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Autore: Ale24    07/12/2009    2 recensioni
"Cos’era quella sensazione: quella che ho sentito guardando la bambina?" mi chiese stupito.
"Di che sensazione stai parlando?!"
Lui rialzo gli occhi rubino verso di me "Come quale?".
Vedendomi incerta provò a spiegarsi "Era.. calore, affetto, preoccupazione.. ed era forte. Fa paura.." mi confessò abbassando gli occhi intimorito.
Come era possibile che nei suoi 380 anni non avesse mai incontrato l’Amore?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chissà cos’era?
Aro l’ha chiamata ibrido, mezzo sangue Caius; ma cosa significa?
Mi ero chiusa ormai da ore nella mia stanza a castello e avevo riposto la piccola creatura nella cassa panca dei miei vestiti a dormire; fu quello il luogo migliore che trovai nella mia adorna stanza.
Mentre la luce della luna filtrava dalla finestra mi ero accovacciata accanto alla culla improvvisata a guardare al bambina dormire.
Ibrido, mezzosangue.. queste parole non mi dicevano nulla, non le avevo mai nemmeno sentite pronunciare prima ne da Aro ne da tutti gli altri; le uniche cose che sapevo era che era piccola, indifesa, calda e speciale. Cresceva velocemente sotto i miei occhi allibiti e più la fissavo più mi rendevo conto che quella piccola creatura non aveva nulla a che fare con la mia specie: non era nemmeno velenosa, l’avevo constatato io stessa quando nel pomeriggio avevo cercato di farle mangiare del cibo umano e mi aveva morsa; già, non mangiava nemmeno cibo umano, era così strana.
"Sono sempre più debole, ma di cosa ti vuoi nutrire piccola mia?"
Le parole della madre mi rimbombarono in testa, le avevo promesso che sarei tornata, ma non potevo lasciare la piccola da sola a palazzo; sicuramente senza la mia sorveglianza qualcuno sarebbe entrato e l’avrebbe uccisa, sì l’avrebbe uccisa, perché Aro benchè bramasse fortemente il potere della piccola ne era stato spaventato per qualche oscuro motivo e aveva ordinato di tenerla d’occhio non solo a me, ma anche ad Alec, Jane e altri suoi fidi.
Alec me lo aveva riferito, ma non mi aveva spiegato cosa avesse voluto significare tenerla d’occhio nel dettaglio: Aro lo lasciava sempre intendere con una smorfia del viso o un gesto, ma Alec non mi aveva detto nulla.
Quasi come si fosse sentito chiamare busso alla mia porta "Posso entrare?" lo avevo riconosciuto dai passi nel corridoio; "Entra pure.." gli dissi più piano possibile, sapevo che lui mi avrebbe sentito ma non volevo svegliare la bambina.
Aprì la porta e vedendomi inginocchiata accanto alla cassapanca sorriso dolcemente.
"Ti sei ridotta parecchio male.." esordì ironico.
Nemmeno gli risposi e tornai con lo sguardo alla mia bambina, i capelli biondi formavano piccoli boccoli ormai lunghi così gliene scostai alcuni dal piccolo viso.
"E’ così piccola.." sussurrai senza staccarle gli occhi di dosso.
Alec che si era venuto a sedere di fronte a me sospirò guardandomi, pensava fossi impazzita forse, ormai lo pensavano indubbiamente tutti a palazzo, ma la cosa non mi sfiorava affatto; anzi, mi rendeva quasi felice dato che per mesi ero stata tanto al centro dell’attenzione di tutta la guardia di Volterra, ero l’unica vampira che insieme a Jane fosse entrata attivamente a farne parte ed ero guardata e bramata per la mia bellezza: che stupidaggini.
"E quindi vorresti farla diventare parte della guardia.." disse Alec distogliendomi dai miei pensieri "era questo il tuo piano, inserirla tra di noi perché non fosse più in pericolo, hai pensato che chiunque trovando un essere simile sulla propria strada lo avrebbe eliminato per paura.."
Ancora una volta Alec si era dimostrato il vampiro più sveglio che conoscessi, era stato l’unico a capire quale fosse il mio vero piano, non mi interessava affatto che la città fosse protetta al meglio, sapevo che eravamo noi una minaccia per la città stessa, io volevo salvare lei!
"Già.." gli confessai guardando il pavimento.
"Non potevo rischiare che qualcuno la uccidesse, che morisse di fame, o di freddo.." bastava l’idea a terrorizzarmi.
"Persino io me ne sono sentita minacciata sai.." gli confessai imbarazzata "quando sono entrata in quella stanza sarei voluta correre via, temevo mi avrebbe uccisa.. ma non riuscivo a muovermi."
Alec era il mio unico amico; sapevo che mi era accanto perché gli piacevo, ma al contrario di tutti gli altri scemi della guardia lui era l’unico che mi ascoltava e provava a capirmi; mi aveva raccontato la storia sua e di Jane: rimasti orfani a causa di un incendio erano finiti in orfanotrofio e lì li aveva trovati Aro per poi condurli a Volterra; in quasi 400 anni Alec e Jane avevano ricordato gran parte della loro vita da umani, anche grazie ai racconti di Didyme e Sulpicia, rispettivamente sorella e moglie di Aro; che si erano prese cura di loro come madri, ruolo che ancora oggi continuavano a vestire con affetto e solennità nonostante l’età dei loro figlioli acquisiti.
Athenodora delle tre mogli era quella che più di tutte cercava di stare lontana dai piccoli gemelli, a causa del suo passato, l’avevo scoperta essere una felice dama del trecento di una nobile famiglia: si era sposata con l’uomo che le era stato scelto dai genitori che aveva imparato ad amare e da cui aveva avuto tre splendidi bambini che purtroppo le furono strappati dalla peste di quegli anni che la stava riducendo in fin di vita quando Caius la trovò e trasformò.
"Sei pensierosa questa sera.." Alec mi riportò nuovamente alla realtà, stava guardando dolcemente la bambina; lui si era preso cura di me appena svegliata dal mio ultimo sonno, mi aveva vista indifesa proprio come lo era stato lui e mi aveva presa sotto la sua protezione.
"A cosa stai pensando?" mi domandò senza distogliere lo sguardo dalla piccola, passava il dito lungo il bordo della culla, incerto se accarezzare o no la bambolina di porcellana che vi era riposta, sembrava quasi finta nel suo sonno se non che le batteva il cuore nel petto; a contatto con la nostra pelle gelida si sarebbe svegliata?
"Cos’è un ibrido?" gli chiesi senza dare troppo peso alla domanda, non ero certa che lui lo sapesse.
Si voltò velocemente verso di me, colpito dalla mia domanda; capito cosa aveva scaturito in me quel dubbio tornò con lo sguardo sulla bambina, più tranquillo.
"Lei è un ibrido." disse con voce piatta, quasi triste.
Sapevo che la mia bambina era un ibrido, qualunque cosa fosse, ma come era nata? Come era potuto succedere? Alec conosceva le mie domande, inspirò profondamente preparandosi a rispondergli.
"E’ bellissima, è vero; sembra quasi una di quei bambini immortali di cui ti avevo raccontato."
Già, splendidi e incontrollabili bambini vampiro che portavano la distruzione ovunque sul loro passaggio.
"All’inizio ho pensato che fosse una di loro, ma poi ho sentito il suo profumo, il suo cuore; è strano che nonostante nelle loro vene circoli sangue umano non sentiamo la necessità di nutrircene, probabilmente a causa del veleno.."
"Ce n’è poco in lei" lo interruppi "Non è velenosa.. non so come sopravviverà, non so come nutrirla.." gli confessai trattenendo i singhiozzi, se non avessi trovato una soluzione a breve la mia bambina sarebbe morta!
Alec si scostò dalla culla e mi strinse a se cogliendomi di sorpresa; era strano ma trovavo perfettamente spazio tra le sue braccia, sembravano fatte per accogliermi; mi strinsi a lui che mi tenne stretta finchè i miei singhiozzi non cessarono.
Quando l’abbraccio si sciolse continuò a fissarmi e mi accarezzò i capelli, gli ero grata, ma non volevo fraintendesse quel mio momento di debolezza così scostai il viso e mi appoggiai alla cassapanca tornando a guardare la bambina.
"Hai già provato con del sangue umano.."



◊ Spazio autrice:
Dopo tanto tempo eccomi di nuovo alla ribalta con un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto. Sono un po' di fretta e passo subito a voi per farmi perdonare pe rla prolungata assenza ^-^.
Shinalia: sono felice che la mia storia ti abbia incuriosita, i personaggi principali sono 2 guardie dei Volturi tra i quali c'è Alec e questa piccola ibrida.. non è ancora molto lo so, ma spero mi perdonerai e che questo capitolo ti sia piaciuto. ^^ baci.
LadyEl: con una vita e mezzo di ritardo eccoti un'altro tanto bramato capitolo xD Spero ti sia piaciuto. Baci.
  
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