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Autore: lella23    24/12/2009    2 recensioni
Noi siamo Jane Armstrong e Helena Wright e questa è la nostra storia…ma forse è sbagliato dire nostra perché ci sono tante altre persone che, con noi, sono cresciute, cambiate… o rimaste le stesse, persone che porteremo sempre nel nostro cuore a cui dobbiamo tutto…come ai nostri padri senza di loro non saremo come siamo ora.
Ff scritta a 4 mani!! Recensite please!!
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scritto da: me












Oakland, casa Armstrong, giorno dopo
Jane se ne stava in camera sua, non sapeva cosa fare, anche suonare non la distraeva.
Stufa di non fare niente si mise al computer, andò sulla sua e-mail e trovò posta; aprì e vide che era di Evan, avvertiva un senso di disagio, aveva un brutto presentimento, ma lo scacciò via scuotendo la testa. Cliccò sull'e-amil e la lesse.
Jane, questa è probabilmente la e-mail più difficile che abbia mai scritto. Vedi... è difficile spiegare, ma la lontanaza può aumentare un sentimento o spegnerlo completamente... nel mio caso l'ha affievolito di molto, tanto che ora mi sono innamorato di un'altra... mi dispiace Jane
Jane rimase con lo sguardo fisso sullo schermo, mentre cercava di capire le parole, che le sembravano arabo in quel momento, delle lacrime presero a scendere dai suoi occhi.
Com'era possibile?
Lui... lui si era innamorato di un'altra?
Un singhiozzo le sfuggì dalle labbra serrate, la mano stretta in un pugno tremava.
Tutto... tutto finito, così... con una patetica e-mail di scuse... che se ne faceva lei delle sue scuse?!
Si alzò di scatto dalla sedia, presa dalla rabbia raccolse tutto quello che gli ricordava lui e lo distrusse. Stracciò i suoi ritratti, buttò i suoi regali... poi arrivò il turno di una foto.
Erano Evan e lei abbracciati e sorridenti sulla spiaggia.
Non ce la faceva a stracciarla, si sdraiò sul letto e stringendo la foto pianse.
Ormai non le rimaneva più niente, solo un cuore spezzato dove piangerci sopra; perchè diavolo si era innamorta?
Cosa se ne poteva ricavare di bello in tutto quel tormento?
Un bel niente!!
Doveva aspettarselo lo sapeva, però... un conto era prendere in conto una possibilità e uno era provarlo sulla sua pelle...
Sentì che qulacuno bussava alla porta della sua camera.
-Jane? Sono Hel! Entro o hai qualche fusto che mi vuoi nascondere?-
Jane cercò di ascigarsi le guance, non voleva far preoccupare l'amica.
-Entra!-
Hel entrò con un sorrisino che però si spense subito notando gli evindeti occhi rossi della ragazza, aveva sicuramente pianto.
-Jane... che succede?- chiese preoccupata sedendosi vicino a lei.
L'altra si morse il labbro inferiore e con una certra difficoltà raccontò quello che era successo.
Pianse ancora sulla spalla dell'amica che cercava di consolarla come poteva.
Dopo una mezz'ora di pianto Jane si calmò e ora le due amiche erano stese sul letto a guardare il soffitto.
-Certo che fa schifo innamorarsi...- esordì la Armstrong.
-Non sempre- rispose Hel.
-Per me si! Sono la solita sfigata...-
-Pesavo che lo sfigato fosse il mio papy!-
-Deve avermene attaccata da quanta ce ne ha!-
Risero.
-Mi fa piacere che ridi- disse sorridendo la Wright.
-Non aspettartelo sempre...- ribattè mestamente.
-È un inizio!-
Jane volle cambiare discorso alla svelta.
-Hai trovato un vestito per la festa?-
L'altra scosse la testa.
-Domani dopo le prove andiamo a cercare qualcosa!-
Hel annuì.







Oakland, palestra, giorno dopo
Jane entrò nella palestra, cercava di nascondere il dolore che aveva dentro ripensava se a quelle parole... che sembravano scavarle nel profondo, segnandola, ferendola.
Come aveva potuto farle così male?
Le venivano le lacrime agli occhi, ma le scacciò, non poteva piangere lì davanti a quei maschi.
-Miracolo! Oggi sei in ora...- si interruppe Ryan, vedendo Jane, era distrutta anche se lo nascondeva bene... glielo si leggeva negli occhi che soffriva.
Come non mai in quel momento voleva sapere, ma reprimette la sua curiosità.
-Iniziamo!- statuì Matt.
E cominciarono le prove.





Ormai mancavano pochi giorni al ballo e tutta la scuola era in subbuglio, c'era chi ancora cercava un partner, c'era chi si vantava di essere in coppia con tizio, insomma c'era casino!
Invece Jane e Ryan non litigavano più come prima, certo c'erano sempre battibecchi ma lui ci andava leggero.
Hel e Al erano emozionati per andare al ballo ancje se era scontato, la ragazza però non era molto felice per il fatto che suo padre e Billie avrebbero presenziato all'evento!




Oakland, casa Armstrong, pomeriggio, giorno del ballo
Nella camera di Jane sembrò fosse passato un urgano... vestiti, scarpe, trucchi ricoprivano il letto e le sedie. Le ragazze erano molto prese dalla loro preparazione, soprattutto Jane che stava aiutando l'amica a scegliere cosa mettere.
-Ecco! Mettiti questi! Vedrai che starai benissimo!- esclamò la Armstrong.
-Lo spero...-
-Certo che si! Sarai così bella che Al ti porterà in un posticino appartato e...- ma non finì la frase perchè Hel le aveva tirato un cuscino, rossa in viso.
-Ma cosa dici?! Sei una maniaca! Frequentare quel Simon ti fa male!- disse imbarazzatissima.
Jane rise, il dolore per Evan c'era sempre, ma le persone a cui voleva bene le facevano dimenticare almeno in parte la sofferenza.
-Ma tu non ti prepari?- domandò Hel.
-L'avrei fatto se una persona di mia conoscenza non mi avesse pregato di aiutarla!- sorrise la blu.
Detto questo andò a prepararsi anche lei.
Mise una maglietta a manice corte con lo scollo a barca, nera con fantasie verdi, una mini gonna nera, stivaletti e i guanti senza dita che scopri le unghie smaltate di nero. Si truccò con la matita e l'ombretto nero, si guardò allo specchio e restò soddisfatta del suo lavoro.
Vide che anche l'amica aveva finito. Il suo vestito era nero e le spalline si incrociavano davanti, le arrivava apena sopra il ginocchio, aveva anche lei gli stivaletti neri truccata con matita e ombretto. Aveva alla mano destra un bracciale che le prendeva tutto l'avanbraccio.
-Stai benissimo!- disse Jane.
-Grazie! Tu non sei emozonata per la tua esibizione?- chiese Hel.
La batterista si pietrificò, fino a quel momento non ci aveva pensato proprio perchè lei aveva a sempre uan paura estrema del palco! Lo sapeva avendo come padre Billie Joe Armstrong non avrebbe dovuto avere tutti questi problemi, ma... proprio la disinvoltura del padre sul palco non l'aveva ereditata per niente!
-Non ce la faccio! Perchè me l'hai ricordato?- fece con voce strozzata.
L'altra si schiaffò una mano sulla faccia alzando gli occhi al cielo. Jane aveva sempre avuto questi problemi, fin dalle elementari quando facevano la recita all'inizio era sempre così isterica e con una fifa blu, ma quando saliva sul palco prendeva una sicurezza che ti faceva pensare che tutte quelle scenate di prima erano solo una recita.
-Dai! Sono sicura che ce la farai! Sei bravissima e avete provato tantissimo! Farai un figurone!-
-Non è vero! Sono una cornacchia a cantare, lo diceva pure Joseph!-
-Da quando dai retta a quel celebroleso di tuo fratello? Devi far vedere che sei forte e vale!- disse sicura Hel.
-Dici sul serio?- domandò l'altra con una vocina.
-Certo!-
-Grazie! Anche tu sei forte e bravissima e il tuo Al appena ti vedrà ti porterà in un posticino appartato e...- si interruppe perchè la chitarrsta le aveva tirato ancora il cuscino.
-Smettila! Lo detto e lo ripeto: frequentare Simon Pervett ti fa male!- esclamò imbarazzata.
Era ormai ora e le ragazze scesero, trovarono ad aspettarle Al, Billie, Tre e... Frankito. Al guardò Hel sognante e Jane non potè trattenersi.
-Cosa ti avevo detto? Attenta a non stare sola con lui...- le sussurrò divertita.
L'altra la fulminò.
Frankito stava guardando la blu con gli occhi e la bocca spalancata.
-Forse è meglio se chiudi la bocca...potrebbero entrarti le mosche!- disse la Armstrong.
-Oh! Sei una visione celestiale mia unica ragione di vita!-
-Vedi di non rompere tanto le palle stasera nanetto!- avveva saputo infatti che anche lui si sarebbe aggiunto all'allegra combriccola.
-Bene andiamo!- disse Billie.
Salirono sulla macchina e arrivaroo al locale che gli studenti avevano affitato per il ballo, la palestra era troppo piccola per ospitarlo.
C'erao già Matt, Simon e Ryan ad accordare gli strumenti. Ryan rimase colpito nel vedere Jane, doveva ammettere con se stesso che non era per niente male.
Simon invece ci provava con Hel anche se era con Al e quest'ultimo si stava trattenedo dal tirare un pugno a quell'idiota.
-Ciao capelli blu!- la salutò Ryan.
-Ciao... ossigenato male!- rispose lei.
Visto che quello scemo non la smetteva di chiamarla in quel modo anche la ragaza si era adeguata e aveva trovato un soprannome per lui.
I ragazzi della scuola iniziavano piano piano a riepire la sala, il cuore di Jane batteva sempre più forte, si sentiva la gola secca e guardava con timore tutti quei giovani che riempivano la sala.
Ryan la osservava attentamente e vedeva l'evidente disagio della ragazza, continuava a deglutire e a guardare con gli occhi spalancati i ragazzi nel locale. Non sapeva assolutamente cosa fare e la cosa che lo sorprendeva di più era il voglia di aiutare la ragazza che aveva sempre preso in giro fino a quel momento. Poi si ricordò che anche lui nella prima esibizione con il gruppo era in panico, non era certo stato piacevole.
-Ehy...- le sussurrò.
-S-si?- sussurrò di rimando la ragazza con voce tremante.
-Paura?- disse con un sorriso ironico.
Lei lo fulminò, come poteva prenderla in giro anche in un momento simile?!
-No!- fu la risposta secca di Jane.
-Non volevo prenderti in giro! Solo... ti ho vista così in panico che... be... volevo aiutarti!- si difese un pò imbarazzato Ryan.
La blu lo guardò sorpresa e arrosì appena.
-Oh... ehm... be, si... al momento non posso defirmi molto tranquilla!- sorrise nervosa.
-Sai... anch'io alla mia prima esibizione ero in panico- confidò Ryan.
La ragazza spalancò gli occhi sorpresa.
-Tu...? Davvero?!?-
-Sisi! Ti giuro! Non riuscivo a muovermi... ho passato il quarto d'ora peggiore della mia vita...-
-E poi? Che è successo?-
-Be... grazie a Matt mi sono ripreso, mi ha mollato certi schiaffi! Anche se...-
-Cosa?- chiese curiosa lei.
Ryan arrossì e guardava altrove.
-Be... ero sul palco e... appena avevamo finito il primo pezzo sono corso nul retro e... ho vomitato l'anima!- confessò.
Jane si mise una mano davanti la bocca per non ridere, ma proprio non potè trattenersi!
Il ragazzo la guardò male, ma dentro di sè era contento di averla fatta ridere... ridere sul serio, non come quei sorrisi falsi che rifilava a tutti.
All'improvviso vide la ragazza avvicinarsi e... sentì le sue labbra sulla guancia, poi si stacco e gli disse sorridendo -Grazie!- e se ne andò lasciando un imbarazzato e imbambolato Ryan.
-Su forza! Andiamo Don Giovanni!- scherzò Matt spettinandogli i capelli.
L'altro lo guardò male, ma un il rossore appena accennato che aveva sulle guancie tradiva l'emozione che aveva provato in quel momento.
I ragazzi salirono sul palco, Simon prese posta dietro con la sua adorata batteria, Matt con il suo fidato basso alla destra, Ryan con la sua fedele chitarra alla sinistra e infine Jane al centro.
La ragazza era emozionatissima, le sudavano le mani e il suo cuore batteva come se fosse mpazzito, aveva paura che tutti ptessero sentirlo. Non voleva deludere il suo daddy, Hel e... Ryan?!
Scosse la testa, deglutì a vuoto e si avvicinò al microfono.
I ragazzi partirono con la prima canzone, dopo un primo momento di titubanza Jane prese a cantare con più sicurezza sentendo che piano piano la tenzione svaniva.
Ryan la guardava con un mezzo sorriso soddisfatto, ce l'aveva fatta!
Hel e Al ballavano e si divertivano come dei pazzi, ogni tanto la ragazza lanciava degli sguarda alla sua migliore amica e non potè che sentirsi fiera di lei, si vederva che si divertiva un mondo, ogni tanto accennava anche a qualche balletto e aveva notato le occhiate che Ryan ogni tanto le lanciava... che potesse esserci qualcosa tra quei due?
Mah! Con un sorriso di voltò verso il suo ragazzo e lo baciò.



Dopo
La serata finì e a Jane parve concludersi troppo presto si era divertita un mondo!
-Certo che è stato una esibizione fantastica!- esclamò Simon.
-Già! Grazie Jane! Se non fosse stato per te...- disse Matt.
-Figurati! È stato un piacere! Mi sono divertita un mondo!- rise Jane.
Ryan non disse niente, ma era molto contento di Jane, di certo aveva reagito meglio di lui!
-Peccato che non stai nel nostro gruppo... ma potremmo comunque restare in contatto vero?- propose Matt.
-Si! Certo! Mi farebbe molto piacere!-
-Ehy, ma... dove sono Hel e Al?-
Jane si guardò in giro e vide che non c'erano neanche suo padre e Tre! Oh diavolo!
-Cazzo! Mi hanno mollata qui?- si alterò la ragazza.
-Non preoccuparti... sono certo che il nostro Ryan possa darti uno strappo... vero Ryan?-
Il ragazzo sobbalzò sorpreso.
-Be.. ecco...- titubò ma vedendo lo sguardo minaccioso di Matt accettò subito.
-Noi andiamo! Ci vediamo Jane!- salutò il bassista con uno strano ghigno sul viso, che non piacque per niente a Ryan.
In men che non si dica si ritrovarono da soli, lui e Jane.
Il ragazzo la guardò con la coda dell'occhio e la vide corrucciata. Era tenera... strabuzò gli occhi. Tenera!? Ma da dove gli veniva? Scosse la testa, forse era solo stanco per la festa... si, doveva essere per quello.
Iniziò a camminare subito seguita da Jane, andarono verso la sua macchina un vecchio furgone della Volkswagen un pò scassato, ma perfetto per tenerci dentro gli strumenti.
L'avevano decorato con delle scritte per personalizzarlo un pò, non era male e lui lo adorava.
Glielo aveva regalato suo nonno per il suo diciottesimo compleanno, un anno fa. Salirono sul furgone e partirono. Il ragazzo mise su un cd dei Clash e Jane prese a cantichiare Should I stay or should I go.
-Ti piacciono i Clash?-
-Si! Peccato che Hel li detesta!- ridacchiò lei.
-Davvero? Come mai?-
La blu si strinse nelle spalle.
-Non so dirti... dice che è un odio a pelle! Ma io mi diverto a metterli sempre-
-Sei perfida!-
-Si! E me ne vanto!-
Risero. A Jane parve tutto strano, cioè aveno sempre litigato peggio di cane e gatto e ora... stavano lì a scherzare sulla macchina di lui! A pensarci bene eera una situaziona alquanto assurda.
-Sia... mi ha sorpreso il tuo comportamento questa sera- esordì Ryan.
Lei lo guardò iterrogativa.
-Be... mi aspettavo come minimo che vomitassi in stile Esorcista!-
-Ahah invece ho lo stomaco più forte del tuo, caro!-
-Tzè certo, come no!-
-Non sono certo io quella che ha vomitato dietro le quinte!-
Ryan alzò gli occhi al cielo, sorridendo. Poi il furgoncino si fermò davanti a casa Armstrong.
-Eccoci arrivati!- esclamò il ragazzo.
-Già... grazie per il passaggio e per tutto il resto!- sorrise imbarazzata Jane mentre apriva la portiera.
-D-di niente... ci vediamo, capelli blu-
-Si certo, ossigenato male!- detto questo scese dal mezzo e entrò in casa.
Appena la porta si chiuse Ryan fece partire il furgone e andò.



















Finalmente il nuovo capitolo!!! Ne aprofittiamo per augurarvi Buon Natale!!! Bene passiamo a rispondere alle recensini!

Crazy_Me : ahah sisi Simon è un pò il casoumano della band xD!! Siamo felici che ti piacciano Matt e Ryan noi li adoriamo! Per quant riguarda Al e Hel.... be non possiamo dirti niente! xD Ti sta antipatico Al?? Povero xD!! Speriamo che il cap ti piaciuto!! Baci^^ e auguri!

K_BillieJoe: sisi la camera è bellissima, la vogliamo anche noi così!! Siamo contente che Ryan ti piaccia noi lo adoriamo!!! Su Hel e Al non possimo dirti niente!! Baci^^ e auguri!!

Bene speramo aggiornare al più presto, mi raccomando reensiteeeee!! ^-^ e ancora Buon Natale!!!
   
 
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