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Autore: Ellens    07/12/2009    5 recensioni
James Potter poi le dava letteralmente la “caccia”: le chiedeva sempre di uscire e, anche durante l’estate, le aveva inviato numerose lettere, finite tutte nella pattumiera. Nonostante ciò però, Lily non poté fare a meno di notare che, al solo pensarlo, il suo cuore mancò qualche battito…”Sciocca, che ti succede? Ti stai rammollendo?” si disse cercando di cambiare pensieri.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I, Malandrini, Severus, Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17

Capitolo 17

Profumo di burro di rose

 

 

 

 

- Allora che hai deciso? Resti?-

- No, non ne ho voglia. Non resta nessuno-

- Ah. Va bene. Fai come vuoi, se non resti tu non restiamo neanche noi-

- Okay-

- Vai dai tuoi?-

- Sì, credo di sì. Dove altro potrei andare? Verrete anche voi, ovvio-

- Certo. Ah… Senti…- Sirius si voltò verso James.

 

Erano in biblioteca, ormai era sera, i tavoli erano vuoti e qua e là si potevano vedere pezzi di carta o piume abbandonate.

Non aveva osato guardare James negli occhi durante tutta la giornata. Si sentiva in colpa, da morire.

Sapeva a chi si riferiva l’amico con quel “non resta nessuno” ma James non avrebbe mai ammesso che quel nessuno equivaleva ad un’unica ragazza. Una sola, dai capelli rossi e gli occhi verdi.

Sapeva perché quel Natale James lo avrebbe trascorso senza ossessionare nessuno con lettere, senza mandare regali a vuoto.

Lo sapeva perché era, in fin dei conti, lui la causa. Lui aveva fatto la grandissima cazzata di limitarsi a chiedere suggerimenti ad una povera ochetta senza fermarla quando questa si era dolcemente spalmata su di lui. Lui, pur di non passare un noiosissimo pomeriggio a studiare la lezione di Incantesimi, era andato a chiedere aiuto ad altri, perché sfaticato, viziato.

Quando poi Mary era entrata in camera, poteva dire sfacciatamente davanti a Kelly Rosemoond che in realtà voleva solo delle soluzioni per uno stupidissimo test? Certo, aveva provato ad accennare, ma Mary era difficile da convincere, se non vedeva le cose con i suoi occhi non credeva a niente.

Bè, sì, avrebbe potuto farlo. Avrebbe potuto dire chiaramente perché quella ragazzina stava in camera sua, avrebbe potuto infrangere i suoi sogni per salvare la sua relazione. Sì, lo avrebbe potuto fare.

Ma non lo ha fatto.

Non perché è troppo buono per rovinare una giornata a Kelly Rosemoond, no, ma per il semplice motivo che era abituato ad avere tutto e subito.

Era sicuro che dopo aver avuto quelle dannate informazioni, avrebbe chiarito facilmente con Mary.

Forse, però, non conosceva abbastanza Mary, né conosceva Lily.

Se avesse potuto immaginare solo minimamente il casino creato, il dolore causato ad una delle persone più importanti della sua vita, si sarebbe offerto anche volontario per un’interrogazione di Incantesimi.

Che ne sapeva lui che Lily, saputo l’accaduto, sarebbe andata diritto da James a chiedere spiegazioni.

Che ne sapeva che entrambi sarebbero stati pronti a lasciarsi pur di non ammettere che entrambi i propri migliori amici avevano torto, chi per mancata pazienza, chi per svogliatezza.

 

E ora lui era lì, costretto a dire al proprio migliore amico che il pomeriggio seguente avrebbe incontrato Mary, forse per chiarire, forse per mandarsi a quel paese.

Come glie lo avrebbe potuto dire? 

“ Ehi, James! Lo sai? Forse io e Mary torniamo insieme! Lo so, ti sei lasciato con la ragazza che ami da anni per difendermi durante una litigata mia e di Mary e ora io ti dico che mi rimetto con la mia ragazza! Così, alla fin fine, quello che ci rimane fottuto sei tu!”

 

- Dimmi- James non alzò lo sguardo dal foglio.

Probabilmente non guardava negli occhi i propri amici dal giorno in cui aveva litigato con Lily. Forse, se lo avrebbero guardato negli occhi avrebbero capito quanto stava male e questo non lo voleva.

Non voleva la loro compassione, non voleva il loro aiuto, colpa del suo cazzo di orgoglio.

Erano ormai ore che guardava la pergamena vuota.

- S’, ehm… Cioè, allora, domaniioeMaryciincontriamo. Losocheèpassatounmesemaoravorremmochiariretuttiedue- Forse, ma proprio forse, aveva detto la frase troppo velocemente. Si girò verso il moro che lo guardava sconcertato.

- Eeh?-

- Allora, vediamo. E’ passato un mese da quando… bè, da quel giorno, e Mary vorrebbe, ehm, chiarire-

Silenzio.

Sirius sbirciò l’amico la cui faccia era inespressiva. Ogni volta che toccavano quell’argomento o ogni volta che ci andavano vicino diventata impassibile.

- E allora?- chiese, la voce fredda, iniziando a scarabocchiare qualcosa sulla pergamena.

- No, niente. Credevo che fosse giusto che tu lo sapessi-

- Okay, ora lo so-

- Ti dà fastidio?- chiese Sirius incerto.

- No, perché dovrebbe?-

- Bè, non so. Così…-

- Ehm, Sirius, è tardi e ho sonno, vado a dormire-

- Non ceni?-

- No, non ho fame-

- Sicuro che non ti dia fastidio? Cioè…-

James si bloccò nel raccogliere i libri che aveva preso.

- Sirius, dimmi, c’è qualche motivo per cui mi dovrebbe dar fastidio?- La mano destra era intenta a stritolare una povera e mal capitata piuma.

- Bè, visto che tu e… Ti sei ehm… pensavo che visto che era causa nostra, ti sentissi… alla fine… fottuto-

- No- gli dette le spalle – non poteva funzionare. Va bene così-

Si mise la cartella in spalle e uscì a grandi falcate dalla biblioteca.

- Okay, l’ha presa male. Malissimo.- sussurrò tra sé e sé Black.

 

* * *

 

- Lily, ti devo parlare-

Mary odiava girare intorno alle cose, preferiva dire tutto velocemente e, soprattutto, chiaramente.

- Ehi, ciao- La rossa era sdraiata sul suo letto a pancia in giù, un libro sotto il viso.

- Che stavi facendo?-

- Niente, ripassavo per l’esame di Pozioni per domani-

- Ah, okay. Senti, Lily, se io ricominciassi ad uscire con Sirius, ti darebbe fastidio?-

Lily si bloccò.

- No, non credo che mi darebbe fastidio. Sarebbe bello se tornaste insieme-

- Ah. Bene, ehm, io lo dovrei rivedere domani pomeriggio. Sai, appena posso parto e ti raggiungo-

Il giorno dopo sarebbe, infatti, stato l’ultimo giorno prima delle vacanze e Lily aveva deciso di tornare a casa per quest’ultime. Non che le facesse piacere, ma era l’unica opzione che più l’allettava. Sarebbe stata raggiunta da Mary che prima avrebbe fatto una tappa a casa sua per salutare i suoi e poi si sarebbe diretta a casa dell’amica.

- Perfetto. Approposito, i miei ci lasciano la casa per tutte le vacanze: partono per la Francia-

- Allora siamo solo noi due!-

-… e Petunia-

- Dettagli-

- Giusto-

Il silenzio scese nella stanza. Alle volte, sembrava più rumoroso il silenzio che qualunque schiamazzo.

- Lily, Merlino, dì qualcosa-

- Che dovrei dire? Ah, sì, per fare la Pozione Anti-Fame basta girare succo di mirtillo e gocce di saliva di drago tre volte in senso orario e cinque in senso…-

- Lily ti prego, non divagare! Sai che intendo…-

La ragazza scosse un po’ la testa in segno di negazione poi, molto lentamente, girò la testa.

Mary rimase di sasso: gli occhi erano lucidi.

La rossa non aveva pianto mai davanti a lei per quella storia e, ora, gli occhi luccicavano di lacrime.

- Non so che dire, Mary. Davvero, mi fa piacere…-

-… Ma?-

- Ma niente! Mi fa piacere, punto! Fine, stop. Non è stata colpa vostra, doveva andare così. Non eravamo fatti l’uno per l’altro…-

- Lily…-

- Sai una cosa, Mary? Mi sono dimenticata un libro in biblioteca… è meglio se torno a prenderlo-

Con uno scatto veloce si alzò dal letto, prese mantello e sciarpa e scomparve dietro la porta.

Mary si lasciò cadere su una sedia portandosi le mani a coprire gli occhi.

Si sentiva uno schifo.

Ma proprio tanto.

 

* * *

 

 

James si era sbagliato di grosso quando aveva pensato che tutto sarebbe ricominciato come prima, che la solita routine sarebbe ripresa.

Non fu così e si capì subito.

Erano ormai cresciuti per urlare nei corridoi di scansarsi, per insultarsi o altro. Si limitavano ad ignorarsi o, per meglio dire, ad evitarsi.

Se Lily lo vedeva nel corridoio cambiava palesemente strada e se erano costretti a stare a stretto contatto facevano finta che l’uno non esistesse per l’altro, per morire dentro.

Perché non c’era cosa più difficile di ignorare il ragazzo che ancora amava.

Di costringersi ad odiare la ragazza che ogni particella della sua pelle desiderava.

Era come se si stessero costruendo delle barricate intorno al cuore, capaci di contenere i sentimenti, capaci di metterli a tacere.

Ma, dopotutto, era troppo presto e spesso quelle barricate cedevano.

Quante volte Lily si era ritrovata a guardare il libro di Trasfigurazione inzuppato di lacrime?

Ma lo stesso numero di volte si era ritrovata ad annusare la sciarpa di James, promettendosi che quella sarebbe stata l’ultima volta, che poi glie l’avrebbe ridata per porre definitivamente un punto alla loro storia.

Ma ogni volta si diceva che glie l’avrebbe data la volta dopo così da portarsela ancora addosso, nascondendo quelle due dannatissime iniziali che non potevano essere confuse con L.E.

Forse perché in realtà la loro storia occupava una pagina troppo corta della loro vita, troppo breve perché vi fosse messo il punto definitivo.

E, alla fine, si ritrovava chiusa nel bagno che si toglieva con mani tremanti quell’intreccio di fili di lana rossi e oro come se la soffocassero.

Una volta, Mary la sorprese a prendere la sciarpa e buttarla nel cestino. Alla ricerca di spiegazioni dell’amica, la rossa rispose che se quello la voleva poteva benissimo venire a riprendersela. Il giorno dopo, la ritrovò piegata con cura sul suo cuscino e, mai come in quel momento, fu grata a Mary per il suo conforto silenzioso.

 

Lily scese le scale del dormitorio ripromettendosi di restituire quella dannata sciarpa a James. Era decisa a rintanarsi nella biblioteca per evitare così il ragazzo quando uscì da dietro al buco del ritratto.

 

I corridoi illuminati dalle lanterne erano deserti, segno che ormai tutti si erano riuniti in Sala Grande.

Quando entrò in biblioteca, si rese subito conto che c’era ancora qualcuno.

Si fermò per ascoltare.

Riconobbe subito le due voci.

- Ehm, Sirius, è tardi e ho sonno, vado a dormire-

- Non ceni?-

- No, non ho fame-

- Sicuro che non ti dia fastidio? Cioè…-

 Probabilmente anche Sirius si era deciso a parlare a James.

- Sirius, dimmi, c’è qualche motivo per cui mi dovrebbe dar fastidio?-

- Bè, visto che tu e… Ti sei ehm… pensavo che visto che era causa nostra, ti sentissi… alla fine… fottuto-

- No. Non poteva funzionare. Va bene così-

Lily rimase appiattita al muro.

Certo, anche lei aveva che tra di loro non poteva continuare ma… Sentirlo dire da lui era tutta un’altra cosa.

Lui, probabilmente, lo credeva davvero. Lei, invece, lo diceva tanto per deviare i vari discorsi.

Il respiro le si fece affannoso, la vista offuscata dalle lacrime.

Quasi in modo isterico si tolse la sciarpa rischiando di strozzarsi e la lasciò cadere a terra.

Si strinse il mantello e in un repentino cambio d’idea decise di rinchiudersi in uno dei bangi dei Prefetti, giusto in tempo per non vedere James fermarsi a raccogliere la sciarpa.

 

* * *

 

- Signorina Evans, mi stupisco di lei! Credevo che questo test per lei sarebbe stato una passeggiata…- Lumacorno osservò il calderone di Lily cercando di nascondere la faccia orripilata.

La pozione sarebbe dovuta essere rosa chiaro e invece la sua era nera come la pece.

- Non so che sia successo professore- Lily abbassò lo sguardo cosa gli avrebbe dovuto rispondere “ Sa, professore, ieri ho ricevuto la bastonata più grossa della mia vita, ho il diritto di avere una giornata no?” Si sentiva due paia di occhi che la scrutavano.

Uno, naturalmente era di Piton, l’altro, altrettanto ovvio, era di James.

Quest’ultimo appariva uno straccio.

Anzi, no, lo straccio era più attraente.

Quella sera ci aveva messo poco a capire che Lily aveva sentito la sua conversazione con Sirius.

Quella sera aveva sentito il suo profumo. Il profumo delle sue labbra, del suo burrocacao alle rose.

Amava quel profumo, amava sentirselo addosso dopo averla baciata.

-Sarà lo stress, in questo periodo ci saranno sicuramente molti test…- provò il professore.

- No. No. E’ che non sapevo farla-

- Ma non credo, suvvia! Non si abbatta in questo modo-

- Professore, le ho detto che non so farla-

- Ma non le credo. Sono sicuro che se ritenta magari…-

- Professore, cosa cavolo non le ‘ chiaro della frase “Non so farla”? Il non? Il so? O il farla? E non mi stia sempre appiccicato, Merlino. Circoli un po’, se ne vada da altri. Sempre lì a dirmi che sono brava e bla bla bla e poi, appena non so fare qualcosa, tragedia! E che cacchio, ma mi lasci stare!- La ragazza era diventata tutta rossa, aveva rovesciato la pozione per terra e si stava rivolgendo all’insegnante sempre più alterata.

- Ah, e la vuole sapere una cosa? Ma faccia una dieta! Rimarrà zitello a  vita se non toglie un po’ di ciccia e…-

- Signorina Evans, sta oltrepassando il limite!-

- Ma sa che m’importa di oltrepassare il limite? Lei che cavolo ne sa di cosa sto passando? Lo oltrepasso eccome il limite!-

-Lily! Basta, vieni, usciamo…- Mary e Ally la presero di peso mentre la ragazza si dimenava, cercando di insultare un altro po’ il professore.

- Lily…- James si alzò di scatto. Basta, non poteva rovinare la sua vita per un cazzo di orgoglio, non poteva.

Lui amava Lily e niente l’avrebbe messo in discussione.

- Lasciala stare- questa volta fu Severus ad alzarsi.

- Che vuoi tu?-

- Ehi, Potter, abbassa la cresta. Che ti credi, che puoi fare il bello e il cattivo tempo? Prima la lasci, poi la ricerchi…-

- Fatti gli affari tuoi, Mocciosus- s’intromise Sirius.

- No. Ha ragione. Sono stato io a lasciarla, ma devo chiederle scusa. Sai, per una volta è strano darti ragione, Piton-

Severus aprì la bocca per ribattere ma James era già uscito dall’aula.

- Lily! Lily!- chiamò.

La rossa si girò nella sua direzione.

- Tu! Tu! Lo sai? Mi hai rovinato la vita! Se non poteva funzionare, potevi risparmiarti tutta la commedia! Ti odio, tanto, tantissimo? E sai perché? Perché sono così cretina che ancora ti amo, che ancora m’illudo. E...- Ma non finì la frase. Mary la strattonò via, trascinandola lungo il corridoio.

 

* * *

 

- Ci vediamo stasera-

- Sì-

- Non dirò a nessuno della tua scenata-

- Non m’importa-

- Zitta, che è meglio. Lumacorno stava per andare in tachicardia-

- Meglio, magari si leva di torno- Lily caricò il baule sul treno.

- E’ successo qualcosa? Intendo ieri sera… -

- No, perché?- chiese evasiva.

- Perché non ti ho mai vista così… isterica?-

- Non è successo niente. Divertiti con Sirius e parti presto, altrimenti arriverai troppo tardi-

- Mi sembri mia mamma-

- E’ una bella donna-

- Shhhh, stai zitta che fai una figura migliore-

Si abbracciarono velocemente prima che la rossa salisse sul treno.

 

* * *

 

- Professoressa, mi lasci passare-

- Potter, ormai il treno è partito, prenderà quello dell’ora successiva-

- No, professoressa, non centra niente! Io devo uscire dai confini della scuola, mi devo Smaterializzare-

- Potter, non dica scemenze. Aspetterà il treno successivo-

- No. Non posso-

Con uno scatto superò la professoressa McGranitt per uscire dal cancello.

- Potter, torna subito qui-

- Buon Natale professoressa-

- Potter!-

- Passi felici vacanze-

Iniziò a correre prendendo la via di Hogsmead per uscire dai confini di Hogwarts. Appena si rese conto di potersi Smaterializzare si fermò.

Inspirò a fondo e si concentrò sul luogo desiderato.

In pochi secondi la familiare sensazione della Materializzazione lo avvolse.

Quando aprì gli occhi, si ritrovò in un salotto arredato con gusto.

Le poltrone erano bianco panna, i muri giallo chiarissimo erano ricoperti di fotografie.

La più bella era una che raffigurava bimba, immobile ovviamente, il sorriso smagliante, gli occhi verdi smeraldo luccicanti e i capelli rossi al vento.

In quella foto, Lily non avrà avuto più di sei anni.

- Eri già bellissima…- disse alla foto il moro poi, lentamente, si sedette sul divano e aspettò.

 

* * *

 

- Aaaaaah Un ladro, oddio, oddio, un ladro- James si voltò verso la porta ora spalancata.

Una ragazza magra e bionda dall’aria un po’ svampita lo guardava terrorizzata.

- No, senti, non è come credi…- tentò il ragazzo.

- Tu… Corriiii-

- Petunia, sarà il postino…-

- No! Non è il postino! Il postino non entra in casa! Chiamo Vernon-

- Ma lascia perdere, quel coso potrebbe solo farlo ridere- La figura di Lily comparve, annoiata, spossata per il viaggio e palesemente incredula che ci fosse qualcuno di pericoloso.

Quando i suoi occhi nocciola incontrarono quelli verdi della ragazza, James ebbe un sussulto.

- Tu… che… che… -

- Vi conoscete?- chiese con aria tonta Petunia.

- Hai dimenticato questa- James tirò fuori la sciarpa e fece un passo verso la rossa.

- No. Non è mia-

- Sì, invece-

- Ci sono le tue iniziali-

- Appunto-

- Mi spiegate che succede?-

- Petunia, per una buona volta, taci-

- Lily… quello che hai sentito…-

- E’ sufficiente per capire che mi sono illusa. Basta, non c’è da spiegare niente-

- No!-

- James- Lily sorrise. Non un sorriso felice come quello della foto, no, un sorriso triste, malinconico – Non devi restare qui, non preoccuparti. Non mi devi alcuna spiegazione, è finita così-

- Ma io non voglio che finisca così, Lily. Io ti amo-

- Sìììì, ehmmm, ma voi andate insieme a scuola?-

- Ma… Io.. io credevo…-

- No, ti giuro, hai capito male. Io ti amo, non potrebbe finire così. Non può-

Le mani della ragazza iniziarono a tremare.

James le si avvicinò e le prese il viso tra le mani.

- Io ti amerò sempre, sappilo-

- Anche se Sirius…-

- Sirius non centra niente. Ci siamo solo noi, va bene?-

La ragazza annuì lentamente. I loro visi si avvicinarono in pochi secondi per unirsi, di nuovo, finalmente.

- Oddio, questi si baciano pure!-  quasi urlò Petunia.

Ma loro neanche l’udirono, i sensi offuscati da quel dolce gusto di burro di rose.

 

 

 

 

 

 

 

Salve gente!!!!!!!!!

Oooooh, finalmente ho postato.

Vi chiedo immensamente scusa per il ritardo ma avendo cambiato computer ho dovuto reinstallare Word -.-

Poi, naturalmente, mio fratello se ne è appropriato senza lasciarmi tempo e solo oggi sono riuscita a postare

Sigh

Ho concluso bene, visto?? Spero che mi perdoniate grazie alla fine XDXD

Passo ai ringraziamenti

 

_Mary: ho postato! Fiuuuuu xD Hanno fatto pace U.U Sinceramente pensavo di finire il capitolo al punto in cui Lily saliva sul treno ma poi, pensandoci bene, ho detto “Li ho fatti aspettare troppo, è meglio se mi faccio perdonare xDxD” Spero che ti piacerà anche questo capitolo!!! Baciii

 

coriandoli_di_zucchero: caraaaaaa, quanto tempo *_____* ooooh, li ho fatti riappacificare U.U Ci stavo troppo male a vederli tristi esoli Snifff Il prossimo capitolo penso di dedicarlo a Mary e Sirius… poi siamo durante le vacanze di natale eh eh, ci si diverteeeee xD Da noi. Invece, ste vacanze non arrivano più, siiigh

Bo, carissima, al prossimo capitolo, Baciiiiii

 

Cullen isabella: e le scuse arrivaronoooo xDxD Spero di averti accontentata a sufficienza, è stato o no un romanticone??????? J al prossimo capitolo!!! Baciiii

 

Pikkola_15: tesoro, io mentre scrivevo ero sul punto di piangereeee xDxD Dai susu, che tutto si è riaggiustato xD Al prossimo capitolo, Baciiii J

 

Mi raccomando, RECENSITE XD

Al prossimo capitolo

Grazie a chi ha inserito la storia tra le seguite e tra le preferite

 

Caramella_rosa_gommosa

 

 

   
 
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