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Autore: Miky Jane Malfoy    05/01/2010    4 recensioni
Sono passati diciassette anni da quando Hermione e Draco si sono sposati, e hanno avuto la loro prima figlia, Eveline. Da quando questo strano gioco che è la vita ha cambiato le carte in tavola, facendo accadere cose che mai e poi mai avrebbero pensato potessero succedere. Non a loro. Eppure, sono qui. Insieme agli amici di sempre, Ginny e Harry, Pansy e Blaise, Daphne e Ron, Neville e Luna; Ma comunque, sempre loro. Il destino ha compiuto il suo corso. Ma il gioco della vita, non finisce mai. Non può avere termine, perchè tutto continua a girare. E stavolta, nell'occhio del ciclone, ci sono i loro figli. E' con loro che, adesso, il destino gioca. Facendoli ridere, piangere, gioire, rattristarsi, odiare, amare. Facendogli mettere in gioco il tutto per tutto. Facendoli crescere, cambiare idee e opinioni. Facendoli maturare, insegnandogli ad affrontare le cose e ad apprezzare ciò che hanno. Facendogli capire quali sono le cose che valgono realmente. Perchè in fin dei conti, come disse tanto tempo prima qualcuno, nel gioco della vita non importa chi sei, o chi credi di essere. Ciò che conta, è quello che hai dentro al cuore.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Eccomi qui, come promesso, in perfetto orario.. Avevo detto che avrei aspettato le recensioni, perchè capisco che dopo così tanto tempo dall'aggiornamento del capitolo due, nessuno era li pronto a controllare se avessi aggiornato; Però avevo questo capitoletto, che fino a questo momento è il mio preferito, ve lo confesso =), li bello pronto e non ho resistito alla tentazione di pubblicarlo subito ^_^
Spero che gradiate il cambio di prospettiva, perchè ho scoperto che mi piace un sacco giocare a far parlare diversi personaggi... Non vi anticipo altro, vi lascio alla lettura!
Ci "vediamo" giù!




Pozioni era sempre stata la mia materia preferita. Sapevo che lo sarebbe diventata fin da prima di entrare a Hogwarts. Quando ero piccola giocavo sempre a creare strani intrugli con erba, fango, e qualche diavoleria che trovavo in giro per casa. Mamma non ne era mai stata molto felice, soprattutto perchè le imbrattavo le pentole. Almeno, così diceva lei.
Io non ero proprio convinta. Secondo me, aveva capito già da allora che sarei diventata una serpeverde, come papà. Come se non ci fossero stati già abbastanza segnali!
L'unica cosa che avevo preso da lei erano i capelli castani, che mi ero sempre tagliata corti. Mi piaceva il caschetto che mi incorniciava il viso. Metteva in risalto i miei occhi azzurri.
Comunque, questo non c'entra granchè. Il punto fondamentale è che le mie supposizioni sono diventate reali quest'anno, quando sono entrata a scuola. La maggior parte delle lezioni mi annoiano, non sopporto storia della magia, per esempio, e trovo che mettere un fantasma a insegnare una materia tanto noiosa sia un modo carino del preside per dirti chiaramente "non studiarla". Un altro esempio di materia per me inutile è Erbologia. La detesto cordialmente, come detesto cordialmente la professoressa che la insegna, la Zeigras. Un orribile topo di fogna, questo sembra. Persino mia sorella ha avuto da ridire con lei, e credetemi se vi dico che Eveline non ha mai da ridire con nessuno, su niente.
Per non parlare poi di Trasfigurazione. Certo, mi interesserebbe se ci insegnassero a prendere altre forme, a trasfigurarci noi in qualcosa di diverso. Ma cosa vuoi che me ne importi di far diventare uno scarafaggio un bottone?
Difesa contro le arti oscure, invece, mi piace molto. Quasi come pozioni. Quasi, perchè non sono granchè brava, in realtà. Un'altra cosa che non ho preso, purtroppo, da mia madre. Eveline, lei si che è super in questa materia. E' brava in tutto, ma quando ha una bacchetta in mano diventa proprio un'altra persona. Se la batte alla pari con James, ed è tutto dire.
Fatto sta che niente, per quanto mi riguarda, batte Pozioni. E' la materia in cui sono più portata, ma anche quella più affascinante. O almeno, fino a questo momento lo era.

L'annuncio del preside rimbombava ancora in testa a tutti, e quando Cristian McFly si alzò in piedi per fare il suo discorso, un mormorio generale scosse la sala. Inutile negare: un gran bel pezzo di ragazzo. Ed era anche giovanissimo.
Mi voltai verso Christina, seduta poco distante da me, la sorella gemella di Blaise, che era rimasta incantata dal nuovo professore, e la richiamai con una risata. "Hai gli occhi fuori dalle orbite, Chris"
"Perchè, tu no?" rise anche lei "questo è l'uomo più bello che ho mai visto qui dentro"
"Solo perchè non hai mai guardato bene, Chris" Una voce melliflua ci raggiunse, facendoci voltare entrambe. Il mio sopracciglio destro scattò verso l'alto quando incontrai lo sguardo di Jackson Lorley.
Jackson era l'essere più rivoltante di tutta la casata Serpeverde, e probabilmente di tutta la scuola. E l'avevo capito non appena avevo messo piede in sala comune, la prima sera. Ora, io non sono proprio un agnellino. E dovrei forse ringraziarlo, perchè grazie a lui ho ottenuto subito il rispetto di tutti gli altri e non mi sono mai più imbattuta in situazioni del genere. Si perchè il vermiciattolo schifoso mi ha circuita in un angolo dopo i primi cinque minuti, dicendomi quanto ero bella e affascinante e che per entrare "nel giro" avrei dovuto dargli un bacio.
L'unica cosa che ha ricevuto da me quella sera è stato un calcio ben assestato nei gioielli di famiglia, e un sorriso cordiale. A quel punto era arrivata Christina, che non era riuscita a smettere di ridere nemmeno un secondo nel vederlo così piegato. "Spiacente Jack" gli aveva detto "te la sei presa con la persona sbagliata"
"Solo perchè non posso avere te, Chris" era stata la risposta soffocata di lui, seguita da un sorriso orrido.
Christina Zabini è tranquilla quanto me, perciò non c'ha messo niente a tornare sui suoi passi, prenderlo per il colletto della camicia e sbatterlo al muro con aria minacciosa "Ti consiglio di stare alla larga da me e da tutte le ragazze che non vogliono avere niente a che fare con te, Jackson, in particolar modo con le ragazzine appena arrivate che non si sanno difendere. Perchè se continui così l'unica cosa che vedrai di me sarà il mio ginocchio sul tuo naso, il mio piede sui tuoi testicoli e il mio pugno nel tuo stomaco. Dopodichè, ovviamente, ti cederò gentilmente alle mani di mio fratello"
Quella è stata l'ultima volta che Jackson Lorley ci ha importunate fisicamente. Ovviamente a casa non hanno mai saputo niente di tutta questa faccenda. Mio padre sarebbe andato fuori di testa, mia madre per una volta l'avrebbe assecondato, mia sorella l'avrebbe detto a James e lui, da bravo fratello acquisito, non c'avrebbe messo niente a presentarsi fuori dalla sala comune e fracassare quell'orrida serpe di botte.
Invece, l'unica persona che ne è stata informata è stato Jason, che ha provveduto a ribadire il concetto già chiaramente espresso da Christina il giorno seguente, e la faccenda è finita li.
Mi è sempre piaciuto Jass, proprio per il suo lato pratico. Insomma, voglio bene a James, ma mi da l'idea di essere, come dire, tutto fumo e niente arrosto? Rende l'idea. Tanto casino, tante parole. Jason no. Lui va dritto al sodo, sta in silenzio, non parla: agisce.
La risposta di Chris mi riportò alla realtà. "Eccome se ho guardato bene Jack.. e sai cosa ho visto? un insieme di orribili maiali. Affiancati, di tanto in tanto, da qualche eccezione. Eccezioni migliori ed eccezioni peggiori. Tu non rientri in nessuna delle categorie. Sei il peggio del peggio"
"mi piacciono le focose"
Christina sorrise "Non hai nemmeno idea di quanto focosa posso diventare"
Lui era già esaltato "Stai flirtando con me, Christina Zabini?"
Ma io avevo notato la bacchetta di lei muoversi agilmente, e stavo facendo uno sforzo immenso per non mettermi a ridere. D'improvviso, Jack cominciò a saltellare qua e la in preda al panico: la sua manica aveva preso fuoco. Il tale Cristian McFly si interruppe mentre il ragazzo spegneva la sua divisa con la bacchetta, correndo poi via, probabilmente in cerca di un bagno. Solo dopo che si fu ripristinato il silenzio, il giovane professore tornò a parlare, e io e Chris, ridendo sommessamente, ci voltammo verso di lui.
"Non ho mai fatto esperienze pratiche di insegnamento" stava dicendo "E iniziare da qui, con voi, in una delle migliori scuole del mondo, mi rende estremamente orgoglioso. Spero che ci troveremo bene, insieme.."
"Sono un mucchio di stronzate"
Mi voltai incuriosita verso Joshua, seduto di fianco a me. Lui notò il mio sguardo e mi sorrise "Insomma, non mi dirai che persino tu, l'algida Malfoy, sei rimasta impressionata dal suo bel visino, vero?"
Alzai un sopracciglio. "In genere aspetto di sentire più di due parole, per dare dell'idiota a qualcuno"
Joshua alzò le spalle e tornò a mangiare. Era l'unico figlio di Ronald Weasley e Daphne Greengass, e ci conoscevamo fin da quando eravamo in fasce. Ci vedevamo spesso, quando eravamo a casa, anche se non ai livelli con cui vedevo Jason e Christina e i Potter. Però mi era simpatico. Insomma, non era fuori di testa come i genitori, se non altro. Ed era davvero un bel ragazzino. Biondo come la madre, con gli occhi azzurri come il padre e le guance piene di lentiggini. Aveva undici anni, come me, ed eravamo in classe insieme. Probabilmente, poteva essere definito il mio migliore amico. Era l'unico serpeverde della mia età che conoscevo, il giorno che ci smistarono, e quindi era diventato naturale passare del tempo insieme.
"Non la pianti mai di mangiare? Mi chiedo come fai ad essere così magro" lo rimbrottai. Lui rise.
"Ho fame"
"Lo vedo"
Ormai ero distratta, e mi accorsi con un secondo di ritardo che McFly aveva smesso di parlare e che tutti stavano applaudendo. Mi guardai intorno. Dire tutti non è propriamente esatto; Stava applaudendo vigorosamente tutta la popolazione femminile di Hogwarts, i ragazzi più che altro facevano finta di sbattere le mani una contro l'altra. Mi voltai verso il tavolo di Grifondoro e vidi che mia sorella stava rischiando di farsi saltare le articolazioni dei polsi, tanto applaudiva, mentre James la guardava. Benchè fossi lontana, notai il suo sguardo torvo. Poi presero a parlare concitati tra di loro, e io tornai alla mia tavolata, scuotendo la testa.
La cena finì senza altre notizie particolari, e quando fu il momento di alzarsi e raggiungere i vari dormitori, fermai Joshua per un braccio. "Io devo salutare mia sorella. Sennò quella chi la sente"
"Ti aspetto se vuoi"
"Grazie"
Così, insieme, ci dirigemmo verso la tavolata Grifondoro. Evee mi vide e mi venne incontro, sorridendo.
"Ciao sorellina" mi salutò, dandomi un bacio. "Pensavo non saresti venuta a salutarmi"
Alzai gli occhi al cielo "Per poi sentirmi dire di tutto domani?"
Lei rise del mio tono. "Hai sentito la notizia?"
La guardai storta "a me sembra un perfetto imbecille" Joshua rise e mi diede una gomitata, Evee mi guardò male, James applaudì. "Hanno messo la sorella sbagliata a Grifondoro" commentò, sorridendomi.
"Oh no, non credo. Tenetevi pure il vostro paradiso. Noi viviamo molto meglio"
"Oh fantastico, papà sarà felice di saperlo" commentò Eveline sorridendo. "a proposito.."
"Si, ho risposto alla lettera, e papà mi ha anche detto che uno di questi giorni verrà qui a organizzare la festa di Natale. Mi chiedo cosa lo fa a fare, visto che noi a Natale saremo a casa"
"Ogni scusa è buona per venire a vedere la situazione, credo"
Annuii. "Già. Eveline stasera sei di pattuglia con Jason?" mi ricordai all'improvviso, e notai nuovamente lo sguardo di James cambiare. Lei annuì.
"Esatto. Perchè?"
"No, così, curiosità. Vabbè, ci vediamo domani"
"Buonanotte sorellina" mi abbracciò, e come sempre fui io a staccarmi per prima, sorridere leggermente e avviarmi per la mia strada. "Tua sorella è proprio strana" commentò Josh, quando imboccammo le scale che portavano al dormitorio serpeverde.
"Perchè?"
"E' il sogno segreto di parecchi ragazzi, qui, ma sembra non accorgersi di nessuno. Nemmeno di quelli che le stanno spudoratamente intorno"
"ti riferisci a James Potter?"
"In particolar modo, si"
"Per lei è normale questo tipo di rapporto, tra di loro. Boh. Dice che sono migliori amici, e si giustifica così"
"Tu ci credi all'amicizia tra uomo e donna?"
"Sinceramente, profonda come la loro, no. Ci deve essere per forza qualcosa di più. Non si può semplicemente -amare di bene- un ragazzo. O lo ami, o gli vuoi bene. Che c'entra, non c'è via di mezzo"
"La penso come te. Quindi" si fermò davanti al muro e mi guardò sorridendo "Se crescendo tu diventassi bellissima e io cominciassi a comportarmi come James Potter, sappi fin da ora che sarebbe perchè sono cotto lesso di te"
Risi, divertita. "Noi non ci ridurremo mai come loro, Josh. Prima di tutto, perchè io non sono fragile, innocente, delicata e ingenua come mia sorella. E secondo perchè tu non ti ridurresti mai a soffrire in silenzio come James. Non saresti in grado di stare zitto, figurati"
"Si, forse hai ragione. Non avevo considerato il lato pratico. Non sarai mai una ragazza da corteggiare"
"No" lo corressi, prima di pronunciare la parola d'ordine "Io non sarò mai la preda da catturare"
"Hai già capito come funzione, Alis. Sono sorpreso" Mi voltai verso la voce che aveva appena attraversato il muro, e mi trovai davanti Jason, che era appena entrato in sala comune sorridendo.
Sorrisi di rimando. "Lo prendo per un complimento"
"Lo è. Come stai?" si sedette sul divanetto e mi fece cenno di prendere posto accanto a lui. Josh mi informò che andava nel dormitorio.
"Bene. Tu? Ho saputo che hai avuto un piccolo diverbio tornando da Hogsmeade, oggi"
"Già. Che novità, è?"
Se non avessi saputo di che pasta era fatto Jason avrei pensato che mi volesse parlare di Eveline per poi mandarmi in avan scoperta con lei. E invece non mi deluse. Scoppiò a ridere e si passò la mano tra i capelli.
"Non importa, succede. Spero soltanto che, prima o poi, tua sorella riesca a prendere esempio da te e a svegliarsi"
"Ehi, non è mica una grifondoro per niente. Se fosse stata come me sarebbe finita a serpeverde"
"Come possono due sorelle essere tanto diverse tra loro?"
Me lo ero chiesto spesso. Alzai le spalle "Non ne ho idea"
Lui chiuse gli occhi e si appoggiò allo schienale del divanetto, immobile. Eveline era veramente, inesorabilmente, stupida. Jason era il più bel ragazzo che ci fosse a scuola. E lei era forse l'unica che gli interessava veramente.
Persino io, dal basso dei miei undici anni, l'avevo capito. Che razza di idiota che avevo per sorella!
Mi riscossi dai miei pensieri e mi alzai. "Ti conviene muoverti, se non vuoi fare tardi per il controllo notturno" affermai. Poi mi ricordai di una cosa e mi voltai di nuovo verso di lui. "Ah, e Jason? Se fossi in te starei attento in questi giorni. Mio padre dovrebbe venire a fare un sopraluogo. Merlino solo potrebbe sopportarlo se ti trovasse a fare il cascamorto con Evee"
Lui fece uno dei suoi meravigliosi sorrisi. "Okay, grazie della dritta, Alis. Ti giuro che, se avessi qualche anno in più, ti corteggerei fino a star male. E probabilmente non faresti girar la testa solo a me" mi fece l'occhiolino. Io alzai gli occhi al cielo.
"Solo perchè ti ho salvato da morte certa dentro le fauci di mio padre? esagerato"
Lui rise. "Non solo per questo. Per come parli, per come ragioni. E perchè mi fai ridere"
Risi, sarcastica. "Vattela a prendere con la Malfoy della tua taglia, Zabini, e non importunare le bambine di prima" E mi voltai per salire nel dormitorio. Sentii un'altra risata dietro di me.
"Agli ordini!"
Così sorrisi anch'io, cercando di mettere a tacere il cuore che mi batteva furiosamente. Quello fu esattamente il momento, il giorno e il posto in cui mi innamorai perdutamente di Jason Zabini.

Pozioni è sempre stata la mia materia preferita, e pensavo che niente e nessuno sarebbe mai stato in grado di farmi cambiare idea. Mi sbagliavo. Oltre ad essere, come diceva giustamente Joshua, un idiota di prima categoria, quella specie di modello di un McFly si intendeva di Pozioni quanto io di cucito: nada, vuoto totale. Mi sarei proprio fatta una risata a vederlo alle prese con quelli dell'ultimo anno.
Si, perchè chi era la fortunata che aveva goduto della prima lezione del novello insegnante? Io. Serpeverde e Grifondoro del primo anno avevano pozioni insieme le prime due ore del lunedì mattina.
E oltre a incespicare nell'entrare in classe, il beduino biondo aveva avuto problemi anche a presentarsi. Per tutto il tempo Josh l'aveva imitato, facendomi ridere continuamente. Ed essendo che ero sempre stata in primo banco, non avevo potuto nemmeno nascondermi più di tanto. Quando era finalmente riuscito a scrivere la pozione del giorno sulla lavagna, a farci capire gli ingredienti di base da utilizzare e la pagina del libro da cui prendere spunto, mancava mezzora alla fine. E alla fine, aveva ritirato le provette per mettere i voti.
Beh, è stata la mia prima sufficenza tirata in questa materia. Lo odio cordialmente. Però devo ammettere che forse, è stata anche colpa di Joshua, che non mi ha fatto seguire granchè. Fatto sta che questo Cristian McFly non porta niente di buono. Lo sento nella pelle.



...My Space...
Lo ammetto, il personaggio di Alice mi piace particolarmente, e anche se finora non le avevo mai concesso più di qualche riga, mi sembrava giusto farvela conoscere un pò meglio, con i suoi pensieri, il suo carattere, i suoi pregi e i suoi difetti.
Certo, è ancora una bambina, e questo capitolo sembra quasi una One Shot, come dire, quasi estraneo al resto della storia, ma spero che vi piaccia lo stesso.
E a questo punto, inutile dire che sono curiosa di leggere le vostre sensazioni e i vostri pensieri! Dopo i primi capitoli incentrati su Eveline, così simile a sua madre, era ora di far entrare un pò in gioco una vera Malfoy... o no? ^_*
Bene, adesso non mi rimane che aspettare le vostre recensioni sugli ultimi due capitoli =) E spero di resistere nell'attesa, prima di pubblicare il successivo!
Che vi posso dire, quando inizio non c'è più verso di farmi smettere ^_^
Ci leggiamo presto!
Un bacione, Miky.
  
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