Videogiochi > Soul Calibur
Segui la storia  |       
Autore: Francesca Akira89    29/06/2005    2 recensioni
Maxi, Xianghua, Kilik... Tre anime divise dalle avversità che dovranno ritrovarsi, per essere di nuovo complete...
Genere: Generale, Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chai Xianghua, Kilik, Maxi, Seong Mi-na, Talim
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Soul Calibur II
Soul Calibur II
-Il Ritorno del Trio-

 

-Parte Seconda-

 

 

Il sole cocente di abbatteva su di lei senza pietà, bruciando la sua pelle delicata…

Lei non amava il sole, anche se lì in Cina, il suo paese natale, era un elemento fondamentale… Da quella postazione riusciva a vedere chiaramente le superbe risaie, che formavano uno spettacolo particolarmente imponente alla luce del sole, che faceva rilucere come specchi i larghi gradini dove migliaia di donne e uomini coltivavano il prezioso cereale…

Erano quasi un monumento, un monumento alla grandezza della Cina, la cui quasi emozionante vista era soppiantata solo dalla grandiosità della muraglia cinese, che cingeva la cittadella e il palazzo dell’ Imperatore.

Ah, quanto le sarebbe piaciuto andare a refrigerarsi all’ ombra di quelle colossali mura, come aveva fatto tante volte… Guardar giocare i bambini e vederli salutarla con rispetto al suo passaggio, e rinfrescarsi alla fonte della piazza ai piedi del palazzo imperiale…

Ma ormai non poteva più…

Aveva fallito, almeno ai loro occhi, e per questo non meritava più di far parte delle guardie dell’ Imperatore, né di essere una qualunque onorata abitante della cittadella che circondava il palazzo…

Era stata cacciata, spogliata del suo grado e della sua armatura… Perfino la sua amata spada era stata spezzata…

Adesso era solo la sguattera di un’ odiata casa, la cui proprietaria l’ aveva “accolta” con l’unico evidente intento di umiliare un’ ex-guardia dell’ esercito imperiale…

Ma non era questo ciò che le bruciava… Aveva perso ben altro che un posto nell’ esercito o una spada, per quanto importanti potessero essere per lei quelle due cose…

Aveva perso altre due cose molto più importanti.. Due cose che la tormentavano ogni notte con i loro volti.. le loro voci…

Non li aveva cercati… Come poteva presentarsi a loro, suoi compagni, così com’era ora? Senza spada e senza onore…

Ma neanche loro, a quanto sembrava, avevano cercato lei…

 

“Dove siete, amici miei..? Kilik…” avvertì gli occhi bruciare e li chiuse in fretta, imponendosi autocontrollo.

 

No.. Non avrebbe pianto… Anche senza spada e vestita di stracci, lei restava una guerriera… E i guerrieri non piangono… Mai…

 

-          Che cosa strana, l’ amore, non è vero?- una voce femminile interruppe all’improvviso i suoi pensieri, facendola sussultare. La prima voce che sentiva da tanto tempo, che non fosse quella della sua padrona…

 

Aprì gli occhi e volse lo sguardo indietro. Una giovane donna vestita da guerriera, con in mano uno scudo ed una daga, si accostò a lei guardando pensierosamente il cielo…

Era abbigliata in un modo strano, e anche le sue armi lo erano: non aveva mai visto una spada così corta ed un’armatura così strana... Senza contare che in Cina non si aveva l’abitudine di utilizzare uno scudo durante il combattimento. Una cosa era certa; non era di lì. (che intuizione.. nda)

Però… Come aveva fatto ad avvicinarsi a lei senza che se ne accorgesse? Sotto la tristezza, avvertì un moto di vergogna: un tempo non si sarebbe mai lasciata sorprendere così alle spalle.

E anche se quella donna era una guerriera di chiara esperienza e non sembrava avere intenzioni bellicose, si sentì all’ improvviso deufradata in qualcosa di più grande dei beni terrestri: il suo orgoglio.

 

-          Io sono partita per proteggere i miei figli, il mio sposo e la mia amata sorella…- riprese all’ improvviso la donna, distogliendola dalla sua crisi morale- Ma mia sorella mi ha inseguito per combattere al posto mio… Perché io ritornassi a casa e non rischiassi la mia vita… Siamo arrivate addirittura a combattere l’una contro l’ altra.. perché ci amavamo troppo per sopportare che una di noi cadesse contro un nemico troppo potente… Una vera contraddizione, non trovi?

 

Xianghua non disse nulla, ma si sentì stranamente vicina a quella donna e a sua sorella. Capiva cosa avessero provato

 

-          L’ amore è un sentimento strano… E.. impossibile da capire appieno se non lo si ha mai contratto… Difficile se ci si ha avuto a che fare più volte… L’ amore senza motivo è assai più frequente dell’ ODIO senza motivo.. A volte mi chiedo se ci sia così tanta differenza tra i due sentimenti… D’altra parte, l’ amore sa essere più devastante dell’ odio…- s’interruppe, con un sospiro- Anche tu hai perso qualcosa, non è vero? Te lo si legge in volto… Io ho perso mia sorella.. perché l’amavo… E adesso devo ritrovarla.. perché l’ amo…! Causa e riparazione racchiusi in un unico motivo! Devo ritrovarla!… E allora potrò piangere.. piangere di gioia, così come ho pianto di dolore… Perché amore è soffrire per qualcosa che si è perso… E piangere è una delle più antiche e migliori prove del proprio amore…- Man mano che parlava, la donna si era allontanata sempre più da lei, e così continuò a fare una volta concluso, fino a sparire oltre la collina.. misteriosa come era apparsa.

 

La giovane guerriera cinese rimase qualche attimo immobile, stordita da ciò che aveva visto e sentito… E all’ improvviso sentì qualcosa di umido scivolarle sulle labbra… Gli occhi gonfiarsi come per un raffreddore… E si sentì tremare di freddo nonostante il sole abbagliante…

 

“Amore è soffrire per qualcosa che si è perso… E piangere è una prova del proprio amore…”

 

E così Xianghua pianse… Pianse per aver perso le due persone che amava… Pianse per l’amore particolare che provava per uno dei due… Pianse per averli persi e per non averli più cercati… Per essersi arresa così di fronte alle avversità…

Pianse.

 

 

Note dell’autrice:

 

Siccome probabilmente nessuno ha capito chi fosse la dolce donzella che è andata a filosofeggiare dalla nostra bella cinese (e con questo non intendo certo dire che siete tonti, ma che sono io che ho dato pochissimi indizi… ^^”), vi dico io che si trattava  di Sophitia, la guerriera di Atene… ^_^

So che questa fic è un po’ troppo melodrammatica e riflessiva, per un videogioco come Soul Calibur, fatto solo di combattimenti, ma è il mio genere! Del resto, se ho portato a termine tutti gli Arcade solo per avere i profili e la storia di tutti i personaggi, si dovrebbe capire che ero più interessata alla vicenda che alle armi… XD

Cmq ttt ciò è ambientato dopo la seconda versione del gioco… Senza però che vengano contati i finali dei vari personaggi, ma le loro storie sì… ^_^

E’ tutto per oggi, appuntamento al prossimo cap. con il bel Kilik!!! (e con un altro personaggio che personalmente, considero il mio preferito! ^.^ Vi do un indizio, è una ragazza ed è la più giovane della rosa dei guerrieri di Soul)

Ma c’è qualcuno che legge questa fic?!? =.=;;

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Soul Calibur / Vai alla pagina dell'autore: Francesca Akira89