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Autore: Miss_Slytherin    29/11/2009    10 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                                 CAPITOLO 17

                                                                                                                     Ball

 

 

-Nonna, quando ti sei accorta di essere innamorata di Nonno Arthur?- chiese la piccola Lily, che per i suoi cinque anni di vita aveva una lingua sin troppo lunga, al contrario delle sue gambette che penzolavano dalla sedia. Era estate e Lily era stata parcheggiata dai nonni da Harry e Ginny, entrambi al lavoro.

Molly smise di lavorare l’impasto della crostata che stava preparando per la nipotina e, dopo aver controllato che James fosse ancora -stranamente- addormentato sulla poltrona e che Arthur non si fosse perso Albus, disse alla nipotina:
-A undici anni-.

-Ooooh…undici?- fece Lily spalancando occhietti e boccuccia in contemporanea.

-Sì, tesoro…l’ho visto inciampare mentre si dirigeva al tavolo dei Grifondoro e ho capito che saremmo stati insieme- rispose Molly, con lo sguardo perso. La risatina di Lily interruppe il corso dei suoi ricordi:

-Ma Nonna! Undici anni sono pochi! Io a undici anni voglio ancora stare qui con te a mangiare crostata!!!-

Anche Molly rise e tornò al suo dolce ancora con il sorriso sulle labbra; non sapeva che poco più tardi Lily avrebbe posto la stessa domanda a sua madre…

-Mamma, quanti anni avevi quando ti sei innamorata di papà??- chiese Lily, attaccandosi alle gonne di Ginny, che stava cercando di preparare la cena guardando contemporaneamente Harry sommerso dai suoi figli, che volevano a tutti costi giocare con il padre.

-La nonna aveva undici anni!!!- annunciò poi la piccina fiera di possedere quell’informazione.

-Beh, anch’io…- rispose Ginny e la bocca di Lily si spalancò in una perfetta o per la seconda volta in quella giornata.

-Anche tuuuu??- chiese allungando l’ultima vocale per la sorpresa.

-Sì…avevo visto tuo padre alla stazione di King’s Cross quando ne avevo dieci, e da allora…- replicò Ginny e raccontò quel primo incontro alla sua bambina troppo curiosa e troppo sveglia per la sua tenera età. La sua Lily che non sapeva che era tradizione delle donne Weasley trovare l’amore della propria vita a undici anni…

 

 

-Scorpius! Dammi la mano, immediatamente!- ordinò Astoria rivolgendosi ad un bambinetto biondo che era già pronto ad andare a giocare ai giardini.

-Ma mamma, tu sei fredda! Fai venire freddo anche a me!- replicò il piccolo Scorpius caparbio. Draco, che stava avvolgendo una sciarpa blu pervinca al collo di una bella bambina boccoluta, sorrise fra sé e sé e disse, rivolto al figlio:

-Su, Scorpius dai la mano a tua madre…piuttosto mettiti i guanti!- aggiunse ironico.

Astoria lanciò un’occhiataccia al marito, che avendo finito di vestire con cura Cassiopea li raggiunse. Il bambino piantò gli occhi argentati nei suoi e disse caparbio:

-Piuttosto la do a te!- e infilò la sua piccola manina in quella del padre mentre alle loro spalle Cassiopea afferrava quella di sua madre e si incamminavano con loro.

-Povera Cassiopea…secondo me torna a casa con le mani tutte blu!- fece Scorpius gettando un’occhiata alla sorellina e facendo così ridere il padre.

-Sai Scorpius…bisogna sempre diffidare dalle donne con le mani fredde…sono le più furbe!- disse poi Draco Lucius Malfoy guardando a sua volta le due donne della sua vita; Astoria gli sorrise, seguita a ruota da Cassiopea, riscaldandogli il cuore.

A quel tempo il giovane Scorpius Hyperion Malfoy non sapeva ancora quanto suo padre avesse ragione…lo avrebbe scoperto molti anni dopo, a sue spese.

 

 

                                                                                                                     *****

 

-Non so assolutamente che cosa mettermi- annunciò Lily Luna Potter con una lieve nota di panico nella voce. Era la sera del cinque maggio, vigilia del tanto atteso Ballo dei Fiori di Maggio e Lily, come ogni ragazza presente ad Hogwarts, stava provando abiti e accessori per il grande evento. O meglio, le altre stavano provando, lei stava andando in crisi, di fronte al suo armadio spalancato. Cassiopea le lanciò un’occhiata stranita, mentre Glorya la stava aiutando ad allacciare i numerosi intrecci del famoso abitino Chanel, che avrebbe indossato la sera successiva. Naturalmente la Malfoy aveva rifiutato “l’invito” di Shane Burke, e sarebbe andata al ballo accompagnata da Derek che, a furia di rifiutare inviti, si era ritrovato senza dama. Il loro era uno scambio di favori: lui la salvava da Shane Burke, lei dal presentarsi senza dama.

-Hai l’armadio stracolmo- le fece notare ironica.

-Non c’è nulla di adatto!- protestò Lily.

-Concordo- questa era Glorya, che ora si stava infilando un abitino senza maniche marroncino sfumato, che si intonava perfettamente ai suoi occhi. Alla fine, dopo una estenuante guerra di persuasione, Glorya si era decisa a partecipare al ballo ed aveva accettato l’invito di Edward.

-È inutile che tenti di farti bella, sfigurerai accanto a Scorpius- intervenne Melissa Summers, guardando Lily con odio. Odio che la sua amica Isabelle nutriva per Cassiopea che le aveva “rubato” il cavaliere, nonché oggetto dei desideri, Derek Zabini.

-Cara la mia Melissa, intanto al Ballo con lui ci andrò io- replicò Lily perfidamente disinteressata, sfogliando fra gli abiti; dallo specchio vide Melissa fremere per la rabbia, prima di tornare a concentrarsi sui suoi preparativi.

-Bello quel vestito- decise di inferire ancora Lily –preso al mercatino dell’usato?-

Melissa digrignò i denti, stringendo fra le mani il sottile raso del suo abito giallo canarino e fece per rispondere, ma un bussare alla porta la bloccò.

-Avanti!- sbraitò in compenso. Chantal Ferwort, Slytherin terzo anno, fece il suo ingresso reggendo fra le mani una grossa scatola rettangolare, sui cu torreggiava un fiocco nero.

-Lily Potter?- chiese la biondina dal corto caschetto, facendo vagare gli occhi blu per la stanza, alla ricerca della destinataria del pacco.

-Sono io- rispose Lily incerta, facendo un passo avanti. Chantal le consegnò la scatola e poi tirò fuori dalla tasca del mantello un bigliettino ripiegato in quattro. Fece per andarsene ma Lily, avendo dato una veloce lettura al fogliettino per vedere se era firmato la bloccò dicendo:

-Ehi! Chi lo manda?-

Chantal, con la mano già sulla porta, fece spallucce e, voltatasi, se ne andò.

-Beh? Apri no?- la esortò Cassiopea, mentre Lily dopo aver posato la scatola sul letto, se ne stava ferma a fissarla. Seguendo la sua esortazione Lily, con la testolina di Glorya appoggiata su una spalla, sollevò il coperchio e spalancò gli occhi violetti.

Si trattava di un abito. Il più bell’abito che Lily avesse mai visto. Era di uno sfolgorante rosso rubino, che riprendeva la tonalità dei capelli di Lily, la quale prendendolo fra le mani sentì che era liscio e setoso al tatto. Lo aprì e portandoselo davanti agli occhi vide che era composto da un casto corpetto cosparso di perline senza spalline e da una gonna sfasata, trasversale, di pura seta.

-È…è…magnifico- fu il commento di Lily, dopo attimi di interminabile silenzio.

-Provalo- le disse Glorya, ammirandolo a sua volta; Cassiopea invece stava leggendo il bigliettino, abbandonato sul letto, con le sottili sopracciglia corrugate.

-Ma cosa vuol dire?- chiese la biondina perplessa, mentre Lily si toglieva velocemente la divisa.

-Se magari ce lo leggi…- suggerì Glorya sarcastica, mostrando a Lily un paio di decoltè abbinate al vestito, con il tacco basso, anch’esse rosso rubino.

-Immaginando che tu fossi in crisi non sapendo cosa metterti, ti regalo quest’abito…che spero ti piaccia di più di quello perduto- lesse Cassiopea e poi chiese:- Ma cosa vuol dire? Cos’è quello perduto?-

Ma Lily stava sorridendo fra sé e sé. Era Scorpius il mittente e l’abito perduto a cui si riferiva era quello di Chanel che Cassiopea indossava in quel momento.

-Wow…ti sta benissimo!- esclamò Glorya, guardando Lily. Aveva ragione: l’abito era perfetto per il corpo di undicenne di Lily, non era né troppo volgare ma neanche troppo infantile. Lily avrebbe fatto morire di invidia tutte le altre ragazze, con quel vestito che sembrava essere stato cucito apposta per lei.

-E ti ha anche abbinato le scarpe…-osservò Cassiopea porgendole le decoltè. Lily le infilò, guadagnandosi così qualche centimetro in più d’altezza e si ammirò nello specchio.

Compiaciuta di ciò che vedeva, si tirò su con una mano i lunghi capelli rubini, lasciando cadere qualche ciocca, che immaginò boccolosa, e il suo sorriso si allargò.

-Sono bellissima- sussurrò, seria, e Glorya e Cassiopea scoppiarono a ridere.

-…e vanitosa!- aggiunse la Zabini.

-…e modesta!- concluse la Malfoy.

Poco più tardi, dopo aver rimesso vestito e scarpe nella scatola, Lily sedeva sul suo letto a gambe incrociate e pensava. Si chiedeva come mai Scorpius avesse fatto un  gesto così carino nei suoi confronti, sempre che poi non avesse preteso qualcosa in cambio. Forse temeva davvero che Lily sfigurasse al suo fianco, non avendo trovato qualcosa di adatto. Eppure non poteva essere: tutti sapevano che Lily, sulla scia di Caroline, aveva imparato ad indossare sempre l’abito adatto ad ogni occasione. Inoltre Scorpius sapeva che Lily aveva buon gusto, avendola accompagnata a fare shopping, e dunque non poteva aver pensato che non fosse in grado di scegliere adeguatamente cosa indossare. Scartata questa ragione, la mente di Lily vagò alla ricerca di altre spiegazioni. Ma, pur sforzandosi, non ne trovò altre.

Lily non riusciva a immaginare che Scorpius avesse semplicemente voluto essere gentile con lei.

 

 

                                                                *****

 

-Sei uno schianto!- esclamò Dominique osservando Beatrice. L’italiana indossava un abito di taffettà bianco, con scollo a barca, che contrastava splendidamente con la sua carnagione scura e metteva in risalto le sue curve prosperose.

-Già- fece Beatrice amara –ma tanto James non si accorgerà mai di me-.

-Uffa!!! Stai diventando una lagna!!!- sbuffò Dominique, specchiandosi a sua volta: aveva optato per un vestitino corto, celeste sfumato, che metteva in mostra le sue belle gambe chiare e richiamava il colore dei suoi occhi.

-Parli bene tu!!! A te basta schioccare le dita per avere chi vuoi!- ribatté Bea, cercando di non sembrare invidiosa. Eppure quante volte aveva desiderato di essere bella come Nicky, con quei suoi lucenti capelli biondi e il sorriso ingenuo…

-Invece tu sei cieca! Se solo la smettessi di pensare solo a James, noteresti che i ragazzi guardano anche te- replicò Nicky, un po’ risentita.

-A me non interessano gli altri ragazzi, interessa James!- ribatté Beatrice, chinandosi ad allacciare le scarpe chiare.

-Dovresti cercare di farlo ingelosire un po’ secondo me- le consigliò allora la bella Weasley, provando a vedere come stava con i capelli raccolti. No, meglio lasciarli sciolti sulla schiena…

-E come? E soprattutto con chi?- domandò Bea, ora interessata. Forse Dominique non aveva tutti i torti…

-Non saprei con chi…ma magari domani sera al Ballo cerchiamo uno abbastanza passabile da usare come cavia- rispose Nicky, attivando il suo cervello da malandrina.

-Cosa ne dici di Fred?- propose Bea. Infondo sarebbe stato il suo cavaliere per la serata…

-No- disse Nicky dopo averci pensato un attimo –è il nostro migliore amico!!! James non lo vedrebbe mai come un potenziale rivale…e poi non puoi ferirlo-.

-Ferirlo? Se non è interessato a me il fatto che io ci flirti un po’ non dovrebbe farlo soffrire…-chiese Beatrice perplessa e così, fra scarpe, gioielli e trucchi, le due Malandrine misero a punto il piano Facciamo-Morire-Di-Invidia-Quel-Tonto-Di-James.

 

 

                                                                         *****

 

Sei maggio.

La sera del Ballo tanto atteso era arrivata. L’eccitazione si percepiva nell’aria, nei sussurri frenetici delle ragazze, negli sguardi lussuriosi degli studenti, nelle occhiate colme di nostalgia dei vecchi insegnanti.

-Io vorrei sapere dove diavolo sono finite- sbuffò Scorpius Malfoy seccato, appoggiando al muro della Sala Comune di Slytherin.

-E piantala, sono due ore che ti lamenti!- lo sgridò Edward, guardando ancora una volta il proprio riflesso in uno specchio. Sia lui che Derek che Scorpius facevano la loro figura, con completi neri classici: Edward e Derek avevano però optato per due camice candide, mentre Scorpius per una grigio sfumato; portavano tutti e tre la cravatta, con loro sommo disappunto. Anche Thomas aveva adottato la loro stessa mise, ma il risultato non era certo lo stesso. D’altra parte lui sarebbe stato accompagnato da Monica Spring, una bassa bambinetta di Corvonero che sembrava malata di Spruzzolosi; era stata l’unica ad accettare il suo invito e Thomas sperò che avesse tentato di rendersi presentabile.

-Mi lamento perché come al solito non sono puntuali!- ribatté Scorpius testardo guardando ancora una volta l’orologio: il Ballo era già iniziato da tre quarti d’ora ma delle loro dame neanche l’ombra.

-Eccole- sussurrò Derek qualche attimo più tardi e i loro occhi si posarono su tre principesse.

Glorya, una perfetta bambolina di porcellana, con i lunghi capelli neri stretti in uno chignon, la carnagione chiara e il suo vestito marronicino; Cassiopea, una ninfa delle acque, i biondi boccoli lasciati liberi sulla schiena, l’abito violetto e gli occhi sorridenti…e infine Lily.

Una Regina. Il viso altero, messo in mostra dai capelli rubini raccolti in un elegante nodo sulla cima della testa, dal quale sfuggivano alcuni ricci fatti ad arte, gli occhi violetti, fissi su Scorpius e la pelle d’avorio che risaltava grazie al capolavoro di moda che indossava. Undici anni di infantile e perfetta bellezza.

Nessuna delle tre mostrava più anni di quanti ne avessero: semplicemente avevano la consapevolezza di essere a metà fra l’essere una bambina e l’essere una donna e come tali si comportavano. Scarpe non troppo alte, non un filo di trucco, vestiti scollati e corti il giusto.

-Bene- disse Malfoy rigido, conscio del fatto che Lily lo stava ancora guardando –possiamo andare-. Offrirono il braccio alle loro tre dame, con Thomas sempre più ingrugnito, e lasciarono la Sala Comune in uno strano silenzio.

La Sala Grande era stata totalmente trasformata.

Tolti i quattro tavoli e quello dei professori, erano stati disseminati divanetti, poltroncine e tavolini rotondi tutt’intorno ad una pista da ballo. Sulle pareti facevano bella mostra di sé vari fiori color pesca, al soffitto erano state appese tante piccole lucine soffuse che sembravano  stelle nei cielo scuro. Le solite pareti di pietra sembravano ora fatte di lisci mattoni color arancio tenue, che avevano svecchiato di molto il tutto. Chiunque avesse preparato la Sala, aveva fatto un ottimo lavoro.

La maggior parte degli studenti era già presente. Lily intravide Dominque al braccio di Christopher Wayden, tutto orgoglioso di averla come dama; Beatrice che si guardava intorno come alla ricerca di qualcosa, Fred e James già attaccati agli alcolici fatti entrare di straforo…e ancora Rose imbronciata in un angolo, Albus che chiacchierava con Vanessa Blindsworth, Caroline Cavendish, radiosa e irraggiungibile, attorniata dal suo seguito, ascoltava a malapena ciò che il suo cavaliere le sussurrava. E poi tante altre coppie, più o meno ben assortite, affollavano la pista, sotto lo sguardo di professori e preside.

Entrando al braccio di Scorpius, Lily ottenne l’effetto desiderato: lentamente scese il silenzio, mentre molti voltavano le teste per guardarli. Avanzarono con calma, lasciandosi avvolgere dai commenti scatenati dal loro ingresso:

-Ooooh…guarda la Potter! È con Malfoy!-

-Non ci posso credere! Scorpius Malfoy con Lily Potter!-

-Hai visto il vestito? Le sarà costato un occhio della testa….-

-La solita bambinetta odiosa! È riuscita a farsi invitare da Malfoy!-

-Com’è che Malfoy si becca sempre la più carina…?-

Lily sorrise compiaciuta, cercando con lo sguardo Caroline Cavendish: anche le sue labbra erano tese in un ghigno soddisfatto. Oltre ai bisbigli degli studenti c’erano anche quelli dei professori. Minerva McGranitt si disse che era finalmente arrivato il giorno in cui un Malfoy e un Potter non si prendessero a pugni –anche se a giudicare dallo sguardo assassino di James questo stava per succedere comunque- mentre Neville sussurrò al vecchio Vitious: -Quando lo saprà Harry…-

Solo mezz’ora più tardi l’attenzione per la coppia del momento cominciò a scemare, in contemporanea con le note di un lento, che iniziarono a diffondersi per la Sala.

-Vuoi ballare?- chiese Edward galantemente a Glorya, che dopo un iniziale delizioso rossore accettò la mano che lui le tendeva.

-Credo che dovremmo fargli compagnia…- disse Derek a Cassiopea, la quale sorrise –conscia di essere seguita dallo sguardo di Shane Burke, che infatti non le aveva staccato gli occhi di dosso da quando era arrivata con Zabini- e lasciò che Derek l’aiutasse ad alzarsi.

Rimasti soli al tavolo che avevano occupato, fra Lily e Scorpius scese un inaspettato e quanto mai imbarazzato silenzio. La maggior parte degli studenti –tranne gli sfigati come Rose- si stringevano, dondolando sulla pista e si godevano il lento; pochi erano rimasti a lato a guardare.

-Tutti stanno ballando- fece notare Lily disinteressata.

-Già- convenne Scorpius. Silenzio. Ancora silenzio…

-Beh, aspetti l’ispirazione divina per invitarmi a ballare?- disse Lily seccata. Scorpius si voltò a guardarla, colto di sorpresa.

-No, ovvio che no. Stavo solo aspettando che tu fossi così impaziente da propormelo- replicò, ironico. Poi si alzò e, con tutta l’eleganza che solo un Malfoy sapeva sfoggiare, le porse la mano domandandole:

-Vuole ballare con me, signorina Potter?-

Lily gli rivolse un breve e artificioso sorriso, prima di accettare la sua mano. Scorpius si accorse che la sua era gelata e d’improvviso gli vennero in mente le parole che suo padre gli aveva rivolto anni prima: “Bisogna sempre diffidare dalle donne con le mani fredde…sono le più furbe!”

Accantonandolo come un pensiero stupido, Scorpius condusse la sua dama al centro della pista, mentre un varco si apriva naturalmente al loro passaggio. Le mise una mano sulla schiena, intrecciò l’altra con la sua destra ed iniziò a muoversi con lei, con movimenti fluidi.

-Sei bravo a ballare- notò Lily, non senza una certa sorpresa nella voce.

-Fa parte dell’educazione di un buon Purosangue- fu la fredda risposta di Scorpius. Tacquero entrambi, ognuno perso nei propri pensieri, finché Lily non parlò di nuovo.

-Non ti ho ringraziato per il vestito-.

Scorpius distolse gli occhi dal suo viso, per guardare altrove.

-Vestito?- chiese sperando di sembrare distaccato.

-Sì, il vestito che indosso. So che me l’hai regalato tu- rispose Lily, mentre un dubbio le si insinuava nella mente. Anche Thomas era a conoscenza del vestito di Chanel probabilmente, quindi avrebbe potuto benissimo essere stato lui a mandarle l’abito che ora portava…

-Io non ti ho regalato nulla. Non spenderei mai i miei soldi per una sanguesporco come te- disse Scorpius, dicendosi che fino a quel momento era stato sin troppo gentile con lei.

-Malfoy, Malfoy…- fece lei canzonatoria –non vuoi ammettere di avere un cuoricino anche tu?-

-Io? Un cuore? Sta sera sei in vena di battute, Lilian?- replicò lui sarcastico, tornando a guardarla. Aveva le labbra sottili tese in un sorriso ironico, gli occhi socchiusi ad analizzarlo, cercando di capire se stesse mentendo.

-Io lo sento battere però…- e gli posò una manina bianca e gelata sul cuore.

-Puro muscolo involontario. Come il tuo-.

-Così mi offendi! Io non sono mica fredda come te…-

-Peggio!- esclamò lui, facendola sorridere.

-Touché- commentò Lily e solo allora si accorse di quanto fossero simili, lei e quel ragazzino di tredici anni, spocchioso, scorbutico e pieno di sé.

Scorpius pensò che quello fosse il lento più lungo della storia della musica, dato che non accennava a finire.

-Questo lento non finisce più- commentò infatti. Lei sorrise maliziosa.

-Non ti piace ballare con me?-

-Per nulla. Sei talmente ghiacciata che penso mi verrà l’influenza. E il tuo profumo è troppo forte- rispose Scorpius duro, ma il sorriso di Lily si allargò:

-Qualcuno dice le bugie…-

-Chi?- chiese lui, fingendo di guardarsi intorno alla ricerca di un possibile bugiardo.

-Melissa Summers vuole uccidermi con lo sguardo- commentò lei, lasciando cadere il discorso, mentre Scorpius le faceva fare una giravolta.

-Non è l’unica- replicò Malfoy, compiaciuto: sapeva che molte delle ragazze presenti avrebbero voluto essere al posto di Lily.

-Caro, anche tu rischi un bel po’ di Avada Kedavra-.

-E per quale motivo? Per te? Ma fammi il favore…sei solo una piccola nana, con una massa di capelli rossi che colpiscono come un pugno nell’occhio e il naso all’insù- rispose pesantemente ironico.

-Malfoy, Malfoy…- disse di nuovo lei, minimamente ferita dalle sue parole –verrà il giorno in cui vorrai che questa piccola nana ti baci…e io ti rifiuterò- aggiunse sadica. Lui smise di ballare, facendo fermare anche lei. Si fissarono negli occhi, Lily ancora con una mano sul suo cuore, lui a tenerla stretta a sé.

-Mai- disse sicuro Scorpius.

-Vedrai- Lily era altrettanto sicura.

L’ultima nota del lento li trovò così, stretti l’uno all’altra, a guardarsi negli occhi. Uno sguardo duro, argento nel viola, quasi di sfida.

Poco più in là due occhi castani stavano per velarsi di lacrime.

Beatrice Venci, con il capo appoggiato alla spalla di Fred Weasley, vide James chinarsi su Lynda Sunders, di parecchi centimetri più bassa di lui, per baciarla. Le portò una mano sulla guancia rosea, ad accarezzarla dolcemente, mentre lei gli passava le braccia intorno alla vita, rispondendo al bacio. Bea sentì il cuore andare in mille pezzi. Vederlo provarci con tutte, flirtare con qualsiasi ragazza carina era un conto, ma vederlo così, davanti ai suoi occhi, baciare un’altra…era tutt’altra cosa. Chiuse gli occhi e si lasciò andare contro Fred.

Altrochè cercare di farlo ingelosire! Prima doveva rimettere insieme i cocci del suo cuore.

Anche Dominque, stretta a Wayden, vide la scena ed immediatamente cercò la sua migliore amica con lo sguardo, per trovarla quasi accasciata su Fred che, se anche si era accorto delle lacrime che avevano iniziato a bagnargli la camicia, continuò a tenere stretta a sé Beatrice, come a volerla consolare.

Dall’altra parte della Sala Rose stava decidendo se lasciare il Ballo o meno. Che inutile perdita di tempo era stata!!! Mettersi un bell’abito, domare i capelli, mettersi un po’ di matita per cosa? Per sentirsi inferiore alle altre? Per vedere la sua bella e perfetta e odiosa cugina Lily attirarsi tutte le attenzioni? Per osservare invidiosa Dominque, che sapeva incantare tutti e faceva battute intelligenti? Si odiò per essere stata gelosa di Nicky, sempre buona e gentile con tutti. Eppure…lei non veniva mai notata. Aveva ereditato sì il cervello di sua madre ma se avesse potuto scambiarlo con la bellezza di una qualunque delle sue cugine lo avrebbe fatto volentieri. Solo due anni più tardi Rose avrebbe cambiato idea ma lì, a quel Ballo, ignorata da tutti i ragazzi –ad eccezione di suo cugino Albus che, pur avendo ballato con Vanessa era poi subito tornato al suo fianco- avrebbe dato l’anima per ricevere anche solo un’occhiata interessata.

-Sei bellissima- disse Richard MacLynter, chinandosi a sussurrare all’orecchio di Caroline.

Quest’ultima sorrise compiaciuta, ma sapeva già che avrebbe scaricato Richard a fine serata. Troppo dolce, melenso…le stava facendo venire il diabete!!! Naturalmente a Caroline i complimenti facevano sempre piacere e quella sera ne aveva ricevuti molti, che avevano aumentato la sua spropositata vanità. Ma d’altra parte una Regina non si sarebbe mai stancata di ricevere apprezzamenti da parte dei suoi sudditi…

-Ehi Shane, ma non avevi detto che la Malfoy era cotta di te?- chiese Thomas Clintwood, Grifondoro terzo anno, al suo migliore amico Shane Burke. Quest’ultimo cercò con lo sguardo Cassiopea, che stava ridendo per qualcosa che Derek le aveva detto, e poi rispose al suo amico:

-Certo che lo è…solo che non lo sa ancora-.

Thomas guardò a sua volta i due Slytherin e poi fece, dubbioso, rivolto a Shane:
-Mah…a me non sembra proprio. E poi lo sai come sono fatti ‘sti Purosangue…se ne stanno sempre fra di loro, chiusi nelle loro elite…che ci perdi a fare tempo con quella? Sarà pure carina…-

-Ma cosa ne capisci te di ragazze…- lo canzonò Shane e i due presero a punzecchiarsi, sotto lo sguardo stranito delle loro accompagnatrici.

E così, fra risate, sguardi intensi, lacrime, sorrisi e invidie, il Ballo trascorse sin troppo velocemente.

Lily tornò al Dormitorio soddisfatta di sé stessa.

Cassiopea sentendosi ancora addosso lo sguardo di un certo Grifondoro.

Glorya stupita di quanto le piacesse ballare.

Beatrice con il cuore a pezzi.

Rose con l’autostima sotto i piedi.

Dominique con il desiderio di prendere a pugni James.

James vantandosi con Fred della sua ultima conquista.

Caroline per nulla dispiaciuta di aver scaricato Richard senza tanti scrupoli.

Shane pensando a quella deliziosa e sfuggente Purosangue.

E Scorpius…

 

Spazio Autrice:

 

Salve a tutti!!! Eccomi qui con il capitolo sul tanto atteso Ballo…devo confessare che avrei voluto rendere meglio la parte su Lily e Scorpius, ma pur spremendo il mio povero cervellino non sono riuscita ad immaginarmeli in modo diverso…spero che vi sia comunque piaciuto, come il resto del capitolo. Ringrazio chi ha solo letto, chi ha messo la mia storia fra preferiti e seguite e passo ora a rispondere a chi ha gentilmente recensito l’ultimo capitolo, ovvero BlackFra92, Scorpioncina e Lady Lynx.

 

BlackFra92: Darliiiing ho letto Hidden Guy appena hai aggiornato ed ovviamente ti ho lasciato una recensione :P

Che te ne pare dei nostri amati Lily e Scorpius al Ballo? Non sono volate troppe scintille però…a me sembra di averli resi bene : )

E la nostra Bea….ha subito l’ennesimo colpo!!! Mi è quasi dispiaciuto scrivere la sua parte…

Beh, che altro dire….fammi sapere cosa ne pensi di questa mia ultima creazione!!! Grazie mille per la recensione, un bacio!!

 

Scorpioncina: ciao!!! Sono contentissima che la mia ff ti piaccia, spero continuerai a seguirmi e a recensirmi!!! Un bacio, grazie mille per la recensione!!!

 

Lady Lynx: eeeh sì quei due piuttosto che abbassarsi a chiedersi gentilmente un favore si farebbero cruciare!! Il Ballo è stato all’altezza delle tue aspettative? Spero di sì…

Come vedi anche qui Rose ed Albus non hanno avuto un ruolo molto felice, ma io proprio non riesco a vederli in altro modo…chissà, magari in un futuro le cose cambieranno per loro.

Beh, spero che tu mi dica cosa ne pensi di questo capitolo e ti ringrazio moltissimo per la recensione all’ultimo!!! Alla prossima!!!

  
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