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Autore: Delaila Scissorhands    14/12/2009    2 recensioni
« Ti sistemi, ed io non ti guardo, continuando la mia astratta opera d'arte e provvedendo a ricoprire con scarabocchi neri il cuore nell'angolo. »
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Brian Molko, Stefan Osdal
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver chiuso con te e con il tuo gruppo di scimmie è passato poco più di un mese. Non ci parliamo, quando ci incrociamo nei corridoio non ci salutiamo, in classe non ci concediamo neanche uno sguardo. E' calato uno schifoso muro gelido che io non ho il coraggio di toccare; potrei rimanere congelato. Dopo l'ennesima lezione in questo mese raccolgo i libri ed esco dalla classe, sguardo basso e passo veloce. Forse per evitare di esitare davanti a te il più possibile.

« Brian! Ehi, Brian! »

Junior tutto sommato è un bravo ragazzo. Suo padre e sua madre sono stati bravi ad indossare la maschera bianca di coppia felice, e sua sorella più piccola ha già vinto due concorsi nazionali di grammatica ed uno di matematica. Junior, che in realtà si chiama Anthony Peter Wembley Junior, di concorsi non ne ha vinti ancora nessuno, ma è comunque molto popolare a scuola. Semplicemente perché, grazie alle vangate di soldi che gli piovono addosso ogni giorno, riesce a procurarsi e a spacciare la migliore cocaina dello Stato. Dove la trovi, io proprio non lo so.

Però mi avvicino a lui con un sorriso, perché anche lui mi sta sorridendo.

E' bello approcciarsi così alle persone.

« Ho-ho, un sorriso, finalmente » esordisce lui, ed io mi stringo nelle spalle, lasciando scivolare via la sua affermazione.

« Ti ho visto un po' giù in questo periodo, dolcezza. Qualche problema? »

Mi stringo di nuovo nelle spalle, poi lo fisso negli occhi.

« Al solito, qualche preoccupazione. » rispondo, con aria tranquilla.

Figurarsi se vengo a dire a te di Stefan e degli altri cazzi miei.

C'è qualche minuto di silenzio tra noi, poi mi si avvicina con aria circospetta.

« Senti. Ho un arrivo di qualità che mi consegnano stasera. Organizzo qualcosa, ho casa libera. Vieni? »

Sospiro, e scuoto la testa.

« Non prendo queste cose, non mi interessa. » mormoro, guardandolo.

Lui sorride, come se non avessi detto nulla.

« Dai! E' roba di prim'ordine. Pura al 100%. »

Dopotutto... dopotutto Junior prende questa roba da anni e... e non è tanto cambiato. E' solo un po' più nervoso.

« Ma dai, Junior, non ho neanche soldi... »

« Non ti preoccupare di questo, troviamo il modo di giungere ad un compromesso. »

La sua aria furba non mi piace, e soprattutto il modo in cui mi sta guardando. E' per questo che esito qualche secondo con gli occhi nei suoi.

Non mi costa niente provare, no?

Tanto non ho nient'altro da perdere. Stefan l'ho già perso, anzi, l'ho mandato via io, e questo non ha fatto altro che logorarmi per tutto questo mese.

Sospiro, e mi stringo il libro al petto.

« Va bene. Allora ci vediamo stasera. »

Ho firmato con il sangue un contratto col Diavolo, e ne sono pienamente consapevole.

« D'accordo, zuccherino, ci vediamo stasera. »

Accenno un altro sorriso, e mi avvio per il corridoio.

  
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