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Autore: Salice    02/12/2009    4 recensioni
Itachi ha ucciso i suoi amici, ha ucciso i suoi superiori… Ha ucciso la sua amata […] L’uomo che versando lacrime di sangue e soffocando ogni sentimento sterminò i propri consanguinei per il bene del villaggio…
Tobi Alias Madara Uchiha
(Tratta dal primo capitolo)
Non si curava dei petali che gli si fermavano addosso, ma respirava a pieni polmoni il profumo dei fiori di mandorlo. Era in quella posizione da diversi minuti, quando udì una risatina alle sue spalle. Si voltò di scatto, infuriato per essersi fatto cogliere di sorpresa. Verso di lui stava avanzando Hanayuki, la sua promessa sposa.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Itachi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Pioggia di Sangue.


La sfera rossa del sole aveva appena sfiorato le sagome delle colline, quando la ragazza fece il suo ingresso nella radura. A fare contrasto con i sobri abiti da chunin, i capelli erano accuratamente acconciati e trattenuti in alto sul capo con un pettine di legno. Lo stesso pettine che aveva tirato addosso a Itachi, tanto tempo prima. Si guardò intorno e sorrise.
- Itachi! Vieni fuori! Non ho tempo di stare qui, questa sera ho la riunione! – Esclamò la ragazza, allegra.
Per tutta risposta udì un tonfo alle sue spalle e si voltò, trovandosi a fronteggiare il suo promesso sposo, con ancora indosso gli abiti da AMBU.
- Hana… - Le sussurrò soltanto, avvicinandosi ed allungando entrambe le braccia verso di lei. La ragazza rispose al gesto automaticamente, avvicinandosi e stringendo tra le mani le dita fredde di lui.
- Allora? Cosa dovevi dirmi di così urgente da non poter aspettare domani mattina? – Gli domandò, con un velo di malizia nello sguardo. Lui la osservò da capo a piedi, stringendola poi a sé, lasciandola stupita, mentre le bisbigliava all’orecchio.
- Tante cose Hanayuki… Tante cose, sei disposta ad ascoltarmi, qui e ora? – La voce del giovane era così accorata che la ragazza ci mise qualche secondo ad afferrarne le parole. Lo abbracciò a sua volta, strettamente, e annuì.
- Certo, ti ascolto. – Lui si sciolse dalla stretta, ma non le lasciò le mani, guardandola dritto negli occhi.
- Ti ricordi quella promessa che ti ho fatto la sera del nostro fidanzamento? – Le domandò, con voce rotta. Hanayuki aggrottò le sopracciglia, assumendo un’espressione vagamente sconcertata.
- Certo che me la ricordo ma… - Lui le mise l’indice sulle labbra.
Non le lasciò il tempo di dire altro, la strinse a sé e posò le labbra appena socchiuse su quelle di lei.
La ragazza dapprima sbarrò gli occhi, poi si abbandonò con trasporto al bacio, abbracciandolo, mentre lui la spingeva contro il tronco di un albero, facendo scivolare le mani sulla sua vita, sotto il giubbotto da chunin e poi ancora sotto la maglietta a collo alto nera, su per la schiena. Lei raggiunse con il suo tocco la nuca del ragazzo, affondando le dita tra i capelli scuri legati nella stretta coda. Itachi si appoggiò con il torace a quello di lei, mentre le mani scivolavano leggere sulla pelle di Hanayuki, lasciandole la sensazione di una scia rovente. Le labbra del ragazzo si spostarono sulla pelle del viso, seguendo la linea dello zigomo fino all’orecchio, fermandosi poi ad addentarle con fervore il lobo, scendendo poi lungo il collo, insinuandosi sotto il colletto dell’uniforme scura e mordendola quasi con foga.
Hanayuki boccheggiò, stringendolo a sé. Sfiorando con le dita fresche il collo del ragazzo, scivolò sotto la maglia nera e sotto il corpetto dell’armatura, per quanto possibile, artigliandogli la schiena con le unghie. Itachi tornò ad accarezzarle le braccia con le mani, e tenendola poi per le spalle si separò da lei ansimando.
- Hanayuki, ti avevo promesso che… Io… Ti amo. – Aveva lo sguardo affranto, e le parole erano rotte di commozione. La ragazza lo guardò stupita, mentre gli occhi si facevano lucidi.
- Ho tanto aspettato questo momento… - Gli sussurrò, portando una mano davanti al volto, mentre la prima lacrima iniziava a scorrerle lungo la guancia. – Credevo che non sarebbe mai arrivato… Mi dicevo che mi sarei accontentata di essere per te una buona moglie ma… - Lui la scosse leggermente.
- Shhh… Hanayuki, questa sera andrò alla riunione di clan. – Le disse, contrito. Il volto di lei, nonostante le lacrime, si illuminò.
- Davvero? E’… Oh Itachi! – Bisbigliò, tornando a singhiozzare. Inaspettatamente, anche il ragazzo ebbe un singulto, mentre le passava il braccio sinistro attorno alla vita, e si spingeva il destro in alto dietro il collo e le spalle, stringendo la mano sull’elsa della sua arma.
- Perdonami… Perdonami Hanayuki, perdonami… - Biascicò il giovane, sollevando il braccio con la spada nella luce ancora rossastra del tramonto, piantandole poi con forza l'arma nel petto, provocandole uno spasmo ed un moto di stupore in volto.
- Ti Amo… Non potevo… Ucciderti tra gli altri, come un animale… - Singhiozzò, stringendola verso di sé, incurante del sangue che fuoriusciva, mentre lei tossiva il liquido rossastro, portando le mani indebolite verso la lama, senza riuscire neppure a stringerla. Dolcemente lui si chinò, appoggiandola con estrema delicatezza al tronco dell’albero. Lentamente lo sguardo della ragazza si andava velando, ma sollevò ugualmente la mano insanguinata, sfiorando il volto del giovane ed imbrattandolo con tre scie vermiglie.
- I… Tachi… - Sospirò un’ultima volta, lasciando ricadere la testa di lato e chiudendo gli occhi, come se dormisse. Itachi chiuse gli occhi per un istante, stringendo il cadavere, e quando li riaprì una calda lacrima di sangue andò a confondersi con le strisce lasciate dalle dita di Hanayuki. I segni dello Sharingan erano cambiati, simili ad una girandola, ed una fiamma nera avvolse in fretta il corpo della ragazza.


Alcune ore dopo, Itachi camminava dalla sua stanza verso la porta di casa, quando la voce del padre lo fece fermare. Il giovane si immobilizzò per un istante, dopodiché girò lentamente su sé stesso, lanciando uno sguardo vuoto al padre.
- Si, padre? -
Fugaku Uchiha scrutò suo figlio con espressione perplessa.
- Stai davvero andando alla riunione di clan? – Gli chiese, in tono dubbioso, infilando le braccia nelle maniche rispettivamente opposte del kimono. - Tua madre ed io aspetteremo il ritorno di Sasuke e poi verremo alla riunione. -
- Si. – Fu la dura risposta del figlio, che riprese a voltarsi.
- Fermo Itachi! Come mai adesso decidi di presenziare? Da quando sei entrato negli AMBU… -
La voce secca del ragazzo lo interruppe.
- Lo faccio… Per Hanayuki. – Dopo un istante di silenzio, il padre assunse un’espressione di comprensione e annuì, pensieroso.
- Capisco, a proposito di Hanayuki, sai dove potrebbe essere? Ho sentito che suo padre la cercava, pochi minuti fa. – Itachi si strinse nelle spalle, guardando il pavimento.
- Non sono il suo custode… - Disse in tono piatto, dopodiché tornò a voltarsi, dando definitivamente le spalle al padre e imboccando la porta della stanza. Si fermò solo un istante sulla porta, sussurrando il resto della frase.
- … Sono il suo Assassino. -




Fine





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Breve spazio per l'autrice: Ecco terminata questa breve storia! Spero che vi sia piaciuta e che l'abbiate trovata verosimile e compatibile con quanto Masashi Kishimoto ci ha raccontato fin'ora di questo personaggio! Ringrazio : Anima , Ciuly , kiki4everhere , mangaka94 , mikotochan , Nia che hanno messo questa storia tra le seguite!
E CissYMalfoY , sad lady in twilight , smivanetto Per aver messo questa storia tra i preferiti! Infine grazie a Elos per il sostegno e le recensioni *_*
   
 
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