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Autore: kamomilla    24/06/2005    13 recensioni
Questo è il seguito di "Una nuova vita". Hermione e Draco sono ormai adulti e molto innamorati. Vivono insieme a Malfoy Manor, anche se la loro vita non è sempre tutta rosa e fiori. Ma è la loro vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL MATRIMONIO

IL MATRIMONIO

Parte seconda

 

 

 

 

 

Sabrina ammiccò al cameriere-barista moro e gli regalò un sorriso sexy.

-Mi versi un altro whisky incendiato?- domandò parlando a pochi centimetri dalle sue labbra.

-Incendiario.- la corresse lui ricambiando il sorriso.

-Incendiario, sì, scusa.- ridacchiò. –Qui anche i drink hanno nomi strani.-

-Tu non sei una strega, vero? Sei una babbana.-

-Esatto.-

-Allora sei una parente della sposa. Draco Malfoy non ha parenti babbani.-

-Sono la migliore amica di Hermione Gran… cioè, Malfoy. Tu sei…

-Il cameriere.- concluse lui facendo una smorfia. La bionda sorrise.

-Intendevo il tuo nome.-

-Ah. Andreas. Tu?-

-Io sono Sabrina e…

-… e deve assolutamente andare dalla sua amica!- s’intromise Draco prendendola per il braccio e trascinandola lontano dal bar.

-Ehi!- sbottò lei. –Con quello poteva uscirci qualcosa!-

-Ci provi con i camerieri?!-

-Tua moglie faceva la cameriera prima di iscriversi all’università.-

-Questo non c’entra affatto! Ora mia moglie è mia moglie e tu sei la sua migliore amica ed io non posso permettere che i fotografi ti ritraggano a flirtare con il cameriere!-

-Allora trovami qualcun altro con cui flirtare, perché io mi sto annoiando! Voglio parlare con Herm, ma lei deve passare il tempo con i boriosi arroganti che per colpa della tua voglia di salvare il mondo sono venuti al vostro matrimonio!-

Draco le lanciò un’occhiataccia.

-Non parlarmi così. E non lamentarti anche tu, che proprio non è il caso. Ti assicuro che avere tra i piedi tutti questi boriosi arroganti non mi fa affatto piacere.-

-Non vedo che differenza faccia a te, dato che là c’è Hermione, non tu! Tu vieni ad impicciarti degli affari miei!-

Il ragazzo sbuffò e fece un gesto seccato con la mano.

-Fai quello che vuoi, ma non provarci con i camerieri! Vado da mia moglie!- e se ne andò con passo deciso. Sabrina era di nuovo sola. Si guardò intorno: c’erano solo coppie. Draco ed Hermione, mano nella mano, chiacchieravano amabilmente con Cornellius Caramell, il Ministro della Magia, Arthur e Molly Weasley ballavano in mezzo al giardino, così come Fred e George con le loro consorti. Ron e Calì invece erano in posa davanti alla macchina fotografica di Colin Canon con la bambina in braccio. Una bionda che non aveva mai visto sussurrava qualcosa all’orecchio di un elegante sessantenne. Erano tutti dannatamente accoppiati. Guardò meglio. Non tutti. Appoggiato ad una grande quercia c’era Harry. Da solo. Sabrina gli si avvicinò di soppiatto, urlandogli poi un ciao nell’orecchio. Il ragazzo fece un salto di mezzo metro.

-Sabrina! Santo cielo, che spavento!- disse portandosi una mano al petto.

Lei gli sorrise.

-Mi sto annoiando.- cantilenò.

-Ma dai, al matrimonio della tua migliore amica ti annoi?-

-Sì. Per carità, solo felicissima per Hermione, ma… oggi lei non ha troppo tempo per me, con tutta la gente che c’è qui! E non posso nemmeno flirtare, Draco “qui comando io” me l’ha proibito!-

-Beh, è casa sua…

-Non ti ci mettere pure tu!-

Harry scoppiò a ridere.

-Okay, scusa. Ma così, giusto per curiosità, con chi stavi flirtando?-

-Con il barista.-

La risata del moro aumentò d’intensità. Sabrina lo fulminò con lo sguardo.

-Si può sapere cosa c’è da ridere?!-

-Ci stavi provando con il barista? Qua ci saranno una cinquantina di ricchissimi giovani amici e conoscenti di Malfoy e tu ti trovi un barista?-

-Hanno il fascino della divisa.- si difese la bionda stringendosi nelle spalle.

-Tu sei matta!-

-Lo so, ma sono disperata! Voglio qualcuno che mi faccia le coccole.- piagnucolò.

Harry le si avvicinò e la strinse a sé, scompigliandole i capelli. Era un contatto del tutto fraterno ma Sabrina non poté fare a meno di ritornare con la mente ai tempi in cui stavano assieme. E a come si sentiva quando lui la stringeva così. Senza quasi rendersene conto appoggiò la testa sul petto muscoloso di lui.

-Ginny è fortunata, Harry. Ad averti come marito, intendo.-

Il moro allentò di un poco la stretta. Non avevano più avuto conversazioni di quel tono da quando si erano lasciati.

-Grazie, Sabri.-

-È la verità. A volte vorrei non averti mai lasciato.-

Harry si districò da lei.

-Sabrina…

Non poté andare avanti, che la bionda posò le sue labbra su quelle di lui. Fu un bacio breve, superficiale, ma quando si staccarono entrambi tremavano. Si guardarono, spaventati. Sabrina si coprì gli occhi con le mani.

-Dio santo, Harry… scusami! Ho fatto una cosa stupida, io… non volevo! Ti giuro che non volevo! Dio… tu neanche mi piaci più! Volevo solo baciare qualcuno e… dannazione, ma perché ho trovato te?!-

Lui scollò le spalle, senza sapere bene cosa dire.

-Io sono sposato.- sussurrò solo.

-Lo so! E con una mia cara amica, per di più! Senti… facciamo finta che non sia successo niente, va bene? Non ti offendere, ma davvero non m’interessi più. Non so cosa mi sia preso!- borbottò Sabrina prima di scappare via.

 

 

 

 

 

Camilla si sedette sotto al suo albero preferito, il grande salice piangente che Draco aveva piantato in onore del suo nono compleanno. Adorava stare lì sotto. I rami piegati in avanti le garantivano un bel fresco anche nei giorni più caldi e poi le sembrava che nessuno potesse vederla. Ed in quel momento non le sarebbe dispiaciuto essere invisibile. Un centinaio di persone che non aveva mai visto l’avevano abbracciata e le avevano fatto un mucchio di domande, secondo lei parecchio inopportune, su come si sentisse vedendo che sua madre si sposava con qualcuno che non fosse il suo vero padre. Naturalmente lei aveva tranquillamente risposto che Draco praticamente era suo padre, ma le avevano dato fastidio lo stesso.

Si era appena appoggiata contro al tronco dell’albero, quando un ragazzino su per giù della sua età la raggiunse.

-Ciao!- le disse accomodandosi accanto a lei.

-Ciao.- rispose timidamente.

-Io sono Daniel Nott. Tu come ti chiami?-

-Camilla.-

Lui annuì.

-Sei la figlia di Draco Malfoy.-

La ragazzina rimase stupita. Dopo ore che la gente non faceva che chiederle se fosse figlia di Hermione arrivava uno che le chiedeva, anzi, constatava, che era la figlia di Draco. Era una situazione strana.

-Sì.-

-Papà mi ha parlato spesso di te. Tu non mi conosci?-

Camilla si morse il labbro inferiore. Ci faceva una figuraccia a dirgli che non lo conosceva? Ma se avesse mentito smascherarla non sarebbe stato difficile. Non aveva molte possibilità.

-Io… no, non ho mai sentito parlare di te.- lo guardò titubante. –Scusami.- aggiunse dispiaciuta.

Lui scrollò le spalle.

-Non fa niente, non preoccuparti. Tuo padre non ama parlare degli affari in famiglia, vero?-

-No, in effetti no. Con la mamma, forse. Ma non con me. Dice che a quelle cose devo pensare il più tardi possibile.-

Il ragazzino le si sedette accanto.

-È comprensibile. Sai che suo padre lo costringeva a partecipare a tutte le riunioni che teneva con i suoi compari? Lo fa anche mio padre con me, ma lui è un ambasciatore, mica un Mangiamorte!-

Camilla lo fissò con la bocca aperta e gli occhi sgranati.

-Come fai a sapere così tante cose? E… come fai a sapere del padre di papà?-

-Perché, tu non sai niente?- domandò stupito.

-No. Cioè, so che lui era cattivo, ma non so niente.-

-Strano. C’è anche scritto in molti libri, sai? Lucius Malfoy era il braccio destro di Tu-sai-chi, quando il Signore Oscuro era ancora in vita. Poi, quando Lui è stato ammazzato da Harry Potter e da tuo padre, Lucius ha continuato a fare casini, a organizzare attacchi e cose del genere. Ma all’improvviso, è morto. Assassinato, si dice, ma nessuno ha mai trovato il colpevole. Invece Draco Malfoy, tuo padre, è un brav’uomo. O almeno così dice mio padre. Io Draco l’ho visto solo un paio di volte.- concluse Daniel passandosi con disinvoltura una mano tra i capelli. Lei lo squadrò da capo a piedi. Come faceva un ragazzino a parlare tanto? E soprattutto a dire cose tanto importanti? Come faceva a sapere così tanto? In dieci minuti aveva scoperto più cose sul conto del padre di suo padre di quanto Draco stesso non le avesse mai detto in cinque anni.

-Daniel… ma tutto questo che mi hai detto c’è scritto sui libri?-

Lui ridacchiò.

-No! Me l’ha detto il mio papà.-

-E chi è? Il tuo papà, voglio dire.-

-Theodore Nott. Lui e Draco andavano a scuola insieme, sai? Con anche Pansy Parkinson, che è venuta al matrimonio.- le indicò una bella donna bionda che ballava con un giovane ragazzo sulla pista e che, come Camilla aveva notato nel corso della giornata, lanciava spesso occhiate sconvenienti a suo padre… quello biondo. –E con anche Blaise Zabini. Solo che lui è diventato Mangiamorte.-

Camilla si dovette trattenere per non fare commenti. Odiava non poter dire la verità su di lui, ma sapeva bene che doveva stare zitta. Quindi scrollò semplicemente le spalle.

-Quasi tutti i compagni di papà sono diventati Mangiamorte.-

-Quasi tutti i Serpeverde.- concordò il ragazzino. Poi la guardò, ora incuriosito. –Tu sei una strega? Hai ricevuto la lettera di Hogwarts?-

-Sì! Quasi un mese fa. E tu sei un mago?-

-Ovvio. Devi fare il primo anno a settembre, vero?-

-Vero.-

-Anche io! Forse… saremo compagni di Casa. Credi di sapere dove andrai?-

Lei aggrottò le sopracciglia.

-Non lo si può sapere prima! Te lo dice il Cappello Parlante quando te lo mettono in testa il primo giorno di scuola!-

-Hai ragione, ma lo si può immaginare. Voglio dire, io so già dove probabilmente finirò.-

-E dove?-

-A Serpeverde!- esclamò lui gonfiandosi d’orgoglio.

Lei gli lanciò un’occhiata di rimprovero.

-Ma se hai appena detto che tutti i Serpeverde diventano Mangiamorte!-

-Ho detto quasi, e poi sono diventati! Io non diventerò di certo un Mangiamorte, ma sarò un Serpeverde!-

-E come fai ad esserne così sicuro?-

-Mio padre e mia madre erano entrambi Serpeverde, faccio due più due.-

Camilla arricciò il naso.

-Quello non vuol dire niente! La moglie di mio papà… ehm… l’altro papà, non Draco, lei era una Grifondoro, come tutti e due i suoi genitori, mentre la sua gemella è diventata Corvonero! I genitori non c’entrano.-

Lui scrollò le spalle.

-C’entrano, invece. Oltre al patrimonio genetico ti lasciano anche l’educazione. E se uno è stato educato da un Serpeverde ha un’educazione da Serpeverde, e quindi un carattere da Serpeverde.-

-Ah, davvero?- borbottò la ragazzina. Quel Daniel iniziava a darle su i nervi, con quel suo modo di fare da saputello. –Allora dimmi io cosa sarò! Il mio vero papà era un Grifondoro, come la mia mamma, ma sono cresciuta anche con Draco, che era un Serpeverde. Dai, cosa sarò?-

-Beh… dipende. Tua madre ha un carattere forte, così come Draco. A questo punto le possibilità sarebbero al cinquanta percento a tra Serpeverde e Grifondoro. Chi è il tuo vero padre?-

Lei gli scoccò un’occhiata.

-Strano che tu non lo sappia.-

-Mio padre mi parla solo delle persone con cui tratta. E, a meno che tuo padre non sia Harry Potter o qualcun altro di famoso, sui libri non c’è scritto di ogni mago che esista sulla faccia della Terra.-

-Ma il mio papà è famoso! Il mio papà è Ronald Weasley, il portiere dei Cannoni di Chudley!-

Il ragazzino non parve per niente impressionato.

-A dire la verità il Quidditch non mi piace granché, ma ho presente chi è. I giornali alle volte non ne parlano molto bene…- Camilla lo interruppe con un indignato “ehi!”, ma lui continuò come se nulla fosse. -… ma se ha fatto una figlia bella come te non deve essere una persona tanto terribile.-

La ragazzina arrossì. Non aveva mai ricevuto complimenti del genere da un ragazzo. E non sapeva se sentirsi lusingata o vagamente offesa. Alla fine optò per la prima possibilità. Gli sorrise.

-Grazie.-

-Prego.- rispose lui tranquillamente. –Comunque, non ho idea di dove finirai ad Hogwarts. Staremo a vedere.-

-Staremo a vedere.- ripeté lei sottovoce. Calò il silenzio e Camilla appoggiò la testa contro il tronco dell’albero, chiudendo gli occhi e lasciandosi solleticare dal venticello che arrivava dal laghetto poco lontano. Dopo un po’ riaprì gli occhi e si voltò verso il suo strambo nuovo amico. Lui fece lo stesso e finirono per guardarsi negli occhi. Camilla si ritrovò a pensare che quel ragazzino parlava troppo, ma che le sue chiacchiere le facevano piacere.

-Daniel… raccontami qualcos’altro su mio padre e tuo padre quando erano a scuola.- sussurrò serrando nuovamente le palpebre.

 

 

 

 

 

Sabrina correva per i corridoi di Malfoy Manor, dandosi mentalmente della stupida. Doveva calmarsi. E pensare alla cosa ignobile che aveva fatto. Si fiondò dentro la prima porta aperta che trovò. Era buio, ma andava bene così. Era meglio che la luce non la mostrasse come la persona orribile che era.

-Ho baciato un uomo sposato, ho baciato un uomo sposato, ho baciato un uomo sposato…- iniziò a sussurrare come se fosse una strana cantilena. Si prese la testa tra le mani. –Ho baciato Harry Potter, cazzo!- sbottò alla fine.

-Che schifo!- commentò una voce dall’oscurità del fondo della stanza. La ragazza si girò di scatto e si affrettò ad accendere la luce. Su di una poltrona di elegante velluto marrone scuro sedeva un ragazzo, le gambe accavallate ed un libro chiuso appoggiato sulle ginocchia.

-E tu chi saresti?- gli domandò serrando gli occhi fino a ridurli a fessure.

-Non credo siano affari tuoi. Piuttosto, che sei tu.- replicò calmo lui appoggiando il tomo sul tavolinetto ed alzandosi in piedi. Sabrina notò che indossava uno strano mantello nero. Inoltre era molto alto, con dei capelli neri quanto la pece e dei magnetici, ed anche insoliti, occhi blu. Il suo sguardo scivolò più in giù, con il preciso intento di fermarsi sulle sue cosce, ma il suo cammino venne bloccato prima, all’altezza dell’avambraccio. Inorridita constatò che vi era tatuato il Marchio Nero, il simbolo di quel pazzo strampalato che prima che Harry e Draco lo uccidessero andava in giro a fare stragi di maghi e non. Piano, indietreggiò. Hermione le aveva detto come fare in casi del genere: agire con calma e sangue freddo. E lei stava facendo bene. E fece bene fino a quando non arrivò a sbattere contro il muro e notò che la porta era stata magicamente chiusa a chiave. A quel punto la vera Sabrina prese il sopravvento.

-Lasciami andare, maniaco!- iniziò a gridare.

Il ragazzo la guardò stupito.

-Io non ti ho toccato!-

-Lasciami andare lo stesso! Lo so cosa sei! Sei un… un… un coso, un Mangia… Mangiaqualcosa! Stai lontano da me!-

Lui la fissò per un attimo e poi inaspettatamente scoppiò a ridere.

-E tu sei Sabrina! Finalmente ti conosco.-

La bionda lasciò a metà la sua crisi isterica per assumere un’espressione confusa.

-Come fai a sapere chi sono?- aggrottò le sopracciglia. –Mi spii?-

-Figurati! Io sono Blaise Zabini. Immagino che tu abbia già sentito parlare di me.-

La ragazza annuì, sorpresa. E così era quello il migliore amico di Draco. In cinque anni non lo aveva mai incontrato, considerando che lui non era spesso a casa e che lei preferiva incontrare Hermione e Camilla fuori da Malfoy Manor, dato che vedere esserini verdi chiederle se gradiva un altro po’ di the le faceva ancora una certa impressione.

-Sei… il cattivo buono.- mormorò.

Lui sorrise.

-Preferirei il buono costretto a diventare cattivo.-

Anche lei sorrise.

-Come vuoi. Ma come hai fatto a riconoscermi?-

-Hermione e Camilla mi hanno parlato spesso di te. Anche Draco, alcune volte. Ha detto che eri strana, rumorosa e particolarmente portata per i guai. Non appena ho sentito una furia entrare in camera mia, dirsi da sola che aveva baciato un uomo sposato, per la precisione Harry Potter, e poi vedere che mi riconosceva, ma mi chiamava “Mangiaqualcosa”, ho pensato che non potevi essere che tu. Invece a te non è venuto in mente che potessi essere io?-

-Veramente no. Cioè, ti immaginavo diverso, e quindi ho subito scartato l’idea.-

Blaise le si avvicinò di qualche passo.

-Davvero? E come mi immaginavi?-

-Non so… in fin dei conti sei comunque dalla parte dei cattivi. Ti immaginavo… sporco. Brutto.-

-Invece?-

-Invece sei un dio greco alto e muscoloso con degli occhi molto intriganti.- sussurrò la bionda sorridendogli maliziosa. Sorriso che venne prontamente ricambiato.

-Grazie. Anche tu sei molto carina. Quindi, lieto di conoscerti.-

-Il piacere è mio.- replicò lei osservandolo compiaciuta mentre si chinava leggermente per sfiorarle il dorso della mano con le labbra. Dopo un attimo si raddrizzò e si accomodò su un divanetto, facendole cenno di sedersi accanto a lui.

-Ora che le presentazioni sono fatte, parliamo di cose importanti: perché hai baciato Harry Potter, l’uomo sposato?-

La ragazza sbuffò, passandosi una mano tra i capelli.

-Lascia perdere, è una cosa stupida.- fece una smorfia. –E poi comunque non sono affari tuoi.-

-Miei no. Della piccola Weasley, forse.- ghignò il moro.

Sabrina spalancò la bocca.

-Che stronzo! Come è facile riconoscervi a voi… come vi chiamate? Qualcosa che ha a che fare con i serpenti. Con le serpi.-

-Serpeverde. E sì, è veramente facile riconoscerci. Ma non è altrettanto facile ingannarci, per quanto uno possa essere furbo. Quindi, non cambiare argomento. Perché hai baciato Potter?-

-Perché avevo voglia di baciare qualcuno. Qua tutti sono accoppiati, si divertono, mentre io sono da sola e mi annoio. E non posso nemmeno provarci con i camerieri, Draco me l’ha proibito.-

-Quindi hai baciato Harry perché avevi voglia di baciare qualcuno, non lui. Per fortuna, iniziavo a dubitare della tua sanità mentale.-

-Guarda che io ed Harry siamo stati assieme! Comunque è così, non cercavo lui, solo… qualcuno.-

-Ma l’hai lasciato. E lui si è sposato la Weasley. E tu cerchi persone da baciare.-

Sabrina si sistemò meglio contro lo schienale del divano, in modo da essere a pochi centimetri dalle sue labbra del ragazzo.

-Già.-

-E… ti andrebbe bene un bravo ragazzo che fa la parte del cattivo? È costretto a restarsene chiuso in una stanza a guardare dalla finestra il matrimonio del suo migliore amico, ma in compenso è muscoloso e ha degli occhi molto intriganti.-

La ragazza lo guardò da sotto in su.

-Credo che potrebbe andare bene, sì.-

Blaise si chinò su di lei, lentamente.

-Anche se è un Mangiamorte?-

-Si sa che i cattivi ragazzi sono molto più focosi e passionali degli altri. Quindi… piantala di parlare e baciami.-

Lui le sfiorò le labbra con le sue. La bionda aprì la bocca per approfondire il bacio, ma il ragazzo si ritrasse leggermente.

-Non darmi ordini… ricordati che comando io.-

-Lo vedremo.- commentò Sabrina prima di spingerlo con le mani contro il bracciolo del divano e baciarlo.

 

 

 

 

 

Hermione abbracciò un'altra volta i suoi genitori.

-Mamma, papà, la vostra stanza è nell’ala est del maniero. Vi accompagna Dolly, va bene?- chiamò un elfo domestico e gli diede le direttive. –Naturalmente fate come se foste a casa vostra. Domattina scendete quando ne avete voglia e se io, Draco o Camilla non siamo ancora in sala da pranzo rivolgetevi agli elfi domestici. Ci sarà un po’ di casino, con i membri dell’Ordine, ma… non fateci caso. E se…

Draco le posò delicatamente una mano sulla bocca.

-Hermione, non è la prima volta che i tuoi stanno qui. Lasciali andare a dormire, saranno esausti. Sono arrivati stamattina presto e sono stati in piedi tutto il giorno.-

Jane Granger annuì.

-Draco ha ragione, tesoro. E poi non dovete sprecare la vostra prima notte di nozze a parlare con noi. Avrete ben altro da fare, immagino.- sussurrò facendo l’occhiolino al ragazzo, che si colorò leggermente di rosso sulle guance. Non era abituato a sentirsi dire certe cose dai genitori di sua moglie.

-Mamma!- esclamò Hermione, altrettanto imbarazzata.

-Andiamo, tesoro, siamo tutti adulti, non ti devi vergognare. E poi credo che a Camilla farebbe piacere avere una sorellina o un fratellino.-

La mora diventò ancora più rossa e abbassò lo sguardo.

-Facciamo le cose con calma, mamma. Ci siamo appena sposati!- guardò Draco. –Facciamo le cose con calma.- ripeté sorridendo.

-Sì, ma…

John accorse in aiuto della figlia, sapendo che quando la moglie si metteva in testa una cosa non la lasciava tanto presto.

-Tesoro, lasciali stare. Non è il caso di parlarne adesso. Forza, andiamo a letto.-

Salutarono un’ultima volta e poi la signora Granger seguì il marito. Draco ed Hermione si guardarono intorno: finalmente erano soli.

-Dobbiamo andare da Blaise.- gli ricordò la ragazza.

-No, credo che abbia trovato qualcosa da fare.- replicò lui serafico. Lei lo scrutò negli occhi.

-Cosa sai che io non so?-

-Una cosa che saprai presto. Ma non parliamone adesso.- la baciò.

-Non parliamone adesso.- si dichiarò d’accordo lei. –Andiamo in camera. Voglio fare l’amore con te.-

-Ed io voglio farlo con te. Con mia… moglie.- disse Draco assaporando l’ultima parola. Senza che lei se lo aspettasse la prese in braccio.

-Draco! Cosa fai?!-

-Ti porto in braccio. Non è un’usanza babbana?-

-Sì, ma… peso!-

-Sciocchezze.-

Arrivarono davanti alla loro stanza e lui aprì la porta con un poco delicato calcio. Facendo attenzione a non sgualcirle l’abito appoggiò la ragazza sul letto, che per l’occasione gli elfi domestici avevano rifatto con candide lenzuola leggere. Si distese accanto a lei ed iniziò ad accarezzarla.

-Amore… non credo di essere in grado di toglierti questo vestito. Sai che non ho pazienza in queste cose. E calcolando che Camilla mi hai detto che stamattina a vestirti ci hai messo un’ora, non ci vorrà poco.-

Hermione gli allentò il tanto sudato nodo della cravatta e gliela sfilò.

-Le mani sono l’unico modo che conosci per togliere i vestiti?-

-Dipende… posso usare la magia?-

-Sei un mago maggiorenne, quindi credo che il Ministro della Magia non avrà niente in contrario.-

Il ragazzo sogghignò e mormorò qualche parola a bassa voce, sfiorando la cerniera dell’abito bianco con la punta della bacchetta. La mora si ritrovò con indosso solo la biancheria intima, anch’essa bianca e ricamata dalle fate del nord. Si baciarono, mentre lei lo spogliava. Fecero l’amore e fu stupendo. Anche tutte le altre volte era stato stupendo ma quella notte lo fu di più. Avevano maggiore consapevolezza dei loro sentimenti, erano più adulti. Erano sposati. Giunsero all’orgasmo insieme, sussurrando l’uno il nome dell’altro. Quando tutto fu finito si abbracciarono.

-Allora, mai dolce signora Malfoy. A questo punto posso confermare che da sposato mi sento davvero molto bene.-

-È stata una bella giornata.- sussurrò Hermione. –Anche se Pansy ti lanciava occhiate languide, anche se la metà delle persone che c’erano l’avrò vista su per giù due volte, è stata una bella giornata. I miei genitori erano commossi, i Weasley erano commossi.- ridacchiò. –Ronald era commosso. Piangeva, in chiesa. Non l’hai visto?-

-Guardare Weasley non è la mia attività preferita.-

-Ma pensa!-

Draco le fece la linguaccia.

-Scema. Finisci di tessere le lodi di questa giornata.-

-Sabrina… non so cosa abbia combinato, ma dopo le due non l’ho più vista, quindi immagino che abbia trovato qualcuno con cui passare il suo tempo. Remus e Tonks hanno ballato assieme, Severus ha passato la giornata a mostrare al Ministro le sue Pozioni appena sperimentate e Camilla ha trovato un amico. Il suo primo amico mago.-

Draco appoggiò la testa sul cuscino di lei.

-E sei contenta?-

-Sì. Almeno quando andrà ad Hogwarts conoscerà già qualcuno.-

-Conosce già le figlie di Sandra e Tom e la figlia di… quell’altro Weasley, come si chiama poi.- replicò il biondo. Non voleva fare il padre geloso e possessivo, ma il fatto che Camilla si facesse degli amici così, amici maschi, e che lui non lo sapesse, non gli andava tanto giù.

-Bill. Comunque sua figlia è al secondo anno, mentre le figlie di Sandra una al sesto e una al settimo. Camilla ha bisogno di qualcuno della sua età, qualcuno che ad Hogwarts si senta nuovo come lei.-

Il ragazzo si stiracchiò e poi tornò ad abbracciarla.

-Forse hai ragione. E chi sarebbe questo nuovo amico?-

-Daniel Nott. Lo conosci?-

-Certo. Il figlio di Theodore. Un ragazzino in gamba, anche se secondo me suo padre lo coinvolge troppo negli affari.-

Hermione rifletté.

-Ma Theodore Nott non era passato al lato Oscuro? Credevo che tu fossi l’unico Serpeverde che non era diventato Mangiamorte.-

-Lo credevo anche io fino a che non sono venuto a sapere che Theo alla fine del settimo anno era scappato e che era diventato Ministro dell’ambasciata di Francoforte a soli venti anni. Da qualche anno è tornato qui e spesso tratto con lui. Comunque, Daniel è in gamba. Ma lui e Camilla non andranno mai d’accordo.-

-E perché mai?-

-Perché sono entrambi troppo saputelli. Inoltre uno finirà a Serpeverde e l’altra…- strinse le labbra. -… a Grifondoro. Non possono essere amici. Non ad Hogwarts. Non funzionerebbe.-

-Noi due ci siamo appena sposati. Tutto è possibile.-

Draco la baciò. Poi la baciò ancora e ancora.

-Forse hai ragione.- sbadigliò. –Ora ti prego, dormiamo. Sono stanchissimo, ma se mi lasci riposare domani mattina ti do il bis della nostra notte di nozze.-

-Va bene, dormiamo. Anche io sono stanca.- gli scompigliò i capelli biondi e spense la luce. –Allora… buonanotte, Draco.-

-Buonanotte, Hermione.- passarono un paio di secondi. –Ti amo.-

La ragazza sorrise. Quel giorno glielo aveva detto molte volte e non pensava che glielo avrebbe detto anche prima di dormire. Invece lo aveva fatto.

-Ti amo anche io, Draco.-

 

 

 

 

 

Voilà la seconda parte del matrimonio. Tutti felici e contenti… come è giusto che sia. Visto quanti guai che combina Sabrina? Tanto per cambiare.

Ringrazio: Savannah (Patapansy è una che tiene duro. Ma anche Hermione c’ha un bel caratterino! Eheheh, vedrai che succederà più avanti), dana (eh sì, a trovarlo uno come Draco! Io lo ADORO! Ma hai ragione, i miracoli non esistono… anche se si può continuare a sperare!), super gaia (sempre un grazie enorme per i complimenti!), valy (Draco infedele… mai! Sai com’è, orgoglio Malfoy, quando dice una cosa [come “sì” davanti ad un prete], la mantiene… o almeno speriamo!), kishal (ciaoooo!! Made-by-kamomilla, bellissimo! Eheheh… comunque stai calma, non fare niente e non uccidere nessuno, non vorrei che Herm ammazzasse te… poi chi mi lascia le recensioni?! ^^), mirtilla (Pansy è stata buonina buonina. Per adesso, almeno. Comunque, due sorprese già svelate: Blaise per la nostra Sabrina e Daniel per Camilla… ma ce ne saranno delle altre!), JessicaMalfoy (conoscendo Molly è possibile che stia ancora piangendo! ^^), mimmyna………….GRAZIE!!

 

 

 

 

 

 

   
 
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