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Autore: _ninive_    30/12/2009    4 recensioni
Maya parte per una vacanza con sua cugina Samu. Ha bisogno di divertirsi e di staccare la spina. Ray è un ragazzo desiderato e popolare, che vive alla leggera. Due persone così diverse unite dallo stesso destino, quello di innamorarsi. (Leggere il seguito: i tuoi occhi lontani)
GRUPPO SU FACEBOOK: CON GLI OCCHI DI RAY
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Tra mare e cielo'
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fine “Marty, calmati, è passato!”
Fabio mi fa sedere su una panchina, in un vicolo buio. Si siede accanto a me.
“Ma sei matta? Le hai distrutto la macchina!”
“Non me ne importa! Se l’è meritato, quella…”
Tiro su col naso e mi asciugo gli occhi, per non far vedere che piango. “E poi, perché Ray l’ha baciata?”
Fabio mi guarda e sembra rifletterci su. “Credo che sia stato una specie di bacio d’addio. A Ray tu piaci davvero. Lui… non credo si sia mai affezionato tanto a una ragazza.”
“Ci si affeziona anche a un fiore dopo un po’ di tempo.”
“Non con Ray. Per lui tu sei speciale. Maya, credimi.”
Mi sorride. “Caspita, però picchi forte!”
Rido anch’io. Una risata strana, che sa di pianto.
“Maya, se vuoi ti accompagno a casa.”
“Grazie, Fabio.”


“Ray, ma dov’eri?”
Fabio si avvicina a me, che saluto mio cugino e chiedo: “Che è successo? Ho visto mio cugino francese e lo volevo salutare…”
“Francesi, inglesi e tedeschi che siano, non sai cos’ha combinato la tua ragazza…”
E mentre Fabio mi racconta, sento un grido dietro di me, e una massa di capelli neri ci supera e si dirige verso la piazza, correndo.


Sono quasi le nove. Meno dieci giorni alla partenza.
Agitata?
Non molto.
Delusa?
Da cosa?
Da quello che hai visto nel cartellone, ricordi?
Sinceramente? Aspetto che lui mi dia spiegazioni. E io mi fido.
Magari sbagli.
Perché dovrebbe? La fiducia in un rapporto è fondamentale.
Rapporto? Tra lui e lei c’è una storia estiva. Non può durare.
E allora? Non è forse bello vivere alla giornata?
Bisogna pensare al futuro. Sbaglio a credere nella nostra storia.
Magari non sbagli.
Non so proprio che fare. Tra dieci giorni me ne andrò. E tutto tornerà come prima.
Avrai un ricordo in più.
E non avrai rimpianti. Non è l’estate più bella della tua vita?
Il campanello suona.
“Samu vai ad aprire?”
Samu canta sotto la doccia. “Ho capito, vado io…”
Mi alzo dal letto, i miei piedi caldi sul pavimento freddo. Mi scompiglio i capelli con una mano e sbadiglio. Alla porta, leggermente spettinato, c’è Ray.
“Oh, sei tu…”
“Ho sbagliato Maya.”
“Lo so.”
“Posso entrare?”
“Non so…”
Samu stretta nel suo asciugamano rosso si friziona i capelli. “Maya, ma chi è… oh, ciao Ray. Vieni, entra.”
“No, Samu, forse non è il caso. Ci vediamo, Maya…”


Forse ho sbagliato a mandarlo via, ma…
Ti ha fatta soffrire troppe volte.
Ti sei pentita di esserci uscita.
Ti sei innamorata.
Apro gli occhi, e forse ho capito tutto, o magari niente. Mi vesto il più in fretta possibile, certa che non l’avrei trovato ad aspettarmi sotto casa mia.
“Maya, ma dove vai?”
“A cercare la verità.”

Fabio entra a casa, ma non c’è nessuno. È triste, e pensa a Fede, anche se non dovrebbe. Non le capisce proprio le donne.
Ed ecco, il campanello. Sa che non è Fede. Ma ci spera.
“Oh, ciao Maya.”
“Ray non c’è?”
Che maleducata, neppure saluta, pensa Fabio. Però è bella. Scuote la testa per tirare fuori questo strano pensiero.
“No, non è qui. Ma dovrebbe arrivare tra un’ora circa. Se vuoi rimani qui... Lo aspettiamo insieme….”
Fabio arrossisce e chiude la porta alle spalle di Maya.
Maya si siede sul divano con le mani in grembo. Sembra sconvolta.
“Tutto ok?” chiede Fabio. In realtà non si impiccia mai degli affari degli altri, se non di quelli di Ray e dei suoi. Poi pensa che Fede l’ha lasciato quindi ora si deve occupare solo di quelli di Ray.
Maya fa un sospiro e risponde: “Proprio no. Ray è venuto a casa mia, e beh… l’ha mandato via… mi ha tradito una volta, e non so se…”
Una lacrima dolce le cade dagli occhi castani e si tuffa nel vuoto. Incomincia a piangere. Fabio non sa che fare. Prova ad avvicinarsi e a consolarla. Le da piccole pacche sulla schiena, consapevole che non serviranno a farla stare meglio.
“Maya, dai, tranquilla… Ray tornerà a momenti, e chiarirete. Te l’ho detto, non ti ha tradito…”
“Si, ma perché non me l’ha detto che l’ha incontrata, che… le ha dato un bacio, se solo questo è successo! Non so più cosa credere Fabio! Quella lì, quella Nora, fissata con Ray, come tutte d’altronde… in che guaio mi sono cacciata, oh…”
Piange più forte ora e Fabio si fa coraggio e l’abbraccia. Per un secondo ha paura di essere respinto, ma Maya si tuffa tra le due braccia e piange, disperata. Alcune lacrime bagnano la maglietta di Fabio, ma lui non si preoccupa, tanto è di Ray.
“Siamo messi male, io e te…” dice Fabio. Maya si riprende un po’ e si asciuga il viso bagnato. “Scusa, non volevo. Che egoista, ho pensato solo a me. Mi… mi dispiace per te e Fede.”
“Non c’è problema, Maya. Sono sicuro che tutto si risolverà… io sono un ottimista!”
Maya sorride tra le lacrime. Ridacchia anche. Fabio si sente sollevato.


Nora cammina con quella busta bianca in mano. Per la prima volta nella sua vita ha paura. Poi lo vede. Ray viene verso di lei con lo scooter. Parcheggia proprio accanto e si toglie il casco.
“Ciao Ray.”
“Che cazzo ciao! Ti rendi conto di quello che hai fatto?”
Ray urla molto vicino al suo viso, ma Nora non chiude gli occhi. Anzi. “Che ho fatto? Ho mostrato alla tua… ragazza, il nostro bacio. Non gliel’avevi detto, Ray?”
“No, non ho fatto in tempo! E tu, tu hai rovinato tutto.”
La afferra per la maglietta e manca poco che la sollevi da terra. “Maya ti ha distrutto la macchina, eh? Prova a sporgere denuncia e giuro che ti uccido” le sussurra. Poi la lascia andare. Lei cade a terra.
Umiliata. Come
lei ha umiliato Maya.

Che stupida, mi metto a piangere di fronte a Fabio, a casa sua! Che umiliazione… poverino, sembra triste.
“Grazie, Fabio. Chiamami se Ray arriva. Io… vado.”
Mi alzo e faccio per andarmene. Lui mi accompagna alla porta, e mi saluta.
“Beh, ciao Maya.”
“Ciao, Fabio.”

Lui rimane qualche secondo guardandola, poi distoglie lo sguardo e tende una mano verso la maniglia, ma afferra quella di Maya, che stava facendo la stessa cosa.
La molla e sorride.
“Scusa.”
“Non importa…”
Apre la porta e si volta per salutare. “Beh, allora ciao.”
“Ciao”
Fabio nota una lacrima ferma sulla sua guancia, immobile, come un cristallo sulla sua morbida pelle. Soffre a sapere che sta male. Lui l’aveva detto che Ray non era cambiato. Per qualche secondo vorrebbe arrabbiarsi con lui, dirgli in faccia che deve cambiare atteggiamento, ma poi… si perde negli occhi di Maya, così tristi.
Le asciuga la lacrima con la mano. Lei lo guarda. Ha i capelli biondi e lunghi, gli occhi castani e intensi, le labbra leggermente dischiuse. Si sente pervasa da quel senso di sicurezza che Ray non è mai riuscita a darle.
Fabio percorre con la mano il collo e la spalla, lentamente. Lei socchiude le labbra e sospira, piano. Si accorgono di essere molto vicini, troppo. Fabio ritira la mano, turbato.
“Forse… è meglio se vai.”
“Si…” dice Maya. Fabio chiude la porta alle sue spalle e appoggia la testa al muro.
“Stupido Fabio, stupido…”


Ray corre a casa.
“Ray, è venuta Maya a cercarti. Ha detto che…”
Ste non fa in tempo a finire la frase che Ray è già fuori.



Teresa raggiunge Nora, seduta sulla panchina. “Che è successo?”
Vede la sua amica pallida e scossa. Non l’aveva mai vista vacillare.
“Sono incinta”
Quelle due parole lasciano Teresa a bocca asciutta. “E, il padre chi è?”
“Non ne ho idea…”


Il campanello. Fabio ci mette un po’ a capire. Poi apre la porta e lei è lì, coi suoi occhi umidi, le guance rosse.
Rimangono così, a fissarsi per un po’. Poi lei lo bacia, prima piano, timidamente. Fabio rimane spiazzato. Lei se ne accorge, e si allontana.
“Scusami…”
Ma Fabio non ha paura e non vuole scuse. La bacia, con passione e dolcezza e tutto quello che gli dice il cuore. I loro respiri si perdono l’uno dentro l’altro, le lingue si cercano, le labbra vengono morse. Fabio la fa entrare e chiude la porta.


Ray fa tappa in tutte le case delle sue amiche, ma Maya non c’è. È già passata un’ora. Decide di ripassare a casa sua e poi da Fabio. Non si sa mai che non sia lì.


Maya raccoglie la sua roba finita sul pavimento. Si riveste in fretta, e Fabio fa lo stesso. Non sanno che dire.
“Io… forse è meglio che vada.”
“Si… forse.”
“Allora, ciao.”
“Ciao, Maya.”

Ma che hai fatto?????
Non lo so.
Non ci credo. No.
Basta, vi prego. Sto già abbastanza male di mio.


Maya si avvicina al traghetto. Trascina nel suo trolley i suoi vestiti costosi comprati dalla cugina, ma anche le sue debolezze e il senso di colpa. Soprattutto le frasi delle sue amiche dopo che le ha raccontato ciò che aveva fatto.
“Maya, ma sei matta?” avevano detto Lucia e Vale insieme.
Marty l’aveva guardata con disprezzo. Maya sapeva perché. Ray è come un fratello per lei. E non voleva che le venisse fatto del male. Le aveva detto che si era comportata veramente male,e Maya l’aveva preso come un affronto.
Non si erano nemmeno salutate. E Ray… beh, le aveva detto che era meglio che non si vedevano più. Sembrava scosso.
Ed ora è prossima alla partenza. Sa volta per l’ultima volta, saluta l’isola, e vede Ray fermo lì, sul molo. Sa avvicina, perché è il cuore a dirglielo.
“Ciao Ray.”
“Ciao Maya.”
“Tutto ok?”
“Si. Stai partendo?”
“Si. Tra pochi minuti lascerò quest’isola.”
Ray non dice niente. Poi: “Mi dispiace per ciò che ti ho fatto passare. Non te lo meritavi. Non sono proprio, beh, il ragazzo affidabile che faceva per te.”
“Tu non devi dispiacerti. Dispiace a me. Per…”
Maya non termina la frase. Non vuole ricordare, anche se non può fare a meno di dire a se stessa che è stato bello stare con Fabio. Ma non lo dice a Ray.
“Grazie, Ray. Mi hai fatto passare un’estate indimenticabile. Nel senso buono del termine, ovviamente. Ora, io vado. Ciao, Ray.”
Maya lo abbraccia, con le lacrime agli occhi, e lui risponde all’abbraccio. Poi gli sussurra quelle parole che avrebbe voluto sentirsi dire.
“Ti amo.”
Si aspetta una risposta, forse, che non arriva. E scappa via.


Marty mi trova sul balcone di casa mia.
“Ciao cucciolo.”
“Ciao Marty.”
Mi vede triste e sta accanto a me, senza dire nulla, perché mi conosce. Io rimango così, a fissare la strada e il mare. Vedo una ragazza. Sta ferma sul ciglio della strada, e il vento le scompiglia i capelli biondi. Sembra triste. Si volta, e mi pare di averla già vista. Anche lei è come me. Tra mare e cielo. O tra cielo e mare, non fa la differenza. Sorrido.
Marty canticchia. “Forse era giusto così. Forse, ma forse ma si….”





FINE


QUESTA è LA MIA STORIA. E ORA è FINITA....FORSE. NEL MIO COMPUTER HO ALCUNI CAPITOLI DI UN PROVVIDENZIALE "SEGUITO". MA NON SO SE PUBBLICARLI. SECONDO VOI? A ME PIACEREBBE MOLTO. GRAZIE A CHI MI HA SEGUITO E HA LETTO... quest'isola è il pezzo più grande del mio cuore, la mia casa e la mia mente. Fatemi sapere i vostri pareri, vi prego! =) GRAZIE! UN SALUTO A TUTTI... =)











  
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