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Autore: shevaara    28/12/2009    1 recensioni
il clan Yao non è proprio nelle grazie dell'imperatore e Ling non sa come comportarsi. dove potrà trovare un modo per allungare, anche se di poco,la vita dell'imperatore? Ma nel frattempo la guerra tra le tribù di Xing si fa aspra: uno dei principi sta eliminando i propri rivali nella linea di successione uno dopo l'altro...
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lan Fan, Ling Yao
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lan Fan sbadigliò dalla noia.
“Un altro giorno in biblioteca...” pensò.
Ling di fianco a lei era immerso nella lettura di un libro.Ormai era arrivato a controllare l'ultima ala della biblioteca senza risultati.
- Lan fan? - esordì il ragazzo rompendo il silenzio che si era formato.
- Si altezza? -
- Quanto starà via Foo? Sta mattina è partito rispondendo in modo vago alle mie domande. -
- Credo che neanche lui lo sappia. Come voi sapete è stato ucciso uno dei nostri informatori.
Vuole controllare di persona ciò che è successo, ma teme che ci possano essere complicazioni. -
- Quel vecchio...Speriamo che non gli succeda niente... -
Ling chiuse il libro con un tonfo sordo sospirando.
- Anche qua niente. Sto cominciando a pensare che a Xing non ci sia niente che mi possa aiutare. -
- Altezza, andiamo a mangiare qualcosa...continueremo le ricerche oggi pomeriggio. - consigliò Lan Fan.
Ling la guardò soppesando la cosa. Non voleva smetter le ricerche, però l'idea del cibo l'allettava...
Il suo stomaco brontolò. Ling se lo strinse con una mano, cercando di non cedere alla fame.
Lan fan rise.
- Se sua Altezza si prende una pausa ora non cambierà di sicuro il destino del clan. -
Ling strinse gli occhi deciso a non mollare, ma il suo stomaco mandò un altro sonoro brontolio.
- Ok - cedette infine - Andiamo a mangiare qualcosa -
Se nessun ristorante della città offriva mai da mangiare a Ling un motivo c'era. Mangiare “qualcosa” non era proprio il termine giusto.
Ling si stava spazzolando la terza porzione di carne, dopo aver mangiato quattro primi. Lan Fan aveva già finito da tempo e aspettava Ling per prendere il dolce.
- Un'altra porzione - chiese invece il ragazzo facendola sospirare. Doveva saperlo che Ling non si saziava tanto facilmente.
Finito di mangiare il conto, come sempre molto salato, fu spedito alla residenza perché Ling come principe non portava contanti con se.
- Però adesso mi è venuto sonno - si lamentò il ragazzo uscendo dal ristorante.
I proprietari lo salutarono con un inchino a cui Ling rispose con un cenno del capo.
- Che dici Lan Fan, andiamo un attimo ai giardini? Magari mi faccio un riposino... -
Lan Fan annuì e i due si incamminarono per le vie della città a passo tranquillo. Le strade erano quasi vuote e un buon odore di cibo veniva dai ristoranti e dai chioschi. Poco dopo entrarono nella zona residenziale della città.
- Lo hai notato? - chiese Ling all'improvviso.
- Si. - gli rispose Lan Fan senza girarsi. - Non so se sia solo una spia o... -
I due continuarono a camminare con disinvoltura, allungando di proposito la strada verso i giardini.
- Pensi possano essere un assassino? -
- Non credo che agirebbe così allo scoperto... -
Ling strinse i pugni.
- Proprio ora che Foo è partito... -
- L'avranno notato. -
- Ci seguirà, ma non credo che agirà. -
- Oppure potremmo tendergli un'imboscata. - propose Lan Fan.
Ling sembrò valutare la cosa. Portò la mano all'elsa della spada che portava sempre al suo fianco.
- Hai giardini? -
- Si, lungo il fiume nella zona nascosta dai salici. -
Rimase in silenzio per un po'.
- Ok, - disse infine - Lo faremo parlare. -
I ragazzi arrivarono ai giardini e con naturalezza si diressero verso il fiumiciattolo, addentrandosi nel piccolo boschetto di salici che ne costeggiavano il corso. Quando si trovarono in un punto in cui erano sicuri di non essere visibili si fermarono. Lan fan si guardò un attimo intorno e prendendo un kunai si arrampicò sull'albero sopra di loro. Ling rimase a terra, nascosto dalle lunghe fronde del salice, aspettando che il loro inseguitore si avvicinasse.
Dopo poco qualcuno scostò le foglie del salice, muovendosi piano e furtivo. Ling lo sbirciò di nascosto.
Notò sui polsi, quasi nascosti dalle maniche lunghe, il tatuaggio che segnava i servitori del clan Hitou. Era un uomo come molti altri che non dava molto nell'occhio, ma era stato un po' maldestro nel seguirli.
Evidentemente a Mizuki non importava di essere scoperto.
Ling si fece avanti, uscendo dal suo nascondiglio. L'uomo rimase un attimo spiazzato da quella comparsa. Era sicuro di essersi fatto notare. Fece un passo indietro, ma in un attimo si ritrovò immobilizzato contro il tronco dell'albero, con il kunai di Lan Fan puntato alla gola.
- Mizuki mi vuole far ammazzare in questi giorni? - chiese Ling avvicinandosi ai due.
L'uomo fissò negli occhi Ling senza rispondere.
- Parla! - gli intimo Lan Fan, ma l'uomo continuò a tenere al bocca chiusa fissando Ling.
- Ha già mandato un assassino in questa città, giusto? - continuò Ling.
La spia si mise a ridere.
- Il caro principe Ling del clan Yao ha i giorni contati... - disse arroganza.
- Non rivolgerti così al mio signore... - gli sussurrò Lan fan ad un orecchio.
Gli premette il kunai sul collo lasciandogli una sottile riga rossa.
- Parla. - gli ordinò Ling.
La spia riprese a ridere.
- Non sperate di avere informazioni da me - disse - Addio -
Sorrise. Tra i suoi denti vi era una piccola capsula nera.
- No! Fermo! - gridò Ling ma era già troppo tardi. Nel giro di pochi secondi l'uomo si accasciò.
Lan Fan lo lasciò cadere a terra.
- Aveva una capsula con del veleno... - disse Ling sospirando.
- Mi dispiace Altezza, non credevo... -
- Non potevi saperlo Lan Fan. Non siamo riusciti a sapere tanto, ma almeno siamo sicuri che Mizuki ha intenzione di uccidermi in questi giorni. -

Ling non riusciva a chiedere occhio. Lan Fan aveva insistito per vegliare il suo sonno, ma Ling dubitava che sarebbe riuscito a dormire. Aveva troppe cose su cui pensare e in più ogni rumore lo metteva in allerta. Lan Fan era seduta ai piedi del suo letto, piedi e gambe incrociate, le armi a portata di mano. La spada di Ling era sguainata al suo fianco.
Non aveva paura. Era stranamente lucido e calmo. Che Mizuki mandasse pure un assassino. Che mandasse soldati mercenari o qualsiasi altra cose le venisse in mente.
Lui avrebbe accettato la sfida.

- Lan Fan, devi dormire un po'. -
- Altezza mi dispiace, ma non me la sento di lasciarla... -
- Lan Fan, devi riposare. Si vede che stai crollando. Dormi ora, non attaccheranno di giorno -
- Ma.. -
Ling le posò una mano sul viso sorridendo dolcemente. Lan Fan arrossì. Con le mani si strinse il vestito cercando di nascondere il suo imbarazzo.
- Tranquilla. -
La ragazza lo guardò negli occhi. Era così sicuro e tranquillo che alla fine Lan Fan cedette.
Annuì.
Prese un cuscino e si sdraiò meglio sul tatami vicino a Ling.
- Il letto no eh? - chiese Il ragazzo.
- No - rispose Lan Fan aggiustandosi meglio.
In un attimo i suoi occhi si chiusero e il suo respiro si fece pesante. Ling sospirò.
“la solita testarda...”
Si alzò andando a prendere una coperta e la coprì dolcemente. La ragazza aprì un occhio per guardarlo assonnata. Dormiva ma non significava che non fosse allerta.
Ling si allontano per dirigersi verso la libreria da cui prese un rotolo. Lo aprì sistemandolo per terra davanti a lui. Era una mappa di Xing e dei paesi limitrofi. Dopo aver controllato quasi tutti i libri della biblioteca era certo che a Xing non avrebbe trovato niente.
Dove sarebbe potuto andare?
Superare i confini a Nord e a Sud sarebbe stato molto difficile. Nel deserto a Ovest e nelle montagne a Est invece c'erano meno controlli. Ma in quale di questi stati avrebbe trovato ciò che cercava?
Ling si lasciò cadere all'indietro sospirando.
“Se come avevo pensato una soluzione fosse l'arte Rentan...” pensò “ Dovrei andare a Est, ad Ametrist. Dopotutto la leggenda dice che saggio che insegnò l'arte Rentan venne da Est...”
Si mise un braccio sotto la testa per stare più comodo.
Qualcuno si mosse nel piccolo giardino interno, camminando vicino al corridoio esterno. Ling rimase fermo a fissare il soffitto, senza notarlo. Lan Fan dormiva vicino al ragazzo, i sensi allerta.
La sua fronte si corrucciò nel sentire dei rumori estranei provenire dal giardino, ma quando poco dopo scese di nuovo il silenzio la ragazza si tranquillizzò. Riprese il suo sonno tranquilla mentre di fianco a lei Ling macinava pensieri su Ametrist.
   
 
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