E’
una tradizione che l’ultimo dell’anno Hayley si rechi
a casa Farro e trascorra due ore assieme alla famiglia di Josh
e Zac a cui si unisce anche quella di Jeremy. Quest’anno
anche gli York si sono aggiunti alla comitiva.
Poco
prima della mezzanotte il signor Farro corre in cucina con un sorriso stampato
sul volto, torna dopo qualche istante e qualche utensile caduto al pavimento,
con una bottiglia di spumante e dei calici. Le signore York, Farro e Davis
dialogano allegramente sul divano mentre i rispettivi figli sbuffano e si
lamentano: non gli è stato permesso di giocare alla playstation.
Hayley
rimane in un angolino, come ai vecchi tempi, ad ascoltare le chiacchiere di
Nonna Farro, sempre piena di saggezza e intelligenza. Dall’anno scorso una
malattia le corrode la memoria e inizia a tralasciare alcuni dettagli nella
storia della sua vita, così romantica e malinconica.
Vorrebbe
poterle donare un pezzetto del suo cervello in cui contenere i ricordi che non
entrano più nel suo.
« Su,
su, forza, venite tutti qui e facciamo il conto alla rovescia! ». Trilla il
signor Davis, raccogliendo la bottiglia di spumante, lo seguono i signori Farro
e York. « Avanti, Hayley,
anche tu e nonna Farro ».
Hayley
spinge la carrozzella dell’anziana. Il capodanno l’è sempre piaciuto, è un
momento in cui i familiari si stringono tra loro e fanno sì che almeno il primo
giorno del nuovo anno sia piacevole.
« Cinque…
quattro… tre… due… uno… BUON DIEMILADIECI! ». Urlano in coro. Si sentono tutti
un po’ bambini, mentre esprimono dei desideri infantili, che forse non si
realizzeranno ma sui quali non possono fare a meno di contare.
« Hayley,
tesoro, perché non baci Josh? ». Hayley
non è del tutto sicura che la nonna abbia dimenticato quale sia il motivo –
crede, infatti, che stia tentando di convincerla.
« Perché
non stiamo più assieme, ricordi nonna? ».
Quella
annuisce e sul volto le si dipinge un’espressione che pare urlare “non è questo
un buon motivo”. Ma non basta, purtroppo. Hayley si
getta sul divano, trangugiando il primo di una lunga serie di bicchieri d’alcol
che, di certo, l’aiuteranno a dimenticare se pur per una sera soltanto.
Angolino dell’autrice:
- Capitolo 2/5, 364 Parole
Il prompt rimane sempre lo stesso. I titoli dei
capitoli sono tutti presi dalla colonna sonora, ovvero
“I buried my self alive” dei The Used, che è
davvero perfetta per questa raccolta.
Alla prossima flashfic! Stay tuned
(:
I personaggi nella raccolta citati sono in parte reali, in
parte inventati. I fatti narrati, non a scopo di lucro
né commerciale, sono di pura fantasia, non sono accaduti e non accadranno mai. Quindi, fangirls,
mettere il cuore in pace!