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Autore: Tedda    03/01/2010    1 recensioni
L’ora di partire si stava avvicinando, avevamo organizzato tutto così velocemente che non mi rendevo ancora conto che fosse capodanno. Cavolo, questo anno era passato davvero velocemente, anche troppo.
(Quasi) totalmente ispirata ad una storia vera ... ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In quel esatto momento uno dei ragazzi che era sul palco fermò la musica, e cominciò a parlare.
“Ok ragazzi, adesso rallentiamo un po’ il ritmo …” e detto questo fece ripartire la musica, solo che questa volta era più una musica da lento, piuttosto che da un ballo scatenato, come lo erano quelle di prima.
Che romanticone il ragazzo dissi tra me e me, e inevitabilmente sorrisi.
Era decisamente un’ottima opportunità – anche se non mi piaceva chiamarla così, mi sembrava di essere un’approfittatrice.
Quasi tutti i ragazzi che c’erano in piazza invitarono la propria fidanzata a ballare.
Quanto avrei voluto che anche Stefano – cavoli, che bel nome, continuavo a ripetermelo in mente ed ogni volta mi piaceva di più – mi invitasse a farlo.
Spostai lo sguardo dal palco a Stefano: mi stava fissando, però il suo sguardo era assente, come se fosse indeciso su qualcosa.
“Non è che ti andrebbe di ballare ?” mi chiese lui all’improvviso, passandosi una mano tra i corti capelli castani, spettinandoseli ancora di più, il suo tono di voce era incerto.
Sembrava che quella sera ogni mio desiderio sarebbe stato esaudito.
Strano, non ero mai stata fortunata, sia nella vita in generale, sia – e soprattutto - in amore.
Non avevo mai avuto un vero e proprio fidanzato e quelle poche volte che ero uscita con qualcuno, alla fine si era rivelato un vero e proprio idiota.
Quindi avevo deciso di mettere da parte l’amore, anche perché ormai non ci credevo più.
Solo che Stefano era riuscito a mettere da parte tutte le mie riserve riguardo quel argomento, e tutto d’un tratto era come se stessi vivendo una favola.
Mi accorsi che durante tutte queste mie riflessioni, Stefano era rimasto ad aspettare una mia risposta. Scossi la testa, per liberare la mente da tutti quei pensieri, e mi affrettai a dire qualcosa, non volevo che credesse che ci stavo pensando così tanto perché non mi andava di ballare con lui.
“Certo, andiamo” biascicai, non volevo perdere neanche un altro secondo. La musica sarebbe potuta finire in qualsiasi momento, e non mi sarei mai perdonata di non aver ballato con lui solo perché mi ero persa in stupide riflessioni sulla mia vita.
Mi prese per mano, e mi portò sulla pista da ballo.
Più che una pista era il centro della piazza, appena sotto il palcoscenico, dove tutti si erano messi a ballare.
Si fermò e mi fece avvicinare a lui, tirandomi appena per il polso. Mi mise le braccia intorno ai fianchi e mi strinse ancora di più a lui, io istintivamente misi le braccia intorno al suo collo.
Ci ritrovammo a pochi centimetri l’uno dall’altra, riuscivo addirittura a sentire il suo respiro: era alterato, come se fosse emozionato.
Il cuore cominciò a battere sempre più forte e le mani iniziarono a sudare, mi succedeva sempre così quando ero agitata.
Tirai un respiro profondo, cercando inutilmente di calmarmi. Aveva un odore davvero buonissimo, fresco e … profumato.
Avvicinò ancora di più il suo volto al mio, ora era davvero vicinissimo, il cuore ormai andava all’impazzata.
Incrociai il suo sguardo e restammo così, in silenzio. Mi persi in quei suoi occhi verdi, veramente stupendi, erano pieni di emozioni, anche se in quel momento non riuscii a capire cosa stesse provando. In quel momento non riuscivo a mettere due pensieri sensati in fila, il mio cervello smise di funzionare, ero completamente in tilt.
Se è un sogno, voglio dormire per tutto il resto della mia vita pensai. Una frase trita e ritrita, probabilmente anche molto banale, ma era l’unica, che mi venne in mente, e che riusciva a spiegare come mi sentissi in quel momento.
Affondai la testa nel suo petto e strinsi ancora di più le braccia intorno al suo collo, facendolo avvicinare nuovamente.
Lo sentii darmi un bacio sul capo, quel gesto mi sembrò il più tenero del mondo.
Questa scena si vedeva sempre nei film, durante i pezzi più romantici, d'altronde, tutto quella sera sembrava venire fuori da un film. Al pensiero sorrisi …
Chissà se dopo quella sera avrei rivisto Stefano, forse ero solo il divertimento di una sera, poteva anche essere.
Lo sentii stringere la presa e baciarmi nuovamente il capo, come per rispondere alla domanda che stavo pensando.
Si, l’avrei rivisto dopo quel giorno.
Lui era diverso dagli altri, me lo sentivo, anzi, ne ero certa.


Angolo dell’Autrice
Prima di tutto volevo ringraziare CipDebbi per aver messo la storia tra le seguite e per averla recensita.
Sono davvero felice che la storia ti incuriosisca,
e sono ancora più felice che tu abbia detto che scrivo bene ! ^^
GRAZIE GRAZIE.
Ed è proprio per te che ho aggiunto un nuovo pezzo a questa storia.
Perché inizialmente l’avevo immaginata con un solo capitolo, ma visto che speravi continuassi,
ho deciso di scriverne un ultimo pezzo …
Spero che ti piaccia anche questo ! ^^
Baci

  
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