Fiducia
Personaggi:
Enrico VII/Charles Brandon
Avvisi:
(troppo poco) slash
Conteggio
Parole: 444
Note:
I prompt mi hanno mangiato l'anima =) I
Tudors: Enrico VIII/Charles Brandon – fiducia
per il Doppio
misto festival @ ff_serietv_ita
Per
quanto assurdo sembri, Hal è il diminutivo di Henry. Siccome
non
conosco diminutivi di Enrico, ho tenuto Hal.
Ispirata
al dialogo nella prima stagione, episodio
3.
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“Ho
un incarico per voi, Charles.”
“Ai
vostri ordini.”
Il
Re spiegò che sua sorella Margaret sarebbe andata in sposa
al re del
Portogallo, e chiese a Charles di accompagnarla.
Questi
gli rivolse un'occhiata tanto stupita da risultare buffa.
“Perché
io?”, si azzardò a chiedere. Stava parlando col
suo re, ma era pur
vero che il suo re spesso per lui era semplicemente Hal.
“Voglio
qualcuno fidato.”, fu la risposta di Enrico, data in tono
noncurante e leggero mentre dava di sprone al cavallo per distanziare
la scorta.
Charles
fece accelerare il proprio cavallo per restare al suo fianco.
“E
voi vi fidate di me?”
“Come
di me stesso. Ovvero molto poco.”, sogghignò
Enrico.
“Oh,
andiamo, Hal! Io di voi mi fido.”, lo guardò negli
occhi,
“Moltissimo.”
Enrico
sfoggiò quel suo sorriso predatorio e poco rassicurante che
aveva il
potere di affascinare e spaventare allo stesso tempo prima di
allontanarsi al galoppo.
E
Charles non poté fare altro che seguirlo.
“Allora”, insistette,
“perché io?”
Non
gli piaceva l'idea di dover mancare a lungo da corte. Anzi, di stare
lontano da Enrico, se doveva essere sincero.
“Perché
mi fido, ve l'ho già detto”, ribadì
Enrico, suonando quasi
scocciato.
Charles
si rese conto di non potersi spingere troppo in là. Far
infuriare il
proprio re, amante e migliore amico non era affatto una buona idea.
Decise di tentare con una battuta dal tono leggero. “Vi
fidate di
me con una bella donna?”
Il
volto di Enrico si girò verso di lui con uno scatto degno di
una
vipera pronta a colpire. “Con mia sorella?”,
domandò, affilando
lo sguardo e ghignando pericolosamente, “Certo che mi fido.
Perché
non dovrei? In ogni caso, voi siete già fidanzato
con...”,
gesticolò nervoso con una mano: non ricordava il nome della
donna.
Charles
ne ricordava il nome, ma poco di più. Non era neppure certo
che
l'avrebbe sposata, alla fine. Dopo tutto cambiava poco.
“Ma
c'è un ostacolo”, proseguì Brandon,
rivoltando la questione dal
lato pratico, “Io non posso dare in sposa la sorella di un
re.”
Il
sorriso di Enrico lampeggiò ancora, mentre gli si avvicinava
quanto
più possibile, sporgendosi dalla sella per soffiargli in un
orecchio: “Per questo vi nomino duca di Suffolk.”,
gli batté una
mano su una spalla, poi scese verso il suo petto, lentamente, sempre
più in basso, “Questo soddisfa vostra
grazia?”
Vostra
grazia era
più che soddisfatto
in quel momento. E non solo della nomina a duca.
Bisognava
ammettere che Hal trovava sempre il modo di mettere a tacere le
proteste. Avesse usato sempre metodi tanto gradevoli!