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Autore: Lussissa    31/12/2009    19 recensioni
-James?- Lui alzò lo sguardo su di lei, cercando di non pensare a quanto stesse male, in quel momento. -Mi baci?- James la guardò, sentendo la rabbia che piano piano gli saliva al petto. Ripensò a tutte le volte che aveva sperato di sentire quelle parole uscire da quelle labbra.[...] E lei era lì, calda, invitante, con le labbra che tremavano leggermente, gli occhi verdi velati da un sottile strato di lacrime, i capelli rossi scarmigliati, che dava voce ai suoi desideri più profondi con una semplicità disarmante.[...]Ma non poteva, maledizione. Non adesso, dopo tutto quello che era successo.[...]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap 25 La Torre di Astronomia a quell'ora del mattino aveva un che di speciale.
L'alba aveva sempre avuto un suo fascino, per Emmeline. Era il simbolo di un nuovo giorno che sorgeva, e con lei, portava sempre la speranza che quello fosse un giorno migliore rispetto al precedente.
Quando era a casa, ad ogni alba Emmeline ringraziava di essere ancora viva, temendo che prima o poi le botte del padre sarebbero arrivate a un punto di non ritorno.
Fece un lungo sospiro.
Quell'anno sarebbe stato l'ultimo.
L'ultimo che avrebbe passato addormentandosi di tanto in tanto nella sua amata Torre di Astronomia, l'ultimo in cui avrebbe potuto vedere quello scorcio di cielo tinto di colori rosati.
Venire lì l'aveva sempre rilassata, era un ottimo posto dove poter riflettere, chiarirsi le idee.
Ma in quel momento non c'era nulla su cui riflettere. Il suo destino era chiaro, non poteva permettersi errori.
La discussione con Lily le risuonava ancora in testa, eppure sapeva che quello che stava facendo era l'unica via possibile.
Lily lo avrebbe dovuto accettare.
Non era tornata in dormitorio, quella notte.
Si era subito rifugiata lì, in quello che ormai era diventato il suo posto.
Aveva bisogno di solitudine.
Se avesse avuto ancora lacrime per farlo, avrebbe pianto.
Aveva passato tutti i giorni dopo la visita di suo padre, a piangere, in silenzio e di nascosto, ma ora era giunto il momento di reagire.
Non poteva continuare a piangersi addosso, aveva preso la sua decisione, e avrebbe dovuto perseguirla, volente o nolente.
Senza preavviso, sentì dei passi, dietro di lei, leggeri, come se non volessero disturbare. Si voltò, per vedere chi la interrompeva nel suo momento di quiete preferito, e aggrottò la fronte, riconoscendo subito il viso pallido di Remus Lupin.
-Che ci fai qui?- chiese, stupita.
Il biondino sorrise, con aria stanca. Si avvicinava la Luna Piena, e lui ogni giorno si sentiva sempre più spossato.
-So che vieni sempre qui, per riflettere. Volevo parlarti.-
Emmeline girò nuovamente la testa verso il cielo, stringendo le labbra. Non chiese perchè lui avesse deciso proprio quell'ora per fare conversazione, visto che era Sabato mattina, e avrebbe potuto starsene tranquillamente a letto.
Si abbracciò le gambe, stringendole al petto, mentre sentiva Remus sedersi accanto a lei.
-Se sei venuto qui per convincermi a non sposarmi, hai perso ore di sonno per nulla.-
Remus sorrise, senza guardarla.
-Non sono venuto per questo. E poi io mi sveglio sempre presto, non è un problema.-
Subito i suoi occhi azzurri saettarono su di lui.
-E per cosa sei venuto, allora?-
Lui scrollò le spalle, con lentezza.
-Non c'è un motivo preciso. Avevo solo voglia di parlare. E volevo chiederti se tu ne volevi parlare.-
Emmeline guardò con stupore le guance di Remus tingersi di un lieve rossore dovuto all'imbarazzo. Non aveva mai visto un ragazzo arrossire con tanta semplicità.
Remus Lupin era probabilmente l'unico ragazzo sulla faccia della terra che non si preoccupasse di apparire virile agli occhi di una ragazza.
Quella consapevolezza per un attimo la fece sentire strana.
Poi prese un lungo respiro, guardandosi le punte dei piedi.
-Il 30 Novembre verrà annunciato il mio fidanzamento ufficiale con Robert Avery.-
La sua voce era atona, come se stesse elencando le previsioni del tempo per il giorno dopo.
-E il 29 è il tuo compleanno. Wow. Il signor Vance non perde tempo, eh?-
Al pronunciare quel nome, Remus mantenne una distaccata freddezza. Remus era molto più pacato di James e Sirius, non eccedeva mai nei commenti, nonostante il suo ribrezzo per Edward Vance fosse palese.
Lei fece un sorriso triste, e a lui venne voglia di abbracciarla.
Per poi rinunciare subito dopo, sentendosi un vigliacco.
-Sai...ho...- Emmeline aveva la voce bassa. -ho parlato molto con mio padre, quel giorno. Ho scoperto un mucchio di cose che...non avrei mai pensato. Forse è anche per questo, che ho deciso di sposarmi. Ho...ho deciso che non voglio deluderlo.-
Ci fu un lungo silenzio.
-Credi che sia una cosa stupida?-
Remus strinse le labbra, per poi sospirare. Quel ragazzo sembrava sempre avere qualcosa che pesava come un macigno sulle sue spalle.
-Spesso la paura di deludere le persone ci porta a fare cose stupide.-
Fece un lieve sorriso, pensando ai Malandrini.
Si ricordava bene quanta paura aveva avuto, quando loro avevano scoperto il suo segreto. Aveva avuto talmente tanta paura di deluderli, che alla fine James si era arrabbiato parecchio, accusandolo di non essersi fidato di loro, di averli delusi si, ma non tanto per il suo piccolo problema peloso, quanto più per averli considerati capaci di allontanarsi da lui per una sciocchezza simile.
Quanto tempo aveva passato, tenendosi dentro quel segreto opprimente?
Quante scuse aveva inventato, per la sua salute cagionevole e per le sue periodiche sparizioni mensili?
Quante notti aveva avuto paura che loro lo scoprissero, abbandonandolo nuovamente al suo destino, etichettandolo come mostro..Quanto era stato stupido.
Ricordarlo a distanza di anni gli faceva quasi venire da ridere.
Ora gli sembrava così da idioti, pensare che i Malandrini si potessero sciogliere per una cosa simile.
Anche se qualcosa gli sfuggiva. Aveva come l'impressione che qualcosa nei Malandrini si stesse incrinando. Non in maniera visibile, era più una senzazione, eppure...
Ora era James, a nascondere qualcosa, ne era sicuro. Lo vedeva che era turbato.
Certo, da quando stava con Lily era sicuramente migliorato, ma quella leggera aria straziata non lo abbandonava mai.
Non poteva sopportare che colui che l'aveva fatto uscire dal baratro, che era giunto quasi a fargli considerare la licantropia come qualcosa di normale e divertente, l'ennesimo motivo per fare bisboccia con gli amici, ora soffrisse in silenzio.
Il sospiro di Emmeline gli fece ricordare dov'era, discostandolo dai suoi pensieri frenetici.
-Io non voglio che lui vi faccia del male. Credi che sia chiedere troppo?-
Si trovava bene con Remus. Si stava bene anche in silenzio, con lui.
Non era James, o quel fuori di testa di Sirius, ma era Remus, solo Remus.
E questo le piaceva.
-Io credo sia chiedere troppo a te di sposarti per una cosa simile.-
-Spesso mi chiedo perchè dovevo nascere proprio dai Vance. Non potevo essere Mezzosangue anch'io?Cosa c'è di tanto bello nei Purosangue?A me sembrano solo un branco di idioti frustrati dalla vita, che siccome sono insoddisfatti e si annoiano se la prendono con gli altri.-
Ormai faceva discorsi sconnessi tra loro, sintomo che era vicina alle lacrime. Strano, pensava davvero di non averne più da versare.
Il Malandrino sorrise.
-Tu non sei frustrata, nè te la prendi con gli altri.-
-Io evidentemente sono l'eccezione che conferma la regola.-
-Anche James e Sirius?-
La biondina scrollò le spalle.
-Probabile.-
Remus fece una breve risata. Poi non parlò più, limitandosi a osservare il sole, ormai sempre più alto nel cielo.
Entrambi stettero in silenzio.
Era questo che le piaceva, di Remus, pensò Emmeline, colta dall'illuminazione. Lui non tentava di dissuaderla dalla sua decisione. Si limitava a starle vicino, come meglio poteva. E forse questo faceva vacillare più la sua decisine di mille altri tentativi.

Lily quel sabato mattina si svegliò tardi.
Inizialmente si guardò attorno, confusa, non avendo idea di dove si trovasse.
In un momento le tornarono in mente tutti gli avvenimenti della sera prima.
Emmeline, il matrimonio, James che la consolava..
Poi arrossì, di botto, accorgendosi di essere stretta al petto nudo di James.
Sollevò lo sguardo, temendo quasi che lui si fosse accorto del suo imbarazzo, per poi notare con un sorriso che stava ancora dormendo, tranquillo.
Aveva i capelli neri ancora più spettinati del solito.
La mano che le stringeva la vita era caldissima, la sentiva chiaramente nonostante la stoffa del pigiama.
Lily pensò che era bello, ma veramente bello.
Con una mano tracciò il contorno del suo viso, partendo dalla tempia.
Gli accarezzò la guancia, rapita.
Stentava ancora a credere che quel ragazzo fosse tutto suo. A volte si stupiva ancora, quando il suo cuore prendeva a battere più veloce in sua presenza.
Gli sfiorò il mento, e diventò improvvisamente consapevole che lui era praticamente quasi nudo, accanto a lei.
Si sentì strana. Improvvisamente non aveva più voglia di limitarsi a sfiorarlo con delicatezza per non svegliarlo.
Si avvicinò alle sue labbra per poi baciarlo, inizialmente delicatamente.
Solitamente non era così zuccherosa, ma non stette troppo a pensarci. Sentiva che James si stava svegliando.
Non trascorse molto tempo perchè Potter ricambiasse il bacio, a occhi chiusi, convinto di stare ancora dormendo e che quello fosse un bellissimo sogno.
Solo che i sogni di James Potter non erano mai stati proprio casti, e il bacio che lei gli stava dando era troppo profondo per non mandarlo su di giri.
Lily sentì la sua mano calda intrufolarsi sotto la maglietta del pigiama e accarezzarle la schiena, stringendola contemporaneamente ancora di più a sè.
Un lungo brivido le attraversò la spina dorsale, e si stupì di sentire quanto lo volesse. Non aveva mai provato un desiderio così profondo per qualcuno, tanto che la spinse a stringersi ancora di più a quel petto caldo, stupendo persino sè stessa.
Non era abituata a certi gesti, non era abituata nemmeno a quella senzazione di frenesia e di piacere che le percorreva il corpo.
In un attimo, lui fu su di lei.
Solo a quel punto James si decise ad aprire gli occhi.
Si guardarono per un attimo, e scontrandosi con i suoi occhi nocciola, Lily sentì tutto l'imbarazzo riversarsi sulle sue guance.
James le rivolse il suo miglior sorriso.
-Evans.- disse, con una tranquillità invidiabile. Come se fosse stato perfettamente normale trovarsi in quella posizione con Lily alle undici di sabato mattina, le braccia appoggiate sul cuscino per fare leva sul suo corpo scolpito dai tanti allenamenti di Quidditch, i bacini che cozzavano tra loro, e le sue labbra piegate in un sorriso piuttosto malizioso.
Lily aveva sempre pensato che l'ironia fosse un'ottima scappatoia per l'imbarazzo. Cercando di riprendere il controllo di sè stessa, e tentando di ignorare il suo cuore che sembrava urlare, fece un sorrisetto, sperando di non lasciar trapelare le sue emozioni.
-Potter. Scommetto che stavi sognando di baciare appassionatamente Sirius.-
La voce le era uscita un po' roca, ma per il resto se l'era cavata piuttosto bene.
Lui la squadrò da capo a piedi, con una lentezza che la fece arrossire.
-Non proprio Sirius...-
Soffermò lo sguardo sulla lieve scollatura della maglia, che nel trambusto di poco prima si era spostata lievemente e lasciava intravedere un piccolo pezzettino di reggiseno azzurro.
Poi spostò lo sguardo sui suoi occhi, questa volta divertito.
-Ma magari Remus.- disse, la voce tornata normale. Fece finta di rifletterci. -Sai, è decisamente più il mio tipo, biondino, studioso...pensi che staremmo bene insieme, io e lui?-
Lei lo guardò male, stando al gioco.
-Quindi io sarei un rimpiazzo, Potter. Buono a sapersi, davvero.-
La sua mano era ancora sotto la sua maglietta, che giocherellava andando su e giù a suo piacimento.
Lily si sorprese a pensare che odiava quei vestiti, li voleva togliere.
-E tu che stavi sognando, Evans?Di fare sesso selvaggio con Marlene?-
Osservò divertito i loro corpi praticamente intrecciati.
Lei lo fissò, scandalizzata.
-Cosa?Oh, no!ma sei fuori?- prese a passargli una mano tra i capelli, non credendo nemmeno lei di essere così audace. -Stavo sognando di fare l'amore con l'unico, vero, amore della mia vita...- prese a giocherellare con il suo orecchio, sapendo l'effetto che gli faceva.
Poi sorrise, innocentemente, completando la frase.
-...Frank Paciok.-
Vedere la faccia scandalizzata di James la fece ridere.
-Evans non ti facevo così crudele, non solo tradisci me, James Potter, ragazzo più figo di tutta la scuola, no, tradisci anche una delle tue migliori amiche!Sono sconvolto.-
Lei continuava a ridere.
Poi si bloccò.
Scrollò le spalle, ironica.
-Al cuor non si comanda.- usò un tono volutamente melodrammatico.
Lui inarcò un sopracciglio, per poi ghignare.
-Evans, non so quanto ti convenga, provocarmi.-
-Mmh..e perchè mai?-
James le si avvicinò all'orecchio. Le mordicchiò il lobo, sentendola trattenere il respiro.
-Perchè si dà il caso che sia io a esserti sopra, in questo momento.-
Senza darle il tempo di replicare, si impossessò delle sue labbra, prima torturandole il labbro superiore, per poi approfondire il bacio, lasciando che le sue mani vagassero su ogni centimetro di pelle disponibile.
La sentì sospirare, e poi Lily si lasciò completamente andare, affondando le mani nei suoi capelli corvini, per poi spostarle giù, sulle spalle ampie e nude, saggiando ogni singolo muscolo della sua schiena.
Lui passò al suo collo, ricoprendolo interamente di baci, quasi famelici, e lei avrebbe potuto giurare di non essersi mai sentita meglio in vita sua.
Improvvisamente, però, qualcosa la bloccò.
Il pensiero di quello che sarebbe potuto venire dopo la spaventò.
Non sapeva se era pronta a perdere totalmente il controllo di sè stessa.
Stavano insieme da appena due mesi, forse era troppo poco.
Sarebbe stata la sua prima volta.
Seriamente, non ci aveva mai pensato. Certo, si era immaginata il momento un milione di volte, ma era sempre stata come una cosa utopica, non avrebbe mai pensato che in concreto potesse avvenire.
A parte i classici consigli delle amiche fidanzate da secoli, come Alice, che le dicevano sempre che la prima volta era meglio che avvenisse con qualcuno di esperto, lei in concreto non sapeva nulla.
Mentre lui alle spalle aveva esperienza, lei non sapeva quasi nemmeno da che parte incominciare.
E se fose stata completamente incapace in materia?Se lui le avesse riso in faccia?E poi, anche se ad alta voce non l'avrebbe mai ammesso, aveva una dannata paura del dolore.
Lo sentiva contro di sè.
Sentiva di volerlo, con ogni più piccola parte del suo corpo, di desiderarlo.
Eppure...
Prima ancora che potesse finire il pensiero, lui si staccò.
La guardò negli occhi, e poi sorrise.
Con una mano le accarezzò il viso.
-Io e te siamo una coppia piuttosto strana, Lily.- sembrava divertito.
-Cosa intendi?- la voce della rossina era flebile, ancora scossa da tutte quelle senzazioni e dubbi.
Lui parve rifletterci.
-Bè, fino a due minuti fa tu stavamo parlando di come io teoricamente dovrei essere attratto dal povero Remus, e tu stavi decantando il tuo amore folle per Frank Paciok. Non credo siano cose che una coppia normale farebbe.-
Lei rise.
Si sentiva rincuorata. Come se lui le avesse detto di stare tranquilla, che era lei a dover decidere tutto.
Tecnicamente James non aveva detto niente, però per lei era come se lo avesse fatto.
Ed era contenta che non ci fosse disagio, tra loro.
-Insomma, suppongo siano cose che capitano.-
-Certo.-
-Sono solo piccoli, minuscoli, insignificanti dettagli trascurabili.-
-Forse dovremmo farci insegnare un po' di smielosaggini da Alice e Frank.-
-Cosa?Frasi tipo James, amore mio, sei la mia vita, non potrei mai vivere senza di te, allora quand'è che ci sposiamo?Andiamo da Madama Piediburro?Cucciolo, vuoi che ti imbocchi?pandino mio, ho tanta voglia di abbracciarti!- il tutto, detto con la voce in falsetto, era piuttosto comico.
Lui la guardò, frastornato.
-Lily, per favore non fare mai più una cosa del genere. Sei inquietante mentre dici queste frasi, fai una faccetta sadica terrificante. Soprattutto nell'ultima, facevi paura.-
La rossa lo guardò male, per scherzo.
-Ecco vedi, ti lamenti e poi non apprezzi i miei sforzi.-
-Ma se non sei capace!-
-Vuoi provare tu, Mister James-grondo-miele-da-tutti-i-pori Potter?-
-No. Io non ho problemi ad ammettere che non sono capace.-
Lily rise, per poi sospirare.
Lui era ancora su di lei. E lei era ancora combattuta tra la parte istintiva e vogliosa, e quella razionale e timorosa.
Alla fine, vinse la seconda, come sempre.
-James?Non credi sia ora di alzarci?-
Una parte di lei protestò, ma l'altra era decisamente sollevata. Non voleva che lui facesse confronti con le sue ex e lei, giudicandola inadeguata per una cosa simile.
Se lui rimase deluso, non lo diede a vedere.
Si sollevò dal letto, e Lily per un secondo ebbe la voglia di richiamarlo indietro, ma poi stette zitta.
-Cosa facciamo?- chiese James, con un sorriso, totalmente ignaro dei tormenti della sua rossa.
Anche lei si sollevò dal letto, e scrollò le spalle.
-Lunedì ci sarebbe il compito di Storia della Magia..-
James la guardò, incredulo.
-Non dirmi che vuoi studiare di sabato. Non dirmelo.-
Lei sollevò gli occhi al cielo.
-James, hai per caso una vaga idea di quanto ci sia da studiare per Ruf?-
-Bè...no.-
Lei inarcò un sopracciglio.
-Tutto il programma svolto fin'ora, e anche quello che avremmo dovuto studiare per le vacanze.-
James sollevò le spalle.
-E allora?-
-E allora- spiegò, con lentezza studiata, come se stesse spiegando come fare due più due a un bambino di quattro anni -Non sto esattamente come tu sia messo, ma io non riesco a impararmi tutto bene in un solo giorno.-
-Ma se hai sempre studiato, ti basterà dare una ripassata...Poi magari io copio da te, o da Remus.- fece un sorriso talmente innocente che avrebbe ingannato chiunque.
Ma non Lily, naturalmente, che inarcò un sopracciglio.
-James. Hai presente tre giorni fa, quando sei piombato in biblioteca e mi hai prelevato dicendomi che dovevi ASSOLUTAMENTE raccontarmi una barzelletta?-
-Ehm...si.-
-Ecco. Lì stavo cercando di studiare Storia della Magia.-
-A si?Bè, ecco...-
-E hai presente quando una settimana fa, mi hai trascinato agli allenamenti di Quidditch perchè volevi un parere da una che di Quidditch non capisce un'acca, solo per farti dire se esteticamente in campo eravate ben messi?-
-Guarda che è colpa della Mcgranitt se...-
-Comunque, teoricamente avrei dovuto studiare Storia della Magia.-
-Ah.-
-E hai presente dieci giorni fa...-
-Aspetta, non dirmelo. Fammi indovinare. Storia della Magia?-
-Bravissimo.-
Ci fu un momento carico di silenzio.
Poi James sbuffò.
-Okay, ho capito. Dammi il tempo di prendere i libri e vestirmi, va bene?-
Lily sorrise. Gattonò appena sul letto, per scoccargli un bacio sulla guancia.
-Va bene. Intanto anch'io vado a vestirmi e prendere i libri nel dormitorio delle ragazze. Ci vediamo in Sala Comune?-
James annuì, senza obbiettare.

-James?- Lily aprì la porta del dormitorio maschile, con la fronte corrucciata. Era da un quarto d'ora che lo aspettava in Sala Comune, senza che il Malandrino desse segni di vita.
Stufa, aveva deciso di andare personalmente a vedere cosa stesse combinando.
Aggrottò la fronte, vedendolo che stava rumando senza discrezione nel baule di Sirius.
-Si può sapere cosa stai facendo?- gli chiese, scettica.
Lui si voltò, sorridendole, rimanendo inginocchiato per terra.
Lily notò con sollievo che si era vestito. Non sapeva quanto ancora avrebbe potuto resistergli, nonostante tutto.
James sollevò le spalle.
-Sto cercando il libro di Storia della Magia.-
-E perchè lo cerchi nel baule di Black?-
-Perchè l'ultima volta che l'ho visto l'avevo dato a Sirius. Sai, il suo l'ha lanciato in testa a Severus Piton, e poi non ha più voluto toccarlo per non sporcarsi le mani di unto.- aveva detto tutto questo con una naturalezza disarmante, come se fosse stato perfettamente logico non toccare più un libro per paura di sporcarsi.
E in effetti, per il Malandrino la cosa era normalissima.
Lily sbuffò, nascondendo il divertimento. Sirius Black era veramente il ragazzo più folle che avesse mai conosciuto.
Si guardò intorno, notando che la camera dei Malandrini era davvero un disastro. Non si stupiva affatto che James non trovasse il libro: accanto a ogni letto c'era un agglomerato di vestiti gettati malamente a terra, Lily non si chiese nemmeno se puliti o sporchi, scatole di caramelle Tutti i Gusti+1 ancora mezze piene, fogli di pergamena accartocciati, libri senza una copertina, se non un brandello di quello che poteva essere stata una copertina nera.
Accanto al letto di James c'era una sola cosa che poteva essere considerata al suo posto: la sua amata scopa, inscatolata per benino dentro la sua custodia, e appoggiata accanto al muro.
L'unico letto ad essere quantomeno decente, era quello di Remus: sul suo baule erano ordinatamente impilati i libri in ordine di grandezza,  e le pantofole azzurre ai piedi del letto erano perfettamente allineate tra di loro.
Vedere tanta perfezione in quell'ammasso di sporcizia le fece venire quasi da ridere.
Intanto il moro si era alzato, con uno sbuffo.
-Niente. Non è che guarderesti sotto il letto, per piacere, mentre io vado a guardare se è in bagno?-
Lily finì di perlustrare la camera con lo sguardo, per osservare lui, stupefatta.
-In bagno?Perchè mai dovrebbe essere in bagno?-
Lui, con una calma invidiabile, fece spallucce.
-Mi pare di ricordare che Sirius qualche settimana fa avesse scambiato il libro di Storia della Magia per carta igenica. Ma non mi ricordo se Remus se ne è reso conto prima o dopo che Felpato lo utilizzasse effettivamente per pulirsi.-
Lily sgranò gli occhi, tentando di capire se James parlasse sul serio.
-Tu...voi...-balbettò, incredula. Con che razza di soggetto era andata a mettersi?
Il Malandrino ghignò.
-Sono cose che capitano. Non è colpa nostra se il libro ha le pagine della consistenza della carta igenica.-
Lei lo guardò male.
-Fila in bagno a cercarlo. Io guardo sotto il letto.- fece una smorfia. -Non è che colonie intere di polvere hanno preso vita, vero? perchè in quel caso se mi attaccassero non avrei scampo.- scherzò.
James non smise di ghignare.
-Non lo so, può essere. Sei una Grifondoro, no?Dimostralo.-
La rossina alzò gli occhi al cielo, scuotendo la testa, per poi avventurarsi a controllare dove le era stato indicato, mentre sentiva il Malandrino andare in bagno a controllare.
Non potè trattenere una smorfia, quando si chinò. Da sotto il letto proveniva un odore strano, come se ci fosse stato qualcosa che marciva.
-James, ci avete nascosto il morto qua sotto?C'è una puzza terribile.-
-No, è che l'altro giorno Sirius..-
-Va bene, va bene ho capito!Fermati, non lo voglio sapere.-
Dal bagno provenne una risata, e lei sorrise.
Iniziò a frugare in cerca di qualcosa che assomigliasse vagamente a un libro.
Non vedeva nulla, quindi andava a tentoni con le mani sotto il letto.
C'era talmente tanta polvere che le sue mani sarebbero diventate totalmente nere.
Improvvisamente sentì qualcosa incastrato tra le assi del pavimento.
Non doveva essere qualcosa di grande, lo afferrava tranquillamente con una mano.
Ed era lievemente spigoloso, come se avesse avuto una forma rettangolare, o quadrata.
Curiosa, cercò di toglierlo dalle assi del pavimento.
Con un po' di fatica alla fine ci riuscì.
Perplessa, osservò l'oggettino che aveva afferrato.
Quasi con delusione, però, si accorse che era solo una caramella.
Aveva una forma rettangolare, e possedeva una strana colorazione di rosa acceso, quasi fuxia.
Non assomigliava a nessuna delle caramelle che aveva mangiato da quando era entrata a far parte del Mondo Magico.
A dire il vero, aveva anche un che di strano: il colore fuxia sembrava muoversi, come se il suo interno fosse stato liquido.
Si alzò in piedi, con la fronte aggrottata, per studiarla meglio.
Non sapeva perchè dava tanta importanza a una caramella.
Qualcosa si agitò dentro di lei, ma non capì nè cosa nè perchè.
Seriamente, non sembrava affatto una caramella qualsiasi.
-James?- chiamò, vedendo che stava uscendo dal bagno, tenendo tra le mani un libro rilegato con una copertina malconcia, con aria vittoriosa.
-Che cos'è questa?- tra le due dita sollevò quella pastiglia che tanto la incuriosiva.
Si aspettava che James le rispondesse, magari raccontandole l'ennesimo aneddoto divertente compiuto da Sirius Black, o al massimo che sollevasse le spalle, incurante.
Ma la reazione che ebbe James non avrebbe potuto prevederla, nemmeno se l'avessero avvertita.
Il moro fece scivolare il libro che aveva tra le mani, che si schiantò con un tonfo al suolo, mentre impallidiva visibilmente.
Il sorriso che aveva fino a un attimo prima era stato totalmente cancellato, per lasciare spazio a un'espressione terrorizzata, come se avesse appena visto qualcuno morire.
Lo sguardo nocciola era puntato sull'oggetto incriminato, e un misto di emozioni cupe gli attraversavano gli occhi, resi quasi più scuri.
Il silenzio pesante che ne seguì fece sgranare gli occhi alla rossa. Cos'era successo?Cosa aveva chiesto di tanto sconvolgente?
Improvvisamente, senza sapere perchè, le tornò in mente quel giorno che in cui l'aveva visto piangere con tanta disperazione.
-Lily.- James cercò di mantenere un tono di voce normale, ma fu tradito da un leggero tremolio. -Dammi quella pastiglia.-
Se prima Lily avesse avuto dubbi sull'innocenza di quella cosina fuxia che teneva in mano, quell'ordine glieli spazzò via completamente.
James si accorse subito di aver commesso uno sbaglio. Si era fatto prendere dal panico, e aveva agito senza pensare.
Ma questo gli sarebbe costato caro.
Lily strinse gli occhi a fessura, sentendo un campanello d'allarme risuonarle in testa.
Non aveva più voglia di ridere.
-Cos'è questa pastiglia, James?- ripetè, questa volta con la voce minacciosa.
James chiuse gli occhi, tentando di calmarsi.
Tutto quello non poteva stare succedendo davvero. Si era completamente dimenticato di quella dannata pastiglia. Era convinto di averla buttata via. In un attimo, con orrore, gli tornò in mente quel pomeriggio di tanti mesi prima, quel giorno dove lui e Lily erano tornati dal loro viaggio.
Sentendo le viscere che si contraevano, si rivide maneggiare con aria pensierosa quella pozione travestita da caramella.
Con gli occhi della mente si ricordò perfettamente che i Malandrini l'avevano raggiunto. E lui, stupido, aveva lasciato cadere a terra la pasticca rosa.
E poi non se ne era più curato.
Non se ne era più curato, convinto di averla persa per sempre, e che nessuno l'avrebbe trovata mai.
Come aveva potuto essere così...non gli veniva in mente nemmeno un insulto abbastanza potente per definirsi.
Riaprì gli occhi, emettendo un sospiro.
-Niente, Lily. Davvero.- la voce era talmente calma che metteva i brividi.
Non che sperasse davvero di cavarsela con così poco. Lei era Lily Evans, dopo tutto. Eppure, non poteva nemmeno dirle "Vedi Lily, quella pastiglia serve per farti ricordare che moriremo per colpa di un pazzo sadico con manie di protagonismo, quando avremo circa ventun'anni e avremo da poco fatto un bellissimo bambino di nome Harry. Ah, inoltre ti farà ricordare che per un mese siamo stati nel futuro e abbiamo scoperto che il pazzo sadico citato prima voleva nostro figlio per farlo a polpette, semplicemente perchè una profezia aveva detto che il pupo lo avrebbe sconfitto."
Sarebbe stato davvero troppo. Lei non doveva sapere niente, per nessuna ragione al mondo.
Piuttosto si sarebbe ucciso con le sue stesse mani.
-Per caso è qualcosa di illegale?-
La voce di Lily tremava.
Sperava che lui dicesse di si.
Sperava che servisse, rintanarsi nelle sue solite certezze, nei suoi soliti comportamenti ligi al dovere.
Ma qualcosa nello sguardo di James le faceva capire che in ballo c'era molto, molto di più rispetto a un semplice mancato rispetto delle regole.
L'aria si poteva tagliare a fette, e Lily si chiese davvero cosa avesse quella caramellina all'apparenza innocente, per far gelare tutto attorno a lei. Persino gli occhi solitamente così caldi di Potter, sembravano essersi raggelati, come se fossero distaccati dal mondo.
Cosa le sfuggiva?
Perchè James non parlava?
Il suo cuore aveva preso a battere, senza sosta.
E non ne capiva il motivo. Era come se la risposta fosse a pochi centimetri da lei, ma lei non riuscisse ad afferrarla, perchè quella scivolava tra le sue dita, sfuggente.
Come se mancassero solo due miseri pezzi per completare il puzzle, ma quelli fossero stati i pezzi più vitali.
Finalmente il Malandrino rispose.
-No. No, niente di illegale, Lily. Non è...-
Improvvisamente, colta da una strana senzazione, si ricordò di una cosa. Non gli lasciò concludere la frase.
-Cosa intendeva dire Emmeline, ieri sera, a cena, quando ha detto che anche tu hai fatto lo stesso?Quando avresti fatto...e cosa avresti fatto?-
Si accorse subito che la domanda era quella giusta. James si irrigidì, come pietrificato, chiudendo le labbra e stringendole, più che deciso a non rivelarle neanche una sillaba.
Strinse ancora di più gli occhi.
-Cos'è che non mi hai detto, James Potter?-
Perchè quel primo di settembre piangeva in Sala Comune?Perchè si era allontanato da lei, quei mesi di fine scuola?Perchè si era messo con Emmeline, se era solo per rimpiazzare lei?
Improvvisamente, tutte le domande che aveva sempre avuto le vennero in mente, come un'onda travolgente.
Perchè Fanny aveva pianto, quando l'aveva baciata?
Cos'aveva visto?E quanto ne sapeva James, di quel che Fanny aveva visto?
Non capiva perchè tutti quei quesiti, adesso. Non capiva cosa c'entrassero. Eppure, una vocina nella sua testa le diceva che era esattamente quella, la strada da percorrere.
Chi era Harry?
Perchè quell'incubo orribile la perseguitava?
Il cuore continuava a martellarle nel petto. Se lui non rispondeva, c'era qualcosa che non andava. C'era davvero qualcosa che lui le nascondeva.
Il pensiero le fece male, malissimo.
Il moro tentò di mettere su un sorriso, risultando poco convincente.
-Non essere ridicola. Non ti sto nascondendo nulla.- falso come Giuda. Si sentiva male a mentirle così. A vedere che il suo guardo smeraldo si stava facendo diffidente.
Era un ipocrita.
Sapeva che se lei avesse insistito avrebbe spiattellato tutto. Non aveva mai mentito alle persone che amava. E doveva incominciare proprio con lei, la sua Lily.
Quella frase fece infuriare Lily. Perchè le confermava che aveva ragione. C'era qualcosa che lui non le diceva.
-E allora rispondimi, maledizione!Cos'è questa?- strinse le dita attorno alla caramella colorata, sentendo intanto qualcosa che si spezzava dentro di lei.
Chi era quel ragazzo freddo e distaccato?Non era il James di poco prima, quello che la baciava e la accarezzava, non era il Malandrino che raccontava i bizzarri comportamenti del suo migliore amico.
James non le avrebbe mai mentito, mai.
Lily aveva l'impressione di essere di fronte a uno sconosciuto.
Uno sconosciuto con gli occhi scuri e infiammati, le labbra strette e il respiro pesante, preoccupato.
Uno sconosciuto che non si fidava di lei.
James non aveva idea di come uscirne. Lily non si sarebbe data pace finchè non le avesse dato una risposta soddisfacente.
Si passò una mano tra i capelli, cercando di ragionare il più in fretta possibile.
La guardò.
E Lily per un attimo si sentì morire dentro.
Perchè in quegli occhi c'era tanta, troppa sofferenza.
Fu come se qualcuno l'avesse schiaffeggiata.
L'aveva già visto, quello sguardo. L'aveva visto una sera in Sala Comune, mentre lo spiava mentre lui piangeva. L'aveva visto un giorno di tanti mesi prima, quando si era trovata per terra con lui, a causa di una sua pozione che l'aveva fatta cadere rovinosamente a terra.
L'aveva visto poi pochi giorni prima di Pasqua, quando lei gli aveva chiesto perchè non le veniva più dietro.
Improvvisamente le venne in mente un'immagine.
James, chinato a terra, davanti a una lapide levigata di marmo bianco, gli occhi arrossati.
Una maschera di dolore a coprirgli il volto.
E poi, quegli occhi. Dilaniati dalla sofferenza. Distrutti da una consapevolezza improvvisa.
-Evans, e io dov'ero, mentre il mio migliore amico moriva?-
Gli occhi. Quegli stessi occhi.
Quanto dolore riesci a trattenere, James Potter?
Si riscosse.
Continuò a guardarlo.
Sirius le aveva detto che con lei sarebbe stato di nuovo felice. Che Emmeline non era abbastanza, per farlo tornare il James Potter di un tempo. E allora, perchè quegli occhi?Perchè tanto dolore represso?
Lui stava male.
Lui stava male, e lei non sapeva perchè.
Lui stava male e lei non stava facendo niente per farlo stare meglio, o comunque lui non voleva che lei lo facesse stare meglio.
Quella consapevolezza le mozzò il respiro.
Non capiva.
Cosa le nascondeva di tanto terribile da non poter essere detto?
Per un attimo, il viso di James tornò quello di sempre. Scanzonato, ironico.
Lily odiò quella maschera.
-Molto semplicemente, è una delle tantissime pastiglie che deve prendere Remus. Per la sua salute cagionevole.-
La rossa si irrigidì.
-Quindi suppongo non succederebbe niente se la mangiassi.-
Fece per avvicinarsela alla bocca, seriamente intenzionata a ingoiarla per vedere cosa sarebbe successo.
Rabbia, dolore, frustrazione, amore, non sapeva nemmeno più lei cosa stava provando. Forse solo attesa della verità.
-No!-
L'urlo di James la fece sobbalzare.
La caramella rosa le sfuggì di mano.
Rotolò senza fare rumore, frapponendosi in mezzo, tra loro.
Ci fu silenzio. Un silenzio dove si guardarono, a lungo. Nessuno dei due che riusciva a leggere gli occhi dell'altro.
E fu terribile.
Lily sentiva che le gambe avrebbero potuto cederle.
Lui le nascondeva qualcosa. Quelle parole le rimbombavano in testa, e le facevano male, come dei pugnali scagliati a tutta velocità sul suo cuore.
Come se non fosse stata veramente lei a guidare le sue reazioni, sentì il suo corpo irrigidirsi.
Lui le nascondeva qualcosa.
James si accorse della sua reazione.
-Lily...- era quasi implorante. Vedeva che si stava allontanando anni luci da lui. Vedeva che si stava incrinando qualcosa. Irreparabilmente.
Avrebbe voluto prenderla e stringerla, non permettere che uscisse da quella stanza fino a che non avessero chiarito tutto, fino a che non sarebbe tornato tutto come prima.
Ma non sarebbe mai tornato tutto come prima. Il danno era fatto.
Lo dicevano quegli occhi verdi lontani anni luce.
Lei si voltò verso la porta.
Lui le nascondeva qualcosa.
Senza una parola di più, uscì dalla stanza, quasi di corsa, senza nemmeno guardarlo.
Lui le nascondeva qualcosa, e lei era totalmente intenzionata a scoprire cosa.
Scese le scale precipitosamente, e non si accorse nemmeno di Marlene seduta a un tavolo della Sala Comune, che guardava in cagnesco Sirius che si stava intrattenendo in attività non propiamente caste con una tizia di Tassorosso.
Si avviò verso Black, e ignorando totalmente la sopracitata Tassorosso, li interruppe.
-Black. Ho bisogno di te. Subito.-
Sirius, leggermente spaesato, si staccò dalla faccia della sua nuova fiamma, che fece una smorfia piuttosto infastidita, e si voltò verso Lily, mezzo frastornato.
Quando capì che era lei, che lo guardava con il volto duro, le guance ancora rosse per la rabbia, e le braccia incrociate sotto il seno, sollevò un sopracciglio.
-Evans, non credo di essere la persona più adatta a reprimere i tuoi istinti sessuali. Ti ricordo che James...-
Lily lo interruppe, esasperata.
-è esattamente per James che ho bisogno di te.-
Sirius a quel punto le dedicò tutta la sua attenzione, aggrottando le sopracciglia. Sul suo migliore amico non si scherzava.
-Cosa intendi?-
Lei sospirò.
-Devo scoprire chi è Harry e cosa mi sta nascondendo James. Cosa sta nascondendo a tutti quanti.-
-Sirius?Allora?- la Tassorosso aveva interrotto lo scambio di battute, e osservava il moro con aria seccata. -Vuoi mandare via questa qua tornare a fare quello che stavamo facendo?-
Black si voltò verso di lei, inacidito. Mai interromperlo quando stava riflettendo.
-Kelly, i tuoi servigi non sono più richiesti. Puoi anche andartene.-
L'altra lo fulminò, stizzita.
Lanciandogli un'occhiata carica d'indignazione se ne andò, con il naso per aria.
Senza degnarla più di un solo sguardo, Sirius si rivolse a Lily.
-Credi davvero che James ci stia nascondendo qualcosa?-
Lei scosse la testa.
-Non lo credo, ne sono sicura.-

Emmeline camminava per il corridoio del terzo piano, diretta verso la Torre dei Grifoni.
La chiaccherata con Remus le aveva fatto davvero bene.
Remus era un ragazzo strano.
Era totalmente diverso da tutti i ragazzi che aveva conosciuto fino ad allora. A volte non pareva nemmeno un essere umano.
Sorrise.
Il primo vero sorriso dall'ultimo incontro con suo padre.
-Così, tu saresti Emmeline Vance.-
Em sobbalzò, e si voltò verso dove era provenuta la voce.
Quando riconobbe la figura, sgranò gli occhi.
Davanti a lei c'era niente popò di meno che Elphias l'elfo, con tanto di spada foderata lungo il fianco.
-Non...non sapevo di essere famosa.- lo guardò, stranita. Cosa voleva da lei?Perchè mai un elfo avrebbe dovuto parlarle?
Lui sollevò le spalle, incurante.
-Infatti non è che tu lo sia poi molto. Per me gli umani sono tutti uguali. Però è Silente, che mi ha parlato molto di te.-
La bionda corrucciò la fronte.
-Silente?- Perchè mai il Preside si interessava a lei?
L'elfo sbuffò.
-Si, Silente. Sai, quell'uomo con la barba bianca e lunga, ogni tanto si vede in giro per questa scuola.-
-So chi è Silente.- rispose lei, piccata. Quell'elfo iniziava a darle sui nervi. -Mi chiedevo semplicemente perchè uno come Silente si dovrebbe interessare a me.- lo guardò storto.
-Vorrebbe chiederti un favore, e mi ha chiesto di accompagnarti nel suo ufficio.-
La faccia che aveva Elphias diceva chiaramente che era tutto fuorchè contento di una cosa simile.
Emmeline non capiva perchè fosse tanto ostile nei suoi confronti. Forse era così con tutti quelli diversi dalla sua razza?
-Perchè?-
Lui alzò gli occhi al cielo.
-Te l'ho detto, ti deve chiedere un favore. Sei forse sorda?-
La bionda gli lanciò un'occhiataccia. Era ufficiale, quell'elfetto da quattro soldi le stava decisamente sulle scatole. Chi diavolo si credeva di essere?
-Guarda che ti ho sentito. Riesco a leggere la mente, ricordi?-
Em inarcò un sopracciglio, ironica.
Tanto meglio, pensò.
Elphias la guardò, infuriato.
-Sei una ragazza irrispettosa. Dovresti imparare a mostrare più umiltà nei confronti delle razze superiori alla tua.-
Lei fece un ghigno.
-Ho passato una vita, a non essere umile nei confronti di chi si considerava superiore a me. Non smetterò di certo di fronte a un elfo borioso e pieno di sè.- detto questo, gli voltò le spalle. -Ora vado da Silente. è stato un piacere, davvero.-
Senza una parola di più, si avviò verso l'ufficio nel preside, cambiando direzione rispetto a prima.

-Si può sapere cosa stiamo cercando?-
Sirius era seduto comodamente su una sedia della biblioteca, accanto a uno scaffale pieno di libri polverosi, mentre Lily, in piedi, rovistava tra i titoli, ogni tanto tirando fuori un libro e sbattendoglielo davanti, quasi con rabbia. Ormai il tavolino su cui si erano appoggiati era pieno di libri.
-Qualcosa.- tagliò corto lei, senza distaccare lo sguardo dallo scaffale.
Madama Pince li guardava storto, poco più in là.
Sirius le lanciò una breve occhiata, prima di tornare a rivolgersi a Lily, con le sopracciglia aggrottate.
-E cosa sarebbe questo qualcosa?-
Lily si bloccò.
Lo fissò.
-Veramente non lo so bene nemmeno io. Qualcosa che mi faccia capire cos'è questa.- da una tasca tirò fuori una pergamena tutta stropicciata, su cui aveva tracciato un disegno stilizzato della caramella fuxia trovata prima.
Il moro osservò la pergamena, perplesso.
-Non posso credere che James mi stia nascondendo davvero qualcosa. Non mio fratello.- mormorò, in tralice.
Lily lo fulminò con gli occhi.
-Tu mi avevi detto che con me sarebbe stato di nuovo felice!- lo accusò, quasi senza nemmeno rendersene conto. Doveva assolutamente sfogarsi, buttare via quell'oppressione che aveva in mezzo al petto. -Invece non è così, fa solo finta!è turbato da qualcosa, è straziato da qualcosa. E io voglio capire cosa. Se lui non vuole dirmi niente, allora farò da me. Lo aiuterò ad uscire dal buco nero anche se lui non vuole. Ma prima devo capire cosa è successo, perchè ogni tanto ho come dei buchi in testa. Scoprire perchè faccio sogni assurdi, perchè ogni tanto mi balenano in testa immagini che non ho mai visto. E poi, Harry. Credo che il punto stia tutto in quel nome. Non so perchè, ma ne sono certa, il mio istinto mi dice che è così. E credo che il punto per iniziare tutto sia proprio in quella pastiglia.-
Sirius osservò attentamente il disegno.
-Cosa credi che sia?-
Lei sospirò, finalmente smettendo di tirare fuori convulsamente libri, e se sedette.
Gli prese il foglio tra le mani, e scosse la testa.
-Potrebbe essere qualunque cosa. Ha tutta l'aria di essere una pozione in pillole, ricordi che l'anno scorso ce ne aveva parlato, Lumacorno?-
-Veramente, no.-
Lily alzò gli occhi al cielo. Non aveva tempo di fare dell'ironia, era troppo preoccupata.
-Servono soprattutto per le battaglie, quando non puoi stare lì a prepararti una pozione per mancanza di tempo. Sono state inventate pochi anni fa: si mette della pozione in una pastiglia, in modo da poterla ingoiare quando vuoi. L'effetto è lo stesso, in teoria, anche se finora sono ancora abbastanza rare da trovare in giro.-
Il moro corrucciò la fronte.
-Come fa James ad avere una cosa simile?-
La rossina sospirò.
-Esattamente quello che voglio scoprire.-
-Hai detto che era fuxia?-
Lily annuì.
-Non so. Ti ricordi una particolare pozione di colore fuxia?-
La ragazza sospirò, frustrata. Non stavano cavando un ragno dal buco, ed erano lì da ormai un'ora abbondante. Scosse la testa. Di quel passo non avrebbero scoperto niente.
E gli occhi di James le continuavano a balenare in testa.
Improvvisamente gli occhi blu di Sirius presero a fissarla.
-Evans, lo sai vero che io sarò sempre e comunque dalla parte di James, vero?-
Lei aggrottò la fronte, interrogativa, e Sirius prese a spiegarle.
-Non è che perchè ti sto aiutando automaticamente vuol dire che siamo amici. Qualunque cosa scopriremo, anche se James avesse ammazzato qualcuno, io sarei dalla sua parte, indipendentemente di come tu reagirai a quello che scopriremo. Lui è mio fratello, e non accetto vederlo soffrire in nessun modo, quindi vedi di non essere tu, la causa scatenante del suo dolore.-
Lily lo guardò, indignata.
-Non ho nessuna intenzione di fargli del male, qualunque cosa scopriremo, io lo amo.. Anche per me potrebbe aver ucciso una persona, non mi interessa.-
Lui ghignò.
-Staremo a vedere, Evans.-
La Evans strinse gli occhi a fessura.
-Black...-
Sirius scrollò le spalle.
-Non ti scaldare. Sto solo mettendo le mani avanti. Chi mi dice che non lo mollerai se scopri qualcosa che non ti garba?-
Lily strinse le labbra, senza rispondere.
Il cuore le martellava nel petto.
Avrebbe davvero lasciato James, se avesse scoperto qualcosa di terribile?Il cuore rispondeva subito di no. Certo che no.
Eppure la testa era combattuta.
Non lo avrebbe mai lasciato, ne era sicura. Però, il fatto che lui le avesse mentito la faceva stare peggio di quanto credesse. Quante cose ancora non le aveva detto? Quante cose le avrebbe tenuto nascoste?
Lily sapeva benissimo di essere una persona che trova difficoltà a fidarsi delle persone.
E si era fidata di James. Completamente, totalmente, alla fine si era fidata.
E lui le aveva mentito.
Sapeva che non doveva essere prevenuta. Prima scopriva cosa era successo, e poi avrebbe valutato. Magrai non era niente di così grave.
Anche se il suo cuore martellante le diceva tutto il contrario.
Non aveva risposto a Sirius. E decise di non rispondere.
-Questi libri non servono a niente.- sussurrò.
Black si passò una mano tra i capelli.
-Sai che ci sarebbe una persona persino più brava di te, in Pozioni. Forse...forse se chiedi a lui...-
Lily spalancò gli occhi.
Lo guardò.
Strinse le labbra.
Lo avrebbe fatto?Avrebbe davvero messo da parte il rancore che covava per il suo ex migliore amico, per chiedergli informazioni su quella dannata pastiglia?O come sempre avrebbe vinto l'orgloglio?Poteva davvero farlo?
Le tornarono in mente ancora gli occhi di James.
E la risposta fu automatica.
Annuì.
-Forse chiedere a Piton è la scelta migliore.- dirlo ad alta voce fu stranamente difficile.
Sirius la guardò.
-Lo faresti davvero?-
Lily sorrise.
-Ci sono persone per le quali vale la pena mettere via il rancore, ricordi?-













Ciaoooooo XD AAAAAllooooooooooooooooooooooora...Volevo postare a natale ma ehm XD sono stata parecchio indaffarata XD così ho deciso di farvi un piccolo regalo per festeggiare il nuovo anno XD quindi...
BUON ANNO A TUTTI XD mi raccomando fate i bravi ma non troppo XD O.o ok la smetto di delirare XD
ooora, passando al capitolo...come vedete, ci sono parecchie cosuccie che significano guai XD Lily sta iniziando a cercare...il titolo è riferito, appunto, a questo: se James non vuole darle informazioni(se maometto non va alla montagna) Lily andrà dalle informazioni(la montagna andrà a maometto) so che l'avevate capito, ma volevo precisare XD
Il capitolo l'ho diviso in due, altrimenti veniva veramente troppo lungo XD
Poi..uhm...altro?mi pare di no, quindi passo ai ringraziamenti XD e ringrazio tantissimo anche le persone che mi hanno aggiunto ai preferiti e alle seguite XD vi adoro XD

brando: ecco, intendevo QUESTI guai XD Mark per ora non c'è ancora, ma presto comparirà... Buon anno XD

Iva27: tranquilla per i commenti lunghi, sai che li adoro XD purtroppo finora non ho avuto molto tempo perchè sono anche andata in montagna, ma ora spero di recuperare il tempo perduto XD tanto per curiosità, in che università vai?lo chiedo a tutti, è che io sono in alto mare XD muhauha XD dettagli XD grazie ancora per i complimenti, un bacione, e buon anno XD

alix black: grazie mille per i complimenti XD Emmeline non si è ribellata, non lo fa perchè ha veramente paura che il padre possa fare del male ai suoi amici XD ma tranquilla troveranno una soluzione XD Buon anno XD

zukkyna: msn, naturalmente XD

pazzarella_dispettosa: grazie XD allora...no, marlene e sirius fanno tutta la scenetta di lunedì mattina, mentre la scena in sala grande è una cena qualsiasi, in questo caso di venerdì sera, perchè in questo capitolo è sabato XD hai fatto bene a chiedermelo, in effetti nn si capiva xk non l'ho specificato XD buon anno!!

caramella_rosa_gommosa: muhauhauha XD ma sao XD niente Mark nemmeno qui, sei contenta?ma non attendere troppo, si nasconde dietro ogni angolo...XD per quanto riguarda emmeline non posso dire nulla, ma in ogni caso non voglio essere cattiva con lei, ne ha passate veramente troppe XD ho detto troppo XD buon anno XD

kokylinda2: ciao XD mi ha fatto piacere che tu abbia recensito XD non ho fatto un regalo di natale, ma di capodanno, va bene lo stesso?XD Azz, comunque, ci sei andata vicina: ora Lily sa qualcosa XD mi piacerebbe sapere il tuo parere anche su questo capitolo =) un bacio, e felice anno nuovo XD

Mousse: BWAUHAUHAUHAUHA. Giuro tu mi fai morire XD nn faccio altro che ridere come una pazza quando mi recensisci XD muhauhauha XD ma O.o anch'io volevo pane e nutella non è giusto O.o ehm ok non c'entra niente XD e anch'io odio matematica O.o ok nemmeno qst c'entra nulla Xd muahuhauhauha XD allooooora...Remus e Emmeline?maaah XD boh XD oppure...Emmeline e Elphias?BWUHAUHAUAH XD no vabbe scherzo. In realtà nn lo so XD muhauhauha XD e spero di nn avere deluso troppo le tue aspettative di sesso sfrenato con questo capitolo, ma siccome sono buona ti dirò: avrai altre occasioni per pensare male. Avrai altre MOOOOLTE occasioni XD muhauhauha XD come hai passato il Natale? e che fai oggi?muhauhauha XD che rompi palle che sono XD ti faccio un sacco di auguri di buon anno e O.o allora l'hai ucciso tu Mark?ecco perchè non si trova da nessuna parte O.o muhauhauha XD un bacio XD aaaa e hai ragione su victor Xd non so se lo inserirò di nuovo, alla fine è un personaggio fine a sè stesso, ma mi serviva per rendere l'idea XD

S_marti_es: guarda, spero proprio che appena nn torno dalle vacanze rinizino a riempirmi di compiti O.o è la volta che mi uccido XD grazie di tutto, e auguri XD

malandrino4ever: chiamami pure Lu, se vuoi XD comunque sono contenta che ti piacciano XD per emmeline non assicuro niente, ma....si vedrà XD muhauha XD buon anno!!!

La Nika: hai detto benissimo, la speranza è l'ultima a morire XD grazie di tutto e buon anno XD

oOoPRONGSIEoOo: ehi tesoro XD ti rispondo appena ci becchiamo, ti va?scusa se nn ti ho fatto gli auguri di natale =( ma ero in montagna, e il cel completamente senza soldi -.- maledetta me XD adesso ti faccio gli auguri di buon anno, ma speriamo di sentirci prestissimo XD ti adoro XD

Bella1309: tranquilla, anch'io non recensisco quasi mai XD sono contenta che ti sia piaciuta la riflessione: lì c'era molto di me, nel senso che sono cose che penso valgano anche oggi. Buon anno XD

Miss Rainbow: sudditina adorata, lo so che sono un'idiota, ma potrei risponderle su msn?prima posto prima evito di essere uccisa XD anche da lei, si U.u le auguro buon anno, e si ricordi che le voglio tanto bene =)

Crazy Owl: Emm non sa, ma sospetta XD sa che James si era messo con lei per salvare Lily, e tanto le basta, come dire XD grazie x i complimenti XD un bacio e buon anno!!

LiebenLily: ammazza ci hai azzeccato XD Lily è veramente troppo intelligente, per non scoprirlo da sola, e infattoi è quello che ha intenzione di fare XD grazie di aver recensito, fa sempre piacere avere pareri nuovi XD buon anno!

silverina85: sono io che mi commuovo per le vostre recensioni XD grazie, davvero, non smetterò mai di adorarvi XD buonissimo anno XD

karmenpotter: hai ragione, sono spesso troppo severa con me stessa XD è che non sono soddisfatta dei miei lavori XD e non ti preoccupare se il commento era lungo, a me nn fa altro che piacere. Grazie per i mille complimenti XD e mi fa piacere se recensisci ogni dettaglio, mi serve per capire cosa piace e cosa invece non va bene, o simili XD comunque, ecco qua: il viaggio nel futuro è tornato, per così dire XD ora le cose precipiteranno XD però, però...non posso dire niente XD prima o poi si vedrà anche Harry, comunque, lo prometto XD grazie ancora di tutto, e buon anno XD


  
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