Crossover
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Autore: Cicciolgeiri    15/12/2009    7 recensioni
Un misterioso nemico sta seminando il caos nelle nostre fiabe preferite. Il suo scopo? Far sparire per sempre il "vissero tutti felici e contenti" a cui siamo tanto affezionati. Toccherà agli agenti del DRAF (Dipartimento Regolamentazione Attività Fiabesche), fondato nientemeno che da Walt Disney in persona, assicurare il furfante alla giustizia e salvare le fiabe prima che sia troppo tardi. Ce la faranno? Venite a scoprirlo...
Genere: Commedia, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Fumetti, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aloha, amici! Eccovi il secondo capitolo della ficcy, nel quale alla Macchia viene in mente qualcosa che non promette nulla di buono … PS Questo il disegno di Tiana e Naveen fatto dal nostro Rick: http://davidkawena.deviantart.com/art/The-Princess-and-the-Frog-08-125261232

<< ORA BASTA! >> Aladdin irruppe nell’ufficio del signor Lasseter come una furia, sbattendosi così forte la porta alle spalle che una cornice precipitò giù dalla mensola e andò in frantumi.
John Lasseter, che fino a pochi istanti prima stava visionando tranquillamente alcuni schizzi della principessa Tiana lasciatigli da Rick Macki, lo guardò a metà tra il sorpreso ed il terrorizzato.
<< Al, vecchio mio, che ti succede? >> domandò.
<< AAAAH! >> Aladdin cacciò un urlo rabbioso che fece sobbalzare il produttore esecutivo.
<< Che mi succede?! CHE MI SUCCEDE?! >> ripeté, con una nota isterica nella voce. Era talmente imbufalito che John non si sarebbe sorpreso di vedergli fumare le orecchie da un momento all’altro. Ma, se c’era una cosa che ( purtroppo a sue spese) in tutti quegli anni di lavoro agli Studios aveva imparato, era che quando un personaggio era arrabbiato non bisognava mai e poi mai prenderlo in giro. Si ricordava ancora di quella volta quando, circa tre anni prima, aveva commesso il grossissimo errore di canzonare Biancaneve per via della sua nuova pettinatura e lei si era infuriata talmente tanto da ordinare ad un intero stormo di usignoli di attaccarlo. Risultato: si era tolto piume dalle parti più impensate per tutto il mese seguente, e questo è tutto dire.
Così, memore delle sue brutte esperienze, John prese il coraggio a due mani e cercò di calmare Aladdin, offrendogli una delle sedie davanti alla scrivania. << Prego, amico mio, mettiti comodo. Sai che a me puoi raccontare tutto, vero? Di’, cos’è che ti turba? >>
Al si passò una mano sul viso, sbuffando. << John, io non ce la faccio più, sul serio … >>
John aggrottò la fronte, preoccupato: che Aladdin volesse abbandonare il mondo dello spettacolo?
<< Be’, ma … Al, se è ancora per quella faccenda dell’aumento potremmo discuterne, insomma non c’è bisogno di arrivare a
tanto! >>
Aladdin sollevò lo sguardo e lo guardò con aria confusa. << Ma di che cavolo stai parlando? >> chiese.
John contraccambiò l’occhiata. << Tu hai appena detto che non ce la fai più! Ma io ti dico che non c’è alcun bisogno di mollare tutto: insomma pensa a Jasmine, al Genio … >>
<< Naah! >> Al agitò la mano come per scacciare una mosca molesta. << Non mi stavo riferendo al lavoro, John! Io mi riferisco … mi riferisco … >> il suo sguardo si riempì d’odio, << io mi riferisco a quei due. >>
<< Ehm … >> John si grattò la pelata con una penna biro: adesso era ancora più confuso di prima.
<< Ade e Jafar, no? Il dinamico duo dei deficienti >> Aladdin si fece scrocchiare le nocche con fare minaccioso.
John Lasseter per poco non si mise a ridere dal sollievo. << Ahhhh! Loro due, già … be’? Cos’hanno combinato stavolta? >>
Aladdin emise un suono a metà tra uno sbuffo e un ringhio, infuriandosi di nuovo.
<< Cos’hanno combinato, eh? Vuoi saperlo veramente? >>
<< Be’ >> iniziò John, << dal momento che te l’ho chiesto, io … >> ma l’altro lo interruppe, attaccando a parlare a raffica.
<< Hai presente il vestito nuovo che ho comprato a Jasmine? Sai, quello che mi è costato TRE MESI DI STIPENDIO! Già, quello! E non è che qui ci strapaghino, dico bene? Be’, oggi è successo che, andandolo a riprendere in lavanderia … sai, perché Jaz ha la fissa del “bucato fresco” e io le avevo detto: “ Ma no, cara, che bisogno c’è di lavarlo?! I commessi del negozio non se lo mettono mica!”. E lei: “No, no: portalo in lavanderia!” E adesso cosa dovrei fare? Dirle: “te l’avevo detto”? Perché io in effetti glielo avevo detto! E adesso si arrabbierà con me! E … >>
Se c’era un solo difetto in Aladdin era che, quando si innervosiva, incominciava a parlare a macchinetta e l’ultima cosa che John voleva era di farsi venire l’emicrania. << Al? >> lo chiamò.
<< … e a nessuno verrà in mente che il vecchio Aladdin l’aveva detto! No! Jaz mi spellerà vivo, il Genio mi prenderà in giro per il resto della mia vita e quei due babbuini mi sghignazzeranno alle spalle per … >>
<< AL? >> John alzò leggermente la voce.
<< … sempre, ma nessuno darà la colpa a loro! E certo, poverini! Dopotutto >> Aladdin fece le virgolette con le dita << “anche loro sono dei personaggi come noi”, non è colpa loro se sono malvagi, è solo che li disegnano così! Non … >>
<< ALADDIN! >> urlò John, così forte che l’altro si bloccò, la bocca ancora spalancata. John sospirò e prese a massaggiarsi le tempie: e pensare che fino a pochi istanti prima stava visionando bozzetti in assoluto relax. << Mi fai la cortesia di raccontarmi cos’è successo senza divagare? >>
Al si schiarì la voce, un po’ imbarazzato. << Sì, scusami. Te la farò molto breve. >>
Lasseter roteò gli occhi. << Grazie al cielo. >>
Aladdin lo ignorò e proseguì. << Oggi sono andato a riprendere l’abito in lavanderia ed era completamente macchiato d’inchiostro! E quando dico “completamente” intendo dire proprio … COMPLETAMENTE! >>
John aggrottò la fronte: come era possibile? La lavanderia non aveva mai dato nessun problema: dopotutto era Minnie a gestirla e di lei ci si poteva fidare …
<< Hai avvisato Minnie? >> chiese.
Aladdin annuì. << Sì, naturalmente, ma lei mi ha detto che quando è uscita l’abito era immacolato, perfettamente sigillato nella busta. Poi stamani me lo ha riconsegnato e io mi sono accorto del danno solo quando l’ho tolto dal fodero, a casa mia. >>
John aggrottò le sopracciglia: non gli andava di sospettare di Minnie, anche perché non avrebbe avuto nessun motivo per compiere quel gesto, ma anche ammettendo che fossero stati Ade e Jafar … come cavolo avevano fatto?
<< Così tu pensi che dietro ci siano Ade e Jafar, giusto? >> disse.
L’altro annuì con veemenza. << Ne sono certo! Lo sai, è da secoli che vogliono giocarmi un tiro mancino! Io ero il prossimo della lista! >>
<< Mhhhhh … >> John Lasseter ci pensò un po’ su. Ade e Jafar si erano guadagnati una pessima reputazione all’interno degli Studios per via della loro alquanto sgradevole inclinazione ad allearsi per fare scherzi di cattivo gusto agli altri personaggi. Solo il mese prima qualcuno aveva rubato i mutandoni portafortuna di Hercules e i sospetti vertevano tutti su di loro. Possibile che avessero trovato il modo di entrare di nascosto nella lavanderia?
<< Ascoltami bene, Al >> iniziò John. << Hai un qualche tipo di prova che confermi i tuoi sospetti su quei due? >>
<< Be’ … no, ma … >>
Lasseter lo interruppe: << Sei assolutamente certo che uno di loro o entrambi si siano intrufolati ieri notte nella lavanderia, superando tutti i sistemi di sicurezza, abbiano trovato il vestito di Jasmine, l’abbiano macchiato d’inchiostro e poi rimesso a posto? >>
<< Io … voglio dire, no, però … >>
<< E infine >> il produttore esecutivo levò una mano per fargli fare silenzio, << sei in grado di spiegare come cavolaccio siano riusciti a fare tutto ciò? >>
Al sospirò, abbandonandosi sulla sedia: << No John, non ne sono in grado. >>
Il signor Lasseter annuì. << Ecco, appunto. Vedi, Al … tu lo sai quanto io tenga a te, quanto tenga a tutti voi! E vedi, non è che io possa chiamare DRAF, CIA e compagnia bella per ogni incidente che capita! Ti giuro che mi occuperò della situazione, ma tu devi promettermi che starai calmo, d’accordo? >>
Al annuì controvoglia. << Va bene. >>
<< Questo è il mio ragazzo! >> esclamò John. << E ora vai, non vorrai far tardi sul set, vero? Le riprese stanno per iniziare e sai meglio di me quanto Abù e il Tappeto tengano alla nuova serie! >>
Aladdin fece un sospiro profondo e mormorando un “sì, hai ragione”, si alzò e uscì dall’ufficio, lasciandolo nuovamente solo.
Ma se John Lasseter pensava di potersene tornare tranquillamente alla sua occupazione si sbagliava di grosso: quelle di Aladdin furono solo le prime di una lunga serie di lamentele che, quel giorno, un mucchio di personaggi gli esposero. Belle aveva ritrovato il suo libro preferito completamente macchiato d’inchiostro e, testuali parole, “esigeva giustizia per quel crimine così efferato”; qualcuno aveva inzuppato d’inchiostro la bambolina preferita di Lilo e la piccola, in lacrime, l’aveva pregato di rintracciare il responsabile. Infine, come se non bastasse, gli si era presentata davanti persino Crudelia DeMon, la cui pelliccia di visone albino d’Alsazia (o qualcosa del genere) era stata irrimediabilmente imbrattata d’inchiostro.
Inchiostro, inchiostro, inchiostro. Tutti avevano dei problemi con l’inchiostro. Che Jafar ed Ade l’avessero scelto come loro nuova firma? John non lo sapeva, ma se così era quei due avevano davvero esagerato. Nessuno poteva impedire a John Lasseter di visionare bozzetti: era arrivato il momento di fare una chiacchieratina.
E così, grattandosi un’ultima volta la pelata con la biro e riponendo i disegni al sicuro nel quarto cassetto della scrivania, uscì dallo studio a passo di marcia, deciso a far luce sul mistero.

Il grassone se n’era andato.
La Macchia sgusciò fuori dalla biro appoggiata sulla scrivania e gocciolò fin sul pavimento. Aveva passato tutta la notte a girovagare per gli Studios, alla ricerca della principessa Tiana, ma aveva trovato solo un sontuoso vestito e una pelliccia che forse potevano appartenerle, e una bambola di pezza verde molto brutta che si era divertito ad imbrattare.
Si guardò intorno: l’ufficio di Lasseter era pieno di colori. A tempera, acrilici, pennarelli, pastelli … Strisciò verso la mensola più vicina e risucchiò un’intera confezione di pittura ad olio, diventando di tutti i colori. Forse così alla principessa Tiana sarebbe piaciuto di più …
Sin dal primo momento che l’aveva vista, quando era gocciolato fuori dalla penna di Rick Macki, l’aveva trovata bellissima … avrebbe tanto voluto dirle ciò che pensava, ma nessuno gli aveva disegnato una bocca, così si era limitato ad abbracciarla con i suoi tentacoli d’inchiostro, imbrattandola. E poi quel Macki l’aveva aspirato via come uno scarabocchio da quattro soldi, come se la Macchia non fosse sgorgata dalla sua stessa penna! I disegnatori non dovrebbero amare i loro personaggi? Perché lui, la Macchia, era stato aspirato e relegato in un cassetto? Se solo avesse trovato Tiana … lei avrebbe capito: erano stati creati insieme, erano fatti per stare insieme!
La Macchia si allungò, ribollì, divenne di tutti i colori dell’arcobaleno e poi prese a strisciare per la stanza, in cerca di un indizio, di qualsiasi cosa.
Entrò in ogni scaffale, in ogni fascicolo, controllò persino nei quadri, ma niente. Poi si intrufolò nei cassetti della scrivania, li ispezionò uno per uno, e alla fine trovò quello giusto. Era chiuso a quadrupla mandata, ma per una macchia dotata come lui non era un problema: sì introdusse nella serratura e gocciolò all’interno, stando attento a non sporcare Tiana. Fu allora che si rese conto di avere una bocca, poiché stava sorridendo. Eccola lì, in tutto il suo splendore, disegnata sul foglio.
<< Tiana … >> mormorò. Si avvicinò sempre di più, felice come non mai … eccola, era lì, non li avrebbero più divisi, mai più!
Ma, ad un tratto, notò qualcosa: un altro disegno, sotto quello che raffigurava la principessa. La Macchia aggrottò quella che aveva scoperto essere la sua fronte e scostò il ritratto di Tiana …
Rimase di stucco, perdendo all’improvviso la sua colorazione sgargiante, tornando d’inchiostro nero: il secondo disegno rappresentava Tiana ed un giovane molto bello che si tenevano per mano, guardandosi dolcemente. Poco più in basso, una scritta recitava: “La principessa Tiana e il principe Naveen”.
Chi era quel Naveen? Come osava? Tiana era la sua principessa! Erano nati dalla stessa penna, fatti per stare assieme … ma la Macchia non era un principe e a Tiana era proprio un principe che occorreva …
Una lacrima d’inchiostro cadde sul foglio, proprio sul viso di Naveen.
La Macchia stava già per uscire dal cassetto, piangendo sommessamente, ma ad un tratto successe una cosa molto strana: la lacrima si contorse, diventando l’esatta copia del volto del principe.
E, a quel punto, alla Macchia venne un’idea formidabile, perché se un principe doveva stare con Tiana, un principe avrebbero avuto, uno ed uno solo …



RINGRAZIAMENTI:
voglio ringraziare tutti coloro che seguono e preferiscono questa storia, ma soprattutto coloro che recensiscono!!

Recensione di ikarikun [Contatta] del 12/12/2009 - 07:38PM al capitolo 1: Prologo - Firmata Ecco qui un nuovo cappy, spero ti piaccia: fammi sapere^^

Recensione di Kary91 [Contatta] del 12/12/2009 - 12:54PM al capitolo 2: Capitolo 1 - Firmata Sono contentissima che ti sia piaciuta, dvvero!!! Poi Scar è uno dei miei cattivi preferiti (insieme a Jafar e Ade) e sono contenta tu l’abbia trovato strepitoso!!! Wow, non so che dire!!! Ti ringrazio tantissimo e ti invito a continuare a seguire e recensire ^^ Baci

Recensione di CloudStrifeAC [Contatta] del 09/12/2009 - 12:12AM al capitolo 1: Prologo - Firmata La tua metafora cartooniana non fa altro che riempirmi d’orgoglio *me commossa* Eh sì, il DRAF prende un po’ spunto da Polizia Dipartimento Favole, un cartone che da piccola mi piaceva tanto, così come il mitico ROGER RABBIT, che considero un capolavoro *_*.

Recensione di sarawinky [Contatta] del 07/12/2009 - 05:15PM al capitolo 1: Prologo - Firmata Whahah lol!!!! Mi sa che hai ragione, Tiana è di colore per quello XDXD Continua a seguire e a recensire, e se vuoi dare una mano al DRAF compila la scheda del personaggio che ti ho inviato ^^

Recensione di Glance [Contatta] del 07/12/2009 - 12:20AM al capitolo 2: Capitolo 1 - Firmata Whaaaaa … ME GONGOLA ^^ Che dirti??? Ti ringrazio tanto, sentirsi fare tutti questi complimenti ti sprona a scrivere!!

Recensione di grandjack [Contatta] del 06/12/2009 - 11:47PM al capitolo 1: Prologo - Firmata Grazie per i tuoi complimenti come sempre! Sì, sì a me fa piacere avere un recensitore che sia obbiettivo, fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo!!!

Recensione di Nishi [Contatta] del 06/12/2009 - 02:49PM al capitolo 2: Capitolo 1 - Firmata Wow grazie non mille … TREMILA!!! Continua a seguire e fammi sapere cosa ne pensi, mi raccomando!!!

Recensione di Anonimo9987465 [Contatta] del 05/12/2009 - 11:16PM al capitolo 2: Capitolo 1 - Firmata HELLOOOOOOO!!! Contenta come al solito che la fic ti appassioni! Seto apparirà tra breve assieme al resto del DRAF, perché per i nostri eroi stanno per iniziare i guai!!

Recensione di LaRagazzaDelleMargherite [Contatta] del 05/12/2009 - 10:22PM al capitolo 2: Capitolo 1 - Firmata Prima di tutto grazie dei complimenti!!! Eh eh … in questo capitolo come puoi ben vedere la Macchia non sembra molto bene intenzionato (ne parlo al maschile, perché in effetti è un essere maschile ^^)

  
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