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Autore: Catherine Heathcliff    02/12/2009    13 recensioni
Hermione strinse ancora una volta un sottile ciuffo dei suoi capelli prima di scostarsi riluttante da Ron.I capelli rossi si sciolsero fra le sue dita,lasciando intravedere piccoli riflessi dorati,mentre le iridi di Ronald si ingrigivano,lasciando il posto a un argentato sguardo malinconico.(..)Draco sorrideva mentre la ragazza scatenava tutta la sua forza “bruta” si di lui,infierendo colpi che nemmeno lo toccavano più di tanto,colpi che riuscivano solo a fargli immaginare la stessa Granger che invece di picchiarlo,lo implorava di baciarla di nuovo.Sogghignò,prima di parlare. “sei più brava a baciare che a picchiare,Granger”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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4 ciao a tutti !!allora inizio dandovi una specie di "consiglio".
Ho scritto questo capitolo ascoltando una canzone ben precisa "clean up you eyes".
Siccome credo che questa canzone sia meravigliosa e che,inoltre,si addica molto a questo chap,vi consiglio di ascoltarla mentre leggete!a me ha aiutato a scrivere il cap,magari aiuterà voi ad apprezzarlo!

capitolo 4


Clean up your eyes, and I'll dance alone with you in daylight
Your skin reminds me of sleeping on clouds in my mind
Clean up your eyes this time
Clean up your eyes this time










Hermione Granger non aveva mai provato una sensazione tanto orrenda quanto quella appena vissuta con Ronald.
Chiarirsi su una cosa che sarebbe stato meglio nascondere e dimenticare risulta difficile quando purtroppo non si riesce nemmeno a mentire a se stessi.
Principalmente,Hermione,era seriamente convinta che le persone sciocche e inette se la godessero molto più di lei:
non soffrivano,non lasciavano intromettere la ragione e molto spesso il loro cervello era così difettoso da impedire loro una qualsiasi dolorosa ed estenuante sega mentale.
Hermione,per sua sfortuna non apparteneva al tipo di persona appena descritto,era più una ragazza di sani principi che doveva affrontare la vita contando solo su stessa.
Inspirò profondamente,ascoltando il debole picchiettare della pioggia alla finestra.
Aveva voglio di uscire,bagnarsi,gridare..essere libera.
Spesso le capitava di sentire una rete invisibile che la tratteneva al suo ruolo ligio di prefetto,un ruolo che da qualche tempo le era costato un'estenuante impiego di attenzione.
Ascoltare il rumore della pioggia l'aiutava a rilassarsi.
Era come se quelle piccole gocce riuscissero a lavare via le catene che la tenevano legata e per qualche effimero attimo di pace,farle assoporare la libertà.
Hermione sfiorò il vetro,posandoci sopra la fronte,osservando con stanchezza le ombre nebbiose di fiato che lasciava impresse.
Sarebbe stato bello sapere che quel breve suo respiro sarebbe rimasto eterno e non se ne sarebbe andato,come tutto il resto,per lasciarla sola e vulnerabile,in balia di quella pioggia che nemmeno il sole sapeva spazzare via.

*

You breathe in when I breathe out
It's not likely I'd ever feel this far
From someone, from anyone at all


“offfdio quel mangfffiafmfforte”borbottò Ronald,mangiando con foga un pezzo di carne.
“piantale Ron”biascicò Ginny,lanciandogli un’occhiata torva “è passata quasi una settimana.Quante volte ancora vuoi rammentarci i suoi strabilianti pregi?”commentò,stancamente.
Harry le lanciò un’occhiata sospettosa,soppesando se la ragazza stesse ironizzando o veramente trovasse qualcosa di affascinante in uno come Malfoy.
In tal caso era spacciato,pensò.
“e poi,Ronald,gli stai dando più importanza di quanto meriti”commentò bruscamente Hermione,alzando una forchetta per poi infilzare con decisione una patata arrosto.
“Hermione è solo una patata!”scherzò Ginny
“amore,per favore.Non irritarla.Potresti fare la fine di quel povero tubero”commentò Harry,sfiorandole una mano con dolcezza.
Ron rabbrivì,voltando lo sguardo altrove e arrivando a posarlo sul tavolo dei Serpeverde.
“guardalo,il mangffffiafffmortef”grugnì,lanciandogli un’occhiata di puro odio
“Ron caro,saresti pregato di non parlare col boccone in bocca”si intromise Ginny con aria puntigliosa,assumendo il tipico cipiglio ombroso Weasley
“che cfffosffa?”
“rinuncia”suggerì Harry,lanciando alla propria ragazza uno sguardo supplichevole
“credo andrò in bagno a vomitare”disse Ginny,lanciando occhiate disgustose al proprio consanguigno che sembrava a tutti i costi ingerire tutto il cibo del suo piatto in dieci minuti.
“Ronald,credo seriamente che dovresti smettere di mangiare così tanto”spiegò Hermione in tono calmo
“quando sono nervoso mangio”rispose bruscamente
Hermione scosse la testa.Harry aveva ragione,meglio rinunciare.
Spostò lo sguardo,lentamente,come se ogni attimo si dilatasse all’infinito,verso il tavolo dei Serpeverde.
Incrociò per qualche momento lo sguardo di Draco Malfoy e rabbrividì,sentendo quegli occhi grigi e malinconici studiarla.
Hermione distolse lo sguardo,concentrandosi sul proprio ragazzo che aveva appena deciso di attaccare un dolce al cioccolato.
Spesso si preferisce chiudere gli occhi per non vedere la realtà.
Purtroppo,in questo modo,non sapremo mai se andando avanti,saremmo stati più felici che a rimanere fermi.

*

If you leave now you leave with a piece of me, and a piece of us
It's not likely I'd ever feel at all

All things aside, I'm not sure if I can help you this time


Il tocco leggero del vento le solleticava la pelle,ricordandole quando da bambina amava camminare nel bosco e nascondersi da tutto e tutti,cercando rifugio in quello che aveva sempre considerato il proprio cuore.
Sembrava,però,che Hermione Granger fosse destinata a perdere anche il proprio ingegno dal momento che non riusciva bene a concentrarsi sull’immagine di Hagrid per più di qualche secondo.
Le tornava sempre in mente l’atto eroicodi Ronald,tale lo considerava,che l’aveva protetta dal peccato.
Perché lei non voleva peccare,oh No.
Hermione Granger non voleva sbagliare.
Hermione Granger era semplicemente perfetta.
Solo che il suo cuore non era d’accordo.

You show your eyes, and I see your face for the first time
But let's not hide this time
Let's not hide this time

You breathe in when I breathe out
It's not likely I'd ever feel this far
From someone, from anyone at all
If you leave now you leave with a piece of me, and a piece of us
It's not likely I'd ever feel at all


Un rapido movimento alle proprie spalle la risvegliò improvvisamente dai suoi pensieri.
Hermione si voltò,cercando bramosa gli occhi di Ronald,per  cercare conferma del suo amore,del suo perdono.
Avrebbe voluto guardare i suoi occhi azzurro oltremare e vedere la stessa fiducia che vi aveva sempre intravisto.
Non sempre,in ogni caso,ciò che desideriamo riesce a verificarsi.
Molto spesso siamo costretti ad accettare ciò che ci viene concesso.
“Malfoy”sospirò,allontanandosi di un passo
“Granger”esalò in tono languido questo,lanciandole un’occhiata maliziosa.
Hermione notò che non portava il mantello e che la cravatta pendeva di lato,estremamente sexy.
O meglio,estremamente sexy addosso a un qualsiasi altro ragazzo che non fosse un accanito Mangiamorte verme porco schifoso.
“dove vai?”domandò Malfoy,brusco,vedendo che la ragazza si allontanava
“vado dall’uomo della mia vita”rispose Hermione,sorridendo di scherno
“allora non avrai da cammonare molto”sogghignò l’altro,posandole una mano sul polso.
Hermione si scostò,stringendo la propria mano come se quel tocco elettrico l’avesse scottata e lei non desiderasse altro che tornare al freddo inverno che si prospettava.
Hermione Granger non aveva mai desiderato nulla da lui;
Le bastava sapere che lui la chiamava Granger per farla subito stare alla larga,per credersi completamente diversa da quell’individuo e rifugiarsi nel perenne mondo fatto di fantasia e doveri.
Doveri.
Hermione doveva controllare ogni gesto,ogni parola,per non far trapelare il disprezzo e il disgusto che soltanto provava a guardarlo e a toccarlo.
“credi che mi perdonerai mai?”sussurrò Malfoy,in tono remissivo,abbassando lo sgaurdo.
Hermione rimase immobile,assorbendo ogni parola come fosse una pugnalata.
Draco Malfoy.
Malfoy Draco.
Il re delle serpi.
Mangiamorte.
Prossimo assassino.
Che.
Chiedeva.
Perdono.
“cosa?”domandò,esterefatta
“credi che riuscirai mai a perdonarmi?”ripetee,dolcemente
“i-io..”balbettà Hermione,presa di contropiede
“sai,io ..”cominciò Malfoy,avvicinandosi,sensualmente.
Hermione si scostò ancora una volta,sentendo l’odio che provava verso di lui premera contro il proprio petto con ancora più forza.
mi dispiace”sussurrò il ragazzo
Hermione sentiva che le proprie gambe stavano cedendo,pericolosamente.
Aveva l’impressione che quella fosse l’ultima gocciolina a spezzare le catene che la tenevano legata.
La goccia della libertà.
Libertà di essere ciò che si vuole,non ciò che gli altri vogliono che diventiamo.
Hermione strinse le proprie dita al petto,sentendo il proprio cuore mescolarsi al respiro affannoso creato dalla confusione.
“per cosa?”domandò in un sospiro.
Le parole le uscirono di bocca,semplicemente,senza che lei le avesse mai premeditate.
“per non averti mai baciato prima,Granger”sogghignò Malfoy,schivando un improvviso impeto di rabbia della ragazza rivolto al suo viso perfetto.
Hermione sentiva il cuore batterle con impazienza nel petto e le mani le tremavano dal desiderio di fargli del male.
Molto male.
Bastardo.
“se mi sciupi le labbra dovrò annullare un sacco di appuntamenti.Sai che detesto annullare i miei piani”biascicò,tenendo saldi i polsi della ragazza per impedirle di schiaffeggiarlo.
“oh,giusto,sono le sette.Devo proprio andare"aggiunse "Pansì mi aspetta.Nuda.Nella mia stanza,ovvio.Non devo fare sforzi.Non mi piace conquistarmi le cose”sorrise,probabilmente molto soddisfatto della propria battuta esplicita.
Hermione arrossì,immaginado Draco mentre..
“sei un porco!”
“i porci si rotolano nel fango.Ammeno che tu non intenda un porcellino d’india,hai appena relegato epoche di femminismo per distruggere ogni tuo ideale in questa frase poco consona”
“cosa stai dicendo?”balbettà Hermione,confusa dal discorso del ragazzo
“studia ogni parola.Io rotolo nel fango.Pansy mi aspetta.”e fece l’occhiolino,allontanandosi.
Per un momentoHermione associò vagamente l’immagine di Malfoy e Pansy nello stesso letto e la collegò al rotolarsi nel fango.
Fu un momento,poi dimenticò ogni cosa e tornò ad osservare Hagrid…che era già rientrato in casa da un pezzo.

*

What you don't have
What you don't need
What you can't reach
What you can't see


L’unico rumore della notte erano i suoi passi.
Passi che risuonavano nei corridoi silenziosi che preannunciavano un’imminente partita di Quidditch.
Hermione si scostò dal muro,fingendosi naturale mentre uno studente sperduto si aggirava fra i corridoio con aria persa.
“da quella parte per Corvonero”gli indicò Hermione,sperando che si dileguasse rapidamente.
Quando il bambino se ne fu andato,si strinse nel mantello e,soffocando la tosse,si incamminò verso lo spogliatoio maschile dei Sperpeverde.
Hermione Granger odiava ingannare.
Hermione Granger odiava essere cattiva.
Purtroppo,però,quando una catena viene spezzata,rimetterla insieme è difficile se manca il pezzo fondamentale.

You breathe in when I breathe out
It's not likely I'd ever feel this far
From someone, from anyone at all
If you leave now you leave with a piece of me, and a piece of us
It's not likely I'd ever feel it anymore

Do do do do do do, do do do do do
Do do do do do do, do do do do do
(do....)

Clean up your eyes this time
Clean up your eyes this time...


Hermione si issò sulle punte dei piedi,lanciando occhiate curiose allo spogliaotio gremito di divise e biancheria gettata a terra.
Rabbrividì nell’immaginare che ogni singolo ragazzo stesse in quel momneto facendo la doccia poco distante.
Sentiva il senso di colpa farsi sempre più forte mentre spalancava il borsone di Malfoy.
Nonostante tutto le scappò comunque un sorriso che sfumò quasi subito quando sentì dei passi provenire dal prato fuoristante.
Era la voce di Ronald che concitatamente parlava con Harry su quello che a parer loro doveva essere fondamentale:il Quidditch.
Hermione affondò una mano nella sacca,cercando di non respirare l’odore disustoso che le impregnava i capelli.
Frugò,cercando di non guardare,fino a quando non avvertì sotto le dita qualcosa di ruvido.
Hermione sorrise.
La prima volta che si assapora il peccato è sempre la più gustosa.

*

Hermione si sistemò fra la gente,sedendosi allegramente al fianco del proprio ragazzo,sentendo gli sguardi distratti di alcune vecchie fiamme di Malfoy che ancora spettegolavano sull’incidente della settimana prima.
“credi che vincerà Tassorosso?”sentì domandare da Ronald a Harry mentre si siedeva.
Era stranamente divertente sentire quella sensazione nel proprio stomaco.
Se solo non l’avesse attribuita al peccato,forse avrebbe deciso di non abbandonarla mai.
Hermione nascose con più cura il proprio bottino nella borsetta di perline,chiedendosi con ansia quanto ancora avrebbe dovuto aspettare per vedere il suo piano malefico realizzato.
Delle risate e dei fischi generali la raggiunsero dalla parte del campo,così Hermione si voltò in tempo per intravedere una figura alta slanciata e muscolosa dai capelli ossigenati e gli occhi furenti.
Hermione abbassò lo sguardo al torace e sorrise,osservando che il ragazzo indossava un asciugamano intorno alla vita.
“ma non è vestito!”sghignazzò Harry,lasciando la presa che aveva su Ginny e facendola cadere malamente a terra.
“e meno male!”commentò una ragazza dagli spalti superiori,arrossendo poco dopo per essersi accorto di cosa aveva appena detto.
“però niente male..”continuò Ginny,lanciando occhiate interessate al fisico scolpito che continuava ad aggirarsi per il campo,imprecando.
Hermione continuò a ridere mentre sentiva il proprio orgoglio raggiungere l’apice.
Una mano fredda le afferrò alla spalla,obbligandola a voltarsi.
“Hermione Granger”gracchiò la professoressa MgGranit,rivolgendole uno sguardo severo
“si?”alzò la testa innocentemente questa,rivolgendolo lo sguardo più dolce che poteva.
Harry scoppiò a ridere,borbottando alla propria ragazza “se con lei le occhiate dolci funzionano,giuro che mi faccio donna”
“nel mio ufficio”sillabò la professoressa
Hermione non sentì le parole chiaramente.
L’unica cosa che sentì fu il fischio nelle proprie orecchie che le ricordava che quando si fa un peccato è sempre necessario espiarlo.
Si alzò lentamente,sentendo che il tempo intorno a lei si dilatava,arrivando a confonderla e annebbiarle la mente.
Hermione arrivò al fianco di Malfoy senza nemmeno accorgersene.
La voce della professoressa che la sgridava era così lontana che per un attimo pensò di suggerirle di fare un incantesimo di amplificamento della voce.
L’unica cosa che capì,e soltanto perché fin da piccola aveva rappresentato un caso eccellente di linguaccio muto,fu di seguirla nel proprio ufficio.
Hermione non sentì la voce con cui lo ordinava e sperò di continuare a non sentire nulla per non provare ulteriore delusione nei confronti di se stessa.
“complimenti,Granger”commentò Malfoy,sorreggendo l’asciugamano e sorridendole divertito “se avessi creduto che eri stata tu mi sarei fatta solo delle belle risate!”
Hermione non rispose,limitandosi a seguire taciturna la professoressa.
“siamo più simili di quanto pensavo.
il serpente riesce sempre a convincere Eva a mangiare la mela”


Una recensione rende uno scrittore felice.


bhè questo chappy è un po' noioso,lo ammetto..sarà che sono stata impegnata in questi giorni e sono molto stanca..quindipercui(come diceva la mia vecchia prof di greco),ammetto che in effetti..probabilmente..quasi sicuramente(e giù altre perifrasi !) l'avete trovato vomitevole.
Che bello eh?no a parte tutto.Come consigliato da qualcuno di voi ho inserito qualche parte descrittiva in più ache se,ammetto,nella ltre fic che ho scritto risultava molto più facile.
Infatti Draco Malfoy a starsene in silenzio perde gran parte del suo sex appeal  e Hermione ha bisogno del contrario(e ciò è piuttosto chiaro ed evidente)
se però voleve provare a leggere il mio vero genere di scrittura provate a lggere le Dramione shot(qualcuno di voi l'ha già fatto e ha pure recensito ;))una qualsiasi,lo stile è quello,la trama è sempre totalemente diversa perchè non mi piace ripetermi.
Che dire,mi diverto su fanfic.

  
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