalto le
sue curve prosperose.
-Già-
fece Beatrice amara –ma tanto James non si
accorgerà mai di
me-.
-Uffa!!!
Stai diventando una lagna!!!- sbuffò Dominique,
specchiandosi a sua volta: aveva optato per un vestitino corto, celeste
sfumato,
che metteva in mostra le sue belle gambe chiare e richiamava il colore
dei suoi
occhi.
-Parli
bene tu!!! A te basta schioccare le dita per avere chi
vuoi!- ribatté Bea, cercando di non sembrare invidiosa.
Eppure quante volte
aveva desiderato di essere bella come Nicky, con quei suoi lucenti
capelli
biondi e il sorriso ingenuo…
-Invece
tu sei cieca! Se solo la smettessi di pensare solo a
James, noteresti che i ragazzi guardano anche te- replicò
Nicky, un po’
risentita.
-A
me non interessano gli altri ragazzi, interessa James!-
ribatté
Beatrice, chinandosi ad allacciare le scarpe chiare.
-Dovresti
cercare di farlo ingelosire un po’ secondo me- le
consigliò allora la bella Weasley, provando a vedere come
stava con i capelli
raccolti. No, meglio lasciarli sciolti sulla schiena…
-E
come? E soprattutto con chi?- domandò Bea, ora interessata.
Forse Dominique non aveva tutti i torti…
-Non
saprei con chi…ma magari domani sera al Ballo cerchiamo uno
abbastanza passabile da usare come cavia- rispose Nicky, attivando il
suo
cervello da malandrina.
-Cosa
ne dici di Fred?- propose Bea. Infondo sarebbe stato il suo
cavaliere per la serata…
-No-
disse Nicky dopo averci pensato un attimo –è il
nostro
migliore amico!!! James non lo vedrebbe mai come un potenziale
rivale…e poi non
puoi ferirlo-.
-Ferirlo?
Se non è interessato a me il fatto che io ci flirti un
po’ non dovrebbe farlo soffrire…-chiese Beatrice
perplessa e così, fra scarpe, gioielli
e trucchi, le due Malandrine misero a punto il piano
Facciamo-Morire-Di-Invidia-Quel-Tonto-Di-James.
*****
Sei
maggio.
La
sera del Ballo tanto atteso era arrivata. L’eccitazione si
percepiva nell’aria, nei sussurri frenetici delle ragazze,
negli sguardi
lussuriosi degli studenti, nelle occhiate colme di nostalgia dei vecchi
insegnanti.
-Io
vorrei sapere dove diavolo sono finite- sbuffò Scorpius
Malfoy
seccato, appoggiando al muro della Sala Comune di Slytherin.
-E
piantala, sono due ore che ti lamenti!- lo sgridò Edward,
guardando ancora una volta il proprio riflesso in uno specchio. Sia lui
che Derek
che Scorpius facevano la loro figura, con completi neri classici:
Edward e
Derek avevano però optato per due camice candide, mentre
Scorpius per una
grigio sfumato; portavano tutti e tre la cravatta, con loro sommo
disappunto.
Anche Thomas aveva adottato la loro stessa mise, ma il risultato non
era certo
lo stesso. D’altra parte lui sarebbe stato accompagnato da
Monica Spring, una
bassa bambinetta di Corvonero che sembrava malata di Spruzzolosi; era
stata
l’unica ad accettare il suo invito e Thomas sperò
che avesse tentato di
rendersi presentabile.
-Mi
lamento perché come al solito non sono puntuali!-
ribatté Scorpius
testardo guardando ancora una volta l’orologio: il Ballo era
già iniziato da tre
quarti d’ora ma delle loro dame neanche l’ombra.
-Eccole-
sussurrò Derek qualche attimo più tardi e i loro
occhi si
posarono su tre principesse.
Glorya,
una perfetta bambolina di porcellana, con i lunghi capelli
neri stretti in uno chignon, la carnagione chiara e il suo vestito
marronicino;
Cassiopea, una ninfa delle acque, i biondi boccoli lasciati liberi
sulla
schiena, l’abito violetto e gli occhi sorridenti…e
infine Lily.
Una
Regina. Il viso altero, messo in mostra dai capelli rubini
raccolti in un elegante nodo sulla cima della testa, dal quale
sfuggivano
alcuni ricci fatti ad arte, gli occhi violetti, fissi su Scorpius e la
pelle
d’avorio che risaltava grazie al capolavoro di moda che
indossava. Undici anni
di infantile e perfetta bellezza.
Nessuna
delle tre mostrava più anni di quanti ne avessero:
semplicemente avevano la consapevolezza di essere a metà fra
l’essere una
bambina e l’essere una donna e come tali si comportavano.
Scarpe non troppo
alte, non un filo di trucco, vestiti scollati e corti il giusto.
-Bene-
disse Malfoy rigido, conscio del fatto che Lily lo stava
ancora guardando –possiamo andare-. Offrirono il braccio alle
loro tre dame,
con Thomas sempre più ingrugnito, e lasciarono
Tolti
i quattro tavoli e quello dei professori, erano stati
disseminati divanetti, poltroncine e tavolini rotondi
tutt’intorno ad una pista
da ballo. Sulle pareti facevano bella mostra di sé vari
fiori color pesca, al
soffitto erano state appese tante piccole lucine soffuse che sembravano
stelle nei cielo
scuro. Le solite pareti di
pietra sembravano ora fatte di lisci mattoni color arancio tenue, che
avevano
svecchiato di molto il tutto. Chiunque avesse preparato
La
maggior parte degli studenti era già presente. Lily
intravide
Dominque al braccio di Christopher Wayden, tutto orgoglioso di averla
come dama;
Beatrice che si guardava intorno come alla ricerca di qualcosa, Fred e
James
già attaccati agli alcolici fatti entrare di
straforo…e ancora Rose imbronciata
in un angolo, Albus che chiacchierava con Vanessa Blindsworth, Caroline
Cavendish, radiosa e irraggiungibile, attorniata dal suo seguito,
ascoltava a
malapena ciò che il suo cavaliere le sussurrava. E poi tante
altre coppie, più
o meno ben assortite, affollavano la pista, sotto lo sguardo di
professori e
preside.
Entrando
al braccio di Scorpius, Lily ottenne l’effetto
desiderato: lentamente scese il silenzio, mentre molti voltavano le
teste per
guardarli. Avanzarono con calma, lasciandosi avvolgere dai commenti
scatenati
dal loro ingresso:
-Ooooh…guarda
-Non
ci posso credere! Scorpius Malfoy
con Lily Potter!-
-Hai
visto il vestito? Le sarà costato un occhio della
testa….-
-La
solita bambinetta odiosa! È riuscita a farsi invitare da
Malfoy!-
-Com’è
che Malfoy si becca sempre la più carina…?-
Lily
sorrise compiaciuta, cercando con lo sguardo Caroline
Cavendish: anche le sue labbra erano tese in un ghigno soddisfatto.
Oltre ai
bisbigli degli studenti c’erano anche quelli dei professori.
Minerva McGranitt
si disse che era finalmente arrivato il giorno in cui un Malfoy e un
Potter non
si prendessero a pugni –anche se a giudicare dallo sguardo
assassino di James
questo stava per succedere comunque- mentre Neville sussurrò
al vecchio
Vitious: -Quando lo saprà Harry…-
Solo
mezz’ora più tardi l’attenzione per la
coppia del momento
cominciò a scemare, in contemporanea con le note di un
lento, che iniziarono a
diffondersi per
-Vuoi
ballare?- chiese Edward galantemente a Glorya, che dopo un
iniziale delizioso rossore accettò la mano che lui le
tendeva.
-Credo
che dovremmo fargli compagnia…- disse Derek a Cassiopea, la
quale sorrise –conscia di essere seguita dallo sguardo di
Shane Burke, che
infatti non le aveva staccato gli occhi di dosso da quando era arrivata
con
Zabini- e lasciò che Derek l’aiutasse ad alzarsi.
Rimasti
soli al tavolo che avevano occupato, fra Lily e Scorpius
scese un inaspettato e quanto mai imbarazzato silenzio. La maggior
parte degli
studenti –tranne gli sfigati come Rose- si stringevano,
dondolando sulla pista
e si godevano il lento; pochi erano rimasti a lato a guardare.
-Tutti
stanno ballando- fece notare Lily disinteressata.
-Già-
convenne Scorpius. Silenzio. Ancora silenzio…
-Beh,
aspetti l’ispirazione divina per invitarmi a ballare?- disse
Lily seccata. Scorpius si voltò a guardarla, colto di
sorpresa.
-No,
ovvio che no. Stavo solo aspettando che tu fossi così
impaziente da propormelo- replicò, ironico. Poi si
alzò e, con tutta l’eleganza
che solo un Malfoy sapeva sfoggiare, le porse la mano domandandole:
-Vuole
ballare con me, signorina Potter?-
Lily
gli rivolse un breve e artificioso sorriso, prima di
accettare la sua mano. Scorpius si accorse che la sua era gelata e
d’improvviso
gli vennero in mente le parole che suo padre gli aveva rivolto anni
prima: “Bisogna sempre diffidare
dalle donne con le
mani fredde…sono le più furbe!”
Accantonandolo
come un pensiero stupido, Scorpius condusse la sua
dama al centro della pista, mentre un varco si apriva naturalmente al
loro
passaggio. Le mise una mano sulla schiena, intrecciò
l’altra con la sua destra
ed iniziò a muoversi con lei, con movimenti fluidi.
-Sei
bravo a ballare- notò Lily, non senza una certa sorpresa
nella voce.
-Fa
parte dell’educazione di un buon Purosangue- fu la fredda
risposta di Scorpius. Tacquero entrambi, ognuno perso nei propri
pensieri, finché
Lily non parlò di nuovo.
-Non
ti ho ringraziato per il vestito-.
Scorpius
distolse gli occhi dal suo viso, per guardare altrove.
-Vestito?-
chiese sperando di sembrare distaccato.
-Sì,
il vestito che indosso. So che me l’hai regalato tu- rispose
Lily, mentre un dubbio le si insinuava nella mente. Anche Thomas era a
conoscenza del vestito di Chanel probabilmente, quindi avrebbe potuto
benissimo
essere stato lui a mandarle l’abito che ora
portava…
-Io
non ti ho regalato nulla. Non spenderei mai i miei soldi per
una sanguesporco come te- disse Scorpius, dicendosi che fino a quel
momento era
stato sin troppo gentile con lei.
-Malfoy,
Malfoy…- fece lei canzonatoria –non vuoi ammettere
di
avere un cuoricino anche tu?-
-Io?
Un cuore? Sta sera sei in vena di battute, Lilian?- replicò
lui sarcastico, tornando a guardarla. Aveva le labbra sottili tese in
un
sorriso ironico, gli occhi socchiusi ad analizzarlo, cercando di capire
se
stesse mentendo.
-Io
lo sento battere però…- e gli posò una
manina bianca e gelata sul
cuore.
-Puro
muscolo involontario. Come il tuo-.
-Così
mi offendi! Io non sono mica fredda come te…-
-Peggio!-
esclamò lui, facendola sorridere.
-Touché-
commentò Lily e solo allora si accorse di quanto fossero
simili, lei e quel ragazzino di tredici anni, spocchioso, scorbutico e
pieno di
sé.
Scorpius
pensò che quello fosse il lento più lungo della
storia
della musica, dato che non accennava a finire.
-Questo
lento non finisce più- commentò infatti. Lei
sorrise
maliziosa.
-Non
ti piace ballare con me?-
-Per
nulla. Sei talmente ghiacciata che penso mi verrà
l’influenza. E il tuo profumo è troppo forte-
rispose Scorpius duro, ma il
sorriso di Lily si allargò:
-Qualcuno
dice le bugie…-
-Chi?-
chiese lui, fingendo di guardarsi intorno alla ricerca di
un possibile bugiardo.
-Melissa
Summers vuole uccidermi con lo sguardo- commentò lei,
lasciando cadere il discorso, mentre Scorpius le faceva fare una
giravolta.
-Non
è l’unica- replicò Malfoy, compiaciuto:
sapeva che molte
delle ragazze presenti avrebbero voluto essere al posto di Lily.
-Caro,
anche tu rischi un bel po’ di Avada Kedavra-.
-E
per quale motivo? Per te? Ma fammi il favore…sei solo una
piccola nana, con una massa di capelli rossi che colpiscono come un
pugno
nell’occhio e il naso all’insù- rispose
pesantemente ironico.
-Malfoy,
Malfoy…- disse di nuovo lei, minimamente ferita dalle sue
parole –verrà il giorno in cui vorrai che questa
piccola nana ti baci…e io ti
rifiuterò- aggiunse sadica. Lui smise di ballare, facendo
fermare anche lei. Si
fissarono negli occhi, Lily ancora con una mano sul suo cuore, lui a
tenerla
stretta a sé.
-Mai-
disse sicuro Scorpius.
-Vedrai-
Lily era altrettanto sicura.
L’ultima
nota del lento li trovò così, stretti
l’uno all’altra, a
guardarsi negli occhi. Uno sguardo duro, argento nel viola, quasi di
sfida.
Poco
più in là due occhi castani stavano per velarsi
di lacrime.
Beatrice
Venci, con il capo appoggiato alla spalla di Fred
Weasley, vide James chinarsi su Lynda Sunders, di parecchi centimetri
più bassa
di lui, per baciarla. Le portò una mano sulla guancia rosea,
ad accarezzarla
dolcemente, mentre lei gli passava le braccia intorno alla vita,
rispondendo al
bacio. Bea sentì il cuore andare in mille pezzi. Vederlo
provarci con tutte,
flirtare con qualsiasi ragazza carina era un conto, ma vederlo
così, davanti ai
suoi occhi, baciare un’altra…era
tutt’altra cosa. Chiuse gli occhi e si lasciò
andare contro Fred.
Altrochè
cercare di farlo ingelosire! Prima doveva rimettere
insieme i cocci del suo cuore.
Anche
Dominque, stretta a Wayden, vide la scena ed immediatamente
cercò la sua migliore amica con lo sguardo, per trovarla
quasi accasciata su
Fred che, se anche si era accorto delle lacrime che avevano iniziato a
bagnargli la camicia, continuò a tenere stretta a
sé Beatrice, come a volerla
consolare.
Dall’altra
parte della Sala Rose stava decidendo se lasciare il
Ballo o meno. Che inutile perdita di tempo era stata!!! Mettersi un
bell’abito,
domare i capelli, mettersi un po’ di matita per cosa? Per
sentirsi inferiore
alle altre? Per vedere la sua bella e perfetta e odiosa cugina Lily
attirarsi
tutte le attenzioni? Per osservare invidiosa Dominque, che sapeva
incantare
tutti e faceva battute intelligenti? Si odiò per essere
stata gelosa di Nicky,
sempre buona e gentile con tutti. Eppure…lei non veniva mai
notata. Aveva
ereditato sì il cervello di sua madre ma se avesse potuto
scambiarlo con la
bellezza di una qualunque delle sue cugine lo avrebbe fatto volentieri.
Solo
due anni più tardi Rose avrebbe cambiato idea ma
lì, a quel Ballo, ignorata da
tutti i ragazzi –ad eccezione di suo cugino Albus che, pur
avendo ballato con
Vanessa era poi subito tornato al suo fianco- avrebbe dato
l’anima per ricevere
anche solo un’occhiata interessata.
-Sei
bellissima- disse Richard MacLynter, chinandosi a sussurrare
all’orecchio di Caroline.
Quest’ultima
sorrise compiaciuta, ma sapeva già che avrebbe
scaricato Richard a fine serata. Troppo dolce, melenso…le
stava facendo venire
il diabete!!! Naturalmente a Caroline i complimenti facevano sempre
piacere e
quella sera ne aveva ricevuti molti, che avevano aumentato la sua
spropositata
vanità. Ma d’altra parte una Regina non si sarebbe
mai stancata di ricevere
apprezzamenti da parte dei suoi sudditi…
-Ehi
Shane, ma non avevi detto che
-Certo
che lo è…solo che non lo sa ancora-.
Thomas
guardò a sua volta i due Slytherin e poi fece, dubbioso,
rivolto a Shane:
-Mah…a me non sembra proprio. E poi lo sai come sono fatti
‘sti Purosangue…se
ne stanno sempre fra di loro, chiusi nelle loro elite…che ci
perdi a fare tempo
con quella? Sarà pure carina…-
-Ma
cosa ne capisci te di ragazze…- lo canzonò Shane
e i due
presero a punzecchiarsi, sotto lo sguardo stranito delle loro
accompagnatrici.
E
così, fra risate, sguardi intensi, lacrime, sorrisi e
invidie,
il Ballo trascorse sin troppo velocemente.
Lily
tornò al Dormitorio soddisfatta di sé stessa.
Cassiopea
sentendosi ancora addosso lo sguardo di un certo
Grifondoro.
Glorya
stupita di quanto le piacesse ballare.
Beatrice
con il cuore a pezzi.
Rose
con l’autostima sotto i piedi.
Dominique
con il desiderio di prendere a pugni James.
James
vantandosi con Fred della sua ultima conquista.
Caroline
per nulla dispiaciuta di aver scaricato Richard senza
tanti scrupoli.
Shane
pensando a quella deliziosa e sfuggente Purosangue.
E
Scorpius…
Spazio
Autrice:
Salve
a tutti!!! Eccomi qui con il capitolo sul tanto atteso
Ballo…devo confessare che avrei voluto rendere meglio la
parte su Lily e
Scorpius, ma pur spremendo il mio povero cervellino non sono riuscita
ad
immaginarmeli in modo diverso…spero che vi sia comunque
piaciuto, come il resto
del capitolo. Ringrazio chi ha solo letto, chi ha messo la mia storia
fra
preferiti e seguite e passo ora a rispondere a chi ha gentilmente
recensito
l’ultimo capitolo, ovvero BlackFra92,
Scorpioncina e Lady
Lynx.
BlackFra92:
Darliiiing ho letto Hidden Guy appena hai aggiornato
ed ovviamente ti ho lasciato una recensione :P
Che
te ne pare dei nostri amati Lily e Scorpius al Ballo? Non sono
volate troppe scintille però…a me sembra di
averli resi bene : )
E
la nostra Bea….ha subito l’ennesimo colpo!!! Mi
è quasi
dispiaciuto scrivere la sua parte…
Beh,
che altro dire….fammi sapere cosa ne pensi di questa mia
ultima creazione!!! Grazie mille per la recensione, un bacio!!
Scorpioncina:
ciao!!! Sono contentissima che la mia ff ti piaccia,
spero continuerai a seguirmi e a recensirmi!!! Un bacio, grazie mille
per la
recensione!!!
Lady
Lynx: eeeh sì quei due piuttosto che abbassarsi a chiedersi
gentilmente un favore si farebbero cruciare!! Il Ballo è
stato all’altezza
delle tue aspettative? Spero di sì…
Come
vedi anche qui Rose ed Albus non hanno avuto un ruolo molto
felice, ma io proprio non riesco a vederli in altro
modo…chissà, magari in un
futuro le cose cambieranno per loro.
Beh,
spero che tu mi dica cosa ne pensi di questo capitolo e ti
ringrazio moltissimo per la recensione all’ultimo!!! Alla
prossima!!!