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Autore: Death_Devil    17/12/2009    3 recensioni
È il 1600, Londra in una casa situata nella campagna, pioveva a dirotto l’intera abitazione era allagata,
nessuno si aspettava nulla di buono da quella giornata, infatti era nato lui, Carlise Cullen, un piccolo bimbo dagli occhi vispi e allegri, era grande gioia per la madre, Elisabeth Cullen sorrideva, incurante del grande dolore che provava, sembrava che l’affetto che provasse per lui riusciva a placare la sofferenza.
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo beta, ecco le FF che corregge Nevia:

tutte quelle di jessikina cullen

tutte quelle di vale_cullen1992

COSPLAY ANIMAL scritta a 4 mani da vale_cullen1992 e cullenboy

tutte quelle di ale03 su twilight

tutte quelle di anthy su twilight

tutte quelle di sweet_apple_love

falling in love with you di meme90

the masquerade si shona

tutte quelle di wilderose

tutte quelle di isabella V

new life, angel, come un eterno tramonto di stella del sud

inquilino, padre e figlia di clarycullen

los angeles di valenessie

sogno proinito di bells1987

rehab di ladyglam

wild boy, carlisle story di death_devil

nevia consiglia: the real me di purelove           questa fic nn la beto LA CONSIGLIO E BAST

se nn e' un problema potreste togliere yaya dalla lista autrice betate in tutti i capitoli dove l'avete scritta.... non e' indispensabile ma mi farebbe molto piacere...

 

GRAZIE NEVIA

    

  - La   fine di un sogno -          Carlisle Story       Canzone associabile = http://www.youtube.com/watch?v=HkTRkrJBHbk (hold on ) -la mia canzone preferita-

Pov Carlisle

Oggi era il gran giorno, era da oggi che dovevo rendere conto dei miei progetti a una altra persona, era da oggi che la dovevo sostenere, era da oggi che dovevo amarla più di qualsiasi cosa al mondo, e magari farci quello che più di avrei amato, dei figli … progetti, avvolte si avverano, avvolte no, avvolte si avverano in parte, avvolte non desideriamo più che si avverino, questi erano solamente dei progetti.

Mancavano quattro ore alle nozze, erano le sette del mattino, avevo organizzato tutto alla perfezione , in questo momento mi stavo preparando psicologicamente, i pensieri offuscavano la mia mente, ma c’era proprio bisogno di sposarmi ? non mi sarei mai più potuto separare da Fiona, riflettendoci veniamo al mondo da soli e lo lasciamo da soli,
è tutto quello che succede nel mezzo? è un dovere verso noi stessi cercare un po' di compagnia, perciò preferiamo scegliere l'amore; scegliamo la vita è per un po' ci sentiamo un po' meno soli...era per questo che sentivo la necessità di sposarmi.

Non facevo che pensare a lei, alla sua bellezza, alla sua audacia e spontaneità, era proprio la donna per me, se l’amore fosse un lago vorrei affogare tra le sue acque, se era questo l’amore, quello che lei mi dava; e così la giornata avanzava tra i miliardi di pensieri.

Avevo deciso strappai la mia anima dal mio corpo per donarla nelle braccia di Fiona, lei che sapeva consolarmi, lei che tra qualche ora avrei sposato, lei che amavo più di tutto ciò che mi circondava, ero fiducioso che da questo momento avrebbe migliorato la mia vita vertiginosamente, mio padre avrebbe iniziato ad apprezzarmi, e sarebbe andato finalmente  d’ accordo con mia madre,  ero fiducioso perché sapevo benissimo che il mio destino sarebbe cambiato.

Ero pronto a fare colazione, la mia casa era silenziosa mi dava un senso di calma notevole, cullandomi tra quel silenzio che era da tanto tempo non si sentiva.

Erano le nove e mezza, mio padre non era in camera, vedevo solamente il sorriso in faccia di mia madre che sdraiata al letto sembrava così beata … e io, io ero ancora più beato.

Camicia, smoking, cravatta, scarpe nere appena lucidate ero pronto, mia madre nel frattempo si era svegliata << Ai fiori il profumo, agli uccelli il canto, a te che vivi il più bel giorno della tua vita l'augurio di amarla tanto... so che è quella giusta >> mi disse, le sue parole mi avevano commosso, dopo mi abbracciò, era incantevole, classe e raffinatezza uniti in una sola persona, mia madre.

Uscii di casa era il momento, mi apprestavo a avviarmi verso le nozze, stava piovendo, presi un ombrello, il fango inzuppava tutte le mie scarpe, correre non serviva a nulla così rientrai a casa e mi presi un altro paio di scarpe che poi avrei cambiato con quelle nere per il matrimonio, il grigio mi metteva malinconia, ma nulla poteva rattristarmi in quel così speciale momento, la chiesa era lontana, mi sarei dovuto fare una bella camminata.

Appena salito all’altare che avrei fatto ?? mi ero studiato il giuramento a memoria, cosa avrebbe detto Fiona? Non mi interessava più di tanto, l’unica cosa che mi importasse era il fatto che mi amasse come me, senza esitazione; la pioggia stava sempre aumentando, e se avessimo avuto dei figli? Uno dei miei sogni era chiamare mio figlio Edward, non sapevo perché ma questo nome mi piaceva davvero tanto .

In quel momento stavo camminando vicino alla piazza che intravedevo, una piccola folla si radunava, sembrava che tra mezz’ora circa si sarebbe tenuta un processo per qualche strega o stregone, mio padre le organizzava sempre, di solito mi chiedeva sempre di unirmi al questi eventi … strano, mi sarei dovuto avvicinare? vediamo cosa succede …

Ma certo, come facevo a non pensarci !! mi avviai verso la chiesa che si faceva sempre più vicina, non andai più in piazza, poi anche per merito della pioggia il processo si sarebbe tenuto dentro il Comune, la struttura dove si organizzavano quando pioveva questi eventi; non era questo che importava, avevo capito, papà ha capito! Ha capito che non sono fatto per queste cose, finalmente mi ha accettato, il viaggio lo ha proprio cambiato, non in male quanto in bene, mi ero sbagliato, che felicità tutto non poteva andare meglio; ero arrivato in chiesa.

Ma che, cosa? Perché la chiesa è vuota, nemmeno il parroco era arrivato, molto, molo strano, andai a casa di Fiona, tanto non c’era molta distanza tra la sua abitazione e la chiesa, non devo preoccuparmi, sarà un piccolo inconveniente, la casa era molto vicina riuscivo ad intravederne le finestre, mi sembrava di vedere la faccia della Madre di Fiona, la curiosità di sapere quello che era successo si faceva così infrenabile che mi misi a correre come un bambino.

Aprii la porta, << ciao famiglia !! >>dissi entusiasta, nessuno rispondeva, in terra vidi un foglio, era il giuramento di Fiona, so che era sbagliato ma non potetti resistere dal leggerlo diceva - Penso e ripenso a ciò che voglio prometterti, le mie idee sembrano bloccarsi, l’unica promessa che posso farti e che ti amerò sempre come ora e che quando pronuncerò il fatidico si, non sarà solamente in quel momento che ti amerò, ma per sempre, e spero che si l'alba del nostro amore non abbia mai un tramonto - .

Che poetica, leggendo questa frase l’istinto di rivederla prese il sopravvento, uscii dalla casa, mi accorsi che nel terreno erano presenti delle tracce di fango che stavano scomparendo, le seguii .

Portavano proprio nel comune, che cosa succedeva? , non sapevo Fiona si volesse sposare proprio in un comune fuori dalla porta c’era una grande folla, era sicuramente accorsa per il mio matrimonio, quindi non era un processo quello che vedevo prima.

<< Maledetto tu ha portato solo guai a casa nostra, e ora a pagarne le conseguenze è mia figlia,  spero tu soffra dieci volte tanto di quanto lo sta facendo ora per colpa tua lei >> era il padre di Fiona a parlarmi, non capivo entrai nel Comune; NOOO, Fiona si trovava nel rogo, mio padre, era a questo che puntava,Fiona mi vide, con il poco fiato che le rimase mi disse << Amore mio, non tormentare la tua anima per quello che accade perché so ce non è colpa tua, ti amerò per sempre, tu non pensare a me >>.

<< NOOOOO, SLEGATELAAAAA, SLEGATELAAA LASCIATELA SUBITO >> dissi urlando, il mio cuore cessò di battere perchè niente era per me più terrificante, più straziante, del pensiero di allontanarmi da lei.

 Era impossibile.

Mentre io soffrivo così tanto, mio padre aveva una espressione felice, lo odiavo, la rabbia e l’odio che provavo per lui prese il sopravvento,Fiona era ormai morta, << BASTARDO >>dissi, un uomo tra la folla aveva una pistola, senza pensarci su la presi e colpii con Martin, era una liberazione.

Commenti dell’Autore:

Ciao a tutti cari lettori, questo non era il finale che volevo dare però appena lo ho scritto mi è presa una rabbia che proprio non ce la facevo a farlo restare in piedi quel bastardo, comunque spero anche questo capitolo vi sia piaciuto

Risposte:

Rebecca Lupin : come vedi ci ho pensato io a farlo morie, perché ho pensato che se lo vedevi nei paraggi potevi farlo soffrire così tanto che un po’ di pena umana mi è venuta ( non volevo far soffrire martin così tanto) XD

chiaretta90 : sono contento la mia storia ti piaccia

Violet Girl : grazie mille per avermi recensito, spero questo capitolo sia degno della tua lettura, alla prossima !!

The board of Mr. Cullen

Si apre da oggi una rubrica dove voi lettrici potete consultarvi sui vostri problemi sia sentimentali e altro, e dove potete ricevere dei consigli

Per contattarmi scrivetemi attraverso posta sul mio account   death-kira@live.it  mantenendo così il vostro anonimato, ditemi un nome con il quale chiamarvi e nel capitolo successivo sarete risposti

 

 

 

  
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