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Autore: CocoMonAmour    29/11/2009    2 recensioni
Bella ed Edward a New York, non si sono mai conosciuti. E se si innamorassero? Be', i problemi compaiono quando di mezzo ci sono un matrimonio e un bambino...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap.7

Luglio. Venerdì 6

Pov.Bella

Sinceramente ieri non mi divertii più di tanto. Rimasi la mattinata in casa, e poi uscii. Girai un po' per New York; incontrai Coco e facemmo un giro per negozi. Comprammo intimo, jeans, maglie, borse... Di tutto. Sembrava che dovessi andare in vacanza. Era una pazza scatenata, quasi peggio di Alice, il che mi preoccupava. Quando si fece ora di cena, mi portò in un piccolo ristorante in cui facevano la pizza più buona di tutta New York, a suo dire. Le detti ragione, perché era la più buona pizza che avessi mai mangiato. Poi le nostre strade si separarono: io andai a casa a dormire, invece lei andò da una certa Lilly.
Corsi per tutta casa in cerca di qualcosa da mettermi perché...


Un'ora prima al cellulare era arrivato un messaggio.

Ciao, come va? “ Edward? Che vorrà da me?!
Ciao, bene anche se mi annoio, tu? “ Risposi così, forse era troppo.
Io bene comunque ho quello che fa per te. – cioè?! - Hai la giornata libera? “
Certo. Spara la tua idea. “
Ti porto in un posto. Vestiti comoda, porta via il cambio e non temere nulla =D “
Oddio! Va bene. Mi fiderò. “ Il cambio?!
Ti aspetto nell'atrio alle 10.30? “
Ok, ciao =) “

Misi tutto in un borsone, che era grande quasi quanto me. Scesi e non lo vidi, o meglio, non lo riconobbi finché non si girò.
<< Oddio, da cosa ti sei vestito? >>, chiesi ridendo.
<< Hei bambina! Sono uno skater, io. >>
<< Sì, guarda, anche io. Di giorno sono Bella e di notte una spietata vampira che uccide i cattivi... >>, risposi sarcastica.
<< Dai! Mordimi allora. Comunque lo skate è una delle mie passioni più grandi di cui pochi conoscono l'esistenza. Io lo condivido con te e tu? Mi sfotti?! >> Lo farei anche...
<< Scherzo. Comunque che volevi fare? >>
<< Un giro in skate. Mi sembra ovvio. >>. Rimasi allibita, non stava scherzando. Mi si avvicinò e mi soffio all'orecchio un "Andiamo". Me lo sto sognando?! Poi dolcemente mi prese il braccio e camminammo fino al garage. Mi aprì la portiera della macchina, sistemò le borse e poi salì anche lui. Guidò per una buona mezz'ora. Odiavo le strade trafficate di New York, non mi ci sarei mai abituata. Passammo il ponte di Brooklyn e dopo dieci minuti arrivammo davanti a un cancello in ferro. Edward suonò il clacson e il cancello si aprì. Intravidi una villa enorme. Ci fermammo ed Edward mi aprì la porta. Venne ad accogliermi Coco. Coco? Che ci fai qua?!
<< Bella! Sono felice che tu sia venuta. Tutto è pronto. >> Guardai Edward che mi sorrise. Poi spuntò un altro ragazzo, avrà avuto trent'anni.
<< Tu devi essere Bella! – mi porse la mano – Edward non mentiva sulla tua bellezza. >>
<< Douglas, zitto! Tu, Coco, non riesci a tenere a freno la lingua di tuo marito?! Mi fa fare brutta figura, adesso penserà che sono un pervertito! >>
<< Be', quello lo pensavo già, caro mio. >>, dissi e scoppiammo a ridere, tranne Edward che aveva la faccia rassegnata. Chiacchierammo un po' e poi andammo a tavola. Il pranzo, anche se semplice, era buonissimo. Verso le due ci alzammo da tavola e andammo dietro. Mi ritrovai di fronte una pista da skate. Enorme!
<< Hei! Bellina, non sbavare. É bellissima, Marilyn. Ha pochi anni, ma la sognavo da quando avevo dieci anni. >>, disse Douglas tutto orgoglioso.

<< Marilyn è la pista. La ama più di me. Pezzente...Chiedo il divorzio, sai?! >>
<< No, amore! Tu sei la mia vita. >>
<< Sì, tanto non ti credo. An, Edward non sfasciarmi casa. Mi raccomando. >>
<< Certo, signora! Ci vediamo domani. Ciao ragazzi e grazie ancora. >> Domani? Come domani? Perché domani? Qui c'è puzza di bruciato.
<< Ciao >>, riuscii a dire. Troppi domande avevo in testa ed Edward avrebbe risposto, sperando. Douglas e Coco sfrecciarono via in Porsche. Quasi mi avesse letto nella mente Edward disse:<< Sì, passeremo due giorni insieme. Devo conoscerti. >>

<< Tu sei stupido come una capra, lo sai. Almeno mi avessi detto che stavamo via due giorni. Cosa diavolo penseranno gli altri?! Tanya poi!? >>
<< Pensa a me e te, per due giorni. Niente altro ci deve disturbare. Promettilo. >>
<< Va bene. Sei un disgraziato però. >> Era facile parlare con lui, lo è sempre stato. Fin dal primo giorno, anche se non ci vedevamo lui mi mandava la buonanotte. Era come se lo conoscessi da una vita. Non mi sentivo in imbarazzo più di tanto.
Edward si era portato dietro le tavole e me ne porse una dicendo che era la mia (me l'aveva regalata), fui molto contenta. Cominciò lui, mi spiegò come andare in skate. Lui mi teneva per i fianchi mentre cercavo di tenermi in equilibrio ma, stupida io, lui che si attaccava, la tavola che non voleva rimanere sotto i miei piedi, caddi molte volte. Mi rassegnai e mi sedetti sul bordo a guardarlo. Mi mostrò l'ollie, il trick, kickflip, il 360° e il 180°... e altri salti di cui non mi ricordai il nome. Possibile che fosse ancora più bello mentre faceva skate?! Aveva un equilibro perfetto... In due ore sarà caduto una volta, al massimo due. Alle quattro e mezza decise di far pausa.
Ci stendemmo sul prato e cominciammo a parlare del più e del meno. Lui era sempre stato un figlio modello, voti alti, studio del piano, laureato. Perfetto, insomma! E io cosa ero? Di certo non alla sua altezza... Ho frequentato una scuola di paese anche se i miei potevano permettersi di vivere in una grande metropoli. Mia mamma era di Los Angeles, ma ha sempre odiato le grandi città, per quello aveva deciso di far crescere me e i miei fratelli a Forks. Mio padre faceva sempre avanti e indietro per l'America e quando poteva tornava a casa. I miei genitori si amavano molto e sono morti insieme. Mi ricorderò sempre il giorno in cui Harry arrivò a casa nostra dicendo che la macchina dei nostri genitori, causa la strada ghiacciata, aveva sbandato e aveva preso in pieno un albero. Era inverno e mancava poco a Natale; l'ultimo Natale che avremmo passato a Forks. Emmett e Jasper non piansero mai, se non al funerale. Pensarono più a me che a loro stessi. Mi persi in questa rievocazione del passato, quando Edward mi sventolò la mano davanti agli occhi.
<< Andiamo a guardarci un film? Qua fuori si muore dal caldo >>, disse lui.
<< Va bene. Però scelgo io. >> E invitandolo a corrermi dietro gli tirai un buffetto sulla testa. Mi raggiunse e lo tirai, ma mi cadde addosso.
<< Posso? >>, mi chiese. Annuii con la testa. Le nostre bocche si sfiorarono, cercandosi finché non si incontrarono. Un'esplosione di emozioni. Dolcezza, tenerezza, desiderio... Sensazioni che provi solo con un bacio vero, come se fosse il primo. Lambiva la mie labbra con la sua lingua, le dischiusi e lo lasciai vagare finché le nostre lingue non si trovarono e cominciarono la loro danza. Non so quanto rimanemmo così. Io intrecciai le mani tra suoi capelli, facendo volare via il berretto e lui insinuò la mano sotto la maglietta, era un contatto che mi mandava in subbuglio il cervello, dolce e delicato. Sarei morta lì. Non so chi si staccò per primo, ma di per certo avrò avuto la faccia da ebete. Mi aiutò ad alzarmi e:<< Ti voglio bene. Più di quanto ne abbia mai voluto ad una persona che conosco da poco. Sei speciale, Bella. >>
<< Anche io ti voglio bene, Eddy, e grazie per questa giornata e per quella di domani. >>, non serviva dire altro per capire che anche a lui era piaciuto. Entrammo e ci buttammo sul divano, io mi buttai su di lui e mise su un film comico. Ridemmo come scemi, fino alla fine. Edward si alzò, andò in cucina e lo seguii. Mi sedetti sul bancone mentre lo vedevo intento a preparare dei panini, visto che nessuno dei due aveva voglia di fare una vera cena. Rimanemmo in silenzio, ma non un silenzio pesante, anzi.
<< Posso rifarlo? >>, chiese.
<< Cosa? >>
<< Quello di prima. >>
<< Non devi chiedere il permesso. >> Risi. E un'altra volta ci unimmo in un lungo bacio, io seduta sul bancone e lui tra le mie gambe. Com'era facile stare con lui. Non serviva parlare, eravamo quasi telepatici. Verso le undici cominciai a sbadigliare, Edward se ne accorse e mi prese in braccio per portarmi a letto.
<< Rimani con me questa notte, Bella. >>
<< E cosa potrebbe succedere se dicessi di sì? >>
<< Lo vedrai. >>

VESTITI uscita con Coco

VESTITI uscita con Edward

Pista da skate. (non centrano gli uominiXD)

Casa di Douglas&Coco

Prossime locations: Bagno, Camera

Angoletto:

LALALALALA...E posta in orario!!!, sono un mostro. Sisi. Comunque non ho nulla da dire in particolare su questo capitolo. Mi piace si e no. An, ho problemi con l'html portare pazienza, ci odiamo a vicenda. Non so se qualcuno ha fatto caso al fatto che Coco doveva andare da una certa Lilly ed è sposata con Douglas. I tipi salteranno fuori di nuovo. E non preoccupatevi, Jacob ci sarà, ahimè XD...Comunque si sa già che succederà nel prossimo capitolo, a meno che non mi salti il matto e comincio a raccontare la storia dell'orso.

Grazie mille a chi legge la mia fic anche senza commentare. E aìAmbra grazie. Prima o poi troveremo il nostro posto nel mondo <3

RenEsmee_Carlie_Cullen: Quei due li odio a morte. Anche se ho un po' cambiato idea su Jacob dopo il film XD

mOrapErveT: Grazie mille per avermelo scritto. Fa bene a volte leggere il supporto di qualcuno = D

artemide88: Secondo alcune idee che ho sul matrimonio, Alice e Esme si intrometteranno. Ma prima o dopo la cerimonia? Se non durante. Ho detto troppo XD

  
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