Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: KyleMcDale    21/06/2005    0 recensioni
Le avventure di Lazarus
Genere: Dark, Horror, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Untitled Document

LONDRA 1819

Prima parte

<< Non ti sta poi così male >>
<< Scherzi? mi sento impiccato con sto coso al collo >>
<< Cosa vorresti fare? Presentarti alla festa discinto come ti ho trovato? >>
<< Per lo meno ero libero e non dovevo sottostare a queste squallide pantomime per poter elemosinare un po' di cibo. Dalle mie parti... >>
<< Ecco, l'hai detto Lazarus, qui non siamo dalle tue parti, Londra è un'altra realtà, c'è un delicato equilibro che regge la società, e non sarai ne
tu ne nessun altro a turbare questo equilibrio; e poi ricordati che Sir Guy di Hellshare ti ha accolto con benevolenza, abbi un po' di rispetto. >>
Lazarus annuì; anche se a malincuore, aveva deciso di prestarsi a quella farsa solo perchè era troppo stanco e gli ultimi periodi non lo avevano visto navigare in acque felici.
Si sistemò il papillon, indossò il mantello ed il cilindro e seguì Sir Jhonatan Rosmond nell'ampio salone della sua dimora nel centro di Londra,
quindi nella spaziosa entrata che dava su un cortile interno al palazzo, dove una carrozza li stava già attendendo.
<< Quando saremo là ricordati di non parlare se non interpellato e non dispensare giudizi affrettati, non vorrei che gli altri pensassero che
sono solito circondarmi di persone di bassa macellazione. >>
Quelle parole gli scaldarono l'animo, gliel'avrebbe fatta vedere lui la macellazione, non appena ne avesse avuta l'occasione,
ma ora non era il momento, nell'ultimo mese era stato chiuso in una cassa in balia delle onde, senza cibo ed in fin di vita a causa
di una rivolta cittadina, che gli aveva fatto perdere la copertura, la tenuta di Liegi e lo aveva costretto a fuggire su un bastimento per la Scozia.
<< La mia nave... >> si fece sfuggire in preda ai ricordi.
<< Come? >> Chiese l'altro.
Lazarus non rispose e continò a rimuginare sull'incendio che si sviluppò a bordo, e sulla lotta che ebbe con la solita cacciatrice di turno,
che lo massacrò di botte prima che il boma impazzito le spezzasse la spina dorsale.
Le successive tre settimane lo videro incastrato in quella bara alla deriva sino a che venne trovato dai domestici di Sir Rosmond e portato
a Londra, dove lo stesso Rosmond stava cercando di introdurlo in quella realtà.
Arrivarono alla tentua di Hellshare, il cocchiere li lasciò dinanzi all'entrata della villa dopo aver percorso quasi un chilometro di parco.
Le enormi colonne dell'entrata erano di marmo bianco, Lazarus odiava il marmo bianco, dopo averne scavato tonnellate per due anni in Italia,
ne era diventato allergico.
I valletti aprirono loro le porte e Sir Rosmond gli impartì le ultime raccomandazioni: "
<< Mi raccomando, cerca di sembrare elegante, rispetta l'etichetta e le regole che ti ho spiegato, e per favore, concedi almeno un ballo
alla Duchessa di Kensinghton, è lei che ci procura il cibo per il banchetto. >>
Lazarus deglutì, e strinse i denti senza ribattere, deciso ad aspettare il suo momento.
La luna era alta, argentea e piena nel cielo di maggio, e non c'era una sola nube ad oscurarla. Le porte si chiusero dietro di loro.
La sala da ballo era gremita di personalità della Londra " bene ", signore in fascinosi abiti lunghi, gentlemen in frac.
I preziosi lampadari illuminavano a giorno la festa che pareva riuscita, a giudicare dai sorrisi e dall'allegria che regnava in quel posto
colmo di magia. Un'orchestra di 21 elementi mesceva nell'ambiente una soave melodia che invitava i convitati alle danze.
I due entrarono dal soppalco, che dava sul salone leggermente interrato, e due valletti gli si fecero incontro e presero il loro mantelli
ed i cappelli. La sala si apriva davanti a loro, e Sir Rosmond chiese:
<< Non è meraviglioso? >>
<< Non lo trovo necessario, è uno spreco di tempo e risorse >>
<< Sei uno zotico -sentenziò- e pure ripetitivo. Non capisci che vivere così è divertente? La mondanità è un effetto collaterale
che però rende la nostra vita più semplice e meno solitaria. Non ci deve essere solo violenza e crudeltà nella vita ma anche l'arte,
la grazia e la poesia nel fare le cose. >>
<< Noi non siamo... >>
<< Ora basta! -lo zittì Rosmond- Scendiamo e mescoliamoci alla festa, e poi ti presenterò a Sir Hellshare. >>
I due scesero tra la gente che popolava la sala. Lazarus si diresse al buffet in mezzo agli sguardi dei signori ed alle occhiate
cariche di malizia, provenienti dai capannelli di signorine sparsi qua e là.
Dopo mezz'ora si era già annoiato, tutti quei chiacchiericci e quelle inutili profusioni in convenevoli lo stordivano ed egli cominciò a fremere.
Decise di prendere una boccata d'aria.
Uscendo urtò accidentalmente un tizio strano dalla chioma biondiccia, che immediatamente reagì afferrandolo per i risvolti della giacca,
minacciandolo di morte.
<< Attento a te giovane disgraziato, se hai deciso di morire, oggi è il tuo giorno. >>
Lazarus non si scompose, memore degli avvertimenti di Sir Rosmond, e rispose garbatamente cercano di controllare la rabbia che stava
montando come un'esplosione dentro di lui.
<< Ma che dite signore, non l'ho certamente fatto apposta, le chiedo scusa. >> <<
<< William. William andiamo. Non vorrai farmi perdere questo ballo, lascia perdere quel tizio o ballerò col tuo amico. >> Disse una voce
femminile proveniente da dietro. Il ragazzo biondo si calmò, aggiustò i baveri di Lazarus e gli sorrise
<< Sei fortunato sai, vivrai. >> Detto ciò lo lasciò e raggiunse la fanciulla che lo stava attendendo con impazienza.
Lazarus era appoggiato allo steccato del parapetto; lo spezzò dal livore...

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: KyleMcDale