Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: kayachan    28/12/2009    1 recensioni
I personaggi di Naruto, nell'universo del liceo americano, e delle vicissitudini di ogni adolescente. [NejiTen][NaruHina]
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hinata

La festa si era rivelata un totale fallimento. I ragazzi si sono annoiati tutti, e poi il mio salotto si è trasformato in un ring di pugilato. CHE CAVOLO…

Possibile che i ragazzi carburino il cervello solo quando si tratta di sport? Se quell’idiota di Neji avesse pensato per un momento che qualla era la mia festa, in casa mia, e se ne fosse andato fuori a fare l’uomo prode e coraggioso, non avrebbe dato uno spettacolo COSI’ PENOSO…

Mi sento, non lo so, tradita. Anche da Tenten. Perché non mi ha detto che aveva una storia con mio cugino? Voglio dire, mi conosce!! Sa che non me la sarei presa mai e poi mai per una cosa del genere…



“Hinata, smettila di guardare la tv… Vai a dormire”

Hiashi Hyuga fu perentorio.

“Sì, papà.” Hinata si alzò di malavoglia e andò in camera sua. Di solito prima di addormentarsi, leggeva qualcosa, ma quella serata era stata talmente disastrosa, che decise di spegnere la luce e basta.

Mentre si tirava bene le coperte pensò a quanto si possa essere vicini a una cosa, e perderla subito dopo.

Sapeva che quella non sarebbe stata una serata esattamente romantica, e che non ci sarebbe stato un momento sufficientemente intimo, ma aveva profuso tutti i suoi sforzi psichici davanti allo specchio per convincersi che quella sera sarebbe stato il momento perfetto per dichiararsi a Naruto.

Naturalmente sapeva che ci sarebbero stati dei rischi. Se per esempio lui avesse rifiutato i suoi sentimenti, la loro amicizia sarebbe finita per sempre, e tanti saluti all’amico del cuore.

Ma Hinata era convinta che avrebbe vinto, che sarebbe riuscita nel suo intento. Ma quella sera non ebbe la minima opportunità di metter in atto ciò che da sempre aveva desiderato.

Stava per addomntarsi, quando improvvisamente sentì uno strano rumore, qualcosa di simile a un ticchettìo, ma più forte.

Pensò che si stesse mettendo a piovere, così si girò dall’altra parte e cercò nuovamente di addormentarsi. Ma quello strano rumore continuò più forte. Si alzò controvoglia e aprì la tenda. Non c’era alcuna goccia di pioggia. Ma sul davanzale c’erano una miriade di sassolini, e un po’ più in giù una persona . Hinata non riuscì subito a distinguere, ma poi lo riconobbe. Aprì la finestra.

“Che cosa ci fai lì?!” chiese allarmata la ragazza.

“Aspetavo che aprissi. Posso salire?” chiese Naruto, a bassa voce.

“Non penserai che io ti apra la porta? I miei ci sentirebbero quasi sicuramente!!!”

“Lo so perfettamente questo… Mi arrampico, tieni la finestra aperta. “ sussurrò Naruto.

Hinata lo guardò mentre risaliva attraverso la grondaia e poi per il tetto del garage. E mentre lo faceva, doveva essere diventata incredibilmente rossa; era indubbio che quel ragazzo fosse agile e veloce, ma vederlo mentre saltava così senza problemi, provocò qualche tentennamento alla lucidità della ragazza. Dopo pochi secondi, Naruto era la davanzale della ragazza. Hinata si spostò indietro, ma troppo lentamente. Naruto saltando dentro la stanza, travolse la ragazza, finendo sul materasso.

“Scusa!!!” il ragazzo si scusò ossessivamente. Hinata ringraziò soltanto che in quel momento ci fosse così tanto buio nella sua stanza , che naruto non sarebbe mai riuscito a vedere la sua espressione del tutto imbarazzata, e la sua faccia rossa.

I due si si sedettero sul letto silenziosamnete, facendo cigolare appena il letto.

“Cosa ti porta da queste parti a quest’ora di notte?!” chiese subito Hinata. In effetti subito dopo, si accorse che la domanda poteva assumere diverse risposte, alcune delle quali non erano pure e caste.

“Prima non abbiamo avuto molto tempo di parlare da soli, e io ti dovevo dire una cosa molto importante. “

“Okay, spara.”

“Quello che volevo dirti forse ti lascerà un po’ di stucco, e, se dovesse andare molto male, forse scioccata a vita.”

“Wow, se il rischio è così alto, è davvero qualcosa d’importante…” osservò ironica Hinata.

Il ragazzo prese un lungo respiro. Anche se in effetti per dire qualcosa del genere, gli sarebbe stata più utile una bombola d’ossigeno.

“Hinata, io ti amo. E voglio che stiamo insieme. So che probabilmente per te non è lo stesso, ma non allontanarmi, per favore. Non voglio forzarti a fare qualcosa che non vuoi, per cui se vuoi puoi anche fare finta di dimenticare.”

Finito il suoi discorso, Naruto si sentì davvero sollevato. Lo sguardo di Hinata era davvero indecifrabile. Ma poi un piccolo sorriso enigmatico spuntò sul viso della ragazza.

“Che scemo…”

Bum. Bum.Bum.

Il cuore di Naruto cominciò a battere come mai prima. E se non fosse stato completamente pietrificato, probabilmente avrebbe cominciato a prendere pugni la prima cosa che gli fosse capitata a tiro.

Nella confusione sentimentale e psichica nella quale si trovava, riuscì a sentire comunque un tocco leggero sulla guancia. Sollevò lo sguardo e vide Hinata che lo fissava intensamente. Bè, tentare di tenere a bada un bestia un tantino incazzata se gli metti un’ottima preda davanti, è quasi impossibile; perciò è perfettamente comprensibile che quel povero ragazzo non abbia potuto resistere.Non furono in grado di capire per quanto tempo rimasero avvinghiati sul letto, e per quanto tempo continuarono a baciarsi.
Forse, fino all’alba.

La mattina successiva, Hinata si svegliò molto tardi. Il sole era già alto e dalla cucina saliva un ottimo profumino. Scese piano dal letto, ma mentre lo faceva qualcosa si girò nel letto. Qualcuno per l’esattezza. “Naruto!!!” gridò più a sé stessa, che al ragazzo.

Quello per tutta risposta alzò lentamente la testa, si guardò in giro, e quando realizzò che non si trovava a casa sua, saltò in piedi.

“Che ci faccio qui??” chiese allarmato.

“Evidentemente ti sei addormentato qui con me, invece di tornartene a casa. Non c’è niente di male, sai.” Disse la ragazza.

“E ora non dovrei andarmene??” chiede confuso Naruto.

“Si, ma dovrai aspettare un po’. Dobbiamo trovare il modo di farti uscire di qui senza farti vedere dai miei. E prevedo che sarà un’impresa abbastanza difficile.” Sospirò Hinata.

“Potrei uscire nuovamente dalla finestra.” azzardò il ragazzo.

“Non pensarci neanche. Questa manovra da Romeo poteva andare bene di sera, non di mattina. Posso farti passare dal garage, però. Faccio finta di dover prendere l’auto, e ti riporto a casa.”

“Sembra una bella idea. Ma tuo padre non ti lascerà tanto facilmente la macchina di domenica.. Inoltre non si chiederà dove vai a quest’ora??”

“Sì, in effetti. E allora come facciamo??” chiese Hinata spazientita.

“Chiamo Rock Lee. Gli chiedo se può venirmi a prendere. Anche se non so se se la passa bene, dopo ieri sera.”

“Non è il caso. Lasciarlo stare è la cosa migliore. “

“Chiamiamo tuo cugino. E’ l’ultimo a cui possiamo chiedere aiuto. E ha anche una bella macchina…” Hinata sbuffò. Prese il telefonino e chiamò Neji.

“Che succede Hinata?”

“Ciao anche a te. Comunque ho bisogno che passi a casa mia con la macchina senza farti notare da papà.”

Neji era sorpreso. “E questo perché?”

“Quando vieni te lo spiego. Fermati dietro il vecchio magazzino, hai presente?”

“Sì, ce l’ho presente. Sto venendo.”

Hinata chiuse la conversazione e si voltò verso Naruto. Il biondo sorrise apertamente.

“Che c’è?”

“Credo che quello che tuo cugino penserà non appena saprà che ho passato la notte qui, sarà tutto tranne che innocente.”

“Ma come accidenti ti viene in mente una cosa del genere adesso?? “

“ Siamo sicuri che non vorrà comprarsi il nostro silenzio?”

“Ma per favore..”

Hinata si vestì, scese di sotto a fare colazione con i suoi. Il padre le chiese perché ci aveva messo così tanto a scendere.

“Problemi di donna!!” Inventare balle quando sei adolescente è molto facile e divertente. E UTILE…

La colazione fu lunghissima, dato che a lei e a sua sorella non era permesso alzarsi se prima non avevano finito. Mangiò tutto in fretta, con gran disappunto della madre. E della sua lingua, dato che la ustionò completamente.

Poco male. Sopra nella sua stanza c’era un ragazzo, e suo cugino stava venendo di domenica mattina di nascosto per portarselo via. Il resto aveva un’importanza secondaria.

Salì di fretta le scale. Mentre apriva la porta, Neji l’avvertì che era già arrivato, e Hinata gli disse di aspettare. Il ragazzo aveva chiesto spiegazioni, ma la ragazza lo aveva liquidato dicendogli che gli avrebbe spiegato tutto.

Poi lei e Naruto scesero le scale silenziosamente, e andarono in garage. I genitori di Hinata erano ancora in cucina a mettere in ordine le cose della colazione.

La sorella di Hinata era nella sua stanza che ascoltava musica, così non si accorse minimamente dei due. Arrivati in garage, aprirono silenziosamente la saracinesca, e scapparono verso il magazzino.

Quando furono ben nascosti dietro l’edificio, videro la Mustang di Neji avvicinarsi. La macchina si fermò proprio davanti a loro.

Neji non scese neanche dall’auto. Probabilmente il fatto di essere stato svegliato di mattina, la domenica, senza neanche saperne il motivo, doveva aver sortito l’effetto di una GRAN ROTTURA DI SCATOLE…

“Adesso potrei sapere perché diavolo mi hai svegliato a…. e lui cosa ci fa qui??” chiese stupito Neji.

“Ha dormito qui. E non fare quella faccia.” Disse la Hinata, quando vide la faccia impressionata del cugino.

“Ti spiegherà tutto Naruto, per strada. Adesso muovetevi, altrimenti papà si accorgerà presto della mia assenza. “

Naruto salì in macchina, guardò Hinata.

“Ci vediamo presto. Diciamo stasera?” chiese speranzoso.

“Diciamo… che non lo so, ma che ti farò sapere presto.” Hianta fece un largo sorriso sarcastico, quando vide l’espressione delusa del ragazzo.

“Ciao ciao.”

Alzò la mano per salutarli. Poi la macchina scomparve del tutto e lei cominciò a correre a perdifiato verso casa sua. Riattraversò il garage, salì le scale e si chiuse silenziosamente in camera sua.

Si buttò sul letto. Decisamente le prime ore di quella giornata erano state piene di emozione. Non solo aveva organizzato una fuga sotto il naso dei suoi, ma per giunta aveva passato la notte con Naruto.

Ora doveva solo dirlo a Tenten.



Ringrazio tutti coloro che leggeranno questo capitolo. Comunque credo che non basteranno le scuse che porgo sin da ora per il ritardo. Come al solito, ci ho messo troppo.
Comunque non arrabbiatevi troppo: colpa anche dei prof che trovano molto divertente caricarmi di compiti.
Passo ai ringraziamenti di chi ha recensito il mio ultimo capitolo:

tenny_93: sono contenta che la parte di rissa ti sia piaciuta... Ho fatto appello a tutto il mio lato aggressivo per scriverlo...evidentemente qualcosa di buono è venuto fuori. Mi dispiace di non avere esaurito il tuo desiderio di aggiornare presto. Vedrò di rimediare la prox volta!!..

Hana Turner: la matematica l'ho lasciata perdere, perchè io detesto questa materia nel vero senso della parola... A Naruto però ho rimediato!!

krikke: grazie per il consiglio del beta-reader, ma purtroppo per la mia conoscenza del campo, avrei bisogno di una lunga spiegazione.
Per quanto riguarda i personaggi, non so che dirti: credi dovrei aggiungere alle note OOC?
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: kayachan