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Autore: MadChemestry    01/01/2010    3 recensioni
[Dragon Age: Origins]ATTENZIONE! Questa Fics parla della fine del gioco (di uno dei molti finali ottenibili). Kayra urlò.
«E' una pazzia!» Quelle parole uscirono dalla sua bocca, ma la sua testa si svuotò, quello che disse le sembrò lontano e distante, inudibile, solo le parole di Alistair divennero cristalline, nel mezzo dalla più furiosa battaglia alla quale avesse mai preso parte. «E' la cosa più sana che abbia mai fatto.»
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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PRIMA DI LEGGERE:

Attenzione, la storia parla di un finale del gioco (a breve illustrato), se non avete finito il gioco almeno una volta non leggete.

Il finale è statto ottenuto con una pg ladra elfa di città, Kayra, che ha una relazione con Alistair.

Il padre di Anora è stato ucciso, lei è salita al trono e il rituale di Morrigan non è avvenuto. Uno dei due Custodi Grigi è condannato a morire e Alistair decide di sacrificarsi.

L'addio



Kayra urlò.

«E' una pazzia!»

Quelle parole uscirono dalla sua bocca, ma la sua testa si svuotò, quello che disse le sembrò lontano e distante, inudibile, solo le parole di Alistair divennero cristalline, nel mezzo dalla più furiosa battaglia alla quale avesse mai preso parte.

«E' la cosa più sana che abbia mai fatto.» E quelle labbra si mossero verso le sue in un bacio frettoloso, ma passionale, che riusciva a trasmettere lei lo stesso calore che provò quando all'accampamento gli diede quella rosa.

Il suo cuore fece un sussulto, Alistair era già partito a spada tratta verso l'arcidemone.

Kayra tese la mano, voleva urlargli di fermarsi, implorarlo di tornare indietro, ma dalle sue labbra tremanti non uscì che un rantolo soffocato da alcune lacrime che solcarono le sue gote. Le sue ginocchia cedettero al suolo quando Alistair conficcò la lama nel ventre dell'enorme creatura, aprendo un enorme ferita pulsante e luminosa. L'acidemone emise un acuto urlo di dolore, prima di esplodere. Tutto. Troppo. In fretta.


«Vorrei, che fosse perfetto...» Alistair era accanto a lei, nella sua tenda, i loro corpi premuti in un abbraccio che non fece sentire il gelido vento che soffiava nell'accampamento.

«Ci siete voi... » Kayra rispose «...è perfetto così.» Alistair accennò un sorriso e si strinse ancora più forte, lasciandole un bacio sull'angolo delle labbra. «Siete sicuro di non volere il trono di vostro padre?»

«Non ho dubbi in proposito...»

«Credi che Anora sia una sovrana più degna di voi?»

«Ne sono sicuro, ma sono ancora più sicuro che non sia il potere quel che voglio.»

Si scostò appena da lei, per poterla osservare meglio. «Voglio sposarvi.»

Kayra rimase interdetta. «Ma... un umano e un elfa...»

«Questo sarebbe stato sconveniente se fossi diventato re. Ma a me non importa ciò che potranno dire... io voglio solo voi.»

Per un attimo lei volette controbattere, ma poi si zittì, scuotendo per un po' il capo, sorrise.

«Anch'io...»

Che le era rimasto, poi? Il suo promesso sposo era morto, ucciso dagli umani della sua città. Nessun'altro avrebbe voluto averla in sposa, anche suo padre e suo fratello ormai la odiavano, per aver abbandonato loro e Shanni al loro destino. Improvvisamente, Alistair sembrava l'unica vera presenza nella sua vita, e la cosa non gli dispiaceva più di tanto.

«Vi amo» Disse lei.

«Anch'io vi amo.» Rispose lui.


Quando riaprì gli occhi, Kayra era ancora sulla torre, la guancia premuta contro il pavimento, lo sguardo fisso sul corpo di un cavaliere morto.

«La prole oscura si sta ritirando!» esclamò Wynne.

L'elfa si alzò di scatto, guardandosi attorno, notando la massa informe degli sconfitti sparire all'orizzonte, poi uno scudo a lei conosciuto, a terra. A pochi passi, il corpo di Alistair, privato della vita.

Corse verso di lui, osservandolo ancora, per un ultima volta, nella sua armatura da legionario, gli occhi aperti verso un cielo plumbeo, immobili.

«No...» soffocò un lamento, e abbassò la testa verso di lui. La sua mano andò a toccargli il volto esangue, freddo, privo di quel calore che la morte gli ha tolto. Kayra strinse le labbra, ma non riuscì a trattenere un pianto soffocato. Wynne, assunse un espressione addolorata, Sten si limitò a fissarla con la sua solita inespressività.

Ma nessun'altro avrebbe serbato lo stesso sconforto, erano tutti esultanti per la decisiva vittoria contro il Flagello.


«Vomitevole...» Morrigan descrisse la scena con quel solo aggettivo.

Le labbra di Alistair si scostarono da quelle dell'amata «Eppure neanche un conato... mi sa che dovremo spingerci un po' di più.»

Kayra rise e poggiò il capo contro il suo petto. «Vorrei che ci fossimo conosciuti in un altro modo, lontani da tutto questo...»

Le loro espressioni si fecero più cupe, ma non si scostarono. Morrigan non cambiò minimamente umore, si limitò a scuotere il capo in segno di disapprovazione.


La notte passò rapida. L'incoronazione di Anora, il suo discorso, le urla triofanti dei suoi compagni di battaglia, tutto divenne un eco lontana, gli sembrava di vedere un altra se, non distrutta dal dolore di una perdita, raggiungere la regina e chiederle che il sacrificio dei Guardiani Grigi non sia dimenticato.

E così fu, un monumento sarebbe stato eretto in onore dei Guardiani, e di Alistair, del suo ultimo gesto di eroica devozione per la sua causa.

Eppure, Kayra sapeva che non sarebbe mai bastato.

Venne accesa una pira funebre. Il Corpo di Alistair venne avvolto dalle fiamme, e la sua amata lo osservò, alzando lo sguardo verso l'alto per seguirlo mentre ciò che rimaneva di lui si innalzava nel cielo.

Non rimase a lungo, non tenne neppure un discorso, si limitò a dare le spalle alla folla e a muovere i suoi passi lontano da lì, verso i confini del Ferelden.


Arrivò ad Ostagar, luogo dell'incontro con Alistair. Della città erano rimaste le rovine della battaglia con la prole oscura. La torre sulla quale erano saliti per accendere il fuoco d'avvertimento era ormai crollata e non vi rimanevano che le basi bruciacchiate.

Vide una distesa di erba bruciata, sterile e oscurata assieme alla terra... il campo dove vi era svolta l'ultima battaglia alla quale aveva preso parte Duncan: non vi era rimasta che una schiera di scudi e spade, disposte in file ordinate, per onorare i morti di quella battaglia. Più in là, vide uno scudo dal bordo color oro, un complesso motivo vi era inciso sopra... lo avrebbe riconosciuto fra mille, era lo scudo di Duncan, il Guardiano Grigio che l'aveva reclutata ed iniziata, per poi morire per il tradimento di Loghain.

Lei aveva un altro scudo, quello del Campione di Redcliffe, quello di Alistair. E lo posò lì, vicino a quello del suo maestro.

Rimase in silenzio qualche secondo, osservando entrambi gli scudi, in silenzio, poi mise una mano sotto l'armatura, estraendone una rosa rossa.

«Me l'hai donata tu, ricordi?»Chiese allo scudo. «Sai, penso che mi odierai per quello che sto dicendo ma... avrei preferito eseguire il rituale di Morrigan, piuttosto che subire tutto questo...» Disse. «Ma lo so... è meglio così, per il Ferelden e tutto quanto... meglio non avere un potenziale Dio della distruzione in giro.» il tono era ironico ma molto amareggiato.

Depose la rosa alla base dello scudo «Non ti dimenticherò mai, Alistair, mio amato.» Sospirò profondamente. «Verrò qui, ogni mese, per sempre... non voglio starti mai lontano...» Si rialzò, e non riuscì a trattenere le lacrime che tuttavia nascose dietro un braccio.


Nessuno del gruppo sentì più parlare di Kayra, ne nessuno più la vide. Sparì, come il suo amato, in una nuvola di fumo.

  
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