Le avventure di un piccolo Albero di Natale

2. Auguri di Non-Natale

Entrò in casa dopo una giornata piuttosto stancante: le feste erano appena finite, finalmente tutto stava tornando alla normalità, anche se c’era un bel po’ di lavoro.

Trovare George accovacciato vicino alla finestra le risultò molto strano sia perché lui a quell’ora normalmente era ancora in negozio, sia perché in quel punto di solito non c’era nulla. Gli si avvicinò e capì cosa lo teneva così occupato, da non accorgersi neanche il ritorno di sua moglie.

«Cosa stai facendo?» chiese osservando prima lui e poi l’alberello di Natale che ancora albergava sotto la finestra.

«Stavo risistemando una cosa», alzò le spalle George non guardando sua moglie.

«Ti avevo detto di togliere le decorazioni qualche giorno fa», disse Angelina sedendosi stanca sul divano.

«Infatti le ho tolte», rispose lui, alzandosi e guardando la sua “opera d’arte”.

«E quello?» chiese ancora Angelina iniziando a perdere la pazienza.

«Mi piace... e mi dispiacerebbe toglierlo. Insomma qui ci sta bene, non vedo perché dovrei metterlo via», disse continuando a osservare con amore l’alberello.

«Ti vuoi mettere in testa che Natale è solo il 25 dicembre?» sbraitò dopo un po’ lei, alzandosi dal divano.

George la guardò per qualche istante prima di alzare le spalle e prendere un piccolo pacchetto da sotto l’albero. «Anche se Natale è solo il 25, posso comunque farti un regalo?» chiese poi.

Angelina restò interdetta e sorpresa da quella proposta, George ne approfittò per avvicinarsi, metterle in mano il pacchetto e posarle un bacio sulla guancia.