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Autore: Jesse e Gabrielle    19/06/2005    2 recensioni
ok, il titolo fa abbastanza schifo ma sul momento non ci venivano altri.come avrete già capito è una storia sui malandrini al loro 6° anno, arricchita con nuovi personaggi e vecchie conoscenze...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IL GRANDE NON-SO-CHE

 

A  WIND TO THE PAST

 

Capitolo 1

 -“Ragazzi sveglia! ”- urlò la signora Potter.

Il suddetto urlo arrivò ovattato alle orecchie di due giovani ragazzi, ricevendo come unica risposta un grugnito proveniente dal pavimento, meglio di un ragazzo sdraiato su di esso.

Il giovane il questione era James Potter, studente del sesto anno della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts , e cercatore della squadra di Grifondoro.

Al suo fianco ( ma su un letto ) dormiva Sirius Black.

I due erano gli studenti più ambiti di tutta la scuola e l’adesione ai fan club fondati in loro onore poteva considerarsi da guinness dei primati.  Ma, se qualche ammiratrice li avesse visti in quel momento, di certo sarebbe rimasta interdetta.

Uno in boxer e canottiera, con tutte le coperte buttate all’aria, la testa in fondo al letto e i piedi sul cuscino; l’altro a terra nella tipica posa stile Statua della Libertà, probabilmente nel tentativo di afferrare uno sfuggente, quanto immaginario, boccino d’oro.

I due offrivano certamente uno spettacolo esilarante, nonché contrastante rispetto all’abituale comportamento da play boy tenuto a scuola.

BOOM BOOM BOOM

La signora Potter probabilmente stava tentando di buttare giù  la porta.

       “ Avete intenzione di perdere il treno? Sono già le 10,30”-.

All’improvviso si udì un urlo agghiacciato provenire la stanza.

La signora Potter sorrise, e si diresse in cucina per terminare di preparare la colazione.

 Dopo pochissimi minuti i due spuntarono sulle scale: Sirius tentava di allacciarsi una scarpa mentre scendeva i gradini; James stava cercando di infilare la testa nel collo del maglione e intanto cercava di abbottonarsi la camicia.

Arrivati in cucina, si fiondarono a tavola con l’intenzione di mangiare qualcosa prima di precipitarsi alla stazione.

Si sedettero, iniziando a mangiare, senza rendersi conto che la signora Potter stava ridacchiando mentre poggiava frittelle e sciroppo d’acero davanti al figlio. Questi alzò gli occhi verso di lei e iniziò a dire, con fare piuttosto seccato:

-“Mamma, perché non ci hai chiamato prima? Ora noi…”- ma si bloccò, vedendo la madre così stranamente tranquilla e, quasi, gongolante… volse lo sguardo verso il padre per riuscire a capirci qualcosa e per tutta risposta questo gli indicò con un gran sorriso l’orologio appeso alla parete… erano le 9:00.

In un primo momento James rimase troppo shoccato anche solo per fiatare poi, accortosi che Sirius si stava ancora ingozzando, del tutto ignaro dell’accaduto, gli diede una gomitata fra le costole.

L’altro si girò verso di lui, già pronto a lanciargli chissà quale maledizione, ma James lo fermò e,  imitando il gesto di suo padre, gli indicò la parete.

Sirius ci mise due secondi a recepire il concetto, quindi puntò due occhioni disperati verso la signora Potter, mentre James iniziò la sua invettiva:

 - “Mamma! Come hai potuto farmi questo? A me? Al tuo unico, adorato figlio? Lo sai quanto vale questo volto? Con questo tuo scherzetto sarà un miracolo se non mi riempirò di rughe… mi hai fatto perdere almeno 10 anni di vita!…” -.

 Mentre parlava così, i coniugi Potter se la ridevano di cuore.

Il ragazzo borbottò: - “Che madre snaturata!”-  prima di avviarsi verso la sua stanza, seguito da un Sirius ancora mezzo addormentato ( che comunque non ci aveva capito niente.. ).

 

 

II Capitolo

 

 

Ore 10:55.. Stazione di King’s Cross

- “Non è possibile! Tutti gli anni la stessa storia! Nonostante vi siate alzati con tre ore di anticipo siete riusciti lo stesso a fare tardi!” - esclamò la signora Potter tra l’incredulo e l’esasperato.

“Ma mamma io non c’entro! E’ stata colpa di Sirius che si è chiuso in bagno per farsi bello per le sue fans!” - cercò di discolparsi James.

- “Cosa!!!!!! Ma come ti permetti?! Io non ho bisogno di farmi bello, come dici tu. lO lo sono già! Al contrario di qualcun altro che si spettina i capelli appositamente per pavoneggiarsi e si crede un gran figo”- ribatté contrariato l’altro.

James si fermò di colpo:

 - ”Ma come osi? Io non mi credo un gran figo, IO lo sono. Puoi chiederlo a qualsiasi ragazza di Hogwarts”.-

- “Ma sentitelo! Sai che sei proprio uno sbruffone? Tu non hai neanche la metà delle mie ammiratrici”- ribattè Sirius ironico.

Ma la risposta che, indignatissimo, James si apprestava a dare fu interrotta bruscamente dalla signora Potter che urlò loro contro

- “ Smettetela voi due! Siete entrambi così narcisisti che potreste morirci davanti ad uno specchio a contemplarvi. Ma ora dobbiamo andare o perderete davvero il treno”.-

I ragazzi smisero di battibeccare e si affrettarono a oltrepassare la barriera del binario 9 e 3/4.

Uno scintillante treno rosso apparve davanti ai loro occhi… uno scintillante treno rosso che aveva iniziato a muoversi.

I due contemplarono per circa due millesimi di secondo la possibilità di rimanere veramente a terra, si voltarono, si guardarono negli occhi e esclamarono all’unisono – “ops” - e si fiondarono come due razzi verso il treno.

 Non si sa come, battendo probabilmente ogni legge della fisica, i due, con un incredibile gioco di squadra, riuscirono a scaraventare oltre la ringhiera dell’ultimo vagone i bagagli e, con un salto da atleti olimpionici, ad afferrare il parapetto.

-“Ed anche quest’anno è andata”- affermò la signora Potter esasperata salutandoli con la mano. 

I due entrarono nel treno.

Iniziarono ad aprire le porte di ogni scompartimento in cerca dei loro amici.

Remus di certo si trovava nella carrozza dei prefetti, visto che occupava questa carica dall’anno scorso, quindi non restava che cercare Peter.

Ma ben presto questo proposito fu abbandonato.

Infatti, un gruppo ben nutrito di loro compagni di casa ( e adulatori ) aveva richiamato la loro attenzione e loro non poteva certo lasciarsi sfuggire l’occasione di narrare le incredibili gesta compiute durante le vacanze estive… in fondo loro erano sempre James Potter e Sirius Black!

- “Ehi, James, racconta, che cosa avete fatto quest’estate?” –

- “Beh , vi dico solo due parole: Cannoni Chudley” – rispose James con un ghigno. dalla sua posizione strategica, appoggiato alla finestra, dalla quale quale era visibile a tutto il suo uditorio.

Un coro di “oooh” e “wow” si alzò da quest’ultimo e James lanciò un’occhiata vittoriosa a Sirius che, appoggiato in maniera disinvolta allo stipite della porta, lo guardava con un sorrisetto malizioso stampato in volto.

- “Vedete, io e Sirius ci stavamo allenando in un parco vicino casa e, proprio di lì, passa Plautus Chocolat, sapete , l’allenatore dei Cannoni di Chudley, e ha notato il mio talento e mi ha chiesto di andare ad allenarmi con la squadra, così per vedere come me la cavavo in campo.

Ha  insistito così tanto che ho dovuto accettare per forza…”- si interruppe  qui fece una pausa significativa, per dare maggior enfasi alle sue parole.

Alcuni, infatti, lo fissavano a bocca aperta, altri si erano girati a guardare Black, come in cerca di conferme.

Questi annuiva, sempre sorridendo, ma in realtà tratteneva a stento le risate.

‘ Sempre il solito esagerato ’, pensò.

Le cose non erano andate esattamente in quel modo: loro erano davvero andati ad allenarsi nel parco e l’allenatore era davvero passato, ma non aveva degnato James di niente di più di uno sguardo , passando oltre senza più voltarsi, e Potter, mentre tentava affannosamente di attirare la sua attenzione, era andato a sbattere contro il ramo di un albero ed era precipitato fra i cespugli sotto di esso, accompagnato dalle risate di Sirius.

Ora, mentre rievocava questo ricordo, dovette fare violenza su se stesso per non scoppiare di nuovo a ridere ( per non distrarre tutti quegli ascoltatori attenti a non perdersi nemmeno una parola del racconto ) e gli parve quasi di sentire uno scricchiolio sospetto proveniente dalle sue costole.

Tentando di darsi una calmata, concentrò di nuovo la sua attenzione su James, che in quel momento si era lanciato in un’appassionata descrizione della sua performance sul campo, quando una voce alle sue spalle attirò la sua attenzione,e quella di tutti i ragazzi presenti, e interruppe Potter all’istante.

-“E non dirmi, Potter, ti hanno nominato anche ministro della magia?” –

Istintivamente  James si passò la mano fra i capelli neri arruffandoli ancora più del possibile, aveva riconosciuto la voce, quella dell’unica persona al mondo capace di far zittire James Potter all’istante : Lily Evans , la rossa prefetto di Grifondoro.

Sirius e Remus sorrisero sornioni preparandosi a gustare la scenetta che puntualmente si riproponeva ogni qual volta faceva la sua apparizione la rossa prefetto.

-“Oh, ciao Evans, anche tu qui per ascoltare i racconti della mia entusiasmante estate?-

-“Già non ho aspettato altro per tutta l’estate! Ho persino contato i giorni che ci separavano con estrema angoscia –

Intanto la piccola folla stipata all’interno dello scompartimento assisteva al battibecco girando la testa da una parte all’altra, proprio come se si fosse trattata di una partita da tennis.

-“Oh, ti sono mancato allora!” – 

La prefetto si passò una mano sul volto scotendo incredula la testa vermiglia.

-“No Potter, quella era ironia: I-R-O-N-I-A” – sillabò Lily,come se stesse parlando con un bambino - o sei troppo stupido per capirla?- affermò gelida la ragazza, riducendo gli occhi a due fessure, sintomo dell’imminente furia che stava per scatenarsi.

Un coro di sonore risate si sollevò dagli spettatori, in attesa della solita conclusione, che non tardò ad arrivare : Lily se ne era andata, lasciando il povero James con un palmo di naso.

                 

                                                        

***************************

 

 

Era già calata la sera quando il treno arrivò alla stazione di Hosgmead, nei pressi dell’omonimo villaggio, e come di consueto, si udì la voce tonante del guardiacaccia Hagrid che raggruppava i nuovi arrivati, i quali avrebbero dovuto attraversare il lago per raggiungere la scuola.

Intanto, gli studenti più grandi, si apprestavano a raggiungere le carrozze, che li avrebbero condotti ad Hogwarts.

All’interno la sala grande, il cui soffitto rifletteva lo splendido cielo stellato, era gremita di studenti con indosso i loro cappelli a punta che attendevano l’inizio della cerimonia di smistamento.

Infatti il cappello parlante era già stato posizionato sullo sgabello dalla professoressa Minerva Mc Granitt che in quel momento stava entrando precedendo i nuovi iscritti.

-“Sto morendo di fame!” – esclamò Sirius.

-“Ma quanto gli ci vuole?” – rincarò James.

-“Ragazzi datevi una calmata, lo smistamento è appena iniziato potreste anche degnarvi di seguirlo, per una volta. – li sgridò Remus, osservando la giovane Julie Lombard che, terrorizzata, si sedeva sullo sgabello e, dopo una manciata di secondi, veniva indirizzata a Corvonero.

Gli altri due ragazzi sbruffarono contemporaneamente e, senza ovviamente dargli retta, continuarono a lamentarsi fino alla fine della cerimonia, quando il professor Silente, preside della scuola, si alzò per tenere l’abituale discorso di inizio anno; allora, i due scapestrati, ebbero la compiacenza di fare silenzio che provocò a Remus un’espressione mista di riconoscenza ed esasperazione.

- Cari studenti, prima di lasciarvi al nostro succulento banchetto, volevo darvi il bentornato e fare alcuni annunci: prima di tutto vorrei informare i nuovi iscritti, e ricordare ad alcuni dei vecchi studenti – e qui posò uno sguardo significativo su un certo gruppetto … - che l’accesso alla Foresta Proibita è vietato.

In secondo luogo, sotto sollecitazione di Mastro Gazza, vorrei ricordarvi di controllare la lista degli oggetti proibiti esposta nell’ufficio del nostro buon custode.

E per ultimo, ma non meno importante, vorrei dare il benvenuto a tre ragazzi trasferitisi da altre scuole. – concluse il preside, risedendosi.

Un brusio si levò dalla sala.

Era la prima volta che succedeva una cosa del genere e tutti erano curiosi di conoscere i nuovi studenti, compreso il gruppo dei Malandrini.

Commenti del tipo: “speriamo che ci sia qualche bella ragazza” o “ chissà quanti anni hanno” o anche “ in quale casa andranno?” si udivano da tutti i tavoli.

La Mc Granitt impose il silenzio ottenendo, questa volta, l’attenzione di tutti, e cominciò chiamando:

- “ Benucci, Eva sesto anno” -

Un’aggraziata ragazza con dei cortissimi capelli castano scuro e dei ridenti occhi viola entrò in Sala Grande, sfoggiando un luminoso, seppur lievemente nervoso sorriso.

Raggiunse in fretta il cappello parlante e la Mc Granitt glielo pose sulla testa.

 

“GRIFONDORO”

 

Annunciò dopo pochi momenti.

La ragazza saltò in piedi e corse verso il tavolo dei rosso-dorati, dove fu accolta calorosamente, soprattutto da Lily, che subito si presentò:

- Ciao io sono Lily, Lily Evans, frequento anch’io il sesto anno e sono un prefetto quindi per qualsiasi cosa chiedi a me. Spero che diventeremo amiche. – concluse sorridendo.

Eva le sorrise di rimando ma non aggiunse niente, perché la Mc Granitt aveva già chiamato un’ altra ragazza:

- “ Kiev, Morgana sesto anno”-

La ragazza sia accomodò con eleganza sullo scanno.

Immediatamente sul viso di tutta la popolazione maschile di Hogwarts apparve un sorriso ebete.

La ragazza possedeva infatti una bellezza straordinaria, con i capelli biondi lunghi ed ondulati e occhi di un blu screziato di azzurro intorno alla pupilla e una figura alta e slanciata.

Tuttavia il sorriso scomparve dalle labbra della maggior parte dei ragazzi quando il cappello urlò:

 

“SERPEVERDE”

 

La ragazza si sedette senza scomporsi al tavolo delle serpi, senza degnare di uno sguardo nessuno in particolare.

 

 - “Pavlova, Andrei settimo anno”

Questa volta toccò alle fanciulle rimanere a bocca perché il suddetto ragazzo era alto,con un fisico asciutto, i capelli neri e magnetici occhi neri.

 

“CORVONERO”

 

Il ragazzo si avviò con passo sicuro verso il tavolo e si sedette in mezzo ai suoi nuovi compagni.

- “ bene ragazzi, spero che vi troverete bene qui con noi. Se avrete dei dubbi potrete rivolgervi ai prefetti o agli insegnati.

Detto questo che il banchetto abbia inizio!”

 

 

 

 

 

Salve a tutti!! Siamo tornate.

Scusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusate!!!!!!!!!!!!!!!!!

Siamo in ritardo(mostruoso) e lo sappiamo ma tra la scuola (che praticamente in 30 giorni di scuola abbiamo dovuto toglierci 70 interrogazioni tra cui chimica e biologia) e il fatto che abitiamo( Jesse ed io) in 2 paesi diversi e scriviamo sempre insieme, non abbiamo potuto ritrovarci mai in santa pace per poter andare avanti.

Speriamo che il nuovo cap vi piaccia ( ci abbiamo messo tutta l’anima e tutta la Rowiling che c’è in noi) e ringraziamo tutti quelli che leggono e ancor di più quelli che recensiscono, perché le critiche sia positive che negative ci aiutano a migliorare.

Per esempio noi non riusciamo a capire come diavolo si aggiusta la grafica: cioè cm diamine si aggiusta il capitolo con tutti gli spazi dell’originale di word sul computer? Dipende dall’html? Come lo dobbiamo fare? Per favore, qualche anima pia si faccia avanti e ci indichi la retta via da seguire…avrà tutta la nostra gratitudine!!

Vorrei ringraziare in particolare le due ragazze che ci hanno recensito 

 

 

 

Lily2000: sono contenta che ti sia piaciuto io ( Jesse ) adoro tantissimo James, ma penso che Lily debba avere un bel caratterino per riuscire a tenerlo a bada. E poi mi diverto tantissimo quando il Super James Potter incontra Lily, e si scioglie come un cioccolatino.

 

 

Ly’91: già… lo scherzo della signora Potter…….. ti posso dire che prende spunto dalla realtà. Infatti mia madre me lo fa quasi ogni mattina per farmi svegliare, e ti posso assicurare che è davvero frustrante. Per quanto riguarda la configurazione dei cap abbiamo spiegato prima, e spero di averlo risolto.

 

 

 

A PRESTO E RECENSITE……………….

 

 

 

 

                                                                

 

                                                                

  
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