Ciao, tu.
Indovinami. Scoprimi. Sappimi.
Chi sono?
Quello o quella? D’accordo, la mia scrittura mi tradisce! AH, TRADITO DA ME STESSO... no, un momento, mi sono tradito di nuovo, ok, ok, sono un ragazzo. Ma chi? Qui a scuola ce ne sono tanti, tanti quanti le ragazze.
Chi potrei essere? Vediamo...
Forse sono quello con il nuovo taglio tanto sexy, o magari quel moretto dalla faccia da santarellino, chissà, magari il rosso con gli occhi nocciola? O il biondo coi capelli cortissimi...
Griffondoro, Tassorosso, Corvonero o Serpeverde?
Ma può una casa, un semplice taglio di capelli o un peso cambiare i sentimenti?
No. Non può.
Eh sì! Perché io ti amo, caro mio.
Ti amo quando ti mordicchi la stanghetta degli occhiali,
Quando ridi con i tuoi amici.
Dio quanto li invidio.
Quanto vorrei essere io con te, a scherzare, ridere per qualsiasi cazzata.
Ma devo stare qui, in un angolo, ad ammirarti (quale non te lo dico, altrimenti poi scopri la mia casa... e non va bene)
Ma tu?
Mi conosci?
Forse.
Mi hai mai parlato?
Forse.
Ma mi sai?
No.
Per questo mi diverto ad amarti.
Perché non mi sai.
Non sai se ho i brufoli.
Non sai di che anno sono.
Non sai di che colore sono i miei occhi, i miei capelli.
Non sai se sono pallido o di colore.
Non sai se sono simpatico o meno.
Non sai se indosso una maschera o sono me stesso.
Non sai chi sono.
Ti va di scoprirlo?
Se sì ti prego allora di non mandarmi un messaggio con questo gufo, ma di lasciarlo nell’intercapedine del quinto gradino con il quarto della scala che porta al passaggio segreto sotto Hogsmeade.
Scusami se non ho scritto molto... ma non sapevo se avevi voglia di continuare o meno.
Se mi risponderai scriverò molto di più.
Ti amo.
Certo ‘ti amo’ è una parola grossa. Allora facciamo solo ‘ti’ e basta.
E adesso indovinami.