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Autore: Pacci    27/12/2009    11 recensioni
Che cosa succederebbe se Edward e Jacob fossero vittime di uno strano scambio? Li aiuterebbe a risolvere i loro contrasti? Una FF nata dalla semplice curiosità di sapere come si comporteranno Edward e Jacob nei panni dell’uno e dell’altro. Se anche voi siete curiosi, vi basta solo leggere….
Genere: Generale, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il grande giorno

Finalmente, il grande giorno era arrivato. Alice aveva organizzato una festa così sfarzosa, ma allo stesso tempo sobria che, al confronto, il matrimonio di Bella e Edward impallidiva. Tutti i presenti, i Cullen e i licantropi di entrambi i branchi, erano vestiti in maniera elegante e non eccessiva.

La sala era decorata con palloncini dai colori avorio e un grande tavolo occupava la parete sulla sinistra, dove si poteva trovare una vasta gamma di dolci e quattro torte. C’era molta abbondanza di cibo, visto che i licantropi erano famosi per il loro appetito. Infatti, Edward li invidiava. Una cosa che gli mancava del corpo di Jacob, era il fatto di poter gustare altre cose oltre il sangue, ma non l’avrebbe mai ammesso. Gabriel era ancora ospite in casa Cullen e lui non voleva dargli il suggerimento di poterlo scambiare di nuovo.

Ma un problema si presentò a pochi minuti dell’inizio: Jacob si rifiutava di uscire dalla stanza da letto di Alice e Jasper.

“Forza, Jacob! Sono arrivati tutti!” si lamentò Alice, bussando alla porta.

“No! Alice, io conciato in questo modo, non esco!”.

“Jacob Black, non puoi fare la proposta a Nessie in bermuda!”

“Sembro un pinguino!” urlò Jacob.

“Chissà se i pinguini sono buoni quasi quanto gli orsi?” chiese Emmett, che stava passando in quel momento in corridoio.

Alice ebbe una visione, per poi scuotere la testa verso suo fratello.

“No! Ti vedo al polo sud e non sei affatto soddisfatto, dopo che hai quasi sterminato la popolazione dei pinguini. Se proprio devi andare al Polo, caccia l’orso polare!”.

“Grazie, sorellina. Al nostro prossimo viaggio di nozze, dirò a Rosalie che vorrò andare lì!” esclamò raggiante Emmett.

“Così diventerà la Barbie Regina dei Ghiacciai!” sbottò Jacob, ancora barricato dentro la camera.

“La Regina dei Ghiacciai sfonderà la porta, se non esci all’istante!”.

Rosalie, che era salita per vedere che fine avesse fatto quell’orso di suo marito, sentì il commento Jacob e raggiunse gli altri vicino alla porta.

“Che cosa sta succedendo qui?” domandò, poco dopo.

“Il cucciolo si vergogna” rispose Emmett e le circondò la vita con un braccio.

“Forse, si troverebbe a suo agio in una mostra canina” ipotizzò lei, ridendo.

“Divertente! Barbie, queste battute te le scrive qualcuno? Perché se la risposta è sì, se fossi in te, lo licenzierei!”.

“Sbaglio, ma è leggermente nervoso?” chiese Emmett e tossì per soffocare la risata che gli stava salendo sulle labbra. Adorava ascoltare i litigi di Rosalie e Jacob, ma non l’avrebbe mai confessato, neanche sotto tortura.

“Ovvio che sia nervoso! Deve fare la proposta! Non so cosa darei per avere una visione!” disse Alice, scuotendo la testa.

“Perché non chiedi a Gabriel di chiamare sua sorella?” chiese Rosalie, inarcando un sopracciglio.

“Gabriel, ormai, l’abbiamo perso”.

La voce di Jasper li raggiunse e, quando si voltarono, lo videro avanzare verso di loro.

“In che senso?” disse Emmett con un sorriso.

“Lui e Seth sono riusciti a scassinare la cassaforte con dentro gli alcolici. Infatti, sono salito su per dire a Alice che la festa sta prendendo una piega imprevista!”.

“Oh, no. Quanto odio non poter vedere i mezzosangue” piagnucolò Alice, ma si riprese all’istante. Avevano un problema più urgente.

“Jacob!” tuonò. “ Esci subito!” e riprese a bussare con più forza.

All’improvviso, delle grida e dei saluti salirono fino a loro. A quanto pareva, erano arrivati Edward e Bella, con Renesmee.

Jacob, che era appoggiato alla porta, impallidì e la sua decisione di rimanere chiuso là dentro si fece più forte. Gettò un’occhiata allo specchio di fronte a lui e scosse la testa. L’anello, che teneva nella tasca interna, divenne sempre più pesante e si ritrovò a invidiare Edward. Lui non aveva avuto tutta quella pressione addosso quando si era dichiarato, ma non poteva neanche rimanere lì per sempre. Anche se Alice e Jasper tenevano molto alla loro stanza, non avrebbero aspettato ancora a lungo prima di distruggere la porta.

Si rialzò e fece un respiro profondo. Si voltò verso la porta, fece scattare la serratura e uscì, andando incontro ai suoi futuri parenti vampiri.

Quando questi ultimi lo videro, ebbero delle reazioni diverse. Jasper ed Emmett scoppiarono a ridere, Rosalie fece una smorfia e Alice batté le mani raggiante.

“Sei splendido!” disse lei, sistemandogli il bavero della giacca.

“Sembro un becchino” si lamentò Jacob, ritirandosi dalle grinfie della piccola vampira.

“I morti non mancano” scherzò Jasper, e Jacob si ritrovò a sorridere a suo malgrado.

“Forza, scendiamo. Prima che i lupi diano inizio alla festa senza di noi” propose Emmett e offrì il braccio a Rosalie. I due iniziarono a scendere, mentre Alice e Jasper attendevano Jacob.

“Andiamo” disse lui in tono funereo e stava per fare avviarsi, quando il bracco di Jasper lo fermò.

“Posso aiutarti, se vuoi?” si offrì il vampiro biondo.

“No, grazie. Voglio restare lucido” disse Jacob con tono sorpreso.

“Andrà bene” fece Jasper.

“Lo spero” borbottò Jacob e si avviò giù per le scale.

La sala era affollata. I licantropi stazionavano vicino al tavolo ingombro di cibo, mentre i vampiri li osservavano divertiti dalla parte opposta.

Jacob rischiò di cadere, quando vide che erano stati invitati anche quelli del clan di Denali. Alice, leggendo la sua espressione sbigottita, gli mormorò all’orecchio:

“è il compleanno di Nessie. In teoria, oggi fa diciotto anni. Per favore Jacob, non andare in escandescenza e non ti trasformare, non puoi capire la fatica che ho fatto a cucirti quell’abito”.

“Ma se l’hai confezionato in cinque minuti”.

“Dettagli” rispose Alice e si allontanò, insieme a Jasper.

Jacob rimase ancora ai piedi delle scale, incerto, ma molto presto fu raggiunto da Leah, anche lei seccata per essere stata costretta a entrare in un vestito nero e attillato.

“Leah!” esclamò Jacob basito. “ Sei bellissima!”.

La ragazza arrossì per un momento, per poi riprendere la sua solita aria seccata.

“Anche tu stai bene” rispose acida, scuotendo la testa.

“Grazie” ribatté brusco il licantropo.

I due si guardarono intorno e scossero la testa quando videro Seth e Paul cantare a squarciagola una canzone della riserva, con Emmett che cercava di seguirli.

“Pensavo che Edward avesse nascosto le bottiglie” fece Jacob e indicò il bicchiere stracolmo di vino di Gabriel.

“Il biondino” esordì Leah, “ ha chiamato sua sorella, che gli ha detto dov’era la cassaforte e gli ha descritto anche il modo per scassinarla”.

“Non oso pensare a come si comporterà quando diventeremo parenti” fece Jacob e i due tremarono visibilmente.

“Sei pronto?” domandò Leah.

“Sì” rispose Jacob e, sorridendo, le offrì il braccio che Leah accettò.

I due fecero il loro ingresso e tutti si voltarono verso di loro. Jacob notò gli sguardi divertiti e scherzosi da parte dei suoi fratelli, ma niente era al confronto rispetto a come lo stava guardando Renesmee.

Non la vedeva da giorni e il suo cuore iniziò a battere molto velocemente, cosa che lo fece imbarazzare, visto che tutti quanti potevano sentirlo, tranne i pochi umani presenti.

Quando Renesmee si accorse che Jacob stava rispondendo al suo sguardo, la ragazza si voltò e si allontanò rossa in viso. Il licantropo non la prese come un buon segno.

“Calmo” gli sussurrò Leah e, sorridendo, diede una pacca sul suo bracco e andò a raggiungere sua madre e Charlie.

Nel frattempo, Edward e Bella stavano camminando verso di lui, con un sorriso stampato sui loro volti d’avorio.

“Wow, Jacob! Sei bellissimo!” disse Bella abbracciandolo, e a Jacob non sfuggì la smorfia sul viso di Edward.

‘Ancora geloso?’ pensò il lupo sogghignando.

Edward scosse la testa e alzò gli occhi al cielo.

“No. Stavo solo notando che il tuo abito è molto più bello del mio” rispose lui.

“Da quando t’interessano queste cose?” domandò Bella divertita e incuriosita.

“Credo che vivere insieme a Alice per un secolo, mi abbia fatto capire l’importanza della moda” ironizzò Edward, per poi prendere una rosa bianca e appuntarla sulla giacca di Jacob.

“Così, va meglio” fece soddisfatto.

“Grazie” mormorò Jacob attonito.

“Di niente, cucciolo. Mi permetti di dirti una cosa?”

“Anche se non te lo permettessi, lo diresti lo stesso”.

Edward fece il suo sorriso sghembo, anche se i suoi occhi ambrati erano seri.

“Renesmee è ancora molto spaventata da quello che Gabriel ci ha detto qualche giorno fa e si aspetta che oggi succeda qualcosa. Adesso, io non so come vuoi affrontare la questione, ma procedi molto lentamente e attentamente. Perché se dovessi rovinare il compleanno di mia figlia, ti posso assicurare che andrai contro… il mio disappunto” spiegò Edward, mentre Bella lo osservava leggermente nervosa.

“Quindi non devo farmi dire di no” concluse Jacob, inarcando un sopracciglio.

Edward si limitò a sorridere.

“Adesso ti offrirò l’occasione per prendere in disparte Renesmee. Non la sprecare” lo minacciò il vampiro, bonariamente.

“Grazie… papà” sussurrò Jacob.

Edward si fermò un istante e lo guardò sorpreso. Gli strinse velocemente una spalla e si diresse di volata verso il pianoforte.

“Jacob, che ne dici di scortarmi verso mio marito?” chiese Bella, prendendolo sotto braccio.

“Agli ordini, Bells” disse Jacob ridacchiando.

“Andrà bene” lo consolò, mentre si dirigevano verso la parte opposta della sala.

“Tu credi?”.

“Certo! Siete fatti per stare insieme, come me e Edward”.

“Secondo te…” tentò di dire Jacob, “ riuscirò a rendere felice Nessie?”.

Bella non rispose subito e Jacob temette il peggio, ma poi notò l’espressione dolce sul viso della vampira.

“Tu rendi già felice mia figlia. Da quando non era ancora nata”.

“Ne ho un vago ricordo” scherzò lui e scoppiarono a ridere insieme.

Edward era riuscito a portare il silenzio sulla sala e si stava accomodando al pianoforte.

“Questa è per te, mia piccola Renesmee” disse commosso e guardò sua figlia.

Jacob portò il suo sguardo su di lei e sospirò beato. Era bellissima, come sempre. La ragazza se ne accorse, ma questa volta non scappò, anche se il rossore tornò a diffondersi sulle sue guance.

Bella strinse il braccio di Jacob e andò a raggiungere Edward al piano. La musica cominciò ad aleggiare nell’aria, con la sua melodia dolce e struggente. Edward aveva impiegato giorni per renderla perfetta e sarebbe stato felice se quella sua piccola composizione avrebbe aiutato Renesmee, a essere più felice.

Mentre le note si rincorrevano, Jacob camminò lentamente verso Nessie, la quale osservava suo padre, rapita, tanto che si rese conto di avere il licantropo accanto quando sentì il calore che emanava il suo corpo.

“Jacob” sussurrò.

“Ciao, Nessie…” disse lui sorridendole solare.

I due rimasero in silenzio, imbarazzati. Jacob colse il cenno di Edward e capì che tra poco la composizione sarebbe finita e sarebbe arrivato il suo momento.

“Ti andrebbe di fare due passi?” propose Jacob serio.

Renesmee stava per replicare, ma quando colse l’espressione nervosa del licantropo, si limitò ad assentire.

Edward, al piano, iniziò a suonare la ninna nanna di Bella e i presenti tornarono a parlare e a scherzare, solo il vampiro e Bella si accorsero di Jacob e Nessie che uscivano in giardino.

Il prato davanti a casa era illuminato dal chiarore della luna e lo sciabordio del ruscello, vicino a loro, creava atmosfera.

Renesmee fece qualche passo ma Jacob rimase a fissarla.

“Non vieni?” domandò lei confusa.

Lui scoppiò a ridere e Renesmee si ritrovò a seguirlo.

“Piccola Nessie, che ne dici se facciamo una gara?” propose lui.

“Una gara?” ripeté la ragazza, socchiudendo gli occhi.

“Hai paura di perdere?” la sfidò e intanto pregava che accettasse. Sapeva che, molto presto, tutti gli invitati alla festa si sarebbero avvicinati alla finestra per vedere la sua dichiarazione e non se la sentiva di farla davanti ad un pubblico.

“No, sono sicura di vincere. Soprattutto perché tu non puoi trasformati”.

“Che cosa? Perché?” domandò spiazzato.

“Per il vestito che ti ha cucito addosso zia Alice. Non vorrai farla arrabbiare…”

Jacob alzò gli occhi al cielo e sorrise.

“Non credo che si arrabbierà questa volta…” disse lui con fare misterioso. “ Anche se lo distruggo, non è la fine del mondo”.

“Peccato…” sussurrò Renesmee abbassandolo sguardo.

“Perché?”

“Perché, con quel vestito, sei … molto… bello…” rispose a bassa voce Renesmee, arrossendo.

Il cuore di Jacob ruggì e si avviò cauto verso di lei. Le appoggiò una mano sotto il mento e le alzò delicatamente il viso.

“Io non posso competere con la tua, Nessie”.

Renesmee sorrise. I loro volti erano tremendamente vicini. Jacob si disse che il momento giusto era arrivato e stava per parlare, quando sentirono un rumore fortissimo provenire dalla casa alle loro spalle. Questo ruppe l’incanto che si era creato.

“Io lo ammazzo” gridò Bella e Jacob sapeva a chi si stava riferendo. Gabriel ne aveva combinata una della sue.

Renesmee si scostò da lui e Jacob dovette reprimere l’impulso di abbracciarla.

“Allora, questa gara… la facciamo, o no?” disse lei, rossa in viso.

“Tutto quello che vuoi”, fece lui, sorridendo.

“Il punto d’arrivo è la nostra radura?”

“Sì. Sei pronta, mostriciattolo?”.

“E tu sei pronto, cucciolotto?”.

Jacob annuì e iniziarono a correre. Renesmee lo sorpassò quasi subito e Jacob sorrise, quando la sentì ridere di gusto. Lui tentò di seguirla, ma si rese conto che non avrebbe mai potuto raggiungerla. Il suo istinto cavalleresco stava facendo capolino e poi, pensava, che se l’avesse fatta vincere, forse poteva avere più possibilità.

Raggiunse il limitare degli alberi, si assicurò di avere ancora l’anello in tasca e uscì dall’ombra che gli offrivano i rami.

Renesmee si era già seduta sul masso che si trovava al centro della radura. Aveva il respiro affannato per la corsa e stampato sulle labbra quel sorriso sghembo che aveva ereditato.

“Hai perso!” esclamò raggiante la ragazza.

Jacob rise e rimase in piedi davanti a lei.

“Come sempre, no?” ribatté lui.

“Eh, già. Come sempre” sospirò Renesmee, guardandolo di sottecchi.

“Nessie, io vorrei dirti una cosa…” esordì Jacob, ma lei fu rapida a interromperlo.

“Sono ancora arrabbiata per via dello scambio. So che è colpa di Gabriel, ma avrei preferito che tu me l’avessi detto”.

“Ma mi hai riconosciuto. Neanche Bella ha capito che dentro di me c’era Edward!”.

“Davvero?” domandò Renesmee incredula.

Jacob assentì e Renesmee assunse un’espressione pensierosa.

“Chissà perché…”.

“Io ho una teoria” disse Jacob.

“Del tipo?”

“Forse mi hai riconosciuto per via dell’imprinting…”.

“Che cosa te lo fa credere?” boccheggiò lei e s’irrigidì.

Jacob si diede dello stupido per aver deciso di affrontare il discorso, ma alla fine la sua vita con Renesmee sarebbe nata grazie a quest’ultimo.

“Me lo fa credere, perché tra noi c’è sempre stato un legame molto forte. E poi credo, che io ti abbia fatto capire quanto tenessi a te, anche se in quel momento ero nel corpo di Edward…”.

“Avresti dovuto dirmelo…” borbottò Renesmee, abbassando lo sguardo.

“Nessie, che cosa avrei dovuto dirti? ‘Ciao, Nessie, anche se sembro tuo padre, sono Jacob. Sì, è vero. Sono dentro a un vampiro, ma non puoi capire quanto sia scomodo!’. Volevi che ti dicessi questo?”.

“Non questo” rispose Renesmee e lo fissò intensamente.

“Allora, cosa?”

“Dovevi dirmi che tu ci tenevi a me!” urlò lei.

“Nessie, ma è ovvio che io tenga a te!”.

Renesmee si alzò e fece per andarsene, ma Jacob glielo impedì afferrandola per un polso.

“Dove vai?” gli chiese con tono affranto.

“Via! Devo pensare…”.

Jacob stava per lasciarla andare, ma poi si disse che Nessie aveva già avuto abbastanza tempo per pensare.

“No!” disse deciso aumentando la stretta, ma attento a non farle del male.

“Lasciami!”.

“No!”.

“Jacob…”.

“Nessie, devo parlarti. Non puoi evitarmi per sempre. Prima l’ho permesso, perché quello che ci ha detto a Gabriel, ha spaventato anche a me. Ma non posso lasciarti andare via, adesso. Ti prego di ascoltarmi”.

Renesmee annuì brevemente e Jacob la girò verso di lui, appoggiandole delicatamente le mani intorno al viso.

“Io non so che idea ti sei fatta su quello che io provo per te, ma mi sembra giunto il momento di chiarirti ogni cosa. Lo sai che io ho avuto l’imprinting con te, ed è stata la cosa più bella che mi sia capitata in vita mia. Dopo tutte le sofferenze che ho provato, l’ho accolto con gioia assoluta. Il Destino è stato molto buono con me, per avermi regalato la persona più meravigliosa e bella che potesse esistere…”.

“Jacob, io... ” disse Renesmee.

“Aspetta, ti prego. Non ho finito e sai quanto sia difficile per me aprirmi in questo modo…”, la interruppe Jacob, prendendo un respiro profondo. “ Quando ho avuto l’imprinting, ho deciso che avrei fatto qualsiasi cosa pur di renderti felice. Qualsiasi. Anche diventare il tuo giocattolo preferito…”.

Jacob sorrise e Renesmee ridacchiò timida.

“Ti ho raccontato le favole, ti ho protetto come avrebbe fatto un perfetto fratello maggiore e forse è stato questo a confonderti…” riprese il licantropo con emozione, ” ma tu devi sapere, che quello che provo per te, è mutato negli anni. Io sono totalmente e incondizionatamente tuo. Sei tu che rendi la mia vita degna di essere vissuta, sei tu il motivo per cui mi alzo al mattino e sei tu il centro del mio universo, ma non potevo obbligarti a scegliermi per colpa dell’imprinting. Desideravo che tu scegliessi me perché mi volevi, non perché eri costretta. E per questo motivo, che ultimamente, non mi sono comportato nei migliori dei modi. È vero, avrei dovuto dirti dello scambio, ma avevo paura di perderti. Forse, vedendomi sotto un aspetto diverso, avresti capito che io non sono degno di te…”.

“Jacob, non ho mai pensato a una cosa del genere!” sbottò Renesmee guardandolo dritto negli occhi.

“Aspetta, ti prego” ripeté Jacob. “ Quando mi sono ritrovato nel corpo di Edward e ho visto come tu, tentavi in tutti i modi per raggiungermi, il mio cuore ha iniziato a sperare che forse anche tu provavi qualcosa per me. Io sono stato uno stupido. Mi sono detto che dovevo farmi avanti prima. E poi tu mi hai riconosciuto. Ti rendo conto che nessuno sarebbe riuscito? Ti rendi conto di come mi sia sentito in quel momento? Avrei potuto toccare il cielo con un dito! Ma poi, dopo il racconto del biondino, hai iniziato a evitarmi e le mie paure sono tornate più forti di prima. Io non sono più sicuro su niente, ma su una così. Io ti amo, Renesmee Cullen…”.

Jacob chiuse gli occhi e stava per abbassare le mani dal viso di Renesmee, quando sentì quelle della ragazza trattenere le sue.

“Jacob…” lo chiamò a bassa voce, “ guardami”.

Jacob obbedì e vide sul volto di Renesmee un sorriso appena accennato.

“Non sei il solo che aveva paura… “ esordì lei, aumentando la stretta “ Anch’io credevo che tu avessi cambiato idea.”

“Che cosa?”.

“Jacob, ti prego. È difficile anche per me” lo rimproverò, emozionata. “ Pensavo che forse tu mi avresti sempre visto come la bambina che aveva bisogno di aiuto e non come la persona che avrebbe potuto condividere l’eternità con te”.

“Eternità?”.

“Sì, eternità. Periodo di tempo troppo lungo?” domandò lei ridendo appena.

“Mi sembra accettabile” borbottò lui, ancora incredulo di quello che stava accadendo.

“Comunque, Jacob. Io credo di averti sempre amato e i miei sentimenti sono mutati esattamente come hanno fatto i tuoi. E poi credo di averti scelto fin da quando ero bambina. Ti ricordi che, quando mi leggevi le favole, facevo sempre il tifo per il lupo?”.

“Sì, molto bene…”.

“Non ti sei mai chiesto il motivo?”.

Jacob sorrise.

“Certo, ma pensavo che facessi il tifo per lui per non farmi dispiacere…”.

Renesmee alzò gli occhi al cielo e si avvicinò di più a Jacob.

“E non ti sei mai chiesto il motivo, quando ti dicevo che la principessa avrebbe dovuto decidere per il lupo?”.

Jacob tentò di parlare, ma la vicinanza con il volto di Renesmee gli aveva bloccato le parole in gola.

“Sì, me lo sono chiesto... ” riuscì a farfugliare.

“Capisci quello che ti sto dicendo? Ti amo, Jacob Black…” sussurrò Renesmee e appoggiò le labbra su quelle di lui.

Jacob fu preso alla sprovvista, ma molto presto la sorpresa fu sostituita da un’emozione ancora più forte. Strinse la vita di Renesmee e la portò ancora più vicina a lui, mentre il bacio, che tanto aveva aspettato, diventava più profondo e coinvolgente.

Rimasero a baciarsi per un periodo che entrambi pensarono troppo breve, ma dovettero staccarsi riluttanti per calmare i loro respiri agitati.

“Nessie... ” mormorò Jacob sorridendo e appoggiando la fronte sulla sua, con gli occhi chiusi.

“Jake…”. Renesmee appoggiò la testa sul suo petto e in quel momento sentì la scatolina sotto le sue mani. “ Che cos’è?”.

Jacob s’irrigidì e scosse la testa. Glielo avrebbe chiesto in un altro momento, non voleva sfidare ancora di più la fortuna.

“Niente” rispose sorridendo.

“Jacob…”. Renesmee gli aprì la giaccia, per poi infilare la mano nella tasca e tirare fuori la scatolina blu.

Jacob chiuse gli occhi in attesa della fuga di Renesmee, ma la ragazza scoppiò a ridere.

“Non ci credo…” disse tra le risate.

Jacob sbuffò e si riprese l’anello. Stava per metterlo via, ma la ragazza lo fermò.

“Devi chiedermi altro?” lo sfidò sorridendo in maniera sghemba.

“No”.

“Jacob…”
“Nessie, la sorpresa è rovinata. E poi…”

“Guarda che lo sapevo già” disse lei, con aria superiore e un sorriso sulle labbra.

“Come?”

“Be’ zia Alice mi sembrava troppo entusiasta nell’organizzare la mia festa di compleanno, così mi sono fatta dire da Gabriel e Seth cosa aveva in mente e loro mi hanno accennato qualcosa…”.

“Io li ammazzo…” sbottò Jacob furioso.

“Oh, no. Ci ha pensato Leah! Certo che avremmo dei grossi problemi con quei tre in futuro!” commentò Renesmee, sospirando e accigliandosi.

Ma Jacob non stava pensando a quei tre. Renesmee stava accentando la proposta? Aveva detto che loro due avrebbero avuto dei problemi in futuro, quindi non era più spaventata.

Jacob fece un gran sorriso e prese la mano sinistra.

“è un sì?” chiese aprendo la scatolina e tirando fuori l’anello.

Renesmee fece un bellissimo sorriso quando vide l’anello nella mano scura di Jacob.

“ è meraviglioso” disse, ammirando il gioiello.

“Apparteneva a mia madre…” disse Jacob e stava per metterglielo al dito, ma la ragazza scosse la testa. Jacob sentì il suo cuore sprofondare e andare in pezzi, cosa che non sfuggì a Renesmee.

“Non credi che prima di darti la mia risposta, tu debba chiedermelo?” disse lei, con tono neutro, tentando di soffocare la felicità.

“Giusto…” fece Jacob. “ Nessie, vuoi trascorrere l’eternità con me, come mia moglie?”.

Renesmee fece finta di pensarci su. Lo guardò dritto negli occhi e sorrise in maniera sghemba.

“Sì, lo voglio…” rispose, mentre delle piccole lacrime scorrevano lungo le sue guance.

Jacob le mise l’anello con mano tramante e poi gli bacio il dito, nel quale lo aveva messo.

“Ed io voglio te…” mormorò lui, con voce roca.

Renesmee sorrise e fece due passi indietro.

“Non ti sembra che le cose siano andate abbastanza in fretta?”.

Jacob rise di cuore e la abbracciò.

“Non credo…”.

“Dai, Jacob. Ci staranno aspettando!” esclamò lei, sgusciando dalla sua presa.

Jacob le offrì la mano e Renesmee la strinse. Le diede un bacio a fior di labbra e iniziarono a incamminarsi verso la grande casa bianca, felici come non lo erano mai stati.

Ciao e auguri a tutti! Scusate il ritardo, ma finalmente sono passate le abbuffate di cibo. Credo che andrò avanti di avanzi per i prossimi tre o quattro anni. Comunque, che ne pensate del capitolo? La mia vena romantica è riuscita a emergere, infatti, il capitolo è lunghissimo. Spero che vi sia piaciuto e che vi abbia fatto ridere e divertire. Ho messo il doppio dell’impegno a scriverlo e credo che mi sia venuto abbastanza bene. (evviva la modestia).

Vi rinnovo i miei auguri anche per l’ultimo dell’anno, che il 2010 sia migliore rispetto al 2009.

Grazie a tutti i nuovi che hanno aggiunto la mia FF nei preferiti e nelle seguite, e anche a coloro che l’hanno solo letta.

(è molto probabile, che il prossimo capitolo sia l’ultimo. Ma prima devo discuterne con il mio cervellino).

Angolo risposte recensioni:

aleinad93: Edward e Jacob sono meravigliosi insieme! Io li adoro, se mai la Meyer decidesse di fare un seguito, spero che li faccia andare d’accordo. =) Grazie mille per i complimenti e spero che la dichiarazione ti sia piaciuta.

Saretta__Trilly__: Oh Dei, grazie! Sono contenta di essere riuscita a strapparti qualche risata, non puoi capire quanto sia difficile! Grazie mille! E secondo me, era anche ora che Edward si lasciasse un po’ andare e che abbia perso la sua aria tenebrosa… ahahah…

noe_princi89: Sono contenta! Grazie veramente tanto, non puoi capire quanto mi faccia piacere sentirmi dire che sono brava a scrivere! La mia autostima, ogni volta, schizza alle stelle!

Half Blood: Grazieeeeeee…. Guarda, secondo me, Seth, Leah, Gabriel e Alice sono micidiali insieme. Mi faccio delle grasse risate ogni volta che scrivo di loro e mi diverto come una bambina a Disneyland. Per quanto riguarda i futuri Black-Cullen li ho già in mente, sto solo pensando ai poteri… (ormai, ho finito la scorta). Per quanto riguarda Marcus, io lo adoro. Dopo aver letto la sua storia sul sito della Meyer, mi era venuto in mente di scrivere una FF, ma sarebbe stata molto difficile (forse in futuro...). E poi quando ho visto il film, ero felicissima quando l’hanno fatto parlare! Ahahah!

vannaggio: Carissima, ciao! Grazie mille per i complimenti! Quando ho scritto la battuta di Tizio, Caio e Sempronio, mi sono dovuta fermare per riprendermi! Ahahah, ci rido sopra ancora adesso!

Per le case editrici, è una storia molto travagliata. Ho finito di scrivere il mio primo romanzo in agosto e poi, dopo correzioni e altro, l’ho spedito. Ho ricevuto tre offerte (una da parte di una casa alquanto famosa) ma purtroppo hanno chiesto il contributo! =(

Da quello che ho scoperto, ormai tutte quante lo chiedono, ma secondo me non è giusto. Il mio lavoro è scrivere e il loro, è quello di riporre la loro fiducia in quel qualcuno e rischiare. Infatti, non so più che fare, ma il fatto che abbia ricevuto offerte, vuol dire che il mio manoscritto merita! È questo l’importante!

rossy87: Benvenuta! E grazie mille per i complimenti! Non puoi capire quanto mi facciano piacere! =). Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto.

Ho investito molto in questa FF, soprattutto da quando mi sono resa conto che piaceva. Avevo una paura del diavolo a postarla, perché molte persone, affezionate alla saga, non amano molto questo genere di sconvolgimenti! Ma per fortuna che ci siete tutti voi! Grazie ancora!

GiuLy93: credo che Jacob sia il licantropo più sfortunato del pianeta. Sono capitate tutte a lui! Ma alla fine imparerà ad adorare Gabriel, Seth e Leah. Tremo al pensiero di come sarà la sua vita in futuro! Ahahah… Grazie mille!

Alla prossima!

  
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