4. Gelosia

Erano ormai gli inizi di marzo e la primavera iniziava a scacciare il freddo inverno.
Tutta casa Black era in fermento, si stava tenendo una riunione dell’Ordine della Fenice, anche alcuni insegnanti di Hogwarts erano presenti, infatti erano riusciti a uscire dalla morsa della Umbridge.
“E le lezioni di Occlumanzia come vanno?” chiese Remus a Piton.
“Bè, Potter è piuttosto scadente, non si impegna” disse Piton, con un ghigno maligno sulla faccia.
“Forse è l’insegnante che è scadente” disse Sirius, stringendo i pugni.
“Questo ne dubito, ma credo che sia impossibile riuscire a fargli entrare qualcosa in quella testaccia se non smette di fare l’arrogante. Ma ormai tale padre, tale figlio”
“Tu razza, di brutto….” Iniziò Sirius
“Signori, per favore!” Lo interruppe Moody.
“Il fattore importante è sapere se Harry fa ancora sogni” disse Remus.
“Approposito di questo la questione è abbastanza preoccupante, Potter fa ancora sogni, non svuota la mente! Non ci mette impegno! Ma la cosa che mi ha fatto più preoccupare è che l’altra settimana mi ha chiesto cosa c’è nell’Ufficio Misteri!” disse Piton.
“Cosa? E tu che gli hai risposto?” chiese un agitatissima Molly.
“Bè gli ho detto che c’erano poche cose della sua comprensione e nessuna che lo riguardi”
“È chiaro” disse Sirius “Voldemort vuole la profezia e sta mostrando ad Harry come prenderla”
“Solo che lui non sa dell’esistenza di essa, perciò non capisce veramente quello che i sogni significano” disse Remus.
“Sinceramente, credo che Potter non voglia smettere di fare questi sogni, viene a lezione solo perché obbligato” disse Piton.
“Harry non può smettere di fare Occlumanzia, i rischi sarebbero troppo alti!” disse Molly Weasley.
Un mormorio di assenso si profuse tra i membri dell’Ordine.
“Bene, credo questo fosse l’ultimo punto” disse Moody.
“Ah che bello, avevo proprio fame!” confessò Tonks.
“Sempre la solita” disse Sirius, scuotendo la testa.
Ci fu una risata generale, mentre i membri si alzavano. La metà se ne andò quasi subito, mentre che gli altri, per la felicità di Sirius, rimasero a cena.
Durante la cena lo sguardo di Sirius andava insistentemente verso Sim, dopo gli aveva raccontato di Azkaban Sirius era sempre più attratto da lei. Una specie di colpo di fulmine, ma ritardato perché all’inizio Sirius era stato molto scortese con lei.
Purtroppo per il malandrino le cose non si mettevano bene, aveva instaurato un bel rapporto con Sim, ma lei sembrava più interessata a Remus. Sirius guardava i due con gelosia, avrebbe voluto essere lui al posto di Remus, ma loro erano amici da più tempo e al momento lei sembrava preferire Remus.
“Sirius stai bene?” chiese Molly.
“Oh si certo, perché?” chiese Sirius.
“Bè avevi uno sguardo assente e allora ho pensato che c’era qualcosa che non andava” spiegò Molly.
“Tranquilla è tutto ok” disse Sirius, guardando Sim che rideva “Sono solo un po’ stanco”
Così dopo un’ottima cena e qualche bicchierino come digestivo la maggior parte dei membri dell’Ordine se ne andarono. A casa Black rimasero: Sirius, Molly, Arthur, Tonks, Sim e Remus.
Sirius andò a dormire abbastanza presto, sinceramente era un po’ stufo di star li a fare il porta candela a Sim e Remus. Così si infilò a letto e si addormentò.

“Sim, tu mi piaci” disse Sirius “Mi piaci molto.. Eh bè.. ecco per questo.. volevo chiederti… se.. bè se a te piace Remus, perché io credo, anzi vorrei stare con te.. Ma tu sei sempre li con Remus, eh bè lui è il mio migliore amico e allora…” Sirius sbuffò, guardò il suo riflesso allo specchio.
“No così non va” si disse “Ricominciamo… Sim, volevo dirti che tu….”
La porta si aprì di colpo e Remus entrò nella camera, si fermò sulla porta e sorrise.
“Ehi Narciso, non diventi più bello guardandoti allo specchio”
“Ma va a quel paese!” disse Sirius anche lui sorridendo “Se non fossi stato dodici anni ad Azkaban sarei altro che Narciso”
“Evviva la modestia” disse Remus.
“Cos’è non sei attratto anche tu dalla mia bellezza?” scherzò Sirius.
“Oh si, sai Sirius mi sono innamorato di te” disse Remus.
“Oh mio piccolo dolce Remmy” disse Sirius.
Remus scoppiò a ridere vedendo la faccia di Sirius.
“Grazie Sirius, ma mantengo ancora le tradizioni! Ovvero uomini con donne!”
“Si decisamente anche io” disse Sirius “Che passa una bella ragazza con due belle ....”
“Sirius! Evita di iniziare con le tue teoria sulle donne” disse Remus.
Sirius si appoggiò alla spalle dell’amico “Lunastorta, amico mio, Tu sei troppo timido, devi buttarti più!”
“Dici che dovrei dire quello che provo?”
“Si! Cioè No!” ma che idiota che sono pensò Sirius così ora magari va a provarci con Sim! Che stupido!
“Ma si o no allora?” chiese Remus.
“Bhè non saprei, io con le ragazze mi sono sempre buttato ma non ho mai avuto niente di serio”
“Forse perché non le amavi, mentre che i..” disse Remus.
Un espressione di orrore si dipinse sul volto di Sirius, Remus amava Sim, ne era convinto! E ora lui come diavolo avrebbe fatto?
“Senti Remus, non far caso a quello che ho detto eh… ora vado.. ci si vede dopo” così dicendo Sirius uscì dalla camera. Scese lentamente le scale. Ma allora sono uno stupido, mi piace Sim e spingo Rem verso di lei! Così io resto fregato pensò Sirius.
Sirius picchiò la testa contro il muro “Che stupido” si disse.
“Guarda che così non rimetti a posto la testa ormai il danno è fatto”
Sirius si voltò, Sim era li in cima alle scale che lo guardava.
“ah ah… divertente”
“Oh dai Sirius non te la prendere” disse Sim.
“Naaa.. Mica me la sono presa” disse Sirius sorridendo.
“Hai visto Remus?” chiese Sim.
E te pareva pensò Sirius Remus, Remus e sempre Remus
“Ehm no.. non lo visto, cosa volevi da lui?” disse Sirius
“Oh niente di importante” disse Sim, alzando le spalle “Bene io vado allora, il lavoro mi aspetta!”
“Ciao”
“A stasera”
Sim scese le scale sotto l’attento sguardo del malandrino. “Eh quanto vorrei dare una palpatina a quel sedere.. Dai Sirius che magari a Remus non piace nemmeno” mormorò a se stesso.
Scese le scale e si diresse in cucina, iniziava ad avere un po’ di fame.

Fine 4° CAP