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Lily & Petunia, 1970
«Coraggio, Tunia! E' divertentissimo!» la ragazzina stava sdraiata nella neve, e agitava braccia e gambe.
Cercava di disegnare l'angelo. Un angelo minuto, delicato. Dai capelli rosso scuro.
«Ma è così freddo!» si lamentò la biondina, rabbrividendo mentre la sorella si rialzava a sedere delicatamente, per non distruggere l'opera che aveva creato.
«Però è divertente... a chi importa se prendi un raffreddore?» ribattè la piccola Lily, passandosi una mano tra i capelli per togliere la neve.
«Mmm.» la razionale Petunia non era d'accordo.
Lilian si avvicinò alla sorella, e le carezzò il viso con le mani. «Beh, ora ti ho congelata ben bene, puoi terminare l'ibernazione facendo l'angelo anche tu!»
«Guarda che avevi le mani caldissime» fece Tunia, un po' spaventata.
«Eh?» Lily si guardò le mani arrossate dal vento gelido e dalla neve. «Com'è possibile?»
Improvvisamente Lily si ritrovò a terra nella neve, e sentì la risata divertita e genuina della sorella.
«Sciocchina, ci sei cascata!» Tunia rideva a più non posso.
Lily si finse offesa «Petunia Miranda Evans! Vuoi la guerra?»
«Non chiamarmi Miran...» Petunia non fece in tempo a terminare la frase.
Lily la aveva fatta cadere a terra, nella neve.
Le due sorelle, sdraiate a pancia in su, si fissarono per un attimo.
E poi scoppiarono a ridere, insieme.