Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: TittiGranger    20/12/2009    13 recensioni
Lo sguardo freddo di Scorpius si illuminò - Hai paura di perdere. Rose sbuffò - Non ho paura. Solo che non ho intenzione di partecipare ai tuoi giochetti, Malfoy. - Non vuoi partecipare perché sai che perderesti - Scorpius infilò le mani in tasca, mentre continuava a guardarla con quell’espressione intensa, che mai aveva usato con lei. La provocazione andò a solleticare il profondo orgoglio di Rose, la quale, facendo un lungo respiro, si decise a scendere i due scalini che aveva tanto faticosamente salito, per andarsi a piazzare di fronte a Scorpius. - E in cosa consiste questa scommessa? - chiese a malincuore Rose. Il ghigno di Malfoy si allargò - Una settimana - esordì in tono plateale - Ti mostro che per un’intera settimana riuscirò a convincere gli altri che stiamo insieme.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rose posò la piuma, abbandonando per un attimo la ricerca di Erbologia che avrebbe dovuto consegnare il lunedì

Rose posò la piuma, abbandonando per un attimo la ricerca di Erbologia che avrebbe dovuto consegnare il lunedì.

Era sabato mattina e come sempre, Rose si era alzata di buon’ora e mentre tutti gli altri dormivano o si concedevano una mattinata di sano relax, lei era sgattaiolata in biblioteca a studiare.

Erano le dieci meno un quarto e la ricerca di Erbologia era quasi terminata; doveva inserire soltanto la conclusione.

Appoggiò i gomiti sul tavolo e stancamente, si sorresse la testa con le mani, massaggiandosi lentamente le tempie. Chiuse gli occhi.

Si sentiva stranamente stanca. Quella notte non aveva quasi chiuso occhio; quando il sole era sorto, non aveva esitato a scendere dal letto e a prepararsi.

Sentiva il bisogno fisico di distrarre la mente, di tirar fuori quell’uragano di pensieri che le l’aveva perseguitata per tutta la notte.

 

Rimase per alcuni secondi così, a lasciarsi cullare dal silenzio di quel luogo, dal rassicurante e familiare odore dei libri, in cui aveva sempre trovato rifugio.

Pensò alla sera prima, a quando era tornata nella Sala Comune. James era ancora lì.

Con gran sorpresa di Rose, James non aveva tentato di riprendere il discorso; non che lei gliene avesse dato la possibilità, ovvio. Sembrava piuttosto… rassegnato, ecco.

Contrariato, certo. Ma rassegnato.

Massaggiarsi le tempie era un gesto che la rilassava; riusciva sempre a farla calmare.

Ma purtroppo, non poteva trattenersi a farlo troppo a lungo. La ricerca di Erbologia la stava aspettando minacciosa.

Controvoglia, si costrinse ad aprire gli occhi e… sobbalzo.

Sulla sedia di fronte a lei, che fino a pochi secondi prima era vuota, stava seduto Scorpius Malfoy, in una posa alquanto naturale, che la osservava serio.

- Santo Merlino! Vuoi farmi prendere un colpo? - scattò Rose, chinandosi a raccogliere un libro che aveva lasciato cadere per lo spavento.

- Già di questo umore di prima mattina? - le fece notare Scorpius, inarcando le sopracciglia - Andiamo bene…

- Scusa, sai! - rispose infastidita Rose, concentrandosi sul foglio che aveva di fronte - Ma questo non sarebbe successo se qualcuno non fosse arrivato di soppiatto senza dire una parola!

 

Lui scrollò le spalle incurante, rigirandosi tra le dita una piuma che Rose aveva lasciato sul tavolo.

Come lei, anche Scorpius non indossava la divisa quel giorno. D’altra parte, il sabato e la domenica gli studenti avevano il permesso di vestirsi con i propri abiti e di solito i ragazzi ne approfittavano.

Rose notò con un certo piacere che Scorpius riusciva ad elegantemente ordinato anche con un semplice paio di jeans.

- Ma io non sono mica arrivato di soppiatto - ghignò lui.

- Avresti potuto farmi un cenno! Avvisarmi… chiamarmi! - disse Rose, passandosi un ciuffo ribelle dietro le orecchie - Avevi a disposizione diverse opzioni, Malfoy.

Scorpius sorrise - E perché avrei dovuto? Sei un soggetto interessante da osservare, Weasley.

Lei lo guardò a bocca aperta, spaesata dal sarcasmo difficilmente interpretabile di lui.

Indecisa su cosa ribattere, preferì rimanere zitta e ignorarlo.

Ma il silenzio non durò molto.

- Avanti, Weasley -  disse Scorpius alzandosi - Dobbiamo andare. E’ tardi.

- Che cosa? - chiese sbalordita Rose, guardandolo dal basso.

- Ho detto che è tardi… tic tac, tic tac… dovresti sbrigarti - insistette lui, mentre il guizzo di un sorriso gli attraversava le labbra.

- Tardi per… cosa, esattamente?

Lui la guardò negli occhi, poi si abbassò al suo livello.

- Per rendere orgogliosi di te la comunità magica, Rosie.

Lei scosse la testa, confusa - Io… sei impazzito, Malfoy? Non capisco…

Scorpius l’afferrò per un braccio, delicatamente - Mi ringrazierai, Weasley. Fidati, mi ringrazierai.

 

*

 

- Io ti odio, Scorpius Malfoy - annunciò Rose, guardando con orrore l’oggetto che Scorpius le aveva messo tra le mani, con un’espressione di vago divertimento.

Si chiese per l’ennesima volta come avesse permesso a Scorpius di averla trascinata in quella situazione.

Il suo peggiore incubo.

La sua paura più grande fra tutte.

L’unica cosa in cui non riusciva…

- Poche storie, Wesley .

- Io non salirò mai su questa scopa, Malfoy. Fattene una ragione! - disse risoluta Rose, allungando la scopa verso Scorpius e stringendosi nel suo cappottino.

Ma Scorpius rimase impassibile, fermo davanti a lei, con le mani infilate nelle tasche dei pantaloni, lasciate scoperte dal giubbino corto.

Alzò gli occhi grigi al cielo - Merlino, Weasley. Non ti facevo così fifona.

- Io non… - tentò Rose, arrossendo e guardandosi intorno, alla ricerca di qualcuno che potesse tirarla fuori da quella situazione - Oh, senti… pensa quello che vuoi. Non mi importa.

Gli voltò le spalle, facendo per andarsene, maledicendosi nuovamente per aver accettato di seguirlo.

Avrebbe dovuto preoccuparsi fin da quando lui si era rifiutato di dirle dove stavano andando.

Questo avrebbe dovuto insospettirla, ovvio.

E come volevasi dimostrare… arrivati sotto al campo delle zucche, cosa aveva fatto lui? Aveva appellato una scopa volante!

Rose proseguì spedita, mordendosi le labbra.

Voleva umiliarla, logico. Altrimenti perché l’avrebbe fatto?

Ma ad un certo punto qualcosa la trattenne, facendola voltare bruscamente.

Trovarsi faccia a faccia con Scorpius Malfoy la fece trasalire, per la seconda volta quella mattina.

- Sì che ti importa - bisbigliò lui  con voce roca - Ti importa, perché il volo è una delle poche cose che ti separa dalla perfezione. Ricordi?

 

Le porse di nuovo la scopa. Rose esitò, prima di afferrarla di nuovo.

Lui non riuscì a nascondere una certa soddisfazione.

- Oh, Morgana… - borbottò Rose - So già che me ne pentirò.

Scorpius ridacchiò, passandosi una mano tra i capelli e scuotendo la testa con fare esasperato.

Rose nel frattempo armeggiava inesperta con la scopa, guardandola come se fosse sterco di drago.

- Devi… ehm… salire in sella e darti una leggera spinta con i piedi - suggerì Scoprius, grattandosi la fronte - A quel punto la scopa si librerà di circa un metro e mezzo metro.

- Va… va bene - annuì Rose. Ma non appena i suoi piedi effettuarono una prima pressione sul suolo,la scopa si librò in aria, oscillando pericolosamente.

Rose si lasciò fuggire un grido.

- Piano, piano, piano… - intervenne Scopius, posandole una mano sul fianco - Ho detto una leggera spinta, Weasley!

- Oh, miseriaccia! - si lamentò lei, sospesa in aria, reggendosi morbosamente al manico della scopa - Io non mi ero neanche resa conto di averla data, la spinta!

Scorpius si passò una mano sugli occhi - Ah, fantastico…

- Guarda che ti ho sentito! E vorrei ricordarti che non sono stata io a voler fare questa cosa…

- Va bene, va bene…- la zittì lui-  Scusa. Hai ragione. Andiamo avanti.

I successivi tre minuti servirono a Scorpius per spiegarle il modo in cui doveva inclinare il manico, per far si che la scopa si muovesse. A Rose invece, occorsero trentacinque minuti per mettere in pratica quella mossa.

Allo scattare del quarantesimo minuto, si era spostata della bellezza di quasi un metro.

- Oh, grazie Merlino! - esordì Scorpius in tono melodrammatico. Rose gli lanciò un’occhiataccia.

Lui alzò le mani, in segno di resa - Se non vuoi continuare, puoi scendere quando vuoi, Weasley.

Rose si limitò a rivolgerle uno sguardo stupito - Che cosa?

- Ho detto… scendi! - ripetè lui, semplicemente.

- E… come si fa, esattamente? - se ci fossero stati i suoi cugini, l’avrebbero presa in giro per resto della vita. Fortunatamente, in giro non si vedeva nessuno.

- Devi, rivolgere il manico verso il basso, di pochi gradi - spiegò lui, con fare esperto - Attenta a non esagerare, altrimenti ti schianti a terra.

Rose lo guardò terrorizzata, ancora abbracciata alla scopa.

- Oppure… salta giù.

La ragazza ridacchiò istericamente - Sì, certo. Ti pare facile? Oh, Morgana…

 

Scorpius sbuffò divertito, le labbra sottili piegate in un sorriso.

Con un gesto deciso, le passò un braccio intorno alla vita, con l’altro le afferrò le gambe.

Rose sospirò per il sollievo, quando si rese conto che non stava più galleggiando a mezz’aria su quel dannatissimo pezzo di legno.

Ma il respiro le mancò di nuovo quando si rese conto che, nonostante non fosse più sulla scopa, i suoi piedi continuavano a non toccare terra.

Si sentì vagamente arrossire quando comprese quale fosse l’unica soluzione a quell’enigma.

Scorpius la teneva tra le braccia, comodamente sospesa, senza dare l’impressione di volerla lasciare andare.

- Oh, bè… grazie - sibilò lei, abbassando lo sguardo, imbarazzata da tale vicinanza.

- Di nulla - rispose Scorpius. Rose percepì l’alito caldo di lui sulla sua guancia. Alzò lo sguardo, incontrando quello grigio di lui - E’…stato un piacere. Ma ora è meglio che ti metta giù… l’ultima volta che ci siamo trovati in una situazione simile, ho quasi rischiato uno Schiantesimo.

Lei ridacchiò, mentre lui la posava delicatamente a terra.

- E detto tra noi… - riprese Scorpius, con uno scintillio negli occhi - Non sei neanche così tanto leggera, Weasley…

Rose si finse offesa, mentre si sistemava una ciocca di capelli sfuggita dalla pinza con cui li teneva legati.

Guardò verso l’alto; il cielo era grigio. Presto avrebbe piovuto, anche l’aria si stava facendo più fredda.

- E’ meglio tornare al castello - disse Rose; Scorpius annuì, recuperando la scopa.

Procedettero in silenzio. L’unico rumore che li accompagnava era il fruscio delle foglie secche sotto i loro piedi.

Rose per alcuni minuti si beò di quel silenzio.

Ma forse, ripensandoci, non era il silenzio a farla sentire così inspiegabilmente… bene.

 

- Voglio rischiare - disse Scorpius all’improvviso. La sua voce celava una sicurezza inaspettata.

- Cosa? - Rose si voltò, trovandolo fermo con le mani in tasca e lo sguardo leggermente assottigliato mentre la guardava.

Lui fece un paio di passi verso di lei, con una lentezza snervante.

A Rose mancò un battito. Sentì un improvviso calore travolgerla, in contrasto con il venticello freddo di quel pomeriggio di fine ottobre.

Scorpius si fece ancora più vicino; i capelli scompigliati gli ricadevano disordinati sulla fronte.

- Ho detto… voglio rischiare - ripeté lui, alzando una mano per sfiorarle la guancia liscia con un dito.

Rose si sarebbe voluta ritrarre, ma sentiva le gambe piantate a terra.

Ingoiò il vuoto, ricomponendosi - E cos’è che vuoi rischiare?

- Uno Schiantesimo, un pugno, uno schiaffo, una Maledizione… qualsiasi punizione ne varrà la pena - disse Scorpius, avvicinandosi di un passo ogni parola.

I loro visi erano vicini; molto più vicini di quanto Rose si immaginava sarebbero più potuti essere…

Più vicini di quanto sarebbero dovuti essere, probabilmente…

- Rose… - soffiò lui. Le loro labbra si sfiorarono.

Rose avrebbe voluto fare centinaia di cose in quel momento. Anche cose in opposizione tra loro.

Doveva trovare la cosa giusta; era l’unica soluzione. C’era solo un piccolo problema: il tempo.

Qualcosa le diceva di non averne abbastanza. Urgeva una rapida- giusta- scelta.

Intanto la mano di Scorpius era passata a sfiorarle il collo. Lei rabbrividì, preoccupata e sorpresa dalle sensazioni che quel gesto sembrava procurarle.

“No, no… è sbagliato. E’ tutto sbagliato”

Rose scosse leggermente le testa.

- Perché? - domandò lui con voce roca. Le loro labbra si sfiorarono di nuovo.

- E’… è sbagliato…

Scorpius non rispose  nulla. Si limitò a sollevarle il mento con un dito, costringendola a guardarlo negli occhi.

- Dimmi che non lo vuoi - le disse, senza rompere il contatto con lei - Dimmi che non lo vuoi e ti giuro che ti lascio andare all’istante.

 

Lei battè un paio di volte le palpebre. Cercando una risposta.

Risposta che aveva pronta, ma che non necessariamente sarebbe stata quella giusta…

- Io… io…

Scorpius sorrise - Era quello che volevo sentire.

Senza aspettare oltre, le catturò il labbro inferiore, baciandola con una delicatezza che nessuno mai avrebbe attribuito al freddo e distaccato Scorpius Malfoy.

Lui sorrise sulle sue labbra, quando sentì le braccia di lei risalire lungo il suo petto e stringersi introno al suo collo.

Continuò a baciarla con entusiasmo, spinto anche dalla partecipazione di lei, dal fatto che non lo avesse allontanato…

E avrebbe continuato a baciarla, se i suoi polmoni non avessero protestato .

Si allontanarono di pochi centimetri, entrambi con il respiro affannoso.

Rose impiegò diversi secondi prima di recuperare l’uso della mente.

Aveva davvero baciato Scorpius Malfoy?

Lei?

No, no. Sicuramente era stato tutto frutto della sua fervida immaginazione. Sicuramente…

Scorpius le passò una mano tra i capelli morbidi, posandole un bacio sul collo.

…o forse no.

- Ma cosa mi hai fatto, Rose? - le bisbigliò in un orecchio.

Lei rabbrividì, ridacchiando, suo malgrado.

- Non… ehm… non dici niente? - chiese Scorpius, con un pizzico di preoccupazione.

Rose lo fissò con i suoi occhi azzurrissimi che fecero trattenere il respiro a Scorpius.

- Sto pensando - rispose lei, inclinando la testa di lato.

- E a cosa pensi?

Lei sorrise, alzando le sopracciglia scure - A quale sarà la tua punizione, Malfoy.

Dal tono che aveva usato, Scorpius intuì che quella volta aveva fatto bene a rischiare.

-  E cosa hai deciso? - le disse, malizioso.

- Mah… sto valutando quale sia la peggiore.

Scorpius fece scorrere il suo dito dal collo fino alle labbra di lei - Bene. In questo caso… ne varrà la pena. Tutto ne vale la pena…

E in quel momento decise di riportare la sua attenzione su qualcosa che fosse molto più interessante delle semplici parole.

Decisamente più interessante.

 

 

Chiedo umilmente scusa per il ritardo; lo so, sono imperdonabile!

Un grazie di cuore a voi che, nonostante tutto, continuate a recensire:

 

Musicmylife: Hai indovinato! Diciamo che Scorpius si è deciso… alla prossima!! PS: concordo pienamente sul fascino di James… anche io lo vedo così: un po’ stronzo, ma affascinante!

Francydenis: Eccolo qui! Cosa ne pensi? A presto!

Act: Grazie, sono felice che la storia ti piaccia! Spero sia così anche per questo capitolo!

Maggyeberty: Con ritardo, ma anche questo è arrivato! Cosa ne pensi? Riguardo allo scorso capitolo… ebbene sì! James e Rose!! Ti anticipo che nel prossimo ci saranno chiarimenti sulla loro storia. A presto!

Piccola_Star: grazie mille! Ne sono felice!! E di questo, che ne dici?

AkatSuki: grazie grazie grazie! Spero che il capitolo ti sia piaciuto, nonostante l’interminabile attesa!

Alice_Thomas: concordo! XD anche a me quella scena è piaciuta particolarmente!

Maricuccia: In ritardo pauroso, scusa! Ma ecco qui gli sviluppi che ti avevo anticipato…!

Gattoridens: Si diciamo che Albus non è stato troppo corretto… ma d’altra parte aveva le sue motivazioni! ….e di questo capitolo cosa ne pensi?

Romilda: Ti ringrazio! Sono felice che ti piaccia e spero continui ad essere così!

Mica: Hai perfettamente ragione! Come vedi… ho obbedito subito! XD Ti aspetto alla prossima!

 

E con questo, vi lascio agli ultimi preparativi per il Natale! Non so se riuscirò a postare il prossimo (che sarà il terzultimo) prima di quel giorno (io sinceramente, spero di riuscire a farlo), quindi colgo l’occasione per farvi tanti auguri di Buon Natale!

 

Dal prossimo capitolo:

Rose si infilò nel letto, muovendosi nel buio pesto, e si coprì con il pesante piumone fino alla testa.

Ma subito, percepì una pressione ai piedi del letto, come se qualcuno si fosse seduto.

Dopo un attimo di esitazione, Rose si tirò su a sedere, vagamente impaurita, e scrutò il fondo del suo letto.

In un attimo scorse una figura che si muoveva all’interno del suo baldacchino, ma prima che avesse il tempo di urlare, una mano le tappò velocemente la bocca.

 

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: TittiGranger