Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh
Segui la storia  |       
Autore: Nadeshiko    29/12/2009    6 recensioni
In un'assolata mattina primaverile, un'archeologa in pensione racconta alle sue due nipotine la storia di un amore sbocciato, sulle rive del Nilo, 5.000 anni fa, grazie ad un Gioco misterioso e ad un oggetto molto speciale... Naturalmente una Athem/Seth decisamente demenziale! Che potevate aspettarvi dalla sottoscritta?!
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
10

 Salve a tutti! ^__^

 Eccomi di ritorno con la seconda parte di questo lungo capitolo dedicato ai nostri cattivi preferiti!

 Dunque, scusate se vi faccio sospirare per ogni aggiornamento, ma il pc mi ha dato ancora noie! In più non ho trascorso le festività a casa mia, quindi non sono proprio riuscita a mettere dito sulla tastiera! Scusate! E permettetemi, anche se tardivi, di farvi:

 

TANTISSIMI AUGURI DI BUON NATALE!!! ^^

 

E

 

TANTISSIMI AUGURI DI BUON ANNO!!!

BUONA FINE E BUON PRINCIPIO A TUTTI!

^_____^

 

 (Per questi sono ancora in tempo!!! Sto migliorando!) Sapere che continuate a seguirmi è il regalo più bello!!! Grazie, grazie, grazie!

 Per ricambiare, lasciate che faccia un annuncio: in questi ultimi giorni di forzata inattività (Causa pc, ma anche causa festività natalizie in trasferta!) madame l’ispirazione è venuta a farmi visita! ^__^ Risultato? Questa fic avrà un piccolo seguito! In realtà, più che un seguito, si tratta di una serie di capitoli (Al momento ce ne sono tre!) che riguarderanno alcuni degli eventi antecedenti la fic stessa! Una sorta di: “dieci anni prima”!

 Spero che la cosa possa in qualche modo farvi piacere (Mettete via quei lanciafiamme che ho la pelle delicata! ^___^) e dimostrare quanto vi sia riconoscente per il sostegno!

 Ma bando alle chiacchiere!

 Come sempre ringrazio di cuore le persone che hanno letto lo scorso capitolo. Un grazie speciale va a chi ha avuto la bontà di lasciarmi le sue opinioni in merito! Le risposte le troverete nell’apposito siparietto finale!

 Ringrazio anche le persone che hanno aggiunto questa storia tra le preferite, le seguite e chi ha messo la sottoscritta tra gli autori preferiti! Troppo buoni! Grazie!

 Buona lettura a tutti!

 

ALLORA: I PERSONAGGI DI QUESTA FANFICTION NON MI APPARTENGONO! IO NON GUADAGNO UN SOLDO DALLA STESURA DI QUESTA STORIELLA! SONO, INOLTRE, PERSONAGGI ASSOLUTAMENTE INVENTATI! RICORDO CHE LA STORIA D’AMORE COINVOLGE DUE RAGAZZI, MA NON CI SARANNO LEMON! I DATI STORICI RIPORTATI SONO IN GRAN PARTE MIE INVENZIONI. A VOI LA LETTURA! ^_^

 

 

CAP. 10 TRAMANDO ALL’OMBRA… DEI CORRIDOI! (Parte 2)

 

 

 Forse non era ancora giunto il momento che lo spirito del compianto Re venisse a liberarli tutti.

 Marik, al sicuro dietro la provvidenziale colonna, osservò la “strana coppia” sfilargli accanto, senza accorgersi di lui.

 No.

 Decisamente no.

 Gli dei avevano fatto un gran dono agli uomini, concedendo loro il Nilo, i datteri e la brillante invenzione delle colonne… ma, almeno per il momento, non sembravano intenzionati a rimandare fra i vivi sovrani estinti per far strage di regine-ex-mogli-crudeli con annesso parentado!

 Perché il parentado non andava dimenticato!

 O, per lo meno, concluse filosoficamente il giovane servo, era lui che ti impediva di dimenticarlo!

 I suoi occhi indugiarono sulla pseudo-mummia sbilenca e sul suo patetico seguito fino a che entrambi non furono spariti oltre il portale da cui era emerso lui stesso pochi attimi prima.

 Pensava di aver, infine, compreso la reale identità dei due… e ciò non gli fornì alcun conforto!

 Anzi!

 Se mai avesse nutrito speranze su un più lungimirante operato della futura generazione di governanti, ora aveva una ragione di più per afferrare quelle striminzite aspettative, dotarle di una buona dose di zavorra e gettarle infondo al limo del grande fiume!

 Avrebbero fatto più compagnia ai pesci che al suo cuore già così pesante!

 Aveva sentito dire che la regale Tonta-m-TEA-m non fosse uscita completamente illesa dal crollo del soffitto della sala del trono, ma non aveva più avuto occasione di verificare personalmente.

 Lui, dal canto suo, quando i primi calcinacci erano piovuti giù dal cielo, non era di certo rimasto a guardare!

 Era riuscito a svignarsela senza intoppi dalla stanza. Dopo, nella confusione generale che era seguita all’incidente, i suoi servigi non erano stati più richiesti né dalla Regina né dalla figlia. Le due avevano avuto maggiore bisogno dell’intervento dei medici reali, a quanto gli era stato riferito da una guardia particolarmente annoiata.

 Quindi non aveva di che meravigliarsi, se non aveva riconosciuto all’istante la realissima Tonta nell’essere bendato dalla testa ai piedi che gli si era parato dinnanzi!

 Sorprendente quanto ella, che mai aveva dimostrato di avere alcunché in comune con il defunto genitore, in quel preciso istante gli fosse parsa la sua mummia rediviva!

 Straordinario, Ra benedetto!

 La principessa somigliava più alla mummia del Faraone che al Faraone stesso!

 Prodigi degli imbalsamatori?

 Non sapeva che pensare.

 Anche la riconoscibilissima voce della principessa… la sua ugola d’oro, capace di far franare i tetti, era nota in tutto l’Alto e Basso Egitto… gli era risultata sconosciuta a causa delle bende che le avvolgevano premurosamente la bocca.

 Non sapeva se la fanciulla avesse effettivamente riportato danni alle regali fauci, nessuno gli aveva riferito quel particolare, ma non si sarebbe stupito, se qualche medico avesse colto al volo l’occasione per arrotolarle tre metri di lino intorno alle reali mascelle, ostruendo così la naturale valvola di sfogo di quel corno da battaglia che si ritrovava al posto della gola!

 Dopo tutto, se era vero che la missione di ogni buon medico era quella di alleviare le sofferenze dei propri pazienti, così facendo quella brava persona avrebbe potuto arrecare sollievo ad un Palazzo intero, dintorni compresi!

 Levando agli dei un silenzioso ringraziamento per aver concesso all’umanità di godere dei servigi di quel medico coscienzioso, Marik fece per scivolare via dal suo rifugio improvvisato, deciso a ritornare al suo poverissimo giaciglio, quando un suono orribile e gracchiante lo gelò sul posto!

 -Hai finito di tediarmi con la tua stupidissima ed inutile balbuzie!!!???-

 Difficile non indovinare chi fosse l’artefice di quell’ululato!

 Che si fossero allentate le bende? Si chiese il giovane servitore, mentre cercava di quietare i battiti furiosi del suo cuore… e arrivando alla conclusione che non avrebbe potuto, comunque, porre rimedio ai brividi gelidi che si divertivano a salire e ridiscendere lungo la sua spina dorsale!

 -Ma… ma… TEA… i… io… t… ti vogl… io… sposare!!!-

 Il flebilissimo balbettio gli giunse così esitante ed indistinto che, se non fosse stato per la prevedibilità della risposta, non sarebbe stato pronto a scommettere di avere inteso bene!

 Come pure non avrebbe potuto essere certo dell’identità del possessore di quella vocina sottile e tremula!

 Invece…

 Invece, poiché il ritornello: “Ma, Tea, io ti voglio sposare!” sembrava essere la sola frase mai proferita da quelle labbra, il servitore capì al volo quale fosse lo sfortunato interlocutore della principessa-mummia!

 BAKURA-mon: destinato dagli dei… ma soprattutto, secondo la modestissima opinione di Marik, da Colei-che-scassa-i-sacri-vasi-canopi in perfetto accordo con la volontà del riverito Pegasus… a divenire principe consorte della divina Tonta-m-TEA-m, e quindi futuro Faraone d’Egitto!

 Il ragazzo sospirò piano.

 Se il principe Athem era uno smidollato, il principe BAKURA non era altro che un pugno di limo umidiccio!

 Un esiguo grumetto di fanghiglia fatto su misura per il pugnetto malefico della regina REBECCA-men!

 Non c’era da meravigliarsi che la Regina e il suo consigliere avessero scelto proprio lui come sposo della principessa reale!

 Data la personalità non pervenuta, la spina dorsale inesistente, e l’insana passione per la sorellastra che ottenebrava quelle due cellule celebrali che, forse, potevano ancora funzionargli, non avrebbe mai potuto essere altro che un re fantoccio nelle loro mani rapaci!

 Quei due avrebbero continuato a governare a tutti gli effetti per sempre!

 Oh, Ra! Non c’era davvero più speranze!

 Né per lui, né per l’Egitto!

 -RAZZA DI SCIMUNITOOOO!!! MA LO VUOI CAPIRE CHE : SONOOOOOOOOOOOO IOOOOOOOOOOOO CHE NOOOOOOOOOOOOOOON TI VOGLIOOOOOOOOOOOOOO SPOSAREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!?????-

 Il corridoio risuonò del limpido acuto della ragazza, che dilagò da cantuccio a cantuccio, propagandosi per il palazzo come un’ondata di piena!

 Ogni anfratto, ogni nicchia, ogni nascosto angolino risuonò gaiamente di un coro di echi spettrali e inquietanti!

 Le colonne tremarono.

 Una lucerna, fortunatamente spenta, si incrinò e si ruppe, i suoi miseri resti piovvero a terra come una manciata di sabbia.

 E poi…

 Un cane del deserto, tra le dune roventi, ululò.

 Un airone, tra i giunchi palustri, cantò.

 Un coccodrillo sacro, a mollo nella sua vaschetta, sbadigliò.

 In lontananza, perso in qualche sperduto anfratto del labirintico Palazzo, qualcosa di metallo pesante… come una grossa testa di Anubi d’oro massiccio, inspiegabilmente  a zonzo per i corridoi, che fosse andata a sbattere contro qualcosa di particolarmente massiccio… rimbombò.

 Un latrato sinistro, in risposta a quel grido selvaggio, dalla suddetta testa si levò.

 In tutto quel manifestarsi di segni inquietanti, portatori di sventura, Marik, le orecchie tappate alla meno peggio, si disse oziosamente, che si: le bende dovevano essersi allentate per davvero!

 Ora non avrebbe più corso il rischio di confondere quella voce con quella di qualcun altro!

 Mortale, immortale o già morto!!!

 Gli dei non avrebbero potuto dispensare due volte una simile maledizione, ergo: non poteva esserci al mondo un solo altro essere umano dotato di quel timbro nefasto e di quell’estensione vocale tonante!

 Per quanto concerneva gli dei, poi, il servitore non ne aveva mai sentito parlare uno, ma era assolutamente certo che una dea dovesse essere dotata di una voce dolce e armoniosa, anche la più autoritaria! Era sicuro che perfino la dea leonessa, la Grande Divoratrice, dovesse essere dotata di una voce terribile, potente, ma bellissima!

 Insomma: niente a che vedere con quello strazio!

 Infine, per quel che concerneva la sua prima supposizione… la voce spettrale proveniente dal Nun… anche se, ad essere onesti, non c’era andato poi così lontano, e il bendaggio aveva solo che avallato la sua congettura, ad udire quel latrato insopportabile in tutto il suo splendore, libero da bendaggi ed ostacoli, ora comprendeva che neanche la più dannata delle anime, avrebbe potuto fare tutto quel baccano!

 Senza contare che un’anima dannata, mezza affogata nelle acque del Nun, doveva avere problemi più stringenti dello sposare o meno un principe imbelle!

 Era la storia della vita di quei due!

 Da che aveva smesso il regale pannolino ed una raggiante REBECCA-men e un più imbellettato che mai Pegasus gli avevano annunciato che sarebbe stato lui il prescelto, il predestinato a sposare Tonta-m, BAKURA-mon aveva cominciato a saltellare contento e a seguire la fanciulla come un fedelissimo cagnolino scodinzolante!

 Lungi dall’essere felice per il suo futuro destino di sovrano, il ragazzino aveva subito trovato meravigliosa la notizia del suo matrimonio con la sorellastra già allora bisbetica ed insopportabile! Nonché solita tirargli i capelli, nascondergli le cavallette nel letto, per non parlare della volta in cui gli aveva legato un capitello ai piedi e aveva provato ad affogarlo nel Nilo!

 Solo il pronto intervento del riverito Pegasus… che si era tuffato nel Nilo di persona, cacciando urletti isterici e finendo quasi con l’annegare sulla riva, attirando così, l’attenzione delle guardie che avevano salvato entrambi… aveva scongiurato la tragedia!

 Nonostante queste palesi manifestazioni di malevolenza, però, il principe non si era dato per vinto! Anzi! Dal suo punto di vista, più grosso era il dispetto di TEA, maggiore era in realtà l’amore che celava!

 Per questo aveva continuato a seguirla, sopportando i dispetti quasi mortali e ripetendole sempre la celeberrima frase: “Ma TEA, io ti voglio sposare!!!”.

 Inutile dire che la perseveranza di BAKURA-mon non aveva avuto risultati apprezzabili, se non quello di farlo divenire lo zimbello del Palazzo e di incattivire ancora di più la sua presunta futura sposa!

 Più il principino le diceva di volerla sposare, più Tonta gli rispondeva male, urlando, strepitando e lanciandogli contro oggetti vari ed eventuali, ma sempre innegabilmente contundenti!

  L’aumentare dei lividi, però, non l’aveva scoraggiato, tanto che la sovrana aveva quasi temuto che il marmocchio fosse dotato di una determinazione insospettabile e pericolosa!

 Questo almeno fino al giorno in cui, la principessa reale aveva risposto in modo diverso alla sua affermazione! Non più il solito: “Non ti voglio sposare!!!” Urlato a squarciagola, spacca-timpani, e scassa-tutto-il-resto!

 Il “Non ti voglio sposare!!!” era stato infatti accompagnato da un: “Io voglio sposare Athem!” che aveva fatto venire un travaso di bile alla Regina madre, aveva fatto andare di traverso al riverito Pegasus il dattero che stava mangiando, e aveva spezzato il cuore del principino. Da allora, per quanto non avesse mai smesso di perseguitare la sorellastra, incrollabile nel suo amore, la voce di BAKURA si era fatta sottile e balbettante. Proprio come il suo carattere!!!

 Come la principessa si fosse infatuata del più giovane dei figli del vecchio Faraone, questo restava un mistero a cui nessuno aveva saputo dare una risposta!

 Fatto sta che, mentre REBECCA-men cercava letteralmente di insabbiare la cotta della figlia… e perché no, anche l’oggetto stesso del suo amore… il principe si era fatto sempre più insulso e scialbo!

 E non era neanche un duellante apprezzabile!

 Se non fosse stato per il palese e spudorato favore di Regina e consigliere, probabilmente il ragazzo sarebbe già stato sconfitto al Gioco!

 Un mugugno proveniente dal giardino strappò l’ennesimo sospiro al giovane servitore.

 -Ma… ma… io… TEA…i… io ti v…voglio… sp…-

 -E IO NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! IO VOGLIO SPOSARE ATHEM!!! IO SPOSO SOOOOOLOOOOO ATHEM!!! ATHEM!!! ATHEM!!! ATHEM!!!-

 Appunto!

 Marik fece per sgattaiolare via, quando una strana idea, indefinibile, ma pressante, lo bloccò sul posto, spingendolo a ritornare sui suoi passi.

 Attento a non farsi vedere, sgusciò silenziosamente oltre il portale.

 Quatto, quatto, confidando, se non nella sua sorte infida, almeno sul fatto che i due principi fossero troppo presi a discutere per accorgersi di altro, tornò a sdraiarsi tra i giunchi che gli avevano dato riparo poco prima.

 La scena, vista così da vicino era, se possibile, ancora più patetica.

 La principessa reale Tonta-m-TEA-m se ne stava, a discapito di lividi e contusioni, dritta come una colonna… di cui, per altro, possedeva anche le forme e il portamento… torreggiando con la sua scarsa altezza sul fratellastro.

 Benché il principe fosse più alto di lei, la sua postura ingobbita e il suo fare farfugliante lo facevano apparire un affarino da poco, soprattutto se paragonato alla gelida, crudele, determinazione con cui la ragazza lo stava affrontando.

 O forse, sarebbe stato più appropriato dire: umiliando!

 Ecco, quella che gli stava infliggendo con tanta convinzione, quasi la stessa con cui il suo spasimante indesiderato la corteggiava, era un’autentica, mastodontica umiliazione!

 Eppure, sembrava che a quel poveretto la cosa non importasse.

 Se ne stava lì davanti a farsi sbranare da lei, come una vittima sacrificale che si fosse immolata spontaneamente sull’altare di un bellissima dea della guerra!

 Fermo restando il fatto che, se da un lato la principessa, come figlia del Faraone, potesse vantare un’ascendenza divina, dall’altro era innegabile come fosse tutto fuorché bellissima!

 Marik studiò attentamente la figura della prossima regina d’Egitto.

 Per una qualche ragione che non riusciva a spiegarsi, lui aveva sempre riscosso una certa ammirazione tra la popolazione femminile del Palazzo. Certo, almeno tra quella di più umile lignaggio.

 Nonostante questo gli sguardi maliziosi, le occhiate allusive e le risatine che le ancelle gli indirizzavano non lo avevano mai lusingato particolarmente. Le considerava una seccatura, in tutta onestà, e forse era per questo che non era solito soffermarsi su quelle che avrebbero dovuto essere le virtù di una bella donna.

 Ciononostante, benché non si ritenesse un esperto di beltà femminile, fissando la mummietta deambulante, giunse alla conclusione che ella non possedeva quelle doti che avrebbero potuto giustificare l’attaccamento masochistico del suo bistrattato fratellastro.

 Per essere una ragazza, innanzitutto, era singolarmente ossuta! Anche se il bendaggio dava al momento l’illusione che fosse dotata di un seno appena più accentuato del solito, per l’appunto questo era: un cumulo di bende!

 Non era neanche femminile ed aggraziata!

 Indossava gioielli costosi e abiti preziosi, ma li portava così come li avrebbe portati un fusto di palma!

 Sulla voce si era già dilungato a sufficienza!

 Quanto al viso… sarebbe stato anche grazioso, se non fosse stato perennemente deformato da una smorfia petulante ed altezzosa!

 No, proprio non riusciva a giustificare l’attrazione di BAKURA-mon.

 -Ma… ma perché, TEA? Che ha l… lui che i… io non ho?- Pigolò l’infelice innamorato, facendo alzare gli occhi al cielo al ragazzo.

 Di sicuro non hai la dignità! Gli avrebbe voluto dire, quasi giustificando lo scoppio di indignazione che fece gonfiare le vene del collo, almeno quelle visibili tra le bende, della principessa.

 -CHE COS’HA ATHEM PIÙ DI TEEEEE???!!! CHE COS’HA ATHEM CHE TUUUUU NON HAI???!!!-

 Per un attimo Marik temette di vedere gli occhi della principessa schizzar via dalle orbite! TEA mosse due passi in direzione dell’altro, le mani sui fianchi che non aveva, e avvicinò il viso semi-bendato fino a piantare i suoi occhi spiritati in quelli del principe.

 Quindi si tolse definitivamente dalla bocca le bende, che si, in effetti si erano allentate per davvero, e urlò:

 -TUTTO!!!!! ATHEM HA TUTTO!!!!! TUTTO!!!!! TUTTO!!!!! TUTTOOOOOOOOOO!!!!!-

 L’urlo belluino fece accapponare la pelle di Marik, levare in volo uno stormo di uccelli d’acqua e crollare rovinosamente a terra BAKURA-mon, sconvolto!

 Soddisfatta, la principessa afferrò le sue bende cadenti e rientrò, il naso sollevato così in alto che probabilmente avrebbe centrato la prima colonna che le si sarebbe parata davanti, lasciando il principe accartocciato a terra nella sabbia a lottare con i singhiozzi che non vedevano l’ora di uscire.

 Marik lo fissò, un miscuglio di pietà, irritazione e rassegnazione che gli si contorceva nello stomaco vuoto.

 Così debole!

 Così incapace!

 E pensare che era destinato ad essere Faraone!

 Che aveva il potere, la possibilità di cambiare le cose!

 BAKURA-mon aveva tutto quello che avrebbe voluto avere lui!

 E cosa faceva di quel dono?

 Niente!

 A parte frignare, ovviamente.

 Ah, se fosse toccata in sorte a lui una simile fortuna!

 Ma così non era.

 Il destino si era mostrato malevolo: aveva dato la volontà a chi non aveva il potere ed il potere a chi non aveva la volontà.

 BAKURA non sarebbe stato altro che un fantoccio in mano altrui e probabilmente ne sarebbe stato anche felice!

 E quali mani!

 REBECCA-men e Pegasus.

 Se almeno si fosse lasciato guidare… controllare… da una persona migliore, più consapevole, con la volontà di cambiare le cose…

  Di nuovo la sensazione indefinita che lo aveva spinto a rischiare, facendolo tornare sui suoi passi, fino a farlo sdraiare tra i giunchi, tornò a farsi sentire.

 Stavolta, però, non era solo pressante.

 Aveva una sua fisionomia.

 Era… era un’idea.

 Non sua, certo, ma avrebbe potuto diventarlo!

 Ripensò al piano di Seth.

 Forse quello del sacerdote non era un progetto poi così improbabile…

 Forse…

 Magari…

 Lui…

 Se fosse stato lui a controllare il principe?

 Prima ancora di avere il tempo di darsi una risposta, Marik era già in piedi.

 Si avvicinò al ragazzo, troppo preso dai suoi singhiozzi per rendersi conto di alcunché.

 In silenzio ne osservò il corpo tremante, ornato di gioielli elaborati, dono della Regina, che, invece di esaltarne la figura, avevano il difetto di schiacciarlo sotto il loro peso, rendendolo ancora più insignificante. Era come se la Regina avesse trovato il modo di sminuirlo perfino nell’abbigliamento.

 Anche se i capelli chiarissimi che gli scendevano sulle spalle avevano una loro bellezza, si ritrovò ad ammettere il giovane servo, per poi scacciare in fretta quella superflua osservazione.

 Che razza di pensiero era mai quello?

 Era ovvio che un membro della famiglia reale, ben nutrito e ben curato, avesse dei capelli sani e lucenti. Se non lui, chi avrebbe dovuto averli?

 Invece di perdersi dietro a facezie da acconciatrice, ora avrebbe dovuto concentrarsi al massimo!

 “Concentrati, Marik! Concentrati e salva te stesso e l’Egitto!”

 -Mio principe?-

 La sua voce suonò perfino alle sue orecchie sottile e timorosa, ma non poté farci nulla. Era perfettamente logico che fosse così, dal momento che aveva il cuore a battergli in gola! Imbelle o meno, quello a cui si era rivolto senza essere stato prima interpellato era pur sempre un principe! Per di più colto da un semplice servitore in un momento decisamente svilente per il suo amor proprio!

 Per quanto fosse uscita debole, comunque BAKURA-mon dovette udirlo lo stesso; infatti Marik lo vide prima irrigidirsi tutto, per poi voltarsi di scatto.

 Due grandi occhi color rubino lo fissarono, rossi di lacrime, sbarrati come quelli di una gazzella braccata da una leonessa.

 Non lo aveva mai notato.. non che avesse avuto modo o interesse a farlo… ma il principe aveva le iridi del colore dei granati.

 Erano… belli…

 -Vi sentite bene, mio principe?- Chiese rispettosamente, lo sguardo a terra, mentre dentro di sé si stava dando dell’idiota! Stava rischiando la vita e non trovava niente di meglio da fare che mettersi a pensare a quale gemma possedesse lo stesso colore degli occhi del suo potenziale assassino! Non che si aspettasse di vedere il giovane nobile sporcarsi personalmente le mani con lui, ovvio, ma avrebbe potuto spedirlo a far visita alle lucertole giganti del riverito Pegasus in un battito di ciglia!

 Con suo sollievo, vide il ragazzo sollevarsi in tutta fretta, nel più totale imbarazzo, ma senza apparenti intenzioni bellicose.

 -Si… si… ero… sono cadut… no! Cioè… no… io… volevo stare qui! Si…qui per terra… a… a… a fare… a…- BAKURA balbettava, nervosissimo, continuando a scrollarsi la sabbia dalla veste di lino pregiato. E continuò a farlo anche quando fu evidente ad entrambi che non vi fosse più sabbia da scrollar via.

 -Mio principe?- Marik, ora più tranquillo, usò un tono fermo, guadagnandosi in un istante la sua completa attenzione.

 -S…si?- Balbettò l’altro, cercando inutilmente di guardare ovunque tranne che verso il suo inatteso visitatore. Che, dal canto suo, cercò di raggranellare tutta la poca pazienza che gli era rimasta, memore di quanto fosse importante quello che stava cercando di fare!

 -Non dovete giustificarvi con me, mio principe. Sono solo un servo.- Fece, pratico.

 -Oh.- Le guance del principe si imporporarono e Marik si trattenne a stento dal propinargli uno scappellotto! Anche se fosse riuscito ad ottenere la sua fiducia, avrebbe dovuto faticare non poco per fare di lui un vero sovrano! Un vero sovrano che avrebbe seguito i suoi consigli alla lettera, ovviamente!

 “Una cosa alla volta! Prima la fiducia!”

 -Mio principe?- Quella era la parte più delicata.

 Se non avesse misurato bene le parole…

 “Basta così! Non pensare alle conseguenze! Agisci!”

 -Si?-

 -Mio principe, perdonatemi, ma… voi e la principessa reale Tonta-m-TEA-m… quello che vi siete detti: ho sentito tutto!-

 Le guance del ragazzo si fecero ancora più incandescenti. Un:

 -Ah.- laconico, senza un’inflessione particolare, fu tutto quello che gli uscì di bocca.

 A differenza della sua rumorosa innamorata, BAKURA-mon era tipo di poche, flebili parole.

 Non sapendo se esserne incoraggiato o meno, Marik continuò.

 Morto per morto…

 -Sapete: voi non avete nulla da invidiare al principe Athem.- Il servo aveva deciso che il modo più sicuro ed efficace per ottenere la sua benevolenza, fosse quello di blandirlo. Dopo tutto, se la vita di Palazzo gli aveva insegnato qualcosa, questo qualcosa era che non esistesse dignitario, sacerdote o principe che non adorasse le blandizie!

 Tuttavia…

 -Mm…- Fu tutto quello che, nuovamente, riuscì a cavar di bocca a BAKURA-mon.

 Così non andava bene!

 Per niente!

 -Voi avete molte qualità! Al contrario, il principe Athem non mi pare molto…- Non  era certo neanche lui di cosa avrebbe voluto, dovuto, potuto dire in quel momento. E seppe all’istante che quel dubbio lo avrebbe accompagnato per sempre, dal momento che il principe non gli diede modo di terminare la frase!

 Col respiro mozzato, Marik lo vide sospirare e muovere i primi passi incerti verso il portale che dava accesso ai corridoi, ignorando le sue lusinghe sfacciate.

 Che la divina figlia del Nilo… e della megera reale… insieme all’autostima, gli avesse tolto anche la vanità?

 Oh, Ra!

 Quella era la sua unica possibilità!

 Se se ne fosse andato… non voleva neanche pensarci!

 Ma cosa? Cosa avrebbe avuto il potere di trattenerlo?

 La risposta lo folgorò, improvvisa, presentandosi sottoforma di un’immagine: delle braccia, forti e dorate, che circondavano amorevolmente una vita sottile, da fanciulla.

 Forse gli dei, quel giorno, non gli erano stati poi così ostili!

 Forse gli avevano dato proprio ciò di cui avrebbe avuto bisogno!

 La testa di Anubi che gli era piovuta addosso assunse all’istante un significato diverso.

 Non un segno nefasto!

 Bensì un presagio di vittoria!

 Col cuore al galoppo… sembrava che gli stesse battendo un po’ ovunque: in gola, nel petto, sul fondo dello stomaco… Marik si affrettò ad emettere la frase fatidica:

 -E poi, il principe Athem non ricambierà mai i sentimenti della principessa! Lui è già innamorato!- Ra, le parole quasi gli si accavallarono sulla lingua, tale fu la foga con cui le pronunciò!

 Ma che fossero risuonate nitide o meno, non aveva più importanza!

 Non ora che il principe BAKURA-mon lo stava fissando come se da lui fosse dipesa la sua stessa vita!

 -Innamorato? Athem? E tu come lo sai?- Chiese in un soffio.

 -Lo so perché lo ho visto, mio principe!- Gli rispose, tenendo gli occhi bassi, ma stavolta non per la modestia o in segno di rispetto, bensì per celare il suo trionfo!

 -Lo hai visto?-

 -Ho visto entrambi, mio principe!-

 -Entrambi?- La voce del principe quasi venne meno, mentre il dubbio, il sospetto assumeva la forma di una certezza. Diveniva realtà.

 -Si. Si baciavano appassionatamente lungo il corridoio delle divinità!-

 BAKURA si morse con forza il labbro inferiore, mentre uno strano velo rosato gli imporporava il viso, come se l’immagine di quel bacio, che neanche aveva visto, gli causasse imbarazzo.

 Certo, anche Marik era arrossito davanti alla scena… si, dopo essere impallidito, aver temuto per la propria vita ed essersi dato alla fuga… ma un conto era trovarcisi, un altro era imbarazzarsi per una cosa che si era soltanto immaginata! BAKURA-mon era veramente troppo sensibile! Ne avrebbe dovuta fare di strada per renderlo un vero sovrano!

 -Ma… magari… ti sei sbagliato… magari stavano… solo parlando… ed erano vicini… magari ad Athem era entrato qualcosa in un occhio…e…-

 Marik sentì la sua mascella scardinarsi e crollare a terra!

 Magari ad Athem era entrato qualcosa in un occhio???

 Certo!

 “E magari gli si era incastrato anche un dattero in gola e Seth lo stava soccorrendo perché non soffocasse!” Pensò, col desiderio di afferrare il reale erede al trono per le spalle e scuoterlo fino a farlo rinsavire!

 Ma si poteva essere più ingenui?

 Marik si sforzò di dominare l’irritazione una volta di più. Non poteva permettersi errori ora che aveva insinuato il dubbio nel pudico cervello del principe! Non poteva permettere che dubitasse di lui proprio adesso!

 -No, mio principe! Si stavano VERAMENTE baciando! E quello che ho visto con il principe Athem è VERAMENTE il suo amore!- Bè, quella, se non era proprio la verità, non era neanche proprio una menzogna! Athem gli era parso sincero! Che Seth lo avesse imbrogliato, al momento, non era rilevante!

 -Io… non so… magari…-

 Oh, Ra! Cosa doveva fare per convincerlo?

 Ripensò alla scena del corridoio… arrossì leggermente… quindi cercò di concentrarsi sui gesti, sulle parole dei due.

 Cosa aveva detto Seth ad Athem? Quale era statala domanda che gli aveva posto e di cui Marik non era stato a sentire la risposta?

 Forse ad un terzo incontro riusciremo a parlarci senza farci male! Vediamoci domani notte, vicino alle secche dove ci siamo conosciuti. Ma stavolta resta sulla sponda! Intesi?”

 -Si sono dati un appuntamento, mio principe!- Esclamò, forse troppo trionfante.

 BAKURA-mon sgranò gli occhi color granato come se avesse appena visto una testa di Anubi prender vita davanti a sé!

 -Un appuntamento? Dove? Quando?-

 -Per domani notte, mio principe! Non so precisamente dove, ma posso scoprirlo!- Aggiunse, prodigo ed efficiente. Dopo tutto non c’erano molte secche vicine al Palazzo, ed era certo che il principe Athem non potesse allontanarsi molto dalla vigile sorveglianza della sorella.

 -Oh, Iside!- BAKURA lo guardò allucinato, ma finalmente convinto.

 -E chi sarebbe l’innamorata di Athem?!- Con suo stupore, Marik colse nella voce del principe uno strano miscuglio di ansia, sollievo e… sdegno? Possibile che fosse così infatuato della mummia deambulante da non riuscire a concepire come Athem potesse preferirle un’altra?

 Il servitore, lo sguardo sempre basso, esitò un istante. Non voleva tirarsi indietro, oh no! Voleva solo creare il giusto effetto. Sapeva che quella rivelazione non sarebbe stata priva di conseguenze.

 Quindi contò fino a dieci ed esalò il nome fatale:

 -Seth.- E levò gli occhi.

 BAKURA-mon, pallidissimo, senza tracce del rossore imbarazzato di pochi istanti prima, lo fissava a bocca aperta.

 Marik gli sorrise.

 -A proposito, mio principe: io sono Marik.-

 

  FINE 10 CAPITOLO (Parte 2).

 

  Accidenti, ma quanto è lungo questo capitolo?! O___o Non la finisco più di scrivere!!! E c’è ancora la terza parte! Mmm… Se siete arrivati fin qui, tanto di cappello! E grazie! ^^ Non nego che questo per me, sia stato uno dei capitoli più difficili da scrivere. (Ce ne è stato solo uno più complesso… vi lascio indovinare quale! Se penso che dovrò ricopiarlo, mi sento già male!) Non so se sia riuscita effettivamente a rendere bene ciò che avevo in mente. Marik, credo che ormai sia stato ben delineato come personaggio. Di Bakura si sa ancora poco, effettivamente, e quel poco sicuramente darà da pensare! Spero che i suoi sostenitori non vogliano linciarmi! (Siamo sotto Natale! Ok, Natale è passato, ma iniziare l’anno nuovo con un autoricidio non mi pare carino! ^///^ E poi siamo solo a metà fic!)

 Quanto agli eventi accaduti nel capitolo, spero di non aver affrettato le cose! E di essere riuscita a scrivere qualcosa di coerente e sensato! Scusate l’attacco logorroico, ma il capitolo è importante e io sono un po’ dubbiosa! Portate pazienza! Grazie!

 E così, son cominciati i guai! Non che fin qui fossero state tutte rose e fiori, certo! Diciamo che, oltre al piccolo malinteso di cui sembra essere vittima Seth, le cospirazioni generali di Regina e consigliere e qualche altra cosuccia qua e là, ora le cose si faranno più complicate grazie alla nuova accoppiata Marik/BAKURA-mon! Lascio a voi le supposizioni del caso! L’unica cosa che posso dirvi per certo, è che nel prossimo capitolo arriveranno altri guai! E giungeranno del tutto inaspettati! (Leggete il siparietto dello spoiler, se volete averne un’anticipazione! Se non volete, invece: NON leggete assolutamente!!! Io vi ho avvisato!)

 Ancora grazie a chi legge e a chi vorrà avere la bontà di farmi sapere quello che pensa di questo lungo capitolo! Per me sarebbe molto importante!

 Profondo inchino della vostra Nadeshiko!

 Alla prossima!   

 Quanto allo spoiler, questa volta ve lo lascio perché, innanzitutto, c’ho preso gusto! ^^ E poi perché è davvero un bellissimo spoiler! Ad alto tasso di mistero e bastardaggine!

 

 

SIPARIETTO DELLO SPOILER:

 

“Oh, Hator celeste! Mai, mai in vita sua aveva scorto un viso dalle proporzioni più leggiadre! Era divino! Era celestiale! Era perfetto! Era… era il suo capolavoro! Gli dei l’avevano messo sul suo cammino, ne era certo! Gli dei glielo avevano dato, e lui se lo sarebbe preso!”

 

 

 

 

SIPARIETTO DEI RINGRAZIAMENTI:

 

 

 

 reader=   Buona sera! E, innanzitutto: TANTI AUGURI! ^^ Tadan!!! Ecco a te il capitolo che tanto hai atteso! Aspetto, trepidante e terrorizzata, i tuoi commenti in merito! Soprattutto su Bakura e sulla brillante idea di Marik! Visto che si tratta di una coppia che, mi pare di aver capito, riscuote particolarmente il tuo favore, il tuo parere è fondamentale! Questa volta l’effetto Marik è stato mitigato dalla presenza della Tonta! Mi auguro ne sia uscita una cosa più divertente, ma egualmente interessante! Di carne al fuoco ne ho messa, speriamo di non aver bruciato niente! ^_- Fammi sapere! Ancora auguri! SMILE!

 

 Lally92=  Mia cara Lally!!! Innanzitutto: TANTI AUGURI!!! Riceverai mie notizie prestissimo… praticamente tra una decina di minuti, pc permettendo! ^_^ Quanto al tuo desiderio: sarà fatto! Arruolata come comparsa nella fic! (Ti chiederò conferma ufficialmente nel prossimo capitolo!) Ti ringrazio per i complimenti: te lo ripeto, sei sempre troppo buona! Quanto alla testa di Anubi, diciamo che potresti averci visto giusto! Il prossimo sarà il capitolo rivelatore! E sarà anche l’ultimo senza i nostri beniamini! Sto preparando loro un ritorno scoppiettante! Cosa ne dici, invece, di questo capitolo? Penso sia più comico, ma anche molto ricco. Ho esagerato? Sono un po’ dubbiosa a riguardo! Fammi sapere cosa ne pensi, mi raccomando! Un bacio grande e ancora auguri! SMILE!

 

 kelly=  Ah, la mia piccola kelly! ^__^ Cara: TANTI AUGURI! Grazie per il supporto! E per i complimenti! Sei troppo buona! Il tuo sostegno è prezioso! Sono contenta che il capitolo scorso ti sia piaciuto così! Si, Marik ha avuto una giornatina stressante tra scene imbarazzanti e teste di Anubi che gli sono piovute addosso, ma credo che si sia rifatto alla grande in questo capitolo! Tu che dici? E cosa ne pensi di questa seconda parte? Sicuramente più comica della precedente, ma anche più ricca… e io sono più dubbiosa! Aspetto il tuo parere in merito! Un bacio immenso! E ancora tantissimi auguri! SMILE!

 

 fenicex8= Ma salve!!! Che gioia, una nuova lettrice! Sono molto emozionata! ^///^ Scherzi? Non devi scusarti per una recensione lunga! Al contrario sono io quella a doverti ringraziare! Ma facciamo le cose per bene! Innanzitutto: TANTI AUGURI! Ti ringrazio moltissimo per i complimenti alla fic! Ne sono lusingata! E spero che continuerai a seguirla e a trovarla sempre all’altezza delle tue aspettative! L’impegno, da parte mia, non mancherà! Quindi passiamo ai tuoi giusti interrogativi: non posso darti una scadenza precisa per i miei aggiornamenti, posso solo assicurarti almeno un aggiornamento mensile. Sto per concludere una fic, questo potrebbe portarmi a velocizzare gli aggiornamenti di questa, ma la vera incognita è costituita, al momento, dalle bizze del mio pc! Quanto alla lunghezza, siamo circa a metà della vicenda! Però, anche qui, non so dirti quanti capitoli effettivi saranno! Dovrebbero essere otto, questo compreso, ma come vedi, data la lunghezza di alcuni, sono solita dividerli in più parti. Mi dispiace non poter essere più precisa di così, ma posso garantirti una cosa: come ho sempre detto, non lascerò nessuna delle mie fic incompiuta! Blocco, pc sabotatore, tempo risicato non mi impediranno di concludere le storie che ho in corso! Se vuoi chiedere altro, fai pure! ^^ E fammi sapere cosa ne pensi di questo nuovo capitolo! Ancora auguri! A presto! SMILE!    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh / Vai alla pagina dell'autore: Nadeshiko