Evviva!! Jenny
è finalmente riuscita a finire il secondo capitolo!
Non
c’è molto da dire…grazie a chi ha letto il primo capitolo…e scusate ancora il
ritardo!!!
La bacchetta vibra
Quando Harry entrò in cucina
erano già tutti seduti intorno al tavolo. A capotavola sedeva il vecchio
preside e attuale Ministro della Magia Albus Silente,alla sua destra l'attuale
preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, Severus Piton e alla
sua sinistra Remus Lupin; tutti e tre stavano discutendo animatamente su un
libro ritrovato nel pomeriggio dal mannaro in un nascondiglio della soffitta.
Charlie e Ginny discutevano invece, seduti uno accanto all'altra di dove
sarebbero andati a vivere ora che la Tana era andata distrutta, portandosi via
i loro genitori.
-Verrete qua!-esordì Harry
facendo cadere ogni discussione nella stanza. Tutti si girarono verso il loro
salvatore.
-Oh Harry, mi fa piacere che tu
abbia deciso di unirti a noi per la cena!-disse col solito guizzo negli occhi
il vecchio preside.
-Ho cucinato io, sai Harry?...io
ai fornelli…se mi avesse visto Felpato!- aggiunse Remus. Harry sorrise al
ricordo del padrino.
-Harry davvero dici che possiamo
venire a stare qua?-disse infine Ginny che non riusciva più a trattenersi dal
chiedergli conferma della sua ultima affermazione.
-Ma certo piccola!...qui avete
quasi tutti una camera vostra e poi ora che non c'è più bisogno dell'Ordine se
non per far star zitto qualche Mangiamorte recidivo saremmo sempre soli…se
invece voi veniste qua…- nella sua voce si riusciva a distinguere la più totale
felicità al pensiero di vivere come un tempo con i suoi migliori amici.
-Sarebbe davvero bello!-disse Ron
con una punta di malinconia che incrinava la sua voce; fino a quel momento era
rimasto molto in disparte ascoltando solamente gli altri. Era ancora molto
scioccato dall'aver visto crollare la propria casa con dentro parte della sua
famiglia, impotente, sotto un attacco di Mangiamorte neanche due settimane
prima. Molly, Arthur e i gemelli erano alla Tana per 3 giorni, giusto il tempo
di prendere un po' di cose per trasferirsi, in vista dell'ultimo attacco, al
quartier generale. Purtroppo però il giorno dopo il loro ritorno a casa 3 degli
ormai pochissimi Mangiamorte erano partiti in spedizione con l'ordine che
nessun discendente di casa Weasley dovesse uscirne vivo. Ma la missione non
ebbe l’esito desiderato e Malfoy, Sinclair e Parkinson furono giustiziati da
Voldemort in persona per quella gravissima mancanza. Erano infatti riusciti ad
uccidere solamente Molly ed Arthur, mentre i gemelli erano ricoverati al San
Mungo.
-Solo due?! Come sarebbe a dire solo due?- tuonò il Lord Oscuro davanti
alle tre figure incappucciate e inginocchiate a suoi piedi -Padrone vi prego…-
Lucius Malfoy non fece neppure in tempo a finire la frase che un lampo di luce
verde avvolse le tre figure portandosi via le loro vite.
-Bene, allora è deciso!- esclamò con un sorriso Harry,
mettendosi a tavola e servendosi il cibo. La conversazione non era tuttavia
serena e distesa come avrebbe dovuto essere, il moro sentiva che qualcosa li
turbava e credeva di saperne il motivo.
-Come sta?- si azzardò a chiedere Hermione.
-Dorme...ho fatto un incantesimo nel caso si svegli...voglio
essere con lui.- rispose il moretto addentando un pezzo di carne. -E' pur
sempre un luogo sconosciuto, potrebbe esserne confuso...-
I presenti lo guardarono un po' sconcertati, un po'
accigliati; non capivano da cosa derivasse tutto questo sentimento positivo
verso l'assassino che dormiva al piano di sopra. Ancora stentavano a credere
che Voldemort fosse morto e che il ragazzo steso in quel letto fosse solamente
il Tom di quasi sessant'anni prima, ma in cuor loro tutti speravano che Harry
avesse ragione.
-Allora, di che si tratta?- chiese improvvisamente Potter
indicando il libro appoggiato sul tavolo davanti a Silente e agli altri due.
-Non lo sappiamo ancora, ma abbiamo intenzione di scoprirlo,
era in soffitta occultato da chissà quanto tempo.- rispose Reums.
-Sirius te ne ha mai parlato?- domandò ancora l'ex-Grifone.
Il licantropo scosse la testa in un cenno negativo.
-Quindi non...- si bloccò di colpo; tutti lo guardarono
perplessi mentre estraeva la propria bacchetta, che sorprendentemente vibrava e
emanava un lieve bagliore rosso dalla punta.
-Scusate...- si congedò dagli amici, avviandosi verso il
piano superiore.