Sotto il suo sguardo
ormai ipnotizzato dal movimento ripetitivo, l’uomo cammina
avanti e indietro per la stanza, enunciandogli i propri pensieri.
-La festa per la mia reintegrazione e il tuo benvenuto nella comunità avverrà questa sera.- esordisce in tono seccato, lasciando intendere che preferirebbe di gran lunga evitare.
Il tuo benvenuto… ripete fra sé il ragazzo. -Ancora non capisco per quale motivo non mi hai ucciso.- osserva in tono neutro, rivolgendogli uno sguardo intenso.
Hidan si ferma al centro del pavimento, ricambiando l’occhiata. -Ho aspettato per anni che tu arrivassi, ragazzino.- ribatte con voce assorta. -Ma cosa sono i millenni per me? Una manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell’eternità. Se ti avessi ammazzato, sarei rimasto di nuovo solo. Sarebbe stato troppo noioso-.
-E così hai deciso di trasformarmi in un vampiro per avere qualcuno da tormentare con le tue chiacchiere per l’eternità.- conclude Kabuto, poggiando il mento sul pugno chiuso con aria sconfitta. Con l’altra mano traccia dei cerchi immaginari sul materasso dov’è disteso mentre aggiunge, ignorando l’occhiata torva che riceve: -Stavi dicendo?-.
-Che dovrai fare attenzione.- risponde l’uomo a denti stretti. -Sei nuovo e a tutti piacciono i nuovi. Sta’ lontano da quella puttana di Karin: la riconoscerai immediatamente, ti si struscerà addosso convinta d’essere sexy.- prosegue, con una smorfia eloquente. -Guardati da Orochimaru, quello con la voce sibilante e gli occhi da serpente: non voglio vederti nemmeno stringere la mano a quel bastardo; e non fidarti di Deidara, tenterà di sedurti per tutta la serata, immagino: gli sei sempre piaciuto…-. Fa per continuare l’interminabile elenco di nomi, quando il ragazzo l’interrompe.
-Tutti amici tuoi?- domanda sarcastico.
Hidan gli scocca uno sguardo truce, ruminando in tono aspro: -Che cazzo d’associazioni d’idee-.
-Sei geloso, per caso?- chiede ancora il giovane, inaspettatamente.
L’uomo siede stancamente sul letto, dandogli le spalle, e stringe la mano sul metallo del ciondolo di Jashin. -Avrei dovuto pensarci meglio, prima di renderti eterno.- sbuffa, secco.
Ce ne saranno miliardi, di medici con il sangue adatto a me.
Doveva capitarmi proprio quello più bastardo?
-La festa per la mia reintegrazione e il tuo benvenuto nella comunità avverrà questa sera.- esordisce in tono seccato, lasciando intendere che preferirebbe di gran lunga evitare.
Il tuo benvenuto… ripete fra sé il ragazzo. -Ancora non capisco per quale motivo non mi hai ucciso.- osserva in tono neutro, rivolgendogli uno sguardo intenso.
Hidan si ferma al centro del pavimento, ricambiando l’occhiata. -Ho aspettato per anni che tu arrivassi, ragazzino.- ribatte con voce assorta. -Ma cosa sono i millenni per me? Una manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell’eternità. Se ti avessi ammazzato, sarei rimasto di nuovo solo. Sarebbe stato troppo noioso-.
-E così hai deciso di trasformarmi in un vampiro per avere qualcuno da tormentare con le tue chiacchiere per l’eternità.- conclude Kabuto, poggiando il mento sul pugno chiuso con aria sconfitta. Con l’altra mano traccia dei cerchi immaginari sul materasso dov’è disteso mentre aggiunge, ignorando l’occhiata torva che riceve: -Stavi dicendo?-.
-Che dovrai fare attenzione.- risponde l’uomo a denti stretti. -Sei nuovo e a tutti piacciono i nuovi. Sta’ lontano da quella puttana di Karin: la riconoscerai immediatamente, ti si struscerà addosso convinta d’essere sexy.- prosegue, con una smorfia eloquente. -Guardati da Orochimaru, quello con la voce sibilante e gli occhi da serpente: non voglio vederti nemmeno stringere la mano a quel bastardo; e non fidarti di Deidara, tenterà di sedurti per tutta la serata, immagino: gli sei sempre piaciuto…-. Fa per continuare l’interminabile elenco di nomi, quando il ragazzo l’interrompe.
-Tutti amici tuoi?- domanda sarcastico.
Hidan gli scocca uno sguardo truce, ruminando in tono aspro: -Che cazzo d’associazioni d’idee-.
-Sei geloso, per caso?- chiede ancora il giovane, inaspettatamente.
L’uomo siede stancamente sul letto, dandogli le spalle, e stringe la mano sul metallo del ciondolo di Jashin. -Avrei dovuto pensarci meglio, prima di renderti eterno.- sbuffa, secco.
Ce ne saranno miliardi, di medici con il sangue adatto a me.
Doveva capitarmi proprio quello più bastardo?
Pierrot: Ah, che
piacere sentirti. <3 Ad ogni modo, cara, sono felice che la
FanFiction ti sia piaciuta. Ma non fraintendere: non ho detto "chi
passa e non recensisce è uno s******", intendevo "chi mette
fra i Preferiti e non commenta è ipocrita". Sia ben chiaro,
questo. Grazie comunque del commento. <3
Roden: Sono contenta che continui a piacerti. =D Grazie del sostegno. <3
Kabuto_Chan: Sono felice che apprezzi il mio modo di scrivere. <3 Grazie di tutto. =D
Cosa sono i millenni? Una manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell'eternità. [Hermann Hesse]
La soprastante è la frase che ho scelto per rappresentare il vampiro della mia storia, Hidan. L'ho modificata leggermente per adattarla alla frase, tuttavia è questa. Ognuno dei partecipanti ha scelto un aforisma che rappresentasse il vampiro protagonista.
Inoltre, io ho sempre immaginato che ogni vampiro avesse un sangue "preferito", un sangue che li sazia più di altri e che li rinvigorisce. Questa è la spiegazione all'ultimo pensiero di Hidan, che senza il suo sangue "preferito" - che scorreva nelle vene di Kabuto, appunto - non avrebbe potuto guarire bene com'è accaduto.
Come dicevo prima, non è che io intendessi "chi non commenta è odioso" con la "sfuriata" - perdonatemi, ma a volte senza rendermene conto sono molto dura - dello scorso capitolo; intendevo semplicemente "chi mette fra i Preferiti e non commenta è un ipocrita". Insomma, cos'altro potrebbe essere? Vabbé, sorvoliamo.
Grazie a chiunque sia piaciuta almeno un poco questa breve Long che per ora rappresenta il 100% delle Hidan x Kabuto del Fandom. <3
Alla prossima.
Chu.
Saeko no Danna, il Giullare
Roden: Sono contenta che continui a piacerti. =D Grazie del sostegno. <3
Kabuto_Chan: Sono felice che apprezzi il mio modo di scrivere. <3 Grazie di tutto. =D
Cosa sono i millenni? Una manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell'eternità. [Hermann Hesse]
La soprastante è la frase che ho scelto per rappresentare il vampiro della mia storia, Hidan. L'ho modificata leggermente per adattarla alla frase, tuttavia è questa. Ognuno dei partecipanti ha scelto un aforisma che rappresentasse il vampiro protagonista.
Inoltre, io ho sempre immaginato che ogni vampiro avesse un sangue "preferito", un sangue che li sazia più di altri e che li rinvigorisce. Questa è la spiegazione all'ultimo pensiero di Hidan, che senza il suo sangue "preferito" - che scorreva nelle vene di Kabuto, appunto - non avrebbe potuto guarire bene com'è accaduto.
Come dicevo prima, non è che io intendessi "chi non commenta è odioso" con la "sfuriata" - perdonatemi, ma a volte senza rendermene conto sono molto dura - dello scorso capitolo; intendevo semplicemente "chi mette fra i Preferiti e non commenta è un ipocrita". Insomma, cos'altro potrebbe essere? Vabbé, sorvoliamo.
Grazie a chiunque sia piaciuta almeno un poco questa breve Long che per ora rappresenta il 100% delle Hidan x Kabuto del Fandom. <3
Alla prossima.
Chu.
Saeko no Danna, il Giullare