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Autore: Circe    30/12/2009    6 recensioni
Come nasce una strega oscura? Ultimo anno di scuola. Desideri di poteri misteriosi e affascinanti, riti magici e tempeste amorose... visti dalle pagine del grimorio di Bellatrix. La futura più fedele Mangiamorte.
Genere: Dark, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Serpeverde | Coppie: Rodolphus/Bellatrix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Eclissi di sole: l'ascesa delle tenebre'
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Aggiornamento

Quando la McGrannitt ci ha domandato perché fossimo fuori e lo fossimo senza permesso, in orario proibito dalla scuola, mi sono accorta com’era facile fingere di essere lucidissima e seria. Molto più facile rispetto a quando bevo.

Mi ha fatto piacere: intimamente, avevo capito che quindi potevo stare così, in quello stato stupendo, quanto e quando mi pareva.

Rod ha parlato comunque per tutti e, con un paio di battute, è riuscito a farci mandare da Lumacorno, anziché essere puniti direttamente dalla McGrannitt, o peggio, dal preside.

E, come si sa, Lumacorno non ama punire i rampolli di buona famiglia…

Ce la siamo cavata con pochi punti tolti a serpeverde dunque, ma le conseguenze di tutta la storia che avevamo iniziato, non sono tardate a venire.

Per tutte le quattro settimane seguenti, non abbiamo fatto altro che farci con quelle cose, non tutti, non sempre insieme, ma di certo io non mi sono risparmiata mai.

Ho esagerato… io esagero sempre, in ogni cosa che faccio: è nel mio carattere.

Prima tutte le sere, poi tutti i pomeriggi e tutte le sere, e, di conseguenza, la mattina a scuola non ci capivo nulla. Non seguivo proprio più niente, né delle lezioni, né dei compiti che ci assegnavano, né dei lavori in classe. I miei voti sono calati a picco rapidamente. In tutte le materie, non una esclusa.

Esattamente in vista dei M.A.G.O.

Ogni giorno scoprivo però cose nuove: come gestire le sensazioni, come capire i presentimenti e le divinazioni, come usare l’energia, come incanalare la magia, come legare i poteri della bacchetta al mio corpo e alla mia magia, come sentire gli elementi, come trarre energia dal mondo circostante, come leggere le menti e mantenere segreta la mia, come manipolare gli altri con la mia forza mentale.

Era bellissimo, esaltante. Mi sentivo al di sopra di tutti, il tempo e lo spazio non esistevano più: solo io e la mia magia terribile e pericolosa.

Sentivo l’oscurità crescere sempre di più in me, man mano che mi conoscevo dall’interno. Sentivo anche le mie emozioni e modi di fare: tutto il mio modo di vivere era estremo, magia e sentimenti.

Solo Rod mi stava a pari con quella roba, io e lui eravamo quasi perennemente intenti a provare le erbe di Barty, il resto importava poco ad entrambi.

Fare l’amore era anche più bello. Più sfrenato, segreto, pazzo.

Ma decisamente questa storia delle erbe ha iniziato a distruggere la banda.

Almeno per com’era inizialmente.

Una sera ero ancora in sala comune ed era tardi, anche Avery era lì ed eravamo soli, ad un certo punto, mi si è seduto di fianco lentamente. Di certo non era lucido, ma comunque, capiva ciò che stava facendo: “Bellatrix” ha esordito, avvicinandosi molto a me: “Ma tu che ci fai in mezzo a tutti noi ragazzi? Cerchi qualcosa in particolare?”

Anche se eravamo solo amici, ho capito subito cosa lui stesse cercando da me in quel momento, e non ho fatto nulla per frenarlo.

Credo di essere davvero crudele, istintivamente mi comporto in maniera tale da creare guai e sofferenze, poi mi freno quando tutto ormai non si può più gestire, quando tutto sta già per avvenire. E creo il caos, il disastro.

Orribile lo so… ma mi fa sentire viva. E mi diverte.

“E quel che cerco cosa sarebbe secondo te?” ho risposto voltandomi verso di lui, un po’ seducente e con lo sguardo maliziosamente interrogativo.

“Non sei tanto seria come credi, lo so, qualunque ragazza che si rispetti, che fa parte di una banda, la dà a tutti i componenti. Perché tu solo ad uno di loro? Perché fai la preziosa?”

Io ho sorriso e non ho risposto.

Lui allora ha provato a saltarmi addosso, prima mi ha messo la mano fra le cosce, con forza, e poi si è avvicinato per darmi un bacio.

Non volevo assolutamente nulla da lui… ma devo sempre provocare fino all’ultimo, per poi scatenarmi. Ho afferrato la bacchetta, e senza neanche rendermi bene conto di come lo stessi facendo ho richiamato potere dal fuoco. Era tutto tremendamente istintivo, ad un movimento deciso del braccio, una lingua di fuoco del caminetto, è giunta velocissimamente sulla punta della mia bacchetta, mentre io mi alzavo in piedi. E guardavo Avery sorridendo: “Ora ti scaldo un po’ prima di farlo ok? Così ti viene meglio”

Riuscivo a far roteare il fuoco sull’apice della bacchetta e, ad ogni giro, il mio sguardo verso Avery, diventava sempre più affamato di male, dolore, sopraffazione, forza, potere mio sul suo.

Vendetta.

Lui è scattato subito in piedi, oserei dire terrorizzato: “Bellatrix, ma che diavolo fai? Dove l’hai imparato? Cosa vuoi fare con quell’incantesimo?”

Ho riso sempre più forte, avevo tutta quell’energia che mi scorreva nel corpo, e il fuoco in mio potere. Volevo fargli del male, Avery aveva osato troppo con me.

Ho deciso di farlo accerchiare dalle fiamme, solo ed esclusivamente parte del suo corpo e stringergliele sempre più vicino.

Sapevo che la fiamma scalda di più in alto e meno di lato, da piccola spesso giocavo col fuoco nel camino, lo conosco bene quell’elemento. Facevo avvicinare lentamente le spire di fuoco ardente, in modo che il calore comunque lo sentisse, e fosse sempre più forte e minaccioso.

Lui mi guardava, tremava quasi, piangeva. Più lasciavo avvicinare le fiamme, più lui urlava: “Sei pazza?? Tu sei matta!! Lasciami stare, ti prego, non farò mai più nulla”

Io ridevo, il fuoco scaldava anche me, il volto lo sentivo ardere, gli occhi mi parevano sprigionare calore, l’atmosfera creata dalle fiamme era paurosamente bella e mi eccitava.

L’adrenalina mi scorreva così tanta nelle vene, da farmi perdere totalmente quel briciolo di lucidità che mantenevo a fatica.

Non so se sarei arrivata ad ucciderlo.

Ma ho sentito dei passi provenire dai dormitori, ho abbassato le fiamme per poi farle tornare al loro posto nel camino.

Era Rod, a cui avevo dato appuntamento nella sua stanza, ma non c‘ ero ovviamente ancora andata: “Che succede?” ha domandato guardando Avery, che era seduto sconvolto sul tappeto della sala comune.

Io mi sono affiancata a lui e ho risposto: “Nulla, io e Avery abbiamo avuto una discussione” la mia voce risultava davvero minacciosa, bassa, fredda e quasi sibilante: “E credo di averla spuntata io… tutto risolto dunque”

Non sapevo se dire a Rod quello che avevo fatto. Ero stata vicina ad ardere vivo un nostro amico.

Decisamente, dopo tutti quei giorni di esperimenti e uso di erbe, neanche me ne sono accorta, ma i miei poteri sono mutati: cresciuti probabilmente.

Perché ero cambiata io: si è sprigionata un‘altra parte nascosta di me stessa.

Nascosta… fino ad adesso, ora è libera.

Non avevo mai imparato a fare una cosa simile col fuoco, e ora, riflettevo, ci ero riuscita in maniera del tutto improvvisa.

Questo mi piaceva molto, ma mi sentivo anche realmente confusa. Non sapevo come utilizzare i poteri, non sapevo come comportarmi, non sapevo neanche più chi ero.

Ho pensato: “Forse è venuto il momento di darsi una regolata”

Rod mi guardava e aspettava che gli dicessi qualcosa, ma ero assorta e non sapevo come affrontare l’argomento: Avery ci aveva provato con me… io stavo per ucciderlo… forse Rod avrebbe capito non appena avessi solo accennato al fatto che ci aveva provato con me.

Conoscevo la ferocia cieca di Rod.

Ho risposto: “Devo dirti un mucchio di cose, stiamo insieme stanotte”

Tornava continuamente nella mia mente, che tutto stava cambiando, la banda stava cambiando, ci stavamo smembrando, ci guardavamo in maniera diversa, e ci trattavamo reciprocamente in maniera diversa.

Barty aveva capito questo, aveva calcolato con chi gli conveniva agganciarsi e si avvicinava più di tutti a me e Rod. Questo ci faceva piacere, perché anche così misuravamo quanto potere avevamo nel gruppo. Gli altri erano invidiosi, si sentivano esclusi e messi da parte.

Spesso non facevamo che punzecchiarci e martoriarci reciprocamente.

Avery Mulciber e Piton, che erano fra i più giovani, non sopportavano la situazione e, man mano, si allontanavano sempre più.

Mentre pensavo a tutte queste cose, mi sono sentita un po’ persa, e nel buio e nella solitudine della sala comune, mentre Avery piangeva ancora sommessamente, ho preso la mano a Rod e l’ho stretta forte.

Noi due, lo sapevo per certo, qualcosa me lo diceva, saremmo stati insieme per sempre.

Nel bene e nel male.

 

Bella

 

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Ciao a tutte! Mi rendo conto della super lunghezza del capitolo, mi spiace se vi ho annoiate, ma non sono riuscita a dividerlo in due parti!

Ma se siete ancora qui a leggere, mi rincuoro!

Grazie moltissimo a coloro che, in questi giorni hanno letto questa mia storia!

Approfitto per augurare Buon Anno a tutte voi (penso non aggiornerò prima del nuovo anno perché sarò un po‘ impegnata) e come sempre buon divertimento.

Pensiero dolce e innamorato: domani, 31 dicembre, è il compleanno di Voldie…

Per cui questo cap in cui la sua futura mangiamorte più potente, diventa ancora più potente, è decisamente dedicato a lui!!

Ringrazieamenti:

Dully: intanto grazie moltissimo per aver letto tutta questa lunghissima storia! E averlo fatto così attentamente da lasciarmi una recensione così bella e precisa, mi ha fatto un enorme piacere! Ho letteralmente adorato come hai descritto rod e sono felice che risulti tale nella mia storia, circa la stessa cosa vale per bella! La differenza fra i sentimenti che ha per i “due uomini della sua vita”… ancora un grazie e auguri e ci sentiamo ai prossimi aggiornamenti!

Hale Lover: come forse hai notato, bella accetta, seppur vagamente, solo le arances di rab… vedi come ha trattato avery! Per cui tanto sfigato non è (è rod che gli dice sempre “sfigato”). Per quanto riguarda rod e bella, sì lei è più “strega” mentre lui è più “ragazzo estremo e violento” c’ è meno magia in lui. Questo ha un suo perché (a parte che li ho sempre immaginati così) che svilupperò nella mia ff successiva che si sta sempre creando nella mia mente…!

Ora ti faccio gli auguri e ti ringrazio come sempre!

AliceRosy: certo, il tuo parere è importantissimo per me!! Di tutte voi che recensite e mi fate capire cosa viene bene della storia e cosa posso modificare! Per cui mi fa piacere sapere che le descrizioni sono, per te, un punto forte!! (barty sarà un po’ matto e un po’ odioso… lo vedo così) Ti ringrazio ancora per la recensione!

Auguri anche a te e buon proseguimento di feste!!

Clo_death eater: prima di tutto ti dico che anch’io preferisco la coppia bella voldie… non so neanche dire quanto (mi piace tanto rod, per come lo vedo io almeno, credo i due in un certo senso, si amino, o siano legati in maniera speciale, ma davanti a voldie… insomma… hai capito). Ogni volta che butto l’occhio su wikipedia, spero di trovare che la Rowling ha finalmente svelato che i due si sono amati, sono stati insieme, sono amanti… insomma qualcosa… invece niente. Che palle. L’amore di bella per voldie, è stata l’unica cosa (o una delle poche) che mi ha entusiasmato del libro 7!!

Nel libro, io ho pensato (senza farci troppo caso a dire il vero), che il tipo magro fosse rod (perché era il più vicino a bella, se mi ricordo bene… non ne son sicura) e ho pensato che fosse un tipo più nervoso e agitato del fratello, perché era un seguace più vicino all’oscuro signore, mentre il tipo più grassoccio e dallo sguardo perso, mi dava l’idea di rab solo perché non viene mai descritto come molto attivo. Erano però solo mie elucubrazioni mentali, perché già ero tutta intenta su chi fosse la tipa che manifestava tanta fedeltà a voldie.

Bene, per ora ho detto tutto! Come sempre ti ringrazio per le recensioni! Non preoccuparti se sono lunghe perché mi fanno solo gran piacere!

Auguri ancora e a presto!!

   
 
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