Crossover
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Autore: SnowDra1609    02/12/2009    1 recensioni
[Detective Conan, Winx, Witch, ed altri...]Una misteriosa sinfonia unisce i destini di persone diverse tra loro, provenienti da universi diversi. Una misteriosa setta ritorna dopo secoli...sperando di avervi incuriosito vi lascio la sorpresa!
Genere: Thriller, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Fumetti, Libri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche se un po’ in ritardo ho aggiornato di nuovo la storia. Ringrazio Anonimo per aver recensito lo scorso capitolo e spero che anche gli altri anonimo lettori vogliano compiacere un povero scrittore lasciando qualche commentino ^^

24 Luglio, ore 21.00

Le zone circostanti la villa degli Illuminati era piene di vigneti ed uliveti, da cui venivano ricavati pregiati oli e vini esportati in tutta Europa, ma avevano anche uno scopo di immagine, davano una parvenza di normalità ad una villa che di normale non aveva quasi niente. In quel momento però erano solo le coperture che due squadre di militari utilizzavano per nascondersi e prepararsi alla loro missione, che si presupponeva iniziasse proprio alle 21. Era nei piani di Davide appunto tendere una trappola a coloro che avessero tentato di penetrare le sue difese, per prelevare informazioni su chi erano i suoi nemici. Di certo molti, ma ne voleva le identità. Giovanni si ritrovava a capo di uno dei due team, di circa dodici uomini lui compreso. Ogni team possedeva armi a sufficienza per combattere efficacemente qualsivoglia tipo di creatura. I loro fucili erano caricati con proiettili creati apposta per le eliminazioni “speciali”, come venivano definite, ed erano prerogativa degli Illuminati. Sotto l’apparenza di G36C normali, si nascondevano armi pronte ad un vero massacro, e non di umani. Un uomo aveva in sulle spalle uno Stinger per gli scontri aerei mentre un soldato si trovava con un computer portatile, collegato a quello del collega dell’altro team ed ad un satellite, mentre monitorava la zona.
- Rilevato qualcuno per il momento? – chiese Giovanni
- Per il momento no… - stava rispondendo questi quando si bloccò – un’unità aerea signore, è appena apparsa sullo schermo, a Sud della nostra posizione. Rilevate tracce del Portale, non sono umane. Sembra che anche Omega li abbia rilevati –
- Conteggio ostili? –
- Sulla trentina. Identificazione non possibile per il momento signore –
- Perfetto. Alpha ad Omega, Operazione Telaio in avvio. Non abbattete il mezzo fino a nuovo ordine, ripeto, non abbattere il mezzo fino a nuovo ordine, ma tenetelo puntato. Cercate di fare prigionieri, ci servono informazioni non morti per il momento. Chiaro? E montate i silenziatori – concluse Giovanni che dopo aver acceso il visore notturno sul casco ed essersi abituato alla luce verdastra fece un cenno al team che si alzò e si mosse rapidamente verso la Villa, per mettersi in una posizione più favorevole. Sul piccolo radar a braccio i segni verdi che indicavano Omega si spostavano come da piano mentre un singolo punto rosso, che indicava il mezzo nemico, si avvicina all’abitazione. Alpha si fermò nella sua posizione ed attese che il mezzo atterrasse nell’unico posto possibile, sul retro della villa, in cui già si trovavano le spie del gruppo, ovvero le tre fate. Appena a terra si aprì un portellone da cui scesero un manipolo di uomini, circa trenta che si fermò a dialogare con le spie.
- Alpha ad Omega. Operazione Telaio tra 3…2….1 – detto questo fece un cenno ai suoi uomini e improvvisamente piombò nel cortile, circondandolo assieme ad Omega.
- Benvenuti ospiti graditi. Buttate le armi e non vi uccideremo – disse ai suoi nemici Giovanni ma come da programma questi non lo fecero affatto. Uno degli uomini alzò una pistola e mirò contro gli assalitori. Fu una cosa di pochi minuti, quando i due team di soldati aprirono il fuoco contemporaneamente e senza molti scrupoli o seguendo le direttive trucidarono senza pietà i nemici, in modo silenziosi, e senza un solo bagliore di colpo. Le tre fate invece furono prese in pieno da dei dardi sonniferi prima che potessero trasformarsi.
- Il capo sarà soddisfatto – disse Giovanni ai suoi uomini mentre il mezzo si alzava. Fece un cenno al soldato con arma pesante e poco dopo il veicolo aereo si disintegrò in aria. Fecero pulizia di corpi e misero in dei sacchi le tre, quindi si diressero verso l’entrata.

Quando Bloom si svegliò si ritrovò dentro uno studio oscuro, la cui unica parte illuminata erano le finestre ed il camino davanti cui si trovava. Era distesa lungo un divano di pelle mentre un giovane si trovava su una poltrona.
- Voi fate siete sempre così lente a svegliarvi? – chiese il tizio
- No, a meno che non ci sparino –
- Volevate il sonnifero per via endovenosa per caso? Credete che venendo qua non vi avrei accolto a modo mio? –
- Sei Davide giusto? –
- Si sono io…le tue amiche sono in un luogo sicuro, e se lo vuoi sapere sono le quattro del mattino, guarda un po’ fino a che ora devo state in piedi per farti la guardia – sorrise leggermente ironico
- Liberami e siamo a posto –
- Neanche a pagarmi…e non tentare a trasformarti – rispose Davide
- Perché no? –
- Perché no? -. Per tutta risposta Bloom tentò la trasformazione ma la testa cominciò a girarle e sentì un forte dolore allo stomaco.
- Contenta adesso? –
- Per niente e suppongo che tu non mi dirai niente vero? –
- Esatto…ora ti devo porre alcune domande. Se rispondi con le buone vai dalle amiche, altrimenti mi arrabbio e ti torturo, siamo stati chiari? -. Bloom annuì poco convinta.
- Chi siete nel consiglio? –
- Sai che non te lo dico vero? -. Appena finita la frase Bloom sentì di nuovo il dolore precedente, solo che molto più forte.
- Chi siete nel consiglio? –
- Non te lo dirò mai -. Sentì un altro dolore al collo, come se non riuscisse a respirare poi il dolore tornò alla stomaco
- Volete fermarmi o siete qui di pattuglia? –
- Niente, da me non saprai niente! – rispose Bloom temeraria. Poco dopo sentì un dolore lancinante lungo la spina dorsale, seguito da brividi glaciali ed un altro dolore allo stomaco.
- Cosa mi stai facendo? – chiese la rossa ma l’umano si limitò a sorriderle ed a finire di bere il suo vino rosso.
- Rispondimi -. Poco dopo i dolori ricominciavano, glaciali e lancinanti, in tutto il corpo.
- Rispondi tu a me –
- Mai! – disse la fata, per poi venire ripresa dai doloro che le annebbiarono la vista e la fecero lacrimare tanta fù la loro potenza. La testa sembrò scoppiarle ed aveva iniziato a perdere la sensibilità agli arti.
- Sai che andrò avanti per ore vero? –
- Fallo pure ma da me non avrai nessuna informazione… - altro dolore lancinante. La voce gli si spezzò in gola e sentì gli occhi annebbiarsi, il respiro fermarsi ed il cuore mancare un battito, come se l’avesse sfiorata la morte, poi l’organismo tornò ai normali livelli.
- Dovevo immaginarmelo – disse Davide mentre prendeva una fialetta il cui liquido inserì in una siringa – si passa direttamente alle maniere forti -. Si avvicinò alla rossa e le iniettò il liquido, da li fu un turbinio di informazioni.

Kukuku vi lascio con la sorpresa di ciò che verrà detto. Ovviamente ve lo dirò al prossimo cap, forse kukuku. Ci vediamo e ricordate il commentino.

  
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