Fanfic su attori
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Autore: crazyfred    05/01/2010    4 recensioni
Questa è la mia prima fan-fiction, quindi per favore siate clementi. L'idea è venuta fuori da un gossip letto su una rivista americana, secondo cui Robert Pattinson e Kristen Stewart, la mia coppia di attori preferiti, passeranno insieme a Londra il Natale. Tutta una serie di stravolgimenti e situazioni tragi-comiche accadranno. Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo.I personaggi non noti della storia sono frutto della mia fantasia, e le loro interazoni con i personaggi noti sono assolutamente fittizie.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My big complicated Robsten family'
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capitolo 14

Buondì gente!!!come va? io mi sento particolarmente triste, perché le vacanze stanno volgendo al termine, e non ho concluso un bel niente!!! 

In ogni caso, come promesso, ecco un nuovo capitolo della storia, che sta anch'essa volgendo al termine, com'è giusto che sia. Però vi porto una bella notizia: ho deciso di farne un seguito, a tema diverso, più tradizionale, e con la quale non mi darò scadenze. Non so quando comincierò però a postarla, perché mi concedo un margine di 5 o 6 capitoli di vantaggio rispetto al sito, per non avere intoppi poi nel postare. 

Bando alle ciance, torniamo alla nostra storia. Non vi dico niente, vi auguro solo buona lettura e ci vediamo a fine capitolo!

Capitolo 14 -P.O.V. Kristen

Avevo vuotato il sacco, l’arcano era stato svelato.

Ero incinta e potevo gridarlo al mondo … o quasi. La cosa più bella è che Rob lo voleva, desiderava ardentemente quel bambino, ed arrivò addirittura a confessarmi che se lo sentiva e che se non fosse accaduto, mi avrebbe chiesto di provarci. A quel punto però non so se avrei accettato la sua proposta. È capitato, ed è una cosa meravigliosa, ma rimaneva sempre il fatto che dovevo ancora compiere vent’anni, che stavamo insieme sa soli sei mesi, e non sapevo che genere di madre sarei mai potuta essere per quella creatura. Avevo un gatto che adoravo, dei cani con cui mi divertivo a giocare nel prato della casa dei miei, ma non avevo mai pensato, prima di allora, a come deve essere occuparsi dei cuccioli d’uomo. E sentirli parte di sé.

Sì perché una sensazione strana mi invadeva nelle ultime settimane: calore, nel petto e nel ventre, ed a volte, percepivo come dei calci in pancia. Suggestione, l’aveva chiamata la mia ginecologa, perché ero incinta da sole quattro settimane, e non era possibile in alcun modo che il bambino potesse interagire con l’esterno a quel modo. “Nella maniera più assoluta” aveva sentenziato la dottoressa. Eppure io sentivo che c’era.

Stavo bene, fisicamente, niente nausee o problemi affini; non avevo mai avuto quel che si dice un buon carattere, ma la mia psiche ed il mio umore erano peggiorati in maniera repentina. E Rob, povero il mio amore, fu la vittima, il capro espiatorio, dei miei problemi. Quella notte, dopo essere tornati a casa, eravamo entrambe estremamente euforici. Avevamo dato il lieto annuncio alla sua famiglia, e tutti ne erano rimasti estasiati. Non ero sicura che l’indomani, qualcuno dei parenti di Claire, fosse ancora all’oscuro della faccenda, perché mia suocera si era trasformata in una piccola strillona *, ed il telefono di casa sua aveva iniziato prima a bollire e poi a fondere, tanto era spropositato l’uso che ne stava facendo.

Avevamo improvvisato un festeggiamento tutto nostro, perché in fondo i veri protagonisti eravamo noi due, o meglio noi tre … decisi di non aspettare oltre, così indossai il completo intimo che avevo ricevuto in regalo … per Capodanno ne avrei comprato un altro, per quello che serviva un completo intimo in quelle circostanze …

Era tutto perfetto: le lenzuola di seta, le luci soffuse, champagne in fresco e quell’Adone del mio futuro marito pronto a soddisfare ogni mio desiderio. Volevo solo tanta tenerezza, quella notte, e lui era un maestro in questo. Delicatamente, neanche fossi una bambolina di porcellana, mi baciò le mani e poi passo alle braccia, dolcemente, le spalle … aveva delle labbra morbidissime … , il collo … un brivido percorse la mia schiena. Poi, l’inferno.  Avevamo tolto anche l’intimo dai nostri corpi, tra baci e carezze, eravamo pronti ad appartenerci, come sempre, a diventare una sola cosa, come se non lo fossimo già. Non so cosa andò storto, cos’avesse la mia mente. Come in un flash vidi me stessa nuda su quel letto, Rob bellissimo davanti a me, il David di Michelangelo che aveva preso vita … e mi sentii inopportuna, insopportabilmente nulla, al suo confronto. Scoppiai in lacrime, che non riuscii a trattenere; mi raggomitolai e coprii il mio volto con le mani: lui non avrebbe dovuto vedere quello spettacolo indecoroso. Uno scempio, un mostro dal corpo in trasformazione. Mi sentivo davvero fragile, e con attenzione lui prese le lenzuola, morbide e pregne del SUO odore, e mi coprì gradevolmente, perché non prendessi freddo. Tra le lacrime non mi accorsi che si era già rivestito … eppure, anche con la t-shirt e i boxer faceva impazzire i miei ormoni … e con il suo cuscino e una coperta stava uscendo dalla stanza : “dove vai?” gli chiesi “prenditi pure tutto il tempo e lo spazio di cui hai bisogno … starò bene, nella stanza degli ospiti!” sorrideva, eppure i suoi occhi non mi avrebbero mai nascosto che in realtà stava morendo dentro. “No! No! Non mi lasciare, non stanotte!!!” implorai angosciata, con la voce rotta di pianto: si vedeva lontano un miglio, che non aspettava altro. Corse da me e venne a coricarsi al mio fianco; non potevo, non sapevo resistergli, il suo profumo era così maledettamente buono, e mi avvinghiai a lui con tutte le mie forze, anche se meritavo l’esilio per come lo avevo trattato poco prima. Celai il mio volto nel suo collo e rimasi così, immobile, per il resto della notte. Non parlammo, eppure fu assordante quell’attesa: che ci rapisse Morfeo oppure che salisse il giorno …

D’un tratto sentii la sua calda voce in un sussurro che prese a cantare fievolmente, accarezzandomi i capelli, una delle sue canzoni, la mia preferita, “Never Think”. La stupida egoista che è in me, come se non bastasse l’offesa che gli aveva inflitto, ebbe anche la pretesa di comandarlo: “ancora!”. Si alzò dal letto ed uscì dalla stanza: stavolta non lo fermai, aveva tutte le ragioni di questo mondo per avercela con me. Mi girai di lato e mi sforzai di prendere sonno …  nemmeno il tempo fuori casa aiutava: la pioggia batteva forte, e mi lasciò addosso una sensazione di inquietudine e di abbandono … che pure meritavo tutta!

Nel dormiveglia percepii una melodia famigliare, e di nuovo quella splendida voce d’angelo. Era davanti a me, seduto sul davanzale della finestra e fissava la notte buia e piovosa della sua Londra, mentre suonava la sua chitarra. Era bello, e maledetto; era mio, e non me lo meritavo. Davvero: era bello …

Insopportabile: la musica, parole, il suo sguardo perso nel vuoto … non riuscivo più a lasciare gli occhi aperti, e sprofondai nel mondo dei sogni, in cui probabilmente già mi trovavo, anche se con gli occhi aperti. L’ultimo ricordo di quella lunghissima notte fu la sua voce,

… I’m in love … I’m in love …

Angolo dell'autrice

non mi chiedete da dove sia spuntato fuori questo capitolo, piuttosto corto, peraltro. So solo che la storia ha preso questa piega un po' maliconica nel momento esatto in cui la scrivevo.
Per me "Never Think" è la canzone più bella che Robert Pattinson abbia mai scrittto, e l'arrangiamento musicale con la chitarra ha un qualcosa di magico. Non a caso è al primo posto nella playlist "i più ascoltati" del mio iPod.
Come molte di voi avevano suggerito, non è naturale che le cose procedano così lisce infatti, e mi è venuta in mente questa specie di tragedia; ma siccome sono una a cui le cose che finiscono male non piacciono, ho dato un finale piuttosto sospeso, di libera interpretazione. Voi che dite? Robert si sarà arrabbiato?
Volevo descrivere una situazione di intimità tra i due, eppure mi risultà molto difficile, perché a scendere troppo nei particolari, ho sempre il terrore di arrivare alla volgarità. Perciò, per quanto mi riguarda non avrete mai storie con un rating che non sia il verde. Mai dire mai comunque.
Grazie a tutte per i commenti al capitolo precedente, addirittura 4 recenzioni... che emozione!!! Ringrazio in particolar modo chi ha anche recensito alcuni capitoli precedenti, nonostante la storia vada avanti.
Grazie quindi a bo19 Imaginary82 Enris lindathedancer
Grazie ancora, come sempre a chi inserisce la mia ff tra i preferiti e tra le seguite: non vi elenco tutti perchè siete tantissimi, fortunatamnete, ma sappiate che "controllo" sempre!!!
Qualche risposta più approfondita ai commenti:
@Imaginary82: hai perfettamnete ragione per quanto riguarda l'età di Kristen e sul fatto che la faccio diventare moglie e madre così presto. Anche a me era venuto questo dubbio, scrivendo, infatti poi , come avrei letto, l'ho fatta riflettere un po' alla luce degli eventi che sono accaduti. E non mi sembra che abbai reagito così bene.  Come dici tu ha solo 19 anni. Per i capitoli precedenti, mi dispiace che il cappotto turchese prorpio non ti sia piaciuto, ma ricorda che la visione della moda per gli inglesi è un tantino diversa dalla nostra; io mi sono limitata a cercare abiti che le ragazze inglesi ritengono eleganti: pensa poi al fatto che Kristen non è una che si intende esattamente di moda... Per questo lavoro di ricerca mi sto appoggiando ai membri più giovani della famiglia reale inglese, modello per le giovanissime, anche se poi in Inghilterra ognuno si veste come gli pare...
@Enris : il capitolo che mi piace di più invece, perché è quello che mi ha fatto divertire di più mentre lo scrivevo è stato quello a P.O.V. Ashley, il quinto. Ti ringrazio per la tua recensione così approfondita, mi aspetto che ce ne saranno delle altre, ma non metterti fretta, tanto sai dove trovarmi.
@lindathedancer : ero proprio ocnvinta di averti lasciata di sasso, spero di averlo fatto anche con questo!
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