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Autore: Mark Bargnani    22/12/2009    1 recensioni
Le azioni dei vivi possono essere influenzate dagli spiriti dei defunti? Due amici inseparabili da 5 anni, Harry e Draco, attraverso poteri sciamanici, manifestazioni elementali e anche problemi di cuore lo scopriranno molto presto...(Pairing: Harry/Hermione, Draco/Ginny)
Genere: Romantico, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18

Capitolo 18

 

Le feste erano finite e gli studenti di Hogwarts si accingevano a riprendere la routine quotidiana, nonostante i loro pensieri tornassero ai bei momenti di Natale e di Capodanno.

Quella mattina, c’era un gran vociare, nei corridoi del castello.

Dalle finestre, si poteva osservare un cielo azzurro e limpido, con il sole che illuminava il paesaggio ancora leggermente coperto di neve. Un immagine che faceva ben sperare tutti quanti per una ripresa delle lezioni tranquilla e senza troppe emozioni.

Peccato che certi individui avevano intenzione di rovinare tutto quanto.

Ron, Ginny, Hermione e Susan stavano chiacchierando mentre si stavano recando in Sala Grande, quando furono raggiunti da un gruppo di Serpeverde, capeggiati da Nott.

-Ma che bel quadretto commovente. Due grifoni pezzenti, un corvo mezzosangue e un tasso traditore. Proprio un bel quartetto.- sputò beffardo Nott.

-Togliti dai coglioni, Nott! Non abbiamo voglia di rovinarci la giornata guardando il tuo brutto muso.- rispose Ron, offeso non per l’insulto rivolto contro di lui ma per quello rivolto contro Susan. Il rosso era molto protettivo nei confronti della fidanzata e andava in escandescenze molto facilmente se qualcuno osava toccarla o insultarla.

-Ooooh, ma che cavaliere. Difendi la tua bella a spada tratta, Weasley? Proprio un tipico Grifondoro.- lo canzonò Pansy Parkinson, facendo ridacchiare stupidamente Tiger e Goyle.

Susan cercò immediatamente di calmare il fidanzato, posandogli una mano sulla spalla, mentre Hermione fronteggiò il gruppo di serpi.

-Ma è mai possibile che voi serpi non abbiate di meglio da fare che venire qua a romperci le scatole? Non abbiamo voglia di discutere con voi, per cui alzate i tacchi e sparite.- disse la corvoncina, con risolutezza.

-Come osi rivolgerti a me con questo tono, sporca mezzosangue?- esclamò indignato Nott. –Sarà meglio che qualcuno ti insegni qual è il tuo posto, con le buone o con le cattive.-

Detto ciò, il serpeverde tirò fuori la bacchetta, subito imitato dalla Parkinson, i due scimmioni e gli altri due suoi compagni presenti.

Ron, Ginny, Hermione e Susan reagirono di conseguenza, sfoderando le loro.

-Che volete fare?- chiese Ron.

-Oh, hai paura, pezzente? Beh, ora vedrai…è tempo che paghiate per tutte le maledette figuracce che mi avete fatto fare.- rispose con rabbia Nott.

La situazione era molto tesa.

I serpeverde avevano il vantaggio del numero, ma d’altro canto i quattro amici potevano contare su una maggiore esperienza nei duelli magici, grazie agli allenamenti di Harry e Draco.

-Preparatevi a soffrire!- disse la Parkinson, con una risatina maligna.

Quella frase mise ancor più agitazione ai quattro amici.

Uno dei serpeverde stava per lanciare un incantesimo, quando un forte bagliore si scatenò tra i due gruppi contendenti.

I ragazzi dovettero abbassare lo sguardo, temporaneamente accecati dalla luce.

Pochi istanti dopo, la luce s’affievolì e i contendenti si ripresero.

Ma non erano i soli presenti.

Davanti ai loro occhi, erano comparsi dal nulla Harry e Draco. Il loro portamento era fiero e nei loro occhi si leggeva una forte determinazione.

Ron, Ginny, Hermione e Susan furono ben felici di vederli, mentre i serpeverde erano stupiti della loro presenza. Entrambi i gruppi si ponevano la medesima domanda: da dove erano spuntati, quei due?

-Ehi Harry, com’era quel detto babbano che mi avevi detto a Capodanno?- chiese Draco

-Anno nuovo, vita nuova?- fece Harry.

-Sì, quello. Beh, direi che non è proprio esatto. Cambia l’anno, ma la vita è sempre la stessa.- affermò il biondo.

-Che ti devo dire? I babbani ne dicono tante. A volte ci azzeccano, altre no.- concluse Harry.

Nott, ripresosi dall’accecamento temporaneo, cercò di riprendere in mano la situazione.

-Perfetto, ora il quadro è completo. Lo sfregiato e il traditore.- disse con arroganza il serpeverde –Sempre pronti ad aiutare i vostri patetici amici, eh?-

Harry e Draco rivolsero uno sguardo truce al serpeverde. Nott indietreggiò di un passo, intimorito.

-Hermione, tu e gli altri state indietro e mettetevi al riparo. Noi pensiamo a regolare questi idioti.- disse Harry, rivolgendosi all’amica.

La riccia fu colpita dal tono sicuro con cui aveva parlato il ragazzo e annuì.

-State attenti.- disse preoccupata Ginny.

-Stai tranquilla, rossa. Non ci accadrà niente. E poi ci andremo leggeri.- le rispose Draco.

Il tono con cui si erano espressi fece perdere le staffe ai serpeverde.

-Vi state prendendo gioco di noi, maledetti? Ora ce la pagherete!- disse con rabbia Nott.

Detto ciò, il sestetto di serpi scagliò incantesimi in rapida successione, ma non ebbero alcun effetto dato che s’interruppero a pochi metri dai due grifondoro.

-Ma che succede?- squittì indispettita la Parkison.

I due giovani grifoni li guardarono.

-Siamo appena tornati e non abbiamo voglia di metterci a schivare i vostri deboli attacchi. Per cui, un semplice incantesimo protettivo è più che sufficiente.- disse con calma Harry.

-E quello sarebbe uno scudo semplice? Non ha nemmeno mosso un dito. Come diavolo hai fatto, amico?- chiese incuriosito e stupito allo stesso tempo Ron.

-Le spiegazioni a dopo.- tagliò corto Draco.

Lui e Harry iniziarono ad avvicinarsi ai serpeverde.

-Che volete fare?- chiese intimorito Nott –Voi, idioti, che diavolo aspettate? Attaccateli!- disse rivolto a Tiger, Goyle e agli altri due scagnozzi.

Questi lanciarono nuovamente schiantesimi e altre maledizioni, ma i due grifoni avanzavano senza fermarsi. Lo scudo annullava qualunque cosa venisse lanciata contro di loro.

Una volta giunti a pochi passi dal sestetto di serpi, Harry e Draco aprirono le mani. Le bacchette dei serpeverde si mossero, come attirate da una forza inarrestabile. Una volta giunte nelle loro mani, i due grifoni le gettarono alle loro spalle.

-Cos’è, volete vedervela alla vecchia maniera? Corpo a corpo? Siamo comunque in vantaggio! Addosso!- proruppe Nott.

Harry e Draco non si scomposero minimamente.

Tiger, Goyle e gli altri due serpeverde si lanciarono contro di loro, a pugni serrati.

I due scimmioni puntarono verso Harry.

-Preparati a prenderle, Potter.- urlò Tiger, scagliando un pugno. Anche Goyle caricò con un destro.

Harry rimase immobile fino all’ultimo, poi con un guizzo parò entrambi i pugni con le mani.

Sebbene i due scimmioni fossero più grossi fisicamente, non riuscirono a reagire alla incredibile stretta che il moro grifondoro esercitava sui loro pugni con la sola forza delle mani.

Lentamente, Harry abbassò le braccia costringendo anche i due serpeverde ad abbassarsi.

All’improvviso, lasciò andare la presa poi, con estrema rapidità, chiuse e riaprì i palmi delle mani davanti alla faccia dei due serpeverde, che finirono scaraventati lontano.

Nel frattempo, Draco si stava occupando degli altri due.

Evitato un destro e un tentativo di presa, Draco si mosse con agilità e colpì entrambi gli avversari con un colpo di taglio alla base del collo, con la mano destra.

I due serpeverde lo guardarono sprezzanti, come se quel colpo non li avesse procurato danni. Ma poco dopo, caddero improvvisamente a terra, privi di coscienza.

Nott osservò incredulo alla scena. Non riusciva a credere ai suoi occhi. Anche Pansy, al suo fianco, era rimasta basita

Harry e Draco li osservarono, per nulla affaticati dallo sforzo appena compiuto.

-Sapevo che voi serpi siete capaci di tutto, ma un tentativo di attacco come questo è troppo anche per la mia pazienza.- disse Harry, con un tono di voce gelido.

Draco squadrò i due serpeverde con i suoi occhi di ghiaccio, poi schioccò le dita.

I due serpeverde furono avvolti da una nuvola di fumo.

Pochi istanti dopo, la nuvola sparì e con essa erano spariti anche i due ragazzi.

-Ehi, ma dove sono finiti?- chiese Ron, uscendo dall’angolo in cui lui e le ragazze s’erano rifugiati.

-Non li avrete mica…-

-No, Hermione, tranquilla. Nessun danno permanente. Diciamo solo che mi sono preso la briga di far capire loro come mi sono sentito al quarto anno.- spiegò Draco.

-Intendi dire forse…-

-Già. Il famoso incidente di Neville.- disse Harry.

Al quarto anno, durante una lezione di incantesimi, Neville aveva pronunciato una formula in modo sbagliato e aveva incidentalmente trasformato il povero Draco in un furetto parlante.

Il biondo aveva subito gli sfottò di Harry e dei suoi compagni per un po’, dopo l’accaduto, ma nulla di pesante.

I serpeverde, invece, avevano colto l’occasione per deriderlo in maniera massiccia, ma erano bastati alcuni incantesimi ben piazzati di Draco, con il giusto pubblico, per far capire loro che non era il caso.

-Ok, ma dove sono?- chiese Susan.

-Andiamo in Sala Grande. Vi assicuro che lo spettacolo sarà indimenticabile.- disse Harry, per poi avviarsi.

Immediatamente fu seguito da Draco e dagli altri.

 

Ok, gente.

Visto che devo farmi perdonare per i lunghi tempi d’attesa, ho deciso di postare una parte del nuovo capitolo della mia storia. Ci sto lavorando su, ma penso che anche questo sarà abbastanza calmo. Spero vi sia piaciuta la scena.

Come? Che è successo a Nott e alla Parkinson?

Beh, un indizio io ve l’ho dato. Il resto…lo scoprirete presto.

Recensite, mi raccomando.

E se avete dubbi e/o volete chiedermi qualcosa, sentitevi liberi di scrivermi una mail.

Ciao,

Mark Bargnani.

  
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