Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: michi88    13/12/2009    8 recensioni
Un ennesimo gesto di Aro e la folla si ammutolisce, in attesa. “E ora non indugiamo oltre. Date il bentornato a lei, la nostra dea. Isabella.” In un secondo un boato di grida e ruggiti entusiasti ed eccitati esplode, facendoci voltare verso la galleria posta al destra. Dopo qualche istante una figura esce dal buio, avanzando fiera. Una vampira. Un corpo sinuoso e tonico, stretto in una tuta di vernice rossa, provocante e succinta. Il rumore cadenzato dei tacchi degli stivali è quasi completamente sovrastato dalle grida. Lunghi boccoli castani ondeggiano ad ogni passo, accarezzando la schiena scoperta. Un viso perfetto ed etereo, ma impassibile. La bocca carnosa è ferma, immobile in una linea dura, senza espressione. E gli occhi. Allungati, da gatta, truccati di nero. Profondi e ipnotici. “Edward...” “Si, Jasper. Ho notato” Dorati. I suoi occhi sono dorati, come i nostri.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi qua.
Perdono.
Vi lascio subito alla lettura.
Spiegazioni - per voi- e punizioni corporali - per me- alla fine.



The Cage         


Capitolo 5

Bella

I remember - Damien Rice feat. Lisa Hannigan

Posso farcela. Devo.
Non per me, no. Ora devo farlo per qualcun altro. Ho qualcuno da proteggere. Ancora.
Addio egoismo. Addio.
Racconterò di me, racconterò la mia storia. Non mi risparmierò su nulla, devono sapere ogni minimo dettaglio, così potranno capire davvero perchè devono restare fuori da tutto questo.
Lontano da me, che ne sono l'origine.
Lontano, al sicuro.
Non posso negarlo, però: per un istante, uno solo, ho davvero sperato che fosse vero. Che ci fosse un'alternativa e che forse non dovevo affrontarlo da sola. 
Un istante. Troppo breve per potersi tramutare in dolore?
No, è bastato quell'attimo. Il dolore è arrivato. Dolore, perchè mi sono permessa di cullarmi in un'illusione. Dolore, perchè come uno schiaffo è arrivata la consapevolezza. Potevo distruggere delle vite. Ancora.
Ma non sarà così.
Prima o poi tutto questo finirà. Ma finirà a modo mio.
Mi concedo il tempo di osservare i volti dei sette vampiri davanti a me, che mi rimandano indietro sguardi apparentemente tranquilli, nel tentativo forse di farmi sentire al sicuro. In realtà so che i loro occhi nascondono ansia, timore, insicurezza.
Non sanno quanto grande potrebbe essere l'onda che sta per abbattersi sulla loro famiglia. Un'onda fatta di parole e rivelazioni.
Non hanno idea delle conseguenze che potrebbe comportare.
E questo li spaventa.
Lo so, perchè tempo fa ho provato le stesse sensazioni. Io però non ho avuto una seconda scelta, non mi è stata data la 'seconda opzione'.
Perciò non permetterò che a loro accada lo stesso.
Abbasso lo sguardo, contando i fili scarlatti che compongono l'astratto disegno del tappeto sotto i miei piedi, mentre cerco di rilassarmi e trovare così le parole migliori per cominciare.
Sono nata sessantadue anni fa in un piccolo paese dell'Arizona. mormoro, alzando lo sguardo e fissandolo in un punto imprecisato sul muro chiaro davanti a me.
Non posso non notare però, grazie alla mia vista da immortale, sette paia di occhi concentrarsi sulle mie labbra.
Vivevo con la mia famiglia in una casa piccola, ma ai miei occhi deliziosa. Mio padre, Charlie, era un agente di polizia. Mia madre, Reneè, lavorava come sarta nel negozio di famiglia. Quando sono nata io erano appena maggiorenni, ma a quei tempi era impensabile avere dei figli fuori dal matrimonio, perciò si sposarono in fretta, quando mia madre era incinta di appena quattro mesi. Sorrido nel ricordare la storia dei miei genitori, che Charlie mi aveva raccontato tante volte quando ero bambina.
Il 13 settembre del 1947 mia madre diede alla luce una bambina, che decisero di chiamare Isabella Marie Swan.
Mi fermo qualche istante, cercando i volti dei Cullen.
Esme mi sorride, incoraggiante, mentre tutti gli altri sembrano troppo concentrati nel tentativo di cogliere ogni singola sillaba. 
Quando avevo tre anni nacque il mio fratellino, Seth. Lo adoravo. Passavamo ogni minuto del giorno insieme. sussurro, nascondendo immediatamente l'ombra che mi attraversa il viso.
Ho vissuto un'infanzia e un'adolescenza felici. Ero una ragazza serena e fortunata, non mi mancava nulla. Adoravo leggere e mio padre faceva di tutto perchè avessi tutti i libri che desiderassi. Ero circondata da amore e gioia. Poi, però, tutto questo mi è stato strappato via dalle mani, quel maledetto giorno. stringo le dita tremanti a pugno, reprimendo la rabbia.
Di che giorno parli, cara? la voce dolce e calda di Esme mi solletica le orecchie, come una tenera carezza.
Allento la stretta della mano, guardandola negli occhi.
Il 24 ottobre del 1965, un mese circa dopo il mio diciottesimo compleanno. Il giorno in cui conobbi Aro.
Hanno capito, lo leggo sui loro volti. Stupore, sconvolgimento, rabbia, orrore.
Si, è stato Aro a trasformarmi. Quello stesso anno.
Perchè? il sussurro di Rosalie arriva alle mie orecchie come una cannonata. Con uno scatto mi volto verso di lei. La vedo, con gli occhi sbarrati, portarsi le mani sulle labbra piene premendo forte, quasi a voler cancellare con quel gesto le sue parole.
Le sorrido gentile per alleviare il suo tormento, poi le rispondo con un filo di voce.
Per egoismo. Per noia, forse. Perchè era come un bambino viziato e capriccioso che non avrebbe mai sopportato di ricevere un no come risposta. Come un bambino che, nonostante la mamma gli dica 'No, non puoi averlo', fa di tutto per ottenere il giocattolo che desidera ardentemente. In quel caso il giocattolo ero io.
La vampira bionda abbassa lo sguardo, stringendo convulsamente la mano del marito e torturandosi il labbro con i denti.
Diceva di amarmi e che non aveva mai desiderato una donna prima di allora quanto desiderava me. Io lo respinsi tante volte, ero spaventata. Lo vedevo come un incubo, ero una ragazzina appena diciottenne che non sapeva assolutamente nulla dell'amore e che veniva 'corteggiata' da un uomo più grande di lei di almeno quindici anni. Ero semplicemente terrorizzata.
Povera cara! singhiozza Esme, aggrappandosi maggiormente al braccio di Carlisle.
Non avevo il coraggio, nè il pudore di parlarne con i miei genitori, così andai avanti in questo modo per mesi. Aro divenne sempre più insistente e minaccioso col passare del tempo. Mi aspettava fuori casa, mi faceva seguire, da quelli che poi scoprii essere Felix e altri dei suoi. Io però cercavo di essere forte e non ho mai ceduto. Poi però qualcosa cambiò. Un dolore che mi annebbiò la mente e mi fece commettere lo sbaglio più grande della mia vita.
Un singhiozzo mi scuote il petto, senza che possa controllarmi.
Alice si siede accanto a me, sul bracciolo, e mi accarezza lievemente la schiena. La mano di Edward si posa sulla mia, stringendo delicatamente le dita.
Prendo un profondo, quanto inutile, respiro.
Mio fratello Seth si ammalò. Un giorno si sentì male durante una partita di baseball così lo portammo all'ospedale. Eravamo nella sala d'attesa: il dottore si avvicinò, gli occhi fissi sulla cartellina, e disse Sono spiacente, vostro figlio ha un tumore inoperabile al fegato. E' una questione di mesi, un anno al massimo. Mi dispiace. e se ne andò. Non ci guardò neanche negli occhi. Sparò al cuore con freddezza e non attese nemmeno di guardarci morire.
Li sento trattenere il respiro, l'aria risucchiata con un colpo secco e lo schiocco delle labbra serrate.
Devo finire di raccontare. Devo fare in fretta, non ce la faccio più...non ce la faccio.
Aro lo venne a sapere, disse che lui poteva aiutarlo e mi offrì...uno scambio. tentenno all'ultimo e sento un ringhio basso e cupo gorgogliare nella gola di Edward.
Ai tempi non avevo idea di chi...di cosa fosse. Sapevo solo che mio fratello sarebbe morto e che lui era l'unico che diceva di poterlo salvare. Non avevo bisogno di altro.
E così hai accettato senza remore: tu in cambio della vita di tuo fratello.
Porto gli occhi ad incontrare quelli addolorati ma decisi di Carlisle, annuendo.
Il rumore di uno strappo secco. Le dita di Edward sono affondate nel tessuto del divano: cinque strisce nette e profonde nell'imbottitura.
Non è un bene che reagisca così. Non deve importargli.
Devo andarmene in fretta.
Bella... mi volto verso Jasper, in attesa posso...posso chiederti cos'è successo a tuo fratello?
Eccola. La domanda.
Stringo forte gli occhi, preparandomi a rivivere quegli istanti.
Devo proteggerli, giusto? Bene, allora dovrò dire solo una mezza verità...altrimenti sarà tutto vano.
Scusa...non avrei dovuto..
No. No, vi ho detto che vi avrei raccontato la storia. sorrido a Jasper, cercando di rassicurarlo e far sparire il dispiacere dal suo viso.
Ricorda, Bella. Solo una mezza verità. Non puoi metterli in pericolo.
Aro mi...mi prese in giro. Non salvò mio fratello. Cinque mesi dopo lo seppellimmo, accanto ai miei nonni.
Bastardo! ringhia Emmett, stringendo i denti.
Per un po' il silenzio ci avvolge, spezzato solo dal ticchettìo cadenzato dell'orologio a muro del salone.
E' meglio così, ora devo solo convincerli a dimenticare tutto, ad andare avanti. A dimenticarsi che io esisto.
Aro però non ha rinunciato a te. sussurra Carlisle, pensieroso.
No, certo. Il suo unico scopo, sin dall'inizio, era avere me. Non ha mai avuto intenzione di salvare Seth, solo dopo un po' l'ho capito.
E aspettò a trasformarti in modo che tu stessa non avessi nessuna possibilità di salvarlo. conclude lui per me. Mi limito ad annuire, ingoiando il groppo che mi blocca la gola.
Lo fece solo in seguito...strappandomi dalla mia casa.
Racconto a grandi linee quello che successe dopo, la storia dei combattimenti, la gabbia, le abitudini sadiche e malate dei Volturi.
Dopo aver superato il primo anno, quello più critico per un vampiro, Aro ha...ha cominciato a farmi combattere. Ho dovuto accontentarlo. Dovevo...devo vincere. E' necessario per... mi blocco, rendendomi conto che mi sono lasciata trasportare. Questo non devono saperlo.
Solo mezza verità Bella, ricorda.
Edward per primo, seguito poi dagli altri, mi guarda interrogativo. Accorgendosi però che non ho intenzione di finire la frase, lasciano cadere il discorso nel nulla.
Lo sguardo intenso di Edward, tuttavia, resta su di me.
E i tuoi genitori? chiede Alice, in un sussurro.
Un'altra pugnalata nel petto mi fa piegare impercettibilmente in avanti.
Mio padre tentò in tutti i modi di ritrovarmi. Venni a sapere che aveva lasciato il lavoro per concentrarsi esclusivamente sulle ricerche. Qualche anno dopo ne persi le tracce. Non so più nulla di lui. il dolore di intensifica, lasciandomi boccheggiante per qualche secondo.
Mia madre...fu uccisa da Aro. Non ne ho mai saputo il motivo. taglio corto, non riuscendo più a continuare. Non volendo soffermarmi su quel ricordo. Su di lei.
Ancora uno sforzo, Bella. Ancora uno.
Devo dire quello che li convincerà, che li farà desistere. Quello che farà capire loro che non ne vale la pena. Che è troppo pericoloso, troppo imprudente, troppo complicato.
Che è troppo.
Semplicemente troppo.

Down - Jason Walker

Prendo un respiro e lancio un'occhiata di traverso ad Edward. E' immobile, lo sguardo piantato sul tavolino di legno massiccio davanti alle sue ginocchia. La fronte è corrugata, linee leggere ma precise corrono ad increspare la pelle della fronte.
Stringo forte gli occhi e poi lo faccio. Faccio scivolare la mano via da sotto la sua, sciogliendo la presa sulle dita. Lo sento voltarsi di scatto, come risvegliato bruscamente dal suo mondo di pensieri.
C'è un'ultima cosa che dovete sapere. E' importante affinchè capiate. Inizialmente le parole escono in un sussurro, ma poi la voce si rafforza, si indurisce, a sostenere la mia convinzione.
So quello che devo fare. E' la cosa giusta. Ed è bene fare la cosa giusta, no? Charlie me lo diceva sempre.
Edward si irrigidisce, agitato quando sollevo lo scudo nuovamente, impedendogli di capire le mie intenzioni.
Aro ha un'ossessione per me. Non mi lascerà andare. Non permetterà a nessuno di portarmi via. mi rivolgo a Carlisle, guardandolo intensamente negli occhi. Lui l'ha conosciuto, lo conosce. Lui capirà, farà la cosa giusta.
E' lui che devo cercare di convincere se voglio riuscire nel mio intento.
Ve lo sto dicendo perchè Edward pensa il contrario. Edward si muove agitato sul posto, fissandomi intensamente per poi alternare lo sguardo tra me e il padre. Carlisle mi fissa, attento.
Ma non capisce. Non sa. Un ringhio cupo e arrabbiato del vampiro accanto a me. Non mi lascio distrarre. Non mi ha lasciato scelta.
Il resto della famiglia resta in rigoroso silenzio, alternando gli sguardi su noi tre.
Carlisle. Tu conosci Aro, sai di cosa è capace. E sai anche che non c'è niente che si possa fare. Perciò ti chiedo...ti sto chiedendo di farlo capire anche a tuo figlio. dico, decisa. 
Deve lasciar perdere.
Parlo a Carlisle, ma mi volto e fisso i miei occhi in quelli furiosi di Edward.
Bellasibila, al limite.
Torno a guardare Carlisle, imponendomi di ignorarlo.
E' la cosa giusta da fare. La cosa più giusta.
Io non posso essere salvata. Le cose non cambieranno, resterò là.
Bella - la voce di Edward è sempre più turbata, più furiosa.
Un ultimo sforzo, Bella. Coraggio. Solo uno ancora.
Io...io non voglio essere salvata.  Non solo non è possibile, ma non..non ne ho bisogno. I vampiri intorno a noi si scambiano sguardi, confusi, ansiosi. Edward, si alza di scatto, sconvolto, arrabbiato. Incredulo.
Carlisle invece mantiene la calma, nonostante venga percorso per un istante da un lampo di stupore.
Mi osserva attento, come  a leggere le mie intenzioni direttamente nei miei occhi.
Carlisle! sbotta, Edward, come se non potesse ammettere che il padre contemplasse anche solo la possibilità di darmi retta.
Carlisle. sussurro io, convinta.
Il vampiro fissa il figlio per qualche secondo, poi torna a prestare attenzione a me.
Ha capito. Lo sento, lo vedo.
Sa anche lui che ho ragione. Non possono fare nulla.
Eppure, c'è qualcosa nel suo sguardo. Cos'è?
Un suo movimento mi ridesta e lo guardo alzarsi e avvicinarsi al figlio, posandogli poi una mano sulla spalla.
Edward lo fissa, le sopracciglia aggrottate.
Figliolo...Bella ha ragione.
COSA?! Sei impazzito?! urla, scostandosi dal tocco del padre.
Edward, quello che dice è vero. E comunque dobbiamo...devi rispettare la scelta di Bella. conclude, dispiaciuto.
Io annuisco. Non riesco a crederci. Ce l'ho fatta.
Sono salvi.
No. ci voltiamo tutti verso Edward, che scuote il capo lentamente.
No, non capisci. Come fai a non capire? Come fai a non vedere?! Lei non vuole stare là, non vuole che rinunciamo! si volta a guardare me e i suoi occhi...i suoi occhi mi fanno tremare il cuore.
Non vuoi che io rinunci, non lo vuoi. sussurra, distrutto.
Lo fisso sconvolta, incapace di interrompere il contatto dei nostri sguardi.
Come ha fatto? Come fa? Come è riuscito a capirlo. Sono stata impeccabile, ho recitato bene, lo so. Come?
Poi in un flash le immagini di me tra le sua braccia, piangente, esplodono nella mia testa. Lui che mi culla, mi accarezza i capelli, protettivo, rassicurante.
Il suo viso, le sue parole, i suoi gesti. Tutto.
Lo sa, l'ha capito.
Stupida, sono una stupida. Mi sono lasciata andare, non sono stata abbastanza forte.
E lui ha capito.
Ha capito che dietro alla mia sofferenza, al dolore, alla disperazione c'è di più. Molto di più.
Stupida, stupida.
Nessuno osa spezzare il silenzio. Nessuno osa muovere un muscolo, mentre noi due continuiamo a guardarci, rapiti e persi.
Lo sguardo di Edward diventa dolce. Un tepore mai sentito prima mi abbraccia il corpo, stordendomi.
Come faccio?
Lo condannerei. Morirà. Se non mi sta lontano...morirà.
Ed ecco che un tremito mi scuote. Lo sapevo, sapevo perfettamente già da prima. Ma ora...
L'immagine di Edward immobile, dilaniato e arso dalle fiamme sgomitano con prepotenza e mi inondano la mente.
Dio, no...
Non appena mi accorgo che sta facendo qualche passo verso di me, pronto a raggiungermi, spalanco gli occhi, consapevole.
Morirà. Lui morirà.
Con uno scatto felino mi alzo, indietreggiando.
Lui mi fissa con gli occhi spalancati, la bocca si apre un paio di volte, ma la voce non riesce ad uscire.
Tutti mi osservano turbati.
Bene, ora che avete capito...è...è meglio che io vada. In ogni caso vi consiglio di stare lontani da Aro. Addio. sussurro, incapace di incontrare il suo sguardo, nel pronunciare quell'ultima parola.
Senza aspettare una risposta apro la porta d'ingresso e mi fiondo fuori.
Mentre corro sento un flebile lasciatemi e poi eccolo. Lo sento correre dietro di me. Accelero, disperata.
Bella!
No, no. Vattene.
Bella!! Fermati! la sua voce è sempre più vicina.
Maledizione, è veloce. Troppo.
Uno strattone al braccio blocca la mia corsa.
Cerco di divincolarmi. Con tutte le forze che ho cerco di correre via.
Devo andarmene, devo.
BELLA! mi blocco, immobile.
Con un gesto secco mi fa voltare e scontrare con il suo petto.
Smettila. sibila, nervoso.  Smettila di scappare.
Uno schiaffo in pieno viso, ecco cos'ho sentito.
Si, è vero. Sto scappando. Lo faccio spesso, eppure...come fa a non capire che lo faccio per loro?! Che lo faccio per lui.
Giro il visodi lato, senza mai guardarlo in faccia.
Guardami, Bella. dice, serio.
Non mi muovo.
Guardami, per favore. sussurra ancora,  ora dolcemente.
Serro gli occhi, mentre una smorfia di dolore deforma il viso.
Non farmi questo, ti prego.

Ok, non guardarmi se non vuoi. Però dovrai ascoltare. prende un respiro.
Non devi fingere. Non con me. So che non vuoi stare là. Sento che odi tutto quello, me l'hai fatto capire tu stessa: con le tue lacrime invisibili, con i tuoi occhi sommersi dal dolore e dalla disperazione. Con il tuo corpo tremante e scosso dai singhiozzi. Tu non vuoi stare là, non vuoi quella vita. Non la vuoi perchè non ti appartiene.
Incapace di trattenermi lo guardo e i miei occhi incontrano i suoi, gentili, caldi, amorevoli.
Mi perdo, quando le sue dita mi accarezzano gentilmente la guancia. Su. Giù.
E di nuovo. Su, giù, fino a posare il palmo aperto sulla mia pelle morbida e marmorea.
Voglio aiutarti, Bella. Ne...ne ho bisogno. Non ti lascerò sola, ti porterò via da tutto questo. Te lo giuro. la sua voce è velluto sulle mie orecchie. Sul mio cuore.
Trattengo un sospiro, scossa.
Permettimelo, Bella. Permettimi di starti accanto. Lascia che sia io a salvarti. dice, avvicinando il suo corpo al mio, lentamente.
Cosa...cosa faccio? Che mi sta succedendo?
Ancora...non capisci..non puoi, Edward. Non d-devi...
Lo vedo sorridere, intenerito. Piano piano il suo viso si piega verso di me. I suoi occhi scattano alle mie labbra, per poi tornare ad incatenarsi ai miei, spalancati.
Voglio.
E' sempre più vicino. Perchè non mi scosto?
Perchè non ci riesco.
Anni. Ho vissuto anni nella mia solitudine. Anni di una vita fatta di dolore, di schiaffi che mi hanno fatto barcollare perchè imprevisti e duri da incassare. Di emozioni graffianti e spietate che ti afferrano e non sembrano voler mai mollare la presa.
Ho vissuto la mia esistenza da vampira giorno per giorno. Non ho mai pensato al domani. Non mi sono mai permessa di fantasticare sul futuro... perchè il più delle volte sentivo di non essere padrona neanche del secondo successivo.
Ora..ora che succede?
Ho davvero una speranza, posso essere felice?
E' lui, Edward, colui che può darmi la felicità?
Le sue labbra sono a pochi millimetri dalle mie. Mi osserva attento ancora qualche istante.
Poi mi bacia.
Gli occhi si chiudono, le labbra si muovono da sole, rispondendo e seguendo le sue, modellandosi alle sue.
In un attimo è come se il mio corpo perdesse le forze, come se si sciogliesse a contatto con il tepore che Edward mi sta donando.
Subito le sue braccia mi sostengono, avvolgendosi intorno alla mia schiena e stringendomi contro il suo corpo.
Una sua mano si alza ad accarezzarmi il viso, poi le dita si insinuano tra le ciocche dei miei capelli, stringendoli con delicatezza all'altezza della nuca.
Le mie mani, dopo un secondo di indecisione, si chiudono leggere sui suoi fianchi.
Si scosta piano per guardarmi negli occhi: i suoi sorridono insieme alle labbra. Con due dita mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi con il dorso mi accarezza la guancia.
Le mie dita si chiudono piano intorno alla stoffa della sua t-shirt e il cuore trema, scosso da quelle sensazioni che mi stanno portando in alto, su verso il cielo.
Con un ultimo sorriso torna a torturarmi il viso con piccoli e soffici baci.
Sulle guance.
Bella. pronuncia il mio nome in un sussurro roco e leggero.
Sul naso.
Bella.
Sugli occhi.
Bella.
Sulle tempie.
Non mandarmi via. Non allontanarmi.
Dietro le orecchie.
Ti prego, Bella. Il suo fiato mi solletica il lobo, facendomi fremere.
Sul collo.
Bella.
Di nuovo sulle mie labbra.
Sospiro, sconvolta da quello che mi sta facendo provare.
Voglio restare qui. Voglio che non smetta.
Voglio credere che tutto questo sia possibile. Voglio crederci come sembra fare lui.
Con questa nuova consapevolezza mi lascio andare.
Stringo forte tra le dita i suoi capelli, alzandomi sulle punte, e lo bacio con impeto.
Subito le sue braccia mi circondano la vita e mi stringe al suo petto.
Sento le sue labbra aprirsi in un sorriso, per poi tornare a seguire il movimento delle mie.
E' un bacio forte, è sconvolgente.
E' pieno di passione e anche di dolcezza.
E' rassicurante. Caldo.
Sono in paradiso, ma un secondo dopo ripiombo all'inferno.
Avverto due presenze che ho imparato a riconoscere da anni. Sono vicine. Molto vicine.
Non me ne sono accorta prima, maledizione!
Hanno visto. Glielo riferiranno.
Aro si arrabbierà. Sarà furioso.
Edward. Oh, no.
Mi stacco da lui immediatamente, facendo forza con le braccia.
Mi guarda stupito, confuso e probabilmente un po' stordito. Nei suoi occhi però posso ancora scorgere quella scintilla.
Le stesse emozioni che quel bacio ha donato anche a me.
Non posso. Non può...
Bella, cosa...
Indietreggio non appena lo vedo fare un passo avanti. A quel gesto il suo viso si trasforma in una maschera di sofferenza.
Non posso, non p-puoi, mi...mi dispiace, non...
Bella, no....ti prego, aspetta. Bella.. mormora, tendendo una mano verso di me, come a volermi afferrare prima di vedermi svanire.
Mi dispiace, Edward...
E corro via.
Subito sento Felix e Demetri, a qualche centinaio di metri, mi superano precedendomi.
Non mi volto, perchè molto probabilmente se lo vedessi tornerei indietro, tra quelle braccia che pochi minuti prima mi stringevano forti e protettive.
Sarebbe così semplice lasciarmi avvolgere da quelle braccia.
Credevo di poter volare via. Credevo di potermi lasciare andare.
Ci ho provato, lo desideravo.
Ho tentato di aprire le ali e volare. Invece sono caduta. Sono incollata al terreno, sono dovuta tornare alla realtà.
Ma non lascerò che succeda anche a lui.
Affronterò Aro e le conseguenze. Lo farò anche al posto suo. Edward non deve soffrire.
Lo sento chiamarmi, con disperazione, la voce si incrina più volte e ad ogni urlo stringo forte i denti, le unghie si conficcano nei palmi, per costringermi ad ignorare quei richiami sofferenti.
Lo faccio per lui.
Per Edward. Perchè non sopporterei di vederlo morire.
Non sopporterei di saperlo morto.
Perchè?
Perchè sono quasi certa di essere sul punto di innamorarmi di lui.








Eccoci.
Mah, chissà com'è che mi è uscito così. In parte hanno influito le canzoni che stavo ascoltando mentre scrivevo - che poi sono le stesse che ho messo nel capitolo - un po' perchè....boh.
Allora, nell'avviso avevo spiegato il  motivo del ritardo, ma ora l'ho cancellato. Spero l'abbiate letto, così da evitarmi le punizioni corporali, di cui parlavo sopra.
E poi il capitolo è lunghetto, no? Aiuta nel convincervi a perdonarmi?
Chiedo ancora umilmente scusa e mi impegnerò perchè non passi più tanto tempo tra un capitolo e l'altro.
Che dire d'altro? Spero vi sia piaciuto e, come sempre, spero di non aver deluso le vostre great expectations. Dickens, già. Come si dice, 'a volte ritornano'. ^^
Ok, passiamo a rispondere alle recensioni, che sono un po' calate purtroppo. Che fate, pigrone?! XD


Ed4e :  Hello!! Eh, no, Carlisle non li ha aiutati. Ma alla fine...non tutto è quello che sembra....ssssibillina, lo so.^^ Ma ogni cosa a suo tempo. Parte dei segreti sono stati rivelati, non tutti...ricordi?: solo mezza verità....XD grazie mille per il costante sostegno, sei un tesoro! alla prossima, bacio!
MimiMiaotwilight4e : cara, grazie. E' stata una sofferenza ma alla fine la battaglia con Tele 2 l'ho vinta io, come puoi immaginare. Eccoti qua l'aggiornamento, spero ti piaccia! Ti ringrazio tanto per le puntuali recensioni! Un bacio!
greta1992 : cara, mi dispiace non aver potuto rispondere alla tua recensione dell'altro capitolo, ma mi rifaccio ora! Allora, Bella è più convinta a "collaborare". Prima si, poi no, poi si, poi no.....o che palle, dirai!^^....eh, ma dobbiamo comprendere lei e le sue paure. E poi non lo fa per egoismo o altro. Porella!  Qui ancora non si scopre esattamente perchè Bella deve rimanere con Aro...però qualcosina sta venendo a galla! Scusa ancora per il ritardo, ma se hai letto l'avviso hai capito che si trattava di cause di forza maggiore. Però la mia sfuriata a quelli di Tele 2 ha dato i suoi frutti! Oggi pomeriggio mi hanno risolto il problema! Grazie mille per le recensioni puntualissime e costanti, cara! Un abbraccio!!!
momo : oddio, no, ti prego. non soffrire così! mi sento in colpa poi!^^ perdonami per l'attesa, i motivi erano validi ^^. Ora hai scoperto la storia di Bella. O almeno la parte che si è concessa di raccontare ai Cullen. Vedremo più avanti cosa nasconde e, soprattutto, perchè lo fa.
Ehm... ti ringrazio immensamente quando dici che mi seguirai ovunque...ma che ne dici se evitiamo l'inferno?mh? ^^
Il falò però lo organizziamo, certo!
Grazie ancora., cara! Un abbraccio grande!
Luna Viola : benvenuta cara! Il ruggito l'ho perso, si. Peccato, mi sarebbe piaciuto sentirlo! ^^ Mmh....le puzzole sono curiose?! Questa mi è nuova!XD
Sei un tesoro, davvero...e la tua recensione mi ha fatto ridere, davvero! Povero babbo, lo hai fatto spaventare! Mi sono immaginata la scena, meravigliosa! Mi dispiace davvero...ma finiva per essere un tantino troppo lungo il capitolo...perchè come vedi la storia ci ho messo un po' per raccontarla, e poi le scene che ho descritto in questo capitolo non mi andava proprio di dividerle. Quindi, capirai che sarebbe diventato davvero troppo lungo. Sono perdonata?
Grazie mille ancora per la tua recensione, mi ha fatto sorridere di gusto! Un bacio grande!
blu_ice : ti ringrazio cara! e benvenuta! spero davvero che questo capitolo ti abbia ripagato dell'attesa (da me) non voluta! Un abbraccio grande!
samy88 : carissimo genietto! non preoccuparti, sei un tesoro. certo che puoi dirmi che mi adori e che ti piace da impazzire come scrivo *gongola* ...soprattutto perchè la cosa è reciproca!^^ non importa quanto sia lunga la recensione, cara. è quello che scrivi che conta, e ti ringrazio immensamente! il riposo poi è importante! - disse la spostata che molto spesso tira le 4 del mattino -
Grazie, grazie, gioia! Un bacio e alla prossima!

Grazie infinite a chi continua ad inserire la storia tra le preferite . 93?! ma che splendori siete?
E allo stesso modo ringrazio chi l'ha inserita tra le seguite . 95.....*gongola*

Ok. L'abbigliamento rimane ancora per questo capitolo lo stesso, ovviamente. Il tempo per cambiarsi non l'hanno avuto, eh. U.U

Alla prossima.
Andy, per servirvi.


  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: michi88