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Autore: Miss_Slytherin    14/12/2009    6 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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                                                        CAPITOLO 19

                                                                                                        End…? Nooo…

 

 

-Certo che sei incredibile…alla fine sei riuscita a finirmelo tutto Parfum de Pureté!!!- esclamò Cassiopea Sofia Malfoy alquanto contrariata, osservando con occhi socchiusi una boccetta semivuota.

-Io?- fece Lily Potter, con espressione che sembrava tutto fuorché innocente, piegando con cura un vestitino di lana nera, per poi riporlo nel suo baule.

Erano le sette dell’ultima sera che avrebbero trascorso ad Hogwarts; il mattino seguente tutti gli studenti avrebbero preso l’Espresso, che li avrebbe condotti verso la libertà delle vacanze estive. Così le tre Slytherin stavano finendo di preparare i bagagli, prima di scendere al bacchetto conclusivo, durante il quale sarebbe stata assegnata la Coppa delle Case e Serpeverde avrebbe ricevuto la Coppa di Quidditch.

-Tu, tu…non fare la santarellina!- la rimbeccò la Malfoy, ma non era contrariata.

-Ehi, avete visto la mia sciarpa di cachemire grigia…?- le interruppe Glorya Zabini, che dopo lunghe ricerche non aveva trovato la pregiata sciarpa regalatale da Derek a Natale.

-Ehm…ti riferisci a questa?- chiese Cassiopea, porgendole con aria colpevole un foulard che aveva appena scovato sotto una pila di suoi abiti; era una ragazzina estremamente disordinata ma, chissà come, i suoi vestiti erano sempre perfettamente stirati, come se non avessero giaciuto appallottolati per settimane chissà dove.

-Sì, proprio quella!- rispose Glorya afferrandola, mentre Lily ridacchiava di sottofondo.

-E poi sarei io quella che frega la roba agli altri!! Chissà per quanto l’ha cercata Glorya quella sciarpa…-

-Taci!- le intimò Cassiopea, cercando di rimanere seria senza successo: la risatina di Lily contagiò anche lei ed immancabilmente pure Glorya vi si unì.

-Allora…cosa metterete questa sera?- domandò la Zabini quando si furono riprese; alludeva al festino che si sarebbe tenuto nella Stanza delle Necessità –opportunamente modificata da quelli del settimo- per festeggiare la fine dell’anno. Nonostante fosse una Stanza “pubblica” gli Slytherin se l’erano aggiudicata interamente per loro e Caroline Cavendish aveva steso in persona la lista degli invitati. Si sarebbe trattata della festa più esclusiva dell’anno e solo la gente “che conta” avrebbe potuto parteciparvi. Naturalmente Lily era la prima della lista, seguita a ruota dalle sue due amiche. Oltre alle elite Purosangue di Slytherin, ci sarebbero stati anche James ed Albus, famosi non solo per essere i figli di Harry Potter, Dominique Weasley, una delle ragazze più corteggiate dopo Caroline e tanti altri fra ragazzi popolari, ragazze belle e tirate e personaggi “in vista” del corpo studentesco. Inutile dire che gente del calibro di Rose Weasley non era stata neanche presa in considerazione.

-Mmmh io pensavo alla gonna vinaccia di Armani, quella tagliata trasversale, con sopra quel top floreale di Gucci che ho preso un paio di mesi fa…- replicò Lily, che aveva messo tutto in valigia tranne gli abiti che le sarebbero serviti per la festa e per il viaggio del giorno seguente.

-Io a quel vestito blu pervinca di Ferragamo, sai quello che mi ha portato mio padre dall’Italia…- disse invece Cassiopea, che era tutto fuorché prossima a terminare i preparativi.

-Io il tubino di raso pesca…- replicò Glorya che, in anticipo come al suo solito, si stava già adoperando per legare i capelli in un elegante nodo.

-E tu Isabelle? Cosa indosserai? Derek ti ha invitata?- disse Lily rivolta ad Isabelle Blackwell che, stranamente sola senza Melissa, stava mettendo le ultime cose in valigia. Lily sapeva benissimo che a) Isabelle non era abbastanza importante per essere invitata al festino e b)che Derek non la considerava minimamente. Infatti Isabelle, guardandola con odio con i suoi occhi verdi stretti a fessura, le rispose secca:

-Non sono stata invitata-.

-Nooo? Ma come!!! Io pensavo di sì!- replicò Lily fintamente scandalizzata.

-E la tua amica Melissa dov’è? A supplicare Scorpius di scriverle durante l’estate?- chiese ancora la perfida Potter, mentre appoggiata allo stipite della porta con Glorya aspettava che Cassiopea riemergesse dal suo armadio per scendere a cena; sarebbero tornate al Dormitorio dopo per cambiarsi.

-È già scesa- replicò ancora Isabelle a denti stretti; come la sua amica Melissa, non poteva sopportare Lily, ancor meno Cassiopea…ed anche Glorya, con quella sua aria da finta cerbiatta spaurita.

-Capisco…beh, peccato che tu non possa venire alla festa! Ci sarà un sacco di gente…-

Cassiopea le diede l’ultima stoccata passandole accanto e poi, con Lily e Glorya, lasciò il Dormitorio diretta a cena.

Il banchetto trascorse fin troppo lentamente, a detta di Lily, che non vedeva l’ora che iniziasse il festino.

-Dio, che noia!!! Linton non si fa mai sentire e proprio ora deve fare un discorso chilometrico??- sbuffò infatti la Potter sottovoce, riferendosi al Preside che, in piedi da quasi un quarto d’ora, non la smetteva di parlare su G.U.F.O, M.A.G.O, l’anno trascorso…e non si decideva a concludere, con l’assegnazione delle Coppe.

-Insomma Lily…è tutta la cena che ti lamenti!- le sussurrò Edward, seduto accanto a lei, con un sorrisino nascosto all’angolo della bocca.

-Mi lamento perché non si dà un mossa!- lo rimbeccò lei, che quando ci si metteva sapeva essere davvero seccante.

-…ed ora, passiamo all’assegnazione della Coppa delle Case…- stava dicendo Linton, conquistandosi per la prima volta dall’inizio del banchetto l’attenzione della scolaresca.

-Al quarto posto, con soli 300 punti troviamo…- Linton estrasse un foglietto dalla veste, inforcò un paio di occhiali, e poi proseguì:-…Tassorosso!!!-

Un boato di delusione si levò dal tavolo degli Hufflepuff, condannati in eterno a finire al quarto posto; se c’era qualcosa di sicuro in questa vita, oltre alla morte e alle tasse, era Tassorosso in ultima posizione.

-A seguire…ecco…vediamo…ah! Pari merito fra…- e tutta Hogwarts, insegnanti compresi, trattenne il fiato, -Grifondoro e Serpeverde, con 350 punti!!!-

Si scatenò il putiferio: Serpi indignate e schifate, Grifoni quanto mai incazzati per quel secondo posto da dividere con i nemici di sempre, James e Scorpius che si promettevano vendetta per la fine del banchetto…

-E questo vuol dire che ad aggiudicarsi la coppa quest’anno è Corvonero, con ben 470 punti!!! Complimenti!- annunciò Linton, cercando di sovrastare il caos che si era scatenato.

-Ragazzi…ragazzi…calma!!!- tuonò il preside, insidiato dal vago sospetto che la cerimonia stesse per finire male, dapprima con tono basso, poi con un urlo che aveva un che di isterico, mettendo così a tacere gli studenti.

-Bene. Se avete finito di comportarvi come delle scimmie urlatrici, passiamo ora alla premiazione della squadra di Serpeverde, che ha vinto il campionato di Quidditch- disse Linton, soddisfatto di aver riportato l’ordine. Uno ad uno i giocatori di Slytherin sfilarono fra i tavoli, sino a raggiungere quello delle autorità, dove ricevettero una medaglia.

Primo fra tutti il Capitano, Richard McLynter e poi Brianna Aberfield, alta e slanciata, la chioma corvina lucente, chinare il capo con un sorrisino soddisfatto, seguita da Charisma Lockart, piccola e veloce come una scheggia, e dall’altro Cacciatore Adrian Bletchley, con il setto nasale deviato a causa di un Bolide preso lo scorso anno; Derek Zabini, applaudito dal suo stuolo di ammiratrici, capeggiato da Isabelle Blackwell, che lo guardava adorante, e con lui Lewis Jenkins, altro Battitore, sicuramente meno ammirato e popolare. E per ultimo Scorpius Malfoy che ricevette una vera e propria standing ovation per il modo spettacolare con cui aveva preso il Boccino. Alto, sottile ma muscoloso, con i capelli biondi che sembravano catturare la luce e gli occhi grigi, freddi eppure profondi, Scorpius si alzò conscio di essere ammirato e desiderato dalla popolazione femminile di Hogwarts, e raggiunse il Preside con camminata spavalda e tronfia. Persino nel chinare il capo mantenne la sua regalità e, rialzatosi ancora applaudito, cercò con lo sguardo una certa Slytherin dagli occhi violetti. Lily e Scorpius non si erano più parlati dopo che la Potter era stata al suo “capezzale” per ore, la notte seguente la partita. Era come se lui non avesse più voglia di prenderla in giro, di sbeffeggiarla, e lei di infierire, di usare il suo tagliente sarcasmo con lui. Non erano imbarazzati, due come loro non sapevano neanche cosa fosse l’imbarazzo, di granito com’erano, ma sentivano che per il momento le cose dovevano andare così.

Finita la cerimonia di premiazione, augurato ancora una volta buone vacanze, il Preside congedò la scolaresca, che si disperse alla velocità della luce.

-Era ora!!! Ci vogliamo dare una mossa, branco di lumache paralitiche?- esclamò la Potter irritata, che cercava di raggiungere il Dormitorio il più velocemente possibile, cosa che le era impedita dalla folla di persone in uscita dalla Sala Grande.

Con grande sdegno di Lily, ci impiegarono ben dieci minuti a raggiungere il sotterraneo, dieci preziosi minuti sottratti agli accurati preparativi per la festa.

-A che ora dobbiamo essere nella Stanza delle Necessità?- chiese Glorya, intenta a far scivolare il tubino color pesca sul suo corpo diafano.

-Uhm…all’incirca fra mezz’ora- le rispose Cassiopea, consultando il suo microscopico e quanto mai griffato orologio da polso. Lily, che da quando aveva iniziato a vestirsi non aveva proferito verbo, rischiò di morire soffocata, tanto aveva stretto il laccetti del top che si stava mettendo, quando udì che aveva solo mezz’ora per rendersi splendida.

Nonostante le sue funeste previsioni, Lily fu pronta in tempo ed era, se possibile, ancora più bella di quanto era stata al Ballo dei Fiori di Maggio; naturalmente lei si vedeva orribile e non smise di ripeterlo finché Cassiopea non la minacciò di darla in pasto a Vermicoli Carnivori se non l’avesse piantata nel giro di tre secondi.

-Lily…incantevole- disse una calda voce conosciuta. Voltandosi, Lily vide Edward, affascinante nella sua ricercata tenuta casual, composta da grigi pantaloni gessati, camicia candida e scarpe coordinate, arrivare con il gemello –Thomas non era naturalmente paragonabile a lui- e con Derek.

-Mio fratello?- chiese Cassiopea stranita, notando l’assenza del terzo membro del trio Slytherin.

-Oh, penso si stia picchiando con Potter…- fece Derek noncurante, passando tre volte di fronte alla parete per far sì che la porta della Stanza delle Necessità apparisse.

-Io non attaccherei mai briga come i Babbani-.

Scorpius Malfoy non si era fatto attendere poi così tanto. Splendido ed elegante quanto bastava, era apparso alle loro spalle silenzioso come un gatto.

-Certo, hai troppa paura che ti venga deturpato quel tuo bel faccino- lo schernì Cassiopea, ironica; per tutta risposta Scorpius le fece una brutta smorfia, prima di sorriderle. Ignorando Lily, si complimentò galantemente con Glorya, per poi passare a chiacchierare con i suoi amici. Dal canto suo Lily si premurò di fare la smorfiosetta con Edward, di lodare Derek per la vittoria a Quidditch e di analizzare e criticare con Glorya e Cassiopea ogni ragazza che aveva la sfortuna di passare davanti a loro.

Quando, mezz’ora più tardi, Lily entrò nella Stanza delle Necessità, ebbe l’impressione di entrare nella sala da ballo di un locale degli anni Sessanta. Un orchestra suonava in un angolo, divanetti dai toni scuri e tavolini rettangolari circondavano la pista da ballo, mentre sulle pareti erano appesi ritratti in bianco e nero di vecchie star del cinema Babbano, fra cui Audrey Hepburn, Clark Gable e altri; evidentemente chi aveva allestito il tutto aveva un particolare gusto nel prelevare solo gli elementi migliori dalla cultura dei non-maghi. Luci soffuse illuminavano la sala, irradiandosi da rotondi lucernari che pendevano dal soffitto, mostrando gruppi di ragazze intente ad individuare il miglior partito da accalappiare, ragazzi sorseggiare chissà quale cosa alcolica e, non da ultimo, Caroline Cavendish –regina indiscussa della serata- attorniata dal suo harem.

Indossava un abitino vintage, bianco con neri disegni geometrici, corto e senza spalline, con abbinate un paio di decoltè bianche. Portava i capelli acconciati con la riga di lato e una coda di cavallo che terminava in un unico boccolo dorato; il tutto sembrava apparentemente tenuto fermo da un paio di occhiali da sole bianchi che non stonavano per nulla. Era splendida e, se provava una certa nostalgia per la fine del suo percorso ad Hogwarts, non lo dava a vedere e sorrideva e scherzava con tutti. Quando la scorse, Caroline si diresse verso di lei e, raggiuntala, le disse:

-Lily cara…sei arrivata! Incantevole questa gonna di Armani!-

Lily le sorrise artificiosamente e replicò:

-Ti ringrazio, Caroline, ma nulla di più di un semplice straccetto…piuttosto, quest’abito!-

E via dicendo così, chiacchierarono sotto gli occhi più o meno attenti di tutti, fino a che la festa non entrò nel vivo.

-Balliamo?-

Lily, che stava sorseggiando qualcosa di analcolico appoggiata al bancone delle bevande, alzò gli occhi su Edward, che le tendeva una mano sorridendole sornione.

-Ma certo, con piacere- rispose la rossa, accettando il suo invito.

Vorticando stretta a lui in pista, Lily vide suo fratello James litigare con quella che riconobbe come Lynda Sunders, Richard McLynter provarci con una ragazzina del terzo, evidentemente già sbronzo e Scorpius Malfoy ballare con…Melissa Summers?

-Ah, così è riuscita ad entrare…- disse Lily, rivolta più a sé stessa che a Edward, che tuttavia la sentì e seguendo la traiettoria del suo sguardo individuò il suo migliore amico con la Summers.

-Scorpius dici? Penso volesse farsi perdonare per non essere andato con lei al Ballo di maggio…-

Lily rise sarcastica, prima di rispondergli:

-Scorpius che vuole farsi perdonare? Ma per favore…-

-Gelosa, Lily?- la punzecchiò Edward, ma sotto l’ironia Lily scorse qualcos’altro. Così, agendo spinta dal suo senso degli affari, replicò guardandolo negli occhi:

-Perché dovrei, quando sto ballando con il più bel cavaliere della festa?-

Il bel Nott le sorrise e, se non lo avesse conosciuto Lily avrebbe detto rassicurato ma, avendo capito già da tempo di che pasta era fatto Edward, preferì definirlo scaltro. Edward era bello, e popolare, e come tale voleva la ragazza più bella e popolare. Lily Potter. Poco importava che avrebbe dovuto aspettare…

-Ti dispiace se bevo qualcosa? Qui dentro fa un caldo…- gli disse Lily al terzo giro di danze; per quanto Edward fosse una compagnia piacevole, sentiva il bisogno di ritrovare Glorya e Cassiopea, che non vedeva più dall’inizio della festa, probabilmente perché anche loro come lei erano state rapite per una serie infinita di balli da chissà chi.

Sforzandosi di non pestare i piedi agli altri con eccessiva forza, Lily riuscì a tornare al banco delle bevande dove, oltre che dissetarsi, godeva anche di una vista panoramica della sala, essendo situato su un piccolo rialzo. Intravide Glorya seduta su un divanetto, a chiacchierare con un certo Ryan Hamilton, Ravenclaw terzo anno, rampollo di una famiglia che possedeva scuderie di prestigio, mentre Cassiopea stava ballando, nonché ridendo, con Adrian Bletchley, Cacciatore della squadra di Quidditch, Slytherin al quarto anno. Non era l’unica dunque, a possedere un certo occhio per le conquiste…

-Annoiata?-

Scorpius Malfoy le si era affiancato, un leggero velo di sudore a imperargli la fronte, dovuto forse alla temperatura della sala piuttosto elevata, ed un bicchiere fra le dita.

-Oh, non direi…Edward è una compagnia davvero piacevole- rispose Lily, senza guardarlo.

-Già- fece Malfoy, senza una particolare espressione sul viso.

-Tu? Melissa è una persona…senza dubbio loquace- gli chiese lei dopo qualche secondo di silenzio.

-Oh, oh cosa sento…sbaglio o la nostra Potter è gelosa?- fece Scorpius; Lily notò con piacere che era tornato ad essere la serpe fastidiosa e tagliente di prima.

-Merlino ti ringrazio. Vedo che, dopo nove mesi, hai imparato a chiamarmi per cognome. È proprio vero che la speranza è l’ultima a morire…- lo rimbeccò lei, ironica.

-Io vedo che invece più passa il tempo, meno ti reggo- disse Scorpius, acido.

-Nessuno ti obbliga a parlare con me Malfoy- gli fece notare Lily, logica.

-Hai proprio ragione!- esclamò lui, irritato non si sa per quale motivo, voltandole le spalle. Un secondo dopo era di nuovo sparito fra la folla e Lily, rimasta a fissare per un attimo il punto in cui lui si era trovato, si chiese come mai si fosse comportato così. Persona volubile Malfoy…

Facendo spallucce, tornò alla festa, senza sapere che per il resto del tempo sarebbe stata seguita da un paio di occhi argentati.

 

                                                       *****

 

-James!!!-

James Sirius Potter riemerse dal suo baule, dentro il quale stava cercando di infilare tutta la sua roba che inspiegabilmente sembrava essersi moltiplicata, sentendo la voce di Beatrice Venci, appena entrata nel Dormitorio maschile.

-Ehi…già finiti i bagagli?- l’apostrofò lui mentre Bea si sedeva sul suo letto.

-Stranamente sì…vedo che invece tu come al solito sei in alto mare!!- replicò l’italiana, gettando un’occhiata al caos che circondava la valigia del bel Potter.

-Già…- mugugnò lui, seccato; detestava fare i bagagli, doveva sempre saltarci sopra per riuscire a chiuderli!!

-Comunque…i miei hanno detto che posso venire da voi, finita la scuola- disse Beatrice e sul volto di James comparve un largo sorriso. Di riflesso, anche lei sorrise, dicendosi che forse grazie al tempo che avrebbero passato insieme, James si sarebbe accorto dei suoi sentimenti…

 

 

                                             *****

 

 -Scrivi!-

Cassiopea Sofia Malfoy, con le mani sui fianchi a mo’ di mammina apprensiva fissava astiosamente Lily Potter che, per tutta risposta si aggiustò il foulard con cui teneva i capelli legati.

Il sole splendeva alto in un cielo terso quella mattina di giugno e gli studenti di Hogwarts lo guardavano dai finestrini dell’Espresso che, correndo veloce lasciandosi alle spalle una nuvola di vapore, li stava conducendo alla stazione di King’s Cross.

Lily, Glorya e Cassiopea, dopo aver costretto tre studenti del sesto anno a trasportare i loro bagagli nello scompartimento che più le aggradava, si erano sistemate comodamente e si stavano godendo il viaggio di ritorno ognuna persa nei propri pensieri.

Lily stava appunto riflettendo sui vari modi in cui avrebbe potuto rendere la sua estate più piacevole –alias come rompere le scatole a suo padre- quando Cassiopea, che sembrava in trance profetica da più di un’ora, se n’era uscita con quella frase, rivolgendosi alla rossa Potter.

-Ehm…cosa dovrei scrivere?- chiese quest’ultima, inseguendo ancora il filo dei propri pensieri; Glorya, seduta accanto a lei, sollevò gli occhi dal romanzo che stava leggendo per seguire la loro conversazione.

-Ora niente!!! Intendo, quest’estate, scrivi!- replicò la Malfoy, inspiegabilmente irritata.

-Okay…- fece Lily esitante, studiandola –ma perché devi essere seccata nell’impormi quest’obbligo…?- le chiese poi.

-Aaaah, non capisci nulla…- sbuffò la biondina, voltandosi a guardare nuovamente il finestrino. Lily e Glorya si scambiarono uno sguardo stranito, prima di fare spallucce e di tornare ognuna alle proprie occupazioni. Ma Cassiopea non stava realmente guardando il paesaggio scorrere, così come Glorya non stava leggendo e Lily non si stava ripassando lo smalto scuro. Non l’avrebbero mai ammesso ma tutte e tre stavano pensando alla stessa cosa.

Mi mancheranno? Riusciremo davvero a vederci ogni tanto come ci siamo promesse, prima di tornare a scuola? O quest’anno passato insieme finirà nel dimenticatoio, rendendoci così estranee l’una all’altra?

Lily ripensò alla risata di Cassiopea, al banchetto di inizio, alle lacrime di Glorya, alle confidenze, ai rari gesti d’affetto, ai pomeriggi passati insieme a fare i compiti…e le prese in giro, le passeggiate nel parco di Hogwarts, le chiacchierate in riva al Lago…e ancora, ai preparativi mattutini con Glorya, ai vani tentavi di svegliare Cassiopea, per poi osservarla mangiare tutto alla velocità della luce…ricordò quando si era trovata a difendere quest’amicizia da Caroline, a quanto le fosse costato mettere da parte il suo naturale egoismo e la sua diffidenza verso tutti e tutto per creare il primo vero rapporto umano con le due ragazzine che, silenziose, viaggiavano con lei.

Glorya rivide il volto di Lily, china su di lei, quando l’aveva trovata a piangere nel sonno…i suoi occhi violetti all’apparenza duri che in realtà le stavano comunicando tutto l’affetto che nascondevano…ricordò il calore dell’abbraccio di Cassiopea, i lunghi discorsi che si erano fatte prima di decidersi a far capire a Lily che non volevano essere messe da parte per un’effimera popolarità…ricordò quanta forza ci era voluta per svelare loro la sua realtà familiare ed il senso di leggerezza provato quando si erano comportate esattamente come si era aspettata…sorrise al pensiero del loro strano modo di starle vicine, non soffocanti, non apprensive, semplicemente Lily e Cassiopea, con la loro freddezza, con il loro volerle bene, l’essere pronte a curare le ferite del suo cuore.

Cassiopea ricordò la prima volta che aveva visto Lily Potter, altera e algida, seduta sullo sgabello con il Cappello Parlante in testa, l’inspiegabile senso di contentezza che l’aveva presa quando era stata assegnata a Slytherin…l’iniziale diffidenza verso Glorya che, sebbene conoscesse da sempre per via dell’amicizia fra i loro padri, si era sempre mostrata come una ragazzina chiusa e scostante…i primi passi verso un’amicizia sincera, in cui Cassiopea poteva essere semplicemente se stessa, non doveva sforzarsi di piacere a nessuno, lontana dagli occhi di sua madre…ripensò con un sorriso alle loro espressioni preoccupate quando non l’avevano trovata a letto, la notte in cui aveva dormito con Scorpius…le buffe facce che facevano ogni mattina quando la vedevano mangiare come un leone a dieta…la gioia nel constatare che, da qualche parte, esistevano altre due anime affini alla sua.

Un anno di Lily, Glorya e Cassiopea passò davanti ai loro occhi.

-Che silenzio fanciulle, vi è morto il gufo?-

Edward aveva aperto la porta del loro scompartimento senza che nessuna delle tre se ne accorgesse e si era, con Derek e Scorpius, accomodato sul sedile accanto a Cassiopea.

-Sarà l’effetto viaggio di ritorno…- ipotizzò Derek, visto che nessuna delle tre dava cenni di vita.

-L’effetto viaggio di ritorno?- gli chiese Glorya, stranita.

-Sì…ne presentate i sintomi: sguardo perso nel vuoto, attività interrotte, espressioni impassibili…- elencò Edward, studiandole con attenzione come se fossero tre casi irrecuperabili.

-Si, ma cosa sarebbe questo effetto, di grazia?- domandò ancora Lily, curiosa.

-Aaah…non ve lo possiamo dire, lo scoprirete da sole- replicò Derek, con fare saccente.

-Piuttosto, Bloody ti ha mangiato la lingua?-

Cassiopea si rivolse al fratello che non sembrava mentalmente presente; intanto il treno stava rallentando, segno che stavano per giungere a King’s Cross.

-Ah-ah- fece Scorpius ironico, senza però darle una risposta.

-Spero che comunque tu sia in grado di tirare giù i nostri bauli- gli disse Lily, stiracchiandosi annoiata; naturalmente lei non poteva certo rovinarsi le unghie afferrando il suo bagaglio, che come minimo pesava un quintale!

-Prego? Mi auguro di non aver sentito bene- replicò Scorpius minaccioso, occupandosi solo delle valige di sua sorella, così come stava facendo Derek.

-Aaah Lily dà qui…lascia perdere Scorpius, il solito maleducato…- disse Edward, aiutando la Potter.

Così, fra battutine e sbuffi di fatica, i sei Slytherin –Edward non riteneva che fosse il caso di cercare suo fratello- scesero dal treno e, prima di avviarsi ognuno verso i propri genitori, si fermarono per salutarsi.

-Allora buone vacanze ragazze, ci si vede a settembre!- si congedò Edward, sfiorando la guancia di ognuna con un bacio, anche se si soffermò una frazione di secondo di più su quella di Lily, -sempre se ritrovo Thomas…- lo sentirono borbottare mentre si avviava verso Pansy e Theodore, un pelo affranto.

-Quello se non sbaglio è l’autista di papà…- mormorò Glorya, che un attimo dopo venne stritolata da Derek; non si sarebbero rivisti per almeno un mese. Quando riuscì a districarsi dalle braccia del fratello, che raggiunse l’elfo domestico di Lysa senza più voltarsi a guardarla, Glorya si ritrovò gli occhi di Lily e Cassiopea puntati addosso.

-Sì, ho capito! Se soffrirò di solitudine, ve lo farò sapere!!!- esclamò irritata e per la seconda volta nel giro di un minuto venne catturata in un abbraccio stritolacostole, nel quale suo malgrado si trovò coinvolta anche Lily.

-Ehi Lily, muoviti! Mamma e papà ci stanno aspettando!-

-Un attimo, James!- sbottò Lily seccata, all’indirizzo di suo fratello che con Albus, Bea che evidentemente aveva accettato l’invito dei Potter, e i numerosi cugini Weasley, le passò accanto dirigendosi verso Ginny, Harry e gli altri genitori.

-Pare che io debba andare- disse allora Lily, rivolta più a Cassiopea che a Scorpius.

-Già…- le rispose la biondina.

Lily, che detestava gli arrivederci, fece per voltarsi, quando si sentì afferrare per un braccio.

-Non potevi scampare!- l’apostrofò Cassiopea, stringendola a sé.

-Uffa, la solita sentimentale!- sbuffò Lily, sorridendo nascosta.

Cassiopea la lasciò andare e, individuato suo padre, si diresse verso di lui lasciando –volutamente?- Scorpius con Lily.

-Beh, buone vacanze Malfoy- disse quest’ultima, scorgendo i cenni impazienti che sua madre le rivolgeva da lontano.

-Lo saranno sicuramente, dato che non ti vedrò per tre mesi!- replicò Scorpius, fingendosi sollevato.

-Idem!- lo rimbeccò Lily e fece per superarlo, ma lui le sbarrò il passo.

-Buone vacanze anche a te, Lilian- le disse, serio, sfiorandole rapido una guancia con un dito; prima che Lily avesse il tempo di capire cosa fosse successo, lui era già scomparso.

 

 

Spazio Autrice:

 

Salve gente!!!! Spero di non avervi fatto attendere troppo…bene, ecco il capitolo che segna la conclusione del primo anno ad Hogwarts di Lily. Come già detto alla fine del precedente capitolo, ora inserirò uno o due capitoli con alcuni momenti delle vacanze estive più uno con il riassunto del secondo, terzo e quarto anno di Lily e company, per poi passare a raccontarvi come io immagino il suo quinto anno ad Hogwarts.

Che altro dire…beh, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, devo dire che a me sembra un po’ troppo pesante in alcuni punti, ma lascio a voi il giudizio! : )

Ringrazio chi ha messo la mia storia fra preferiti e seguite, chi ha solamente letto e passo ora a rispondere alle 8 recensioni lasciatemi a “Waiting for summer”.

 

Amber_green: grazie mille per la recensione, fa sempre piacere sapere che la mia Lily piace!!! Un bacio, alla prossima!!!

 

Aislin: mi sento molto onorata per il fatto che tu abbia deciso di recensire la mia storia e non può che farmi piacere sapere che hai passato tutta la serata a leggerla!! Davvero, non smetto mai di stupirmi per il fatto che ciò che scrivo piaccia alla gente…perciò non posso che ringraziarti per la recensione ed augurarmi che questo capitolo sia all’altezza di tutti gli altri!!! Grazie mille, alla prossima!

 

Hayley_Gin91: grazie davvero per la recensione, come vedrai durante l’estate ne succederanno in casa Potter, proprio a causa della nostra Lily cattiva e Serpeverde!!! Spero di aver postato abbastanza in fretta e mi auguro continuerai a seguirmi!! Grazie ancora per il commento, alla prossima!

 

Alexandra_Potter: wow, il tuo “bravaaaaaaa” mi ha fatto un sacco piacere, così come gli aggettivi con cui hai descritto la mia ff!!! Grazie mille per la recensione, spero me ne lascerai altre!! Alla prossima!

 

Le_3_Sclerate_The_Best: innanzi tutto ti ringrazio per la recensione e rispondo subito alla tua domanda, che non è per nulla scema, tranquilla!!! Sì, come ho scritto Lily va da Scorpius apparentemente per una sorta di debito nei suoi confronti, ma, come emergerà più avanti, anche perché loro due sono irrimediabilmente attratti l’uno dall’altra…solo che ancora non lo sanno, ce ne vorrà prima che lo capiscano!! Spero di averti chiarito il dubbio, ti ringrazio per la recensione e spero di vederne tante altre!! Baci, alla prossima!!!

 

Francy_Malfoy: sono davvero contenta che la mia Lily ti piaccia, personalmente per descriverla così cerco di immaginarmi come mi sentirei io se mi “costringessero” ad omologarmi a tutti gli altri…e sapere che il modo in cui scrivo piace anche ad altre persone mi fa davvero felice. Perciò non posso che ringraziarti per la recensione e augurarmi di essere stata abbastanza veloce nell’aggiornare!! : ) ancora grazie, alla prossima!!

 

Ly4ever: aaah a chi lo dici…mi sa che per ora dobbiamo accontentarci delle vacanze natalizie!!! : ) comunque, passando alla ff, posso dirti con sicurezza che Glorya darà del filo da torcere a suo padre, così come Draco ha tutta l’intenzione di rompergli le scatole. E per Lily e Scorpius…eh si, mi sa che ci sarà da aspettare, ma come vedi sono già sulla buona strada!!

Ti ringrazio moltissimo per la recensione, alla prossima!! Baci!!

 

Aleu: davvero hai letto la mia ff tutta in un pomeriggio?!?! Wow, che emozione!! Sul serio, sono troppo contenta di sapere che la mia storia piace così tanto da tenere incollati al pc per un pomeriggio!!! : ) ti confesso che a Scorpius avrei voluto far dire qualcosa di più non so…malfoyesco, ma poi mi sono detta che una frase del genere avrebbe fatto più effetto : )

Ti ringrazio moltissimo per la recensione e per avermi rincuorata, spero di essere stata abbastanza veloce nell’aggiornare!! Un bacio, alla prossima!! : )

  
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