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Autore: KikiWhiteFly    25/12/2009    1 recensioni
3. Li chiamavano amanti... [a meg89] «Vuoi peccare ancora?» Eros, nostro Dio, perché ci fai questo? 4. Si parla d'amor [A Red e Nami] "Sono poesia nelle mani del traditore quelle parole, sono come cristalli di ghiaccio che rendono nullo il sole... Gli ha donato il suo cuore, Hinata, e lui ci ha giocato, fingendo che esso fosse malleabile. Ma anche privo di forma propria, non ha ancora smesso di battere..." 5. Le distanze in amore non contano [A Sparta: Zia Ele, Luly, Paccy, Sil, la collegaH, Sol, Aury, Vale/celiane] "Cosa sono i numeri, d'altronde, messi a confronto con due esseri umani?" 6. Buon Anno, Naruto-kun [a ValeHina] «Fra poco sarà un altro anno, Naruto-kun» Aggiunse il suffisso intenzionalmente; Naruto le cinse con un braccio le spalle, proiettando lo sguardo in alto. Sapeva a cosa si riferiva la ragazza: anno dopo anno, la memoria dei vincitori e dei vinti della grande battaglia si faceva più lunga, ma doveva ammettere che ogni anno era uguale al primo... La fitta allo stomaco faceva male in egual maniera. «Allora buon anno, Hinata.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Li chiamavano amanti... – A Marghe.





E non Dio ma qualcuno che per noi lo ha inventato

ci costringe a sognare in un giardino incantato.

(Un blasfemo)





Se Dio esistesse probabilmente li avrebbe puniti, in quel momento. Se si fossero trovati nel giardino dell'Eden, in compagnia di un albero pieno di frutti – un'attrattiva per i loro occhi stanchi e affamati – allora sarebbero stati cacciati via, nudi e pieni di vergogna.

Ma se Dio non li aveva ancora fermati, perché rinunciar al piacere?

Bastavano solo due dita – gli sfilava lentamente la montatura, col suo solito fare seducente – e i suoi occhi divenivano due rubini, rossi come solo il sangue e la passione sanno esserlo; e Temari si trascinava sopra il suo corpo, tra un bacio e l'altro, suscitando sgomento ed eccitazione nell'uomo. Quando lei gli sbottonava lentamente il lungo maglione a collo alto che nascondeva la sua pelle, il suo corpo aveva preso a fremere, in modo assai diverso dalla paura. Ogni cosa avveniva con una calma ed un'audacia non indifferenti, come se il momento dovesse esser gustato nell'assoluta completezza, prima di giungere al culmine... Temari, occhi serpenti e bocca d'angelo, stava dimostrando un perfetto controllo ed un evidente carica sensuale. Anche i gesti più inutili gli parevano d'un tratto aggiunger qualcosa alla sua – già – palesata bellezza.

Rigogliosa, floreale, frizzante nel suo modo di porsi... Era proprio come trovarsi in un giardino, non vi erano né recinzioni né inibizioni; il tutto appariva qualcosa di estremamente casto e la titubanza era sfumata sul palato, appena Temari aveva poggiato le sue labbra sulle proprie.

E a quel punto furono solo le coperte a segnar il confine tra sacro e profano, creando grinze e incurvandosi quando i due amanti della notte e, talvolta, delle prime ore del giorno, compievano sinuose piroette attorno a se stessi.

Nessuno mai capì che loro erano due amanti... Ambedue sposati, accasati, infelicemente affezionati ai propri cari. Chi mai poteva sospettare una tale caduta di stile?

Una casupola di campagna, ben nascosta dietro verdeggianti colline, era il rifugio segreto dei due: un arredamento spartano, l'essenziale alla sopravvivenza. Una scusa qualunque, qualche curioso affare di lavoro che i relativi coniugi non si erano mai curati d'indagare, ed ecco che entrambi si ritrovavano allo stesso posto, alla medesima ora.

Presi da una vorace passione, si trovavano a vivere una perniciosa relazione d'amore, come solo l'erba cattiva sa esserlo... Ma è cosa risaputa, il male attira.

Adamo ed Eva, il primo esempio nel mondo.

La loro cacciata, il loro peccato... Dopo tanti secoli ancora si parla di loro, invero. Allora perché – pensò Temari, mentre, facendo perno su un lato, osservava Shino respirare regolarmente – loro non potevano somigliare ai due peccatori? E la loro sorte... sarebbe stata la stessa?

«Io ti amo...»

Lacrime lampeggiarono nei suoi occhi, un segno di debolezza che s'affrettò di cancellare. «Dannatamente.»

Così dannatamente che avrebbe continuato ad amarlo sempre, incondizionatamente, qualunque ostacolo si fosse presentato nella sua vita... Avrebbe colto la mela del peccato, l'avrebbe assaggiata fin quando non sarebbe arrivata all'estremità e poi sarebbe stata condannata.

Condannata a star per sempre accanto a lui, diseredando tutto il suo mondo.

Una pena che avrebbe scontato con piacere.

«Vuoi peccare ancora?»

Eros, nostro Dio, perché ci fai questo?

E sentì ancora una volta il piacere, qualcosa di brutalmente piacevole carezzare la sua femminilità, fino ad urtare le pareti più sensibili del proprio essere. E allora capì.

Erano condannati all'eterna perdizione... e dannazione.




***



Grazie a Marghe e Mayumi per i precedenti commenti, sempre gentilissime *//*.

Marghe, questa è for you... spero che tu l'abbia apprezzata, qui c'è il vero Eros, quello che due lemoniste come noi amano *__*.

La vera essenza dell'amore (L)

E ti voglio bene, <3


Scaletta:


Si parla d'amor” (SasukeHinata) – per Red Diablo e Namine1593.

L'unico che l'amò” (ShikaIno) – per le amiche biancheH <3 (Troppe da citare, sarà una surprise **)

[Titolo da definire] (NaruHina) – per ValeHina.


Ce la posso fare **. Forse aggiornerò più tardi **


Kiki.

   
 
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