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Autore: poketpolly    01/12/2009    4 recensioni
I figli dei nostri eroi nella Hogwards del 2016... avventure dei mitici Potter e dei magici cugini Weasley a partire dallo smistamento di Albus e Rose fino a...
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Famiglia Weasley, James Sirius Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!

Mi dispiace tantissimo per il ritardo enorme, ma purtroppo mi sono resa conto che il tempo a disposizione per scrivere una fanfic come questa è davvero poco... tra scuola e balle varie non ho un attimo di tregua, uffa!

Spero che vogliate lo stesso leggere questo capitolo (ke è abbastanza ricco) e magari commentarlo... così! Tanto x fare felice una povera scrittrice di fan fiction...

Intanto ci tenevo a ringraziare Veronica Potter Malandrina e Sklupin che hanno commentato il capitolo precedente... (GRAZIEGRAZIEGRAZIEEEEEEEEE!) e le persone ke hanno commentato le mie altre fanfiction... in particolare “Se James fosse sopravvissuto” che a quanto pare piace più di quanto pensassi...

perdonatemi se non la continuo, ma devo pensare bene allo sviluppo della trama perchè come sapete era nata come one shot... comunque abbiate fede, sarete ricompensati XD!

Va bene, un bacione a tutti... vi lascio al capitolo!





James, ti odio!” Sbottò Albus intingendo per l'ennesima volta il pennello nel barattolo di vernice candida “Mi spieghi come diavolo hai fatto a dipingere di rosa questa parete in dieci minuti se ci stiamo lavorando da due ore e non siamo nemmeno a metà dell'opera?!”

Sai fratellino, esiste una cosa che si chiama magia.” Replicò James di malumore “E comunque c'era Louis ad aiutarmi quindi perchè non te la prendi anche con lui?”

Perchè è ridotto peggio di noi, poveretto!”

In effetti non vorrei essere al suo posto.” Concordò il magiore lanciando un'occhiata al cugino impegnato nel tentativo di rimuovere il fantasioso make up da lui stesso ideato e applicato al busto di Salazar Serpeverde.

Tutto questo sarebbe molto meno irritante se potessimo fare a meno del pubblico.”

Alle parole del fratello minore James volse lo sguardo alla volta della folla di chiassosi serpeverde che li circondava.

Non sei male come imbianchino, Potter! Hai trovato la tua vocazione?”

Potter, hai dimenticato di dipingere quel pezzo di parete!”

Ehi, Potter! Non vorrai rubare il lavoro agli elfi domestici?”

Se volete anche il bagno ha bisogno di una pitturatina!”

Io odio Nott!” Sospirò facendo lo sgambetto ad Amedeo Goyle, di passaggio, per sfogare il nervosismo.

E io cosa dovrei dire?!” Sbottò Albus “Non centro niente con il tuo stupido scherzo, eppure sono qui a sgobbare!”

Al, fammi un favore: chiudi il becco!”

Chiudetelo entrambi!” Li raggiunse la voce di Louis “Non capisco davvero cosa abbiate da lamentarvi; se volete prendere il mio posto accomodatevi!”

Grazie Louis, ma credo che ne farò a meno!”
“Tieni duro cugino, è quasi mezzanotte; tra poco potremo andarcene da questo covo di serpi!”

In effetti pochi minuti più tardi uno dei prefetti di serpeverde li raggiunse nella sala comune ormai semideserta per comunicare loro che erano autorizzati a fare ritorno al proprio dormitorio.

Non vedo l'ora di andare a letto!” Sbadigliò Albus mentre la porta scorrevole nascosta nella parete posta all'ingresso della sala comune verde-argento si chiudeva alle sue spalle.

A letto?! Tu vuoi andare a letto?!”

Louis lo fissava allibito.

Certo, che altro....?” L'undicenne si interruppe intercettando lo sguardo d'intesa inviato dal fratello al cugino.

Non vorrete andare in giro per il castello a combinare guai!”

Chi? Noiiiiiiiiiiiii?”

James!”

Dato che siamo svegli sarebbe sciocco sprecare questa opportunità, giusto cugino?”

Assolutamente!” Concordò il rosso.

Siete matti! Finirete di nuovo in punizione!”

Non se facciamo attenzione! Insomma cuginetto, non hai il minimo senso del'avventura!”

Al, questa può essere la tua prima scorribanda notturna ad Hogwards; come puoi rinunciarvi?!”

Facendo appello al buonsenso, James! Vi saluto ragazzi!”

E ignorando le insistenze degli altri due si diresse con passo deciso verso la torre nord.

I corridoi del castello avvolto nelle spire del sonno avevano un'aria tetra e l'eco lugubre del silenzio rimbombava prepotentemente.

Un brivido d'eccitazione percorse rapidamente la schiena del ragazzino; Hogwards di notte sembrava essere lo scenario ideale per i racconti di fantasmi che tanto amava.

Lanciò un ultimo sguardo al corridoio buio e riprese a marciare spedito verso il dormitorio di Grifondoro.

In breve tempo raggiunse il ritratto della signora grassa che dopo parecchie prediche sull'importanza di andare a letto presto e di rispettare il coprifuoco accondiscese a farsi da parte per permettergli di attraversare il passaggio d'ingresso.

Era così tardi che la sala comune era deserta; Albus salì dritto di filato al dormitorio constatando che i suoi compagni erano già immersi nel sonno.

Invidiandoli intensamente, indossò il pigiama e si coricò lanciando un'occhiataccia alla sveglia da comodino che avrebbe iniziato a squillare a distanza di sei ore scarse.

Si chiese cosa stessero facendo James e Louis in quel momento.

Sicuramente erano a zonzo per la scuola a combinare chissà quale disastro per il gusto di infrangere qualche dozzina di regole della scuola.

Ma in quel momento...erano affacciati alla finestra della guferia, poteva vederli.

Poteva vederli?

Più che vederli avvertiva i loro sguardi su di se mentre si addentrava nella foresta proibita...

Foresta proibita? Ma non era nel suo letto in procinto di addormentarsi?

O forse stava già dormendo...

Non era preoccupato; non lo avrebbero seguito, ne era certo.

In ogni caso gli bastavano pochi minuti; aveva già individuato la sua preda.

Riposava ignara del pericolo sulla riva di un torrentello; sola, del tutto priva di difese.

Senza alcuna esitazione si avventò sulla vittima e la uccise prima che potesse rendersi conto di vivere i suoi ultimi istanti.

Trascinandosi dietro il corpo privo di vita percorse la foresta fino a raggiungere una radura; a giudicare dai resti sparsi un po' ovunque di quello che doveva essere stato un'imponente intrico di ragnatele, quel luogo un tempo doveva essere stato la tana di un branco di acromantule.

Raggiunse il centro della radura certo di aver trovato quello che cercava; l'energia emanata da quel luogo era inconfondibile.

In quello spiazzo, anni addietro qualcuno aveva compiuto un atto di estrema bontà offrendo la propria vita per la salvezza di altre; lo sentiva, il dolore che gli procurava il contatto con quel terreno ne era la prova.

Depositò il cadavere a terra chinandosi al suo fianco e ponendo le mani sulla ferita ancora sanguinante.

Con le dita grondanti di sangue tracciò un cerchio intorno ai resti della sua vittima e sigillò il tutto disegnando una sorta di croce tondeggiante.

Con soddisfazione crescente avvertì che l'energia iniziava a cambiare di natura; si concesse un'istante per contemlare il proprio operato e poi si allontanò rapidamente dalla radura.

In poco tempo raggiunse il limitare della foresta e si accorse di non essere solo; i due ragazzini lo avevano seguito e si apprestavano ad entrare nella foresta.

Li osservò nascosto dietro ad un cespuglio mentre l'odore delle loro vite pulsanti lo rendeva affamato.

Valeva la pena di ucciderli?

Anche se gli sarebbe piaciuto, per quella notte era meglio evitare; rischiava di dare troppo nell'occhio.

Balzò fuori dal cespuglio attirando attirando l'attenzione dei ragazzini; i due osservarono la sua sagoma ammantata e le sue mani intrise di sangue argenteo con apprensione crescente impugnando le bacchette.

Non lasciò loro il tempo di agire: si scagliò verso di loro atterrando quello dai capelli rossi e proseguì la sua corsa in direzione di Hogsmeade.

In questo modo era certo di aver distolto completamente la loro attenzione dalla foresta proibita...


NOOOOOOOOOO!”

Albus aprì gli occhi scoprendosi sdraiato nel suo letto confortevole.

Accanto a lui Lorcan accese le luci mentre Sean si svegliava lamentandosi a gran voce.

Ma possibile che in questo castello del cavolo ci si debba sempre svegliare in questo modo?! Al, che altro ha combinato tuo fratello?! Io ho sonno!”

James! Albus ricordò di averlo visto in sogno...

E' meglio andare a controllare cosa è successo.” Fece Lorcan indossando la vestaglia.

Gli altri due lo seguirono in sala comune dove Alan, l'amico prefetto di Dominique era impegnato nel reindirizzamento dei tanti curiosi accorsi nelle relative stanze.

Cosa sta succedendo?” Chiese Sean al quindicenne.

E' tutto sotto controllo; tornate a letto!”

Chi è stato ad urlare?”

Vi ho detto di tornare a letto! Se ne sta occupando l'altro prefetto!”
“Mia cugina Dominique?! Vuoi dirci cosa è successo?!”

Niente di grave, una delle ragazze del secondo anno deve aver avuto un incubo e dev'essersi spaventata...”

Chi?”

Non lo so! Ma adesso andate nel vostro dormitorio!”

Senza prestargli ascolto Albus si diresse di filato verso il dormitorio femminile; sapeva che la scala era stata incantata per impedire il passaggio dei maschi ma James gli aveva spiegato un trucchetto che utilizzavano gli insegnanti di sesso maschile in caso di emergenza e che lui stesso aveva utilizzato più volte per recarsi nella camera delle sue amiche: era sufficiente calpestare un gradino ogni tre perchè la rampa non si tramutasse in uno scivolo impedendone il percorrimento.

In un lampo raggiunse la porta della camerata delle grifondoro del secondo anno trovando Dominique tutta presa nel tentativo di spalancarla.
“Al! Che diamine ci fai qui?”

Dimmi cosa sta succedendo!”

La porta è sprangata! Non riesco ad aprirla nemmeno con l'incantesimo Alohomora!”

Dall'interno della stanza provenivano grida e tonfi preoccupanti.

Falla esplodere, Dom!”

Ma...!”

Fai esplodere questa benedetta porta!”

Va bene! Bombarda Maxima!”

La porta s'infranse in miliardi di schegge; la scena che si parò dinanzi agli occhi dei cugini era a dir poco inquietante: Elisa giaceva a terra svenuta in un angolo della stanza, Morgan al suo fianco la chiamava nel tentativo di rianimarla mentre Lea, immobile e terrorizzata fronteggiava Sophie che, in preda ad una strana ed inspiegabile furia disperata, si preparava ad avventarsi su di lei.

Lea!”

Istintivamente, Dominique levò la bacchetta e uno schiantesimo colpì Sophie che venne scaraventata contro la parete e perse anch'essa in sensi.

Le ginocchia di Lea cedettero e la ragazza rovinò a terra lasciandosi andare in un pianto silenzioso.

State tutte bene?” Chiese la prefetto tendendo una mano alla dodicenne che si rialzò con qualche difficoltà.

Elisa ha battuto la testa!” Replicò Morgan con voce tremante.

Al, vai a cercare Neville e portalo quì!”

Ma io..:!”

Sbrigati! E manda qualcuno a chiamare Madama Abbott! Ho idea che stanotte avrà parecchio da lavorare.”


  
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