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Autore: lulu5000    05/01/2010    2 recensioni
questa è una storia che viene da un sogno. spero che vi piacerà immergervi nella mia mente, scoprire cosa riesco a pensare, cercare di trovare nei miei personaggi un po' di realtà. spero soprattutto che la storia vi coinvolga e che non vi lasci mai delusi. vostra, luna.
Genere: Generale, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La famiglia Kaulitz è riunita ad un tavolo rettangolare, enorme. Bill fa cenno di sedermi al suo fianco. Simone, la madre biologica dei due, mi sorride, così come il patrigno, Gordon. Anche loro hanno l'abitudine di valutare gli estranei con attenti e profondi sguardi. Sono molto intelligenti, in quella casa, e il bagliore dei loro occhi dimostra che conoscono la magia. Riconoscerei quella luce ovunque, sono stata addestrata per questo. Gli occhi non mentono mai. Se un Magico cerca di nascondersi, non può nulla contro un Cacciatore che incrocia, anche accidentalmente, il suo sguardo.
-Allora cara, raccontaci qualcosa di te.
Simone, nonostante tutto, sembra una donna normale, sembra cercare di reprimere la sua vera natura.
-Vengo da Viterbo, in Italia. è una piccola città al centro del Paese. I miei genitori, assieme ai miei fratelli, sono morti quando ero ancora in fasce, così gli assitenti sociali hanno deciso di portarmi in un collegio. A dodici anni mi hanno affidata ad una famiglia ricca, che di me poco gliene importava. Gli chiesi se potevano mandarmi in un collegio, di nuovo, ma in Svizzera, poichè volevo imparare il tedesco, lingua che mi ha sempre appassionata. L'ambiente era stimolante e imparai molto, poi un giorno mi si presentò questa occasione, ed eccomi qua!
Sembrano tutti molto  interessati alla mia vita, falsa, tutti tranne Tom, che si fa gli affari suoi, giocando con le verdure sul suo piatto che proprio non vuole mangiare. Evidentemente si sente osservato perchè, piano, alza la testa e mi sorride, beffardo.
-Che storia...Luna non so se posso chiedertelo ma, come sono morti?
Bill. Curioso e a dir poco indelicato, se non fosse che la mia storia è tutta una farsa, o quasi.
-Tranquillo, non mi disturba parlare della mia famiglia, in fondo non li ho nemmeno conosciuti.
E questo, in effetti è vero.
-Sono morti in un incidente stradale, sono l'unica sopravvissuta. Devo la mia vita a mio fratello maggiore che mi ha protetta con il suo corpo.
Che morte scontata! La Commissione non ha proprio fantasia!
-Come è triste. Muore così tanta gente sulle strade! Al giorno d'oggi non si fa più attenzione a niente.
Sentenzia Gordon.
La cena trascorre lenta, tra una domanda e l'altra dei miei nuovi coinquilini. Non abbassano ancora la guardia.
-Come mai avete deciso di prendere parte a questo progetto? Di accettare un'estranea in casa?
Domando verso l'ultima portata, carne con patate.
-Ho un amico lì che è il direttore del collegio e mi ha chiesto di accogliere una studentessa in casa mia. Così dopo averci pensato un po', ho accettato.
Gordon mi ha tolto un dubbio, ma me ne ha messo un'altro: è vero che ha contatti con il direttore del ''mio collegio''? mi informerò più tardi.
Finalmente finiamo di mangiare. Mi alzo per aiutare Simone a sparecchiare la tavola ma lei non ne vuole sapere e mi dice di andare a letto, devo essere stanca dopo quel lungo viaggio. E in effetti è così.
Do a tutti la buona notte, salgo le scale ed entro in camera. Da un cassetto dell'armadio a muro, tiro fuori il mio pigiama. Do il meglio di me quando si parla di biancheria intima e di pigiami. Sono il mio punto debole, la mia valvola di sfogo. Per esempio le mie mutandine oggi sono verdi fosforescenti con il musino di un topo sul davanti e la coda sul dietro. Il pigiama, invece, è di un acceso blu pieno di stelline che al buio si illuminano e che formano la scritta ''Gute nacht prinzessin''.
Mi butto sul letto, dove non smetto di rimbalzare per un tempo interminabile, e tiro fuori il palmare: prima il dovere e poi il piacere!
Accedo al programma di ricerca della Commissione, faccio una breve indagine incrociata su Gordon e il direttore del collegio, un certo Alfred Ponzi, e risultano in contatto da diversi anni. Perfetto, hanno iniziato a fidarsi di me.
Mi arriva una mail dalla mia sorellotta che dice:
''Lulù già mi manchi qui! Mamma e papà sono molto nervosi anche se cercano di non farmelo vedere...sai come sono, i soliti duri fuori e caramellosi dentro.
Ho dato un'occhiata ai tuoi soggetti e ho da dirti alcune cosine:
1)Hai una fortuna che ti prende con il mirino, altro che cieca! Ma ti sei resa conto di che gran pezzi di gnocchi che hai in casa? Sicuramente già ti senti attratta dal ''bel tenebroso'', ma non lo vuoi ammettere, e quell'altro pezzo da museo ti sembra solo un deficente.
Beh, mia cara, tieniti il moro che appena vedo il rasta lo so io che gli faccio!
2)Sempre il moro mi sembra il punto debole, cerca di avvicinarti a lui!
Ah un'altra cosa: evita le mutandine ''alla Luna'' se ti capita di avere una notte di fuoco con il Kaulitz, CHE NON TI DEVO FAR SCAPPARE!
Baciottoli, Giorgia.''
Come al solito, le sue parole mi strappano sempre un sorriso, a volte una risata incontenibile. Le rispondo.
''Signorina che non le venga in mente di mandarmi di nuovo mail a quest ora della notte!
Comunque sì, hai azzeccato! Il moro è proprio bello ti sembra di entrare in contatto con il divino appena lo vedi, mentre il rasta...beh è il David di Michelangelo, ma ci prova con qualsiasi cosa respiri. Avrei paura persino a portargli Fuffi! Me lo violenterebbe!
A proposito! Come sta il mio cagnolotto? Giorgia anche tu mi manchi tanto. Non posso credere che non ci vedremo per un anno. Già adesso inizio a chiedermi chi me l'ha fatto fare di accettare.
Salutami tutti, baci.''
Spengo il palmare. Le chiacchierate con mia sorella sono tra le poche cose che mi fanno sentire una ragazza normale, che mi danno l'apparenza di esserlo. Non sto a piangermi addosso, ho accettato da tempo la mia vita. Sono una Cacciatrice, ho dei doveri. La mia vita è programmata per salvare quella degli altri e quando sarò più grande, dai piani alti mi troveranno un altro Cacciatore con cui mi sposerò per procreare e per non dare nell'occhio.
Naturalmente niente è dato al caso. I Cacciatori vengono accoppiati a seconda del loro livello, di come hanno svolto il loro lavoro in precedenza e poi, come in ogni dove, dalle conoscenze che hai. C'è anche chi è più fortunato e riesce ad innamorarsi, ma è molto raro. L'amore non è previsto da un Cacciatore, lo prendiamo spesso come una perdita di tempo, ma quando c'è si accetta di buon grado.
Decido di dormire quando sento la porta del bagno di Bill aprirsi. Sento che entra nella vasca e l'acqua che scorre. Poi, inizia a cantare. Sembra la voce degli angeli. Mi alzo piano e accosto l'orecchio alla porta. Piano, piano, quella dolce melodia mi fa perdere nei miei pensieri. Mi rilasso così tanto da non accorgermi di essere completamente spalmata sulla porta, quasi come se volessi che quelle note mi entrino nel corpo. Chiude l'acqua ma continua a cantare. Sento la voce farsi più ovattata, deve essere entrato in camera. Entro.
L'aria calda e profumata del bagno mi accoglie. Non mi accorgo subito che due occhi mi stanno osservando dallo specchio. Bill è ancora dentro, cavolo! Ha un asciugamano attorno alla vita e ora si è voltato verso di me, sorride.
Devo dire che sono alquanto imbarazzata. Sono entrata lì senza nemmeno bussare, con l'aria sognante e sicuramente, un orribile sorriso ebete!
-Ehm...credevo avessi finito di lavarti.
Ma perchè sono così a disagio? Diamine non mi è mai successo fin'ora.
-Tranquilla, non mi vergogno. Dovremo convivere per un anno, dividere lo stesso bagno, se ci vergognamo di tutto, è finita!
-Sì è vero. Comunque devo solo vedere una cosa.
Mi avvicino allo specchio, e a lui. Osservo la mia pelle e tutte le piccole imperfezioni, faccio una smorfia. Lui ride, una risata leggera che ci si può aspettare solo da un angelo come lui.
-Hai una bella pelle, se continui a stuzzicarti quelle bollicine però te la rovini. Vieni con me ho una maschera che fa proprio per te.
-Una maschera?
perchè Bill ha delle maschere per il viso?
-Sì tempo fa soffrivo un po' di acne, perciò ho comprato queste maschere, eccezionali, e me ne sono rimaste ancora due o tre.
Lo seguo in camera sua. Inizia a spalmarmi la crema sul viso. Il tocco delle sue mani è delicato. Chiudo gli occhi e mi lascio coccolare.
-Quanti hanni hai?
Sono talmente presa dalle sue carezze che quando parla mi sembra di sentire la voce giungere da lontano.
-Sedici. Te?
In realtà lo so benissimo quanto anni ha, ma voglio instaurare un dialogo.
-Diciotto.
Silenzio. Voglio parlargli, voglio sentirlo parlare.
-Bill, prima mentre cantavi...hai una voce così bella!
Lo vedo sorridere compiaciuto.
-Tu invece hai un volto molto bello.
Ok. Collasso. Mi riprendo subito. è un soggetto da esaminare, è un lavoro.
-Grazie, Bill.
Abbiamo parlato ancora per un po' poi, lavata la crema dal viso, decido di andare a dormire perchè sono SERIAMENTE stanca. Bill mi accompagna fino al letto, prima di chiudersi la porta alle spalle sussurra:
-Gute nacht prinzessin.

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Volevo postare ieri ma sono andata a dormire a casa di una mia amica e non ho potuto finire di scrivere.

Un grazie speciale va a Saltellina14 che è stata la prima ragazza a recensire, anzi l'unica xD.

Spero che questo capitolo vi piaccia come il primo, sempre se vi è piaciuto il primo xD.

Non ho avuto il tempo di rileggerlo.

Vi do un bacio e...Commentate!

Vostra,

Luna.

  
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