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Autore: giulia_0294    30/12/2009    3 recensioni
edward e bella abitano nello stesso appartamento a seattle. ma sono soltanto degli ottimi amici, cosa succederebbe se qualcosa cambiasse? se la loro amicizia mutasse in qualcos'altro?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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QUESTA FF SARà UN'PO CORTA, 8 O 9 CAPITOLI AL MASSIMO! DITEMI COSA NE PENSATE!!!!!!:) Come ogni volta che aveva una pessima giornata o era di cattivo umore, Isabella Swam, se ne stava a gambe incrociate sul suo piccolo divano in un'appartamento a seattle, indossando il suo pigiama di 2 taglie più grande con una maxi confezione di gelato alla vaniglai guardando distrattamente la t.v. Accanto a lei c'era la sua migliore amica, Alice Cullen, che abitava al piano di sotto con il suo fidanzato, Jasper Hale, noto commercialista della zona. -Bella la smetti di ingozzarti?- La rimproverò l'amica togliendole di mano il secchiello. -Hey, lasciami sfogare il mio dolore!- Le rispose inbronciata riprendendo a mangiare. -Va bene che sei magra ma se continui così non passerai più dalla porta!- -Meglio, resterò rinchiusa in questa casa morendo soffocata mentre mangiavo del gelato alla vaniglia- Borbottò Bella cambiando con il telecomando canale. -Sei incredibile!- Sbottò Alice sdraiandosi sul divano. Bella sobbalzò quando sentii aprire la porta di casa rivelando la faccia sorridente del suo migliore amico. -Un'altra crisi? Bella è la terza questa settimana- Le si illuminarono gli occhi alla vista di Edward, era come un'ancora per lei dove si aggrappava quando stava per affondare nell'oceano della disperazione. Buttò il gelato in testa ad Alice e corse incontrò al suo salvatore aggrappandosi a lui come un piccolo koala. -Oh menomale sei arrivato Eddy, oggi è più depressa del solito- disse Alice a suo fratello mentre usciva dalla porta di casa. Bella, intanto, rimaneva abbracciata ad Edward senza farlo nemmeno respirare. -Hey mi vuoi strozzare?- Le chiese lui scherzando, cosa che fece sorridere anche Bella che lo lasciò. In quei casi l'unico in cui riusciva a risollevarle il morale era proprio Edward. -Oggi è stata una brutta giornata, pessima, orribile, da cancellare- -Raccontami- le chiese l'amico prendendo una scatola di biscotti e sedendosi su uno sgabello del bancone imitato da Bella. -Per cominciare stamani all'università mi hanno anticipato un'esame di 10 giorni, poi oggi pomeriggio al cafè c'era un casino tremendo, era affollatissimo ed io per la fretta, ho anche versato un caffè addosso ad un cliente- le rispose Bella mentre addentava una ciambella sotto lo sguardo divertito del suo amico. -Bella sei assurda!- Per Edward, Bella era una ragazza di vent'anni non ancora cresciuta, piccola ed indifesa che riusciva ancora a combinare disastri. -Tu ridi ma io ero sul punto di morire di vergogna, che figura!- Continuarono tutta la sera a parlare delle loro giornate. Ad occhi estraei i due ragazzi sembravano troppo uniti ed in armonia da sembrare quasi una coppia. Invece erano due semplici amici che condividevano un'appartamento. Bhè all'inizio tutti e due avevano preso una cotta l'uno per l'altro ma non l'avrebbero mai confessato. Con il passare del tempo estaurarono un'amicizia che maturò nel tempo, erano come dipendenti l'uno dall'altro, quasi in simbiosi. Alice sperava che un giorno o l'altro si potessero mettere insieme, ma sapeva anche che ora bella stava frequentando un ragazzo e che le cose si erano fatte più difficili. -Oh mio dio è tardissimo, dove uscire con Jake, sono ancora in pigiama- Al suono del nome di Jacob Black, Edward si irrigidì. non le piaceva quel ragazzo, non era adatto a bella, lei meritava di meglio. Dentro di sè sapeva che nessuno sarebbe mai stato al livello della sua Bella, lei era itelligente, bellissima e dolce. Troppo ingenua per un tipo come Jacob o il ragazzo con cui usciva il mese prima, mike newton, un idiota patentato. -Ed io vado- le disse Bella mentre gli lasciò un piccolo bacio sulla guancia ed usciva dalla porta vestita in modo elegante. Poco dopo Edward sentii il campanello suonare. Si alzò dallo sgabello su cui era seduto ed andò ad aprire. La figura spaventosa di suo fratello fece capolino dalla porta con in mano un cuscino. -Emm che ci fai qui?- Il fratello fece gli occhioni da cucciolo che sapevano addolcire Edward. -Eh no mio caro! Rose ti ha buttato fuori di casa un'altra volta?- Sbuffò spazientito. -Ma non è come pensi, solo perchè non mi sono ricordato il nostro anniversario non vuol dire che io non la ami, quella ragazza è complicata!- Esclamò arrabbiato. -Emm lo sai che vivo con Bella, abbiamo solo due camere e nel divano ci stò stretto pure io, vai da Alice- -Ci sono già stato ma mi ha mandato via a calci, dai Eddyyyy- Ormai erano anni che andava avanti questa storia. Rosalie, la fidanzata di Emmett, lo buttava fuori di casa e lui andava dai suoi fratelli per cercare asilio, e dopo qualche giorno Rose veniva a riprenderselo in lacrime. -Entra- Gli rispose ormai sconfitto Edward. Giocarono per tutta la serata alla play finchè non tornò Bella dal suo appuntamento. Emmett adorava Bella, era come una piccola sorellina da proteggere. Dopo che Emm e Bella si staccarono dal loro abbraccio anche la ragazza si mise con loro per terra prendendo un joystick per giocare. Stettero fino alle due alzati finchè anche Emmett crollò sul pavimento stanchissimo ed in poco tempo si addormentò. Bella, invece si mise tra le gambe di Edward appoggiata con le spalle sul suo petto. Amava stare in quella posizione, la faceva sentire al sicuro. -Allora come è andata la serata?- Le chiese Edward mentre le accarezzava dolcemente i capelli. -Bene, allora come mai Emmett è stato buttato fuori di casa questa volta?- chiese Bella nervosa. Non gli piaceva mentire ad Edward. Ma ad Edward non era sfuggito il modo con cui Bella voleva evadere alla sua domanda, lui era il suo confidente, era il suo migliore amico, e Bella non sapeva mentire. Gli prese il viso tra le mani e gli chiese cosa era successo veramente. La poca distanza fra i loro corpi rendeva la mente di Bella poco lucida, l'aveva sempre detto che Edward era un bel ragazzo, ma ora che era così vicino si era incantata a guardare quegli occhi verdi smeraldo che l'attraevano come una calamita. -Ho lasciato Jake- -Perchè?- le chiese Edward felice come una pasqua ma nascondendo questa sua felicità agli occhi di bella. -Perchè non era il ragazzo giusto per me- Era la verità, in parte, di certo non poteva andare da Edward e dirgli che lui voleva andare oltre nella loro relazione ma che lei non era pronta, sarebbe partito come un razzo per andarlo a picchiare. Eppure anche se aveva vent'anni non si era sentita pronta a compiere un passo così grande con quel ragazzo che conosceva solo da qualche mese. -Bella...- Edward aveva capito che gli stava mentendo, che non era tutta la verità. -Cosa c'è?- Voleva urlarlo ma per paura di svegliare Emmett lo aveva sussurrato. Si alzò subito dalle ginocchia del suo amico e raggiunse la sua stanza. Non voleva rimanere un minuto di più sotto il suo sguardo indagatore. Mentre si stava per richiudere la porta alle spalle sentì una mano bloccarla. -Bella possiamo parlare?- -No, non c'è niente da dire, ho sonno Edward- Rispose sbuffando. -Isabella fammi entrare- ora Edward si stava proprio arrabbiando. La ragazza lasciò la maniglia e si andò a sedere sul letto. Accidenti a lui e la sua mania di indagare alla sherlock holmes! pensava Bella sbuffando. Edward si mise seduto accanto a lei. -Bella per favore dimmi davvero cosa è successo- La pregò Edward. Per lei era così imbarazzante dovregli raccontare della serata. -Ed dai non è nulla- -Allora se non è nulla vorrei saperlo- Ma perchè Bella non mi vuole parlare? forse gli ha fatto qualcosa? Si domandava Edward in piena crisi. -La serata è trascorsa tranquilla, finchè non mi voleva portare a casa sua...- Edward stringeva le mani a pugno, le nocche gli erano diventate bianche. -E...?- Chiese il ragazzo in preda ad una crisi respiratoria. Intanto Bella era diventata rossa come un peperone, odiava dover dire ad Edward, che tutti conoscevano come un Don Giovanni che era ancora vergine! -....bhè dai hai capito Ed- Si stava torturando le mani da un quarto d'ora imbarazzata. -Ci sei andata a letto?- Ormai Edward era furioso, come aveva osato mettere le sue manaccie sulla sua Bella?! -NO!no- Aveva urlato. Edward tirò un sospiro di sollievo. -E tu l'hai lasciato perchè....- -perchè correva troppo, prima cosa e poi...bhè non mi piaceva così tanto- -Ma tu con quel Newton ci sei andata a letto al terzo appuntamento- Esclamò confuso Edward. Si ricordava ancora quando sentì parlare Bella con Alice, aveva sentito come una fitta al cuore. -Non è vero!- -si, te l'avevo sentito dire ad Alice- -Bravo ora spii anche le conversazione altrui?!- Bella era indignata, che cavolo! -Ero li per caso ed ho sentito, non ti ho spiata, e poi anche se tu ci fossi stata non me ne importerebbe nulla, sono affari tuoi con chi hai fatto sesso!- Le rispose anche lui arrabbiato! La conversazione stava prendendo una brutta piega. Bella si girò verso di lui e lo guardò negli occhi. -non ti devo dire nulla anche perchè non sono mai stata a letto con nessuno- Le rispose rossissima in volto dall'imbarazzo. Edward era anche lui imbarazzato ma ora si sentiva allo stesso tempo stupito e sollevato. -...Quindi tu sei...- -Si- Rispose lei guardandosi le mani. Nella stanza calò un silenzio carico di tenzione. -Scusate ragazzi, Ed posso andare a dormire nel tuo letto?- Chiese Emmett spuntando dalla porta sbadigliando. -Ehm certo certo- Rispose Edward al fratello mentre si alzava dal letto di Bella per raggiungere il divano dove avrebbe passato la notte. Prima di chiudersi la porta alle spalle, il ragazzo guardò negli occhi cioccolatosi l'amica che era ancora seduta sul letto con le braccia incrociate, anche se avevano litigato si sentiva più sollevato al pensiero che nessuno avesse mai toccato la sua Bella.

  
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