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Autore: ECJG    23/06/2005    2 recensioni

... Ella aveva una grandissima forza spirituale e mise in grande difficoltà il perfido Dio nonostante egli fosse immortale...
... Tuttavia il bambino che il Dio fece nascere ereditò i poteri della Luce...

Vi auguro buona lettura!
La storia non mancherà di colpi di scena!

Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ivan

The Seventh Lord

Nota: Le caratteristiche fisiche dei personaggi e dell'ambiente, in questa storia, sono limitate, poiché credo che così facendo stimolerò molto di più l'immaginazione dei lettori. La storia è indicata ad ogni fascia di età. Nel caso in cui troviate il testo non scorrevole o qualunque altro difetto inviate dei commenti e farò in modo di perfezionare la storia. Ovviamente sono graditi anche commenti positivi!.
Vi auguro buona lettura!.

Prologo: L'inizio di tutto.

In un'epoca molto lontana, in cui demoni, angeli, Dei e stregoni camminavano ancora accanto agli uomini, una sacerdotessa combatté contro Zordian Dio delle Tenebre. Ella aveva una grandissima forza spirituale e mise in grande difficoltà il perfido Dio nonostante egli fosse immortale. Durante la lotta, Zordian fuse nel proprio corpo un intero battaglione di demoni, e si preparò per lo scontro finale contro la donna. La sacerdotessa combatté con forza e agilità scagliando con grande precisione delle frecce causando ingenti danni al corpo del Dio, il quale decise di concepire all'istante un suo figlio che avrebbe ereditato i suoi stessi poteri e la sua stessa malvagità, allo scopo di uccidere la donna e mantenere il predominio sul mondo. Tuttavia il bambino che il Dio fece nascere durante la lotta non si rivelò della sua stessa natura: il neonato aveva ereditato i poteri della Luce. Essendo stato notevolmente indebolito dalla vicinanza del bambino, Zordian decise di contrattaccare ma la donna lo ferì, ancora una volta, con una le sue frecce e lo costrinse a fuggire. Rintanatosi nella sua dimora, Zordian aveva quasi perduto ogni forza e quel briciolo di forza e immortalità che ancora aveva la utilizzò per dar vita ad un nuovo figlio: Darik, il quale ereditò completamente ogni potere del padre. Egli inoltre venne concepito anche grazie agli altri figli di Zordian: Geo Dio della Terra , Idra Dea delle Acqua, Soffio Dio del Vento, Aura Dea del Fuoco infine Rain Dio dei Fulmini. A causa di quest'ultimo sforzo, Zordian morì lasciando ogni speranza di conquista e distruzione nelle mani di Darik Dio delle Tenebre.

La sacerdotessa rimase impietrita dalla scena vista e vissuta ma appena vide quella piccola creatura lì, per terra, si avvicinò e decise di tenerlo e di accudirlo fino a quando non sarebbe stato in grado di capire le sue origini e quindi essere in grado di poter affrontare il proprio destino. La donna, che si chiamava Alis, decise di chiamare il bambino Ivan Dio della Luce.

Capitolo I: Diciassette anni dopo.

Compiuti diciassette anni, Ivan era giunto ad una maturità tale da poter conoscere le sue vere radici e il suo destino. Alis era ormai costretta a dirgli la verità visto che il giorno precedente il capo villaggio diede la notizia che un branco di demoni era giunto nelle vicinanze del villaggio e che si erano lasciati dietro un scia di morte e distruzione. Ricordando ciò che accadde diciassette anni fa la donna pesò che Ivan fosse in grado di sterminare quei demoni e cosi si apprestò a raggiungere il figlio che si trovava nelle vicinanze del fiume, dove molti anni fa lo incontrò per la prima volta.
"Ivan! Ivan dove sei? Devo parlarti è una cosa importante!" disse Alis.
"Eccomi mamma!" rispose il ragazzo.
"Ecco siediti" disse Alis, "E' giunta l'ora di raccontarti la verità Ivan!".
"La verità? Di che cosa stai parlando mamma? chiese Ivan con tono sorpreso.
"Sono ormai trascorsi diciassette anni da quando io ti incontrai per la prima volta, sai?" Disse Alis.
"Certo che lo so! Oggi è infatti il giorno del mio diciassettesimo compleanno!” disse Ivan.
"Sai... ci siamo incontrati proprio qui, sulla riva di questo fiume! Sembra non fosse passato nemmeno un giorno..." disse la donna.
"Incontrati?” chiese Ivan curioso.
"Ivan, è giunta l'ora di rivelarti tutta la verità: io, purtroppo non sono la tua vera madre, io ti incontrai qui e ti presi con me visto che eri un piccolo bambino rimasto ormai solo, dato che quel mostro di tuo padre era fuggito...." disse la donna.

Nel frattempo il gruppo di demoni arrivò al villaggio e come se non fosse nulla distrusse tutto il villaggio. Una piccola parte di demoni notando la casa di Alis, si avviò per distruggerla e guardando verso il fiume notarono una donna ed un giovane che parlavano. Essi si avvicinarono e notarono subito il Ivan. I demoni riconobbero immediatamente il ragazzo e ricordando quale era il loro obbiettivo, andarono incontro al giovane per ucciderlo.
"Attenta mamma! Dei demoni! Scappa!" gridò Ivan.

Di lì a pochi secondi cominciò la lotta. I demoni attaccarono con ferocia il ragazzo, il quale si difese con molta agilità: durante questi diciassette anni, Ivan si era allenato nelle arti di combattimento assieme al suo maestro André, uomo dalla grande forza fisica e mentale. Purtroppo egli morì in un duro scontro contro un demone ragno.
Ivan conoscendo le arti della spada prese un bastone e combatté contro i mostri. Tuttavia nel combattimento egli cadde a terra perdendo dalle mani il bastone, i demoni approfittarono dell'evento e sferrarono l'attacco finale. Il ragazzo stava per essere colpito quando Alis si gettò sopra di lui proteggendolo. I demoni colpirono la schiena della donna, la quale con un ultimo sforzo disse: "Ivan tu possiedi una grande forza, sconfiggi il male... Ti voglio bene figlio mio!".
La donna in quell'istante morì, e il cuore di Ivan quasi si fermò, egli provò grande tristezza ed un profondo odio verso quei demoni che avevano ucciso sua madre. Posando il corpo di Alis con delicatezza, Ivan si alzò ed in quell'istante una luce si illuminò sulla sua fronte; egli si scagliò contro i demoni e con abile mosse li sconfisse e di loro non rimase più nulla.
Dopo aver sterminato i demoni, il ragazzo placò la sua ira, si avvicinò alla madre e le disse: “Te lo prometto madre io sconfiggerò il male!". Ivan prese in braccio Alis e la portò nel tempio del villaggio e la seppellì.
Andando verso il tempio Ivan notò il suo villaggio distrutto e decise di seppellire anche tutti gli abitanti. Ad ognuno, il povero ragazzo rimasto solo, diede una tomba.

Arrivata la notte Ivan era talmente sconvolto da ciò che aveva appena visto e vissuto che non riuscì quasi a dormire....
Mentre questi pensieri tartassavano la mente del giovane, da lontano una voce lo chiamò: "Zordian!".
Il ragazzo si girò e vide una donna in veste da sacerdotessa, Ivan si avvicinò e vide, Alis, sua madre, la quale dimostrava molti meno anni di quelli che aveva. Ivan corse verso di lei quando però ella gli scagliò contro una freccia dicendogli "Zordian io ti distruggerò!".
"Mamma... ma cosa?" disse Ivan.
"E' giunta la tua ora... Muori!" disse la donna.
In quell'istante Ivan si svegliò, aveva tutta la fronte sudata, si alzo e andò verso il ruscello per lavarsi la faccia. I raggi del sole stavano appena illuminando gli alberi. Era un'atmosfera magica, il canto degli uccelli era come una dolce melodia che appena la si sente mette di buon umore. Il brutto sogno che il ragazzo aveva avuto non aveva fatto altro che risvegliare orrendi ricordi.
Con una espressione malinconica il ragazzo prese le sue cose e partì verso il lungo viaggio che lo attendeva...

  
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