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Autore: giadadarla    06/01/2010    2 recensioni
...Come ogni notte feci un incubo,ma questa volta lo ricordai perfettamente. Ero nel vicolo dove ero stata trasformata,riprovai le stesse emozioni di quella notte,la paura,il freddo,la consapevolezza che tutto sarebbe finito da un momento all’altro,l’unica differenza è che non c’era il vampiro. Dalla penombra notai un ragazzo. Era alto,magro e dall’aria elegante. Non riuscivo a vederlo bene perché era in parte immerso nell’oscurità. All’improvviso si fece avanti … era un angelo,doveva essere un angelo perché in tutta la mia vita non avevo mai visto niente di così bello...
Genere: Romantico, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Choices

 

 

Le settimane passarono tranquillamente,se così si poteva dire. Non c'erano stati grossi cambiamenti. Il rapporto tra me e Eve era tornato alla normalità, la scuola andava piuttosto bene,anche se ero esausta.

Avevo dovuto recuperare parte del programma di alcune materie,visto che avevo cominciato a frequentare nel secondo semestre. Provai,invano,a chiedere aiuto ai miei fratelli,visto che ormai per loro il liceo non aveva più segreti,ma tutti si rifiutarono di passarmi i compiti o gli appunti.

E' giusto che tu ti comporti da ragazza normale,senza privilegi!” mi aveva detto dolcemente Esme. E così stavo facendo,ma non era semplice.

In fin dei conti non vivevo in una famiglia normale,anche se cercavo di mantenere i ritmi di vita di una studentessa qualsiasi, a casa era tutto diverso.

Non è facile vivere con dei vampiri. Loro sono instancabili,non hanno bisogno di riposare, sono iperattivi e spesso non capiscono che in queste caratteristiche io sono più vicina agli umani.

La cosa positiva era che la sera riuscivo a dormire tranquillamente. La maggior parte delle volte ero talmente stanca che mi addormentavo non appena mi sedevo da qualche parte.

Per alcuni giorni finirono anche gli incubi,anche se per troppo poco tempo.

Una mattina mi svegliai completamente ricoperta di sudore e urlando.

Quel sogno era stato totalmente diverso dai precedenti.

Ero in una stanza,al buio. Non c'era niente e nessuno con me,soltanto il vuoto.

All'improvviso notai uno specchio,solo che quando cercai di vedere la mia immagine,notai che non la rifletteva. In lontananza però c'era un ombra. All'inizio non capivo che fosse,ma poi si avvicinò. Era Edward. Era perfetto come nella realtà e stranamente sorrideva felice. Io avrei voluto girarmi per andare da lui,ma non potevo. Lui era riflesso solo nello specchio. Rimasi incantata ad osservare la sua immagine,quando l'atmosfera cambiò totalmente. Iniziai a tremare senza motivo,un senso di angoscia mi invase. Non capivo cosa stava succedendo,ma anche la sua espressione cambiò. I suoi occhi divennero neri e assunse una strana posizione,come se da un momento all'altro dovesse attaccare qualcuno.

E così fu. Un'altra sagoma apparve accanto a lui. Non riuscivo a distinguerla. Era alta,molto alta ed enorme.

Con uno scatto veloce,balzò sopra il mio vampiro e lo morse. Edward non riusciva a reagire. Io cercavo di urlare,volevo aiutarlo,ma non riuscivo a muovermi,ero totalmente paralizzata.

Poi mi svegliai urlando il suo nome.

Ero ancora sconvolta sul letto quando la porta della mia camera si aprì,era lui.

Liz che succede?” mi chiese avvicinandosi a me.

Cosa?” non riuscivo ancora a connettere bene. Penso che stessi ancora tremando.

Stavi urlando,beh precisamente urlavi il mio nome.” e fece il suo sorrisino sghembo.

No,non è vero.” cercai di giustificarmi.

Si,ti ho sentita.”

No,ti sbagli.” ero davvero in imbarazzo.

Improvvisamente mi accorsi che mi stava tenendo la mano e senza accorgermene gliela strinsi forte e lui si scansò brutalmente.

Non sono abituato alla gente che mi mente.” mi disse serio.

Non sto mentendo,ti sarai sbagliato.” non avevo la minima intenzione di ammettere la verità.

Non prendermi in giro. Non riuscirò a leggerti,ma so riconoscere una bugia.”. Mi disse serio.

perché vuoi saperlo?” risposi nervosa.

Curiosità. Non ti basta?”. Il suo sguardo non era affatto rilassato.

Va bene,ho mentito. Ho urlato il tuo nome.” dissi infastidita incrociando le braccia al petto.

perché?” domandò con un sorriso soddisfatto.

Ho sognato che venivi aggredito e ho avuto paura.” Ormai non aveva più senso mentire.

Paura di cosa?” Mi chiese sempre più curioso.

Non lo so,davvero. Avevo solo il timore che ti potesse succedere qualcosa.”. Non riuscivo più a sostenere il suo sguardo.

Non credo che la mia incolumità ti riguardi.”

Mi girò le spalle e andò via. Rimasi per qualche minuto pietrificata. Che razza di persona poteva comportarsi in quel modo?

Non potevo credere di essere stata così sciocca da pensare che lui mi avrebbe capita,o almeno che avrebbe apprezzato il mio interesse ormai palese, nei suoi confronti.

Le mani mi tremavano ancora,non per l'incubo,ma per la frustrazione del modo in cui ero stata trattata. Ero furiosa.

Edward voleva la guerra? Beh,non poteva trovare avversario migliore.

Armata di tutto il mio coraggio mi diressi verso camera sua.

Bussai forte alla sua porta e attesi che venisse ad aprirmi ma lui si limitò ad un semplice “ entra”.

Seguii il suo invito e mentre stavo per entrare, improvvisamente tutto l'adrenalina di qualche secondo prima mi abbandonò lasciandomi disarmata.

Lui non mi degnò di uno sguardo, continuò a riporre con ordine dei vecchi libri su un grande scaffale che occupava gran parte della parete nord della stanza.

La debole luce del mattino entrava dalla grande vetrata che si affacciava direttamente sulla foresta, proprio come quella che era in camera mia.

In realtà le nostre camere erano molto simili, sia per grandezza che posizione dell'arredamento.

Con sorpresa notai che anche lui aveva un letto, contrariamente al resto della sua famiglia. Non capivo a cosa gli servisse! Ammucchiati ai suoi piedi, c'era una catasta di diari o almeno era quello che credevo. Erano molto antichi, con delle copertine di pelle piuttosto logorata. Ogni tanto sbucava qualche voglio riempito di parole e disegni.

perché hai un letto?” chiesi stupidamente. Liz, dannazione, non sei andata lì per fare domande sull'arredamento!

Mi piace la comodità.” rispose con un sorriso malizioso stampato sul suo volto perfetto.

Se lo dici tu!” e sollevai le spalle.

Cosa vuoi?” mi chiese tornando serio.

Ecco, era giunto il momento di parlare e io non avevo la minima idea di cosa dirgli.

Erano rare le situazione in cui perdevo l'uso della parola. Solitamente avevo sempre la battuta pronta ma con lui era diverso. Ogni volta sapeva come spiazzarmi.

Si può sapere cosa ti ho fatto? Non capisco perché mi detesti così tanto.” dissi incrociando le braccia al petto, probabilmente volevo assumere una posizione da dura ma non credo che il risultato fu quello, infatti lui scoppiò a ridere guardano la mia espressione.

Automaticamente arrossi per la pessima figura.

Non è vero che ti detesto. Mi diverto a provocarti!” rispose lui con aria irritante “ a volte sei così umana.” e scandì l'ultima parola quasi divertito.

Beh, ti comunico che a me questa cosa non fa piacere, quindi evita di comportarti ancora così!”. Mio dio, sembrava una bambina di cinque anni alla quale hanno rubato la bambola preferita! Possibile che dalla mia bocca non uscissero altro che stupidaggini?

Pessima idea quella di affrontarlo senza aver preparato un discorso intelligente.

Altrimenti? Mi fai del male?” continuò ironico.

Credo che in quel memento diventai viola per il nervoso. Strinsi i pugni e uscii, con quella poca dignità che mi era rimasta, dalla sua camera.

Quando scesi per fare colazione,lui era già andato via. Non mi aspettavo di certo di andare a scuola con lui,ma mi infastidiva il suo atteggiamento.

Anche a scuola mi tenne il più possibile a distanza,non si presentò nemmeno alla lezione di biologia.

Liz,oggi sei strana.” mi chiese Cynthia mentre eravamo a mensa. “ Cos'hai?”

Niente di importante. Ho solo discusso con Edward. Penso che sia più che normale non andare d'accordo con lui.” In effetti non potevo darle torto,anche gli altri studenti lo evitavano.

Comunque è stano. Non l'ho mai capito veramente.” disse lei.

Eravate amici prima?” le chiesi incuriosita,magari avrei capito qualcosa in più.

Un giorno ti racconterò tutta la storia. Qui ci sono troppe orecchie in ascolto.” e sorrise guardandosi intorno.

Si hai ragione.” confermai.

E a te cos'ha fatto per ridurti in questo stato?” mi domandò preoccupata.

Mi sono svegliata gridando il suo nome e poi non è stato molto piacevole rispondere alle sue domande.” Solo ripensare a quel momento mi infastidiva tantissimo.

Beh,in effetti dev'essere stato piuttosto imbarazzante.” ammise Cynthia. “ Liz,posso darti un consiglio da amica?” mi chiese con aria seria.

Certo dimmi.”

Non credo che Edward faccia per te.” la sua espressione era ancora più cupa.

Cynthia è stato solo un sogno. Non significa nulla.” Sapevo che non era vero,ma non avevo intenzione di ammetterlo.

Non ti sto giudicando. Prendilo come un avvertimento da parte di una persona che tiene a te. Tu non lo conosci ancora,non sai quello che è in grado di fare. Non permettergli di farti del male,veramente.”

Se solo avesse saputo la verità su di lui. Non oso immaginare la sua reazione.

Cynthia credo che tu stia esagerando. Non devi preoccuparti,non sono stupida e soprattutto non mi faccio coinvolgere in così poco tempo.” e le sorrisi per tranquillizzarla. Quanto vorrei che le mie parole fossero state vere.

Si,forse sono stata un po' melodrammatica.” e mi mostrò uno dei suoi sorrisi migliori.

Vedrai che stasera staremo meglio entrambe. Dobbiamo assolutamente divertirci.”

perché cosa c'è stasera?” le chiesi incuriosita.

Ma come!,stasera dobbiamo andare a Port Angeles con gli altri.” mi rispose sospirando,aveva perfettamente capito dalla mia espressione che mi ero completamente dimenticata dell'appuntamento.

Cynthia io...” non sapevo cosa dire.

Non voglio scuse. Tu questa sera verrai.” Era irremovibile.

Certo che verrà. Perché non dovrebbe?” si intromise Mike.

Ragazzi scusate,ma me ne sono completamente dimenticata.” Ammisi sinceramente.

E qual'è il problema? Hai preso un altro impegno?” continuò il ragazzo.

No,no però non so come venire e non mi sono organizzata.”

Tranquilla,ti passo a prendere io.” Disse Mike un po' impacciato.

No,grazie. Non voglio disturbarti.”

Non mi andava proprio che Mike Newton mi venisse a prendere a casa Cullen. Già potevo immaginare i commenti sarcastici di Emmet e Eve.

E poi sarebbe stato una sorta di appuntamento e la cosa non mi entusiasmava affatto.

La giornata a scuola fu piuttosto noiosa e come avevo previsto Edward mi evitò tutto il tempo.

Quando uscii nel parcheggio per tornare a casa,lui era già andato via.

Non sapevo proprio cosa fare per la serata. Non mi andava di chiedere un passaggio ad uno dei miei fratelli,ma non potevo di certo andare a piedi,così chiesi consiglio ad Esme.

Cara,credo che non ci siano problemi. Dicci a che ora vuoi andare e noi ti portiamo.” mi disse la donna.

Oh,grazie mille.” risposi sollevata.

Sono molto contenta che ti sei fatta degli amici. I miei figli non sono stati così bravi.” e scoppiò a ridere.

Ma come faceva Esme ad essere sempre di buon umore?

Mi affidai alle cure di Eve per quanto riguardava l'abbigliamento,ma me ne pentii subito.

Iniziò a farmi provare ogni singolo vestito che avevo nell'armadio per poi arrivare alla conclusione che dovevo indossare qualcosa di casual ma allo stesso tempo sexy.

Dopo varie ore di prove trovammo qualcosa. Un abitino corto blu. Non ero molto convinta,così per venirmi un po' incontro,Eve accettò di farmi indossare le Converse invece di un tacco vertiginoso. Riuscii a convincerla solo dopo averle dimostrato quanto posso essere scoordinata e impacciata con delle scarpe che non siano rasoterra!

Era da molto tempo che non mi concedevo un'uscita mondana,tranne che con Eve.

Quando ero a Los Angeles non avevo una gran vita sociale. Sono sempre stata il tipo di persona a cui piace stare da sola.

Preferivo leggere un bel libro o guardare un film piuttosto che avventurarmi in strade affollate. Forse era per questo che non avevo tanti amici,ma la cosa non mi era mai pesata.

Ho sempre pensato che la gente che non apprezzava il mio carattere chiuso e riservato,probabilmente non mi meritava.

Più che pensare,diciamo che mi era autoconvinta di questo.

Wow,finalmente sei vestita come si deve.” mi disse Eve entusiasta mentre finiva di truccarmi.

Se lo dici tu.” Non ero particolarmente convinta sulla serata.

Non ero dell'umore adatto per sentire le chiacchiere di Jessica e le altre.

Lo facevo solo per Cynthia,ci teneva tanto alla mia presenza. Del resto come darle torto! Non capivo come poteva stare con quelle persone così sciocche e superficiali.

Avanti,un po' di entusiasmo! Non stai mica andando ad un funerale.” continuò trascinandomi verso lo specchio.

Beh che mi dici?”

Sei stata davvero brava,Eve. Quasi non mi riconosco.” risposi stupita.

Lo so,lo so. Sono fenomenale.” e iniziò a ridere e a saltellare per tutta la stanza mentre riordinava i vestiti riponendoli con ordine nell'armadio.

In effetti era stata fantastica. Non mi consideravo brutta,ma non avevo mai avuto molta fiducia nel mio aspetto.

Ho sempre pensato di essere troppo alta,il mio 1.76 cm mi lasciava un po' perplessa.

La mia trasformazione invece avevo reso,fortunatamente,il mio corpo più atletico e armonioso.

Rimasi felicemente sorpresa che la mia sorellina fosse riuscita ad arricciare i miei capelli. Quella donna,quando si metteva in testa qualcosa,non la fermava nessuno!

Mike morirà stasera.” disse facendomi l'occhiolino.

Non dirlo nemmeno per scherzo!”

Non sto scherzando,l'ho visto.” continuò soddisfatta.

No,non me lo dire,ti prego. E io cosa devo fare?” odiavo queste situazioni imbarazzanti.

Non lo so. Se ti piace credo che dovresti accettare la sua corte. E' un po' stupido,ma è un bravo ragazzo.”

Ma a me non piace.” Non riuscivo nemmeno a pensare il contrario.

Lo immaginavo.”

Mentre uscivamo dalla mia stanza, Eve cambiò espressione. Sembrava guardare il nulla ed era perfettamente immobile.

Eve?” la chiamai,ma non rispose.

Si?” disse dopo qualche secondo. Sembrava appena essersi risvegliata da un lungo sonno.

Tutto bene?” le domandai preoccupata.

Si,si certo.” Era tornata normale.

Liz,stai attenta. Evita le cose che non riesci a gestire.”

Cosa?” ero un po' confusa.

Capirai. Ma cerca di seguire il mio consiglio. E' per il tuo bene.”

Non la sopportavo quando faceva così. Sapevo benissimo che aveva visto qualcosa. Perché non dirmelo invece di dire frasi che per me non hanno alcun senso?

Anche se lo desideravo non feci altre domande. Avevo imparato che a volte è meglio tacere.

Cavolo,se non avessi Rose,saresti già mia.” Mi disse Emmet scoppiando a ridere mentre scendevo le scale. La sua compagna di certo non aveva apprezzato la sua battuta e mi fulminò con lo sguardo.

Beh fratellino,potresti farci un pensiero!” continuò rivolgendosi ad Edward.

Non mi ero accorta che ci fosse anche lui. Era appoggiato alla porta della sala con le braccia conserte e mi guardava divertito.

Non è detto che non l'abbia già fatto.” rispose.

Io arrossii per l'imbarazzo,di certo non mi sarei aspettata un commento del genere. Mi infastidii molto la sua presa in giro.

Mmm qui c'è qualcosa che mi nascondete.” continuò Emmet stuzzicando il fratello.

Assolutamente no! Forse questa sera Edward è in vena di scherzare.” Puntualizzai acida. La sua presenza mi metteva a disagio.

Si,sono particolarmente allegro.” Rispose sbuffando e passandosi la mano fra i capelli.

Smisi di respirare per un secondo. Era davvero irresistibile quando faceva così,per un attimo dimenticai addirittura di essere in collera con lui.

Avanti,andiamo. Ti porto io stasera.”. Mi disse prendendo le chiavi della macchina.

Io lo guardai furiosa. Si divertiva troppo a rovinarmi la giornata. Ma perché proprio lui?

Già il mio umore era pessimo,ora con questa fantastica notizia peggiorò ulteriormente.

Infilai il cappotto e uscii dopo aver salutato tutti. Lui era già in macchina ad aspettarmi.

Entrai senza dire una parola,non mi andava di discutere con lui.

Accesi la radio per non far caso alla situazione tesa.

La musica di Chopin iniziò a rilassarmi.

Sei veramente carina stasera.” mi disse mentre continuava a fissare la strada.

Grazie.” risposi arrossendo. Speravo non se ne fosse accorto,ma dal suo sorriso immaginai il contrario.

Dove devo portarti?” Questa volta si girò dalla mia parte. Le luci delle altre macchine riflettevano sulla sua pelle perfetta.

Al negozio dei Newton,poi vado con gli altri.” Impiegai qualche secondo per formulare la frase.

No disse più nulla e proseguì lungo la strada. Quando arrivammo i ragazzi era già tutti lì. Non mi ero accorta di essere in ritardo.

Edward accostò vicino al furgoncino di Mike e scese per aprimi la portiera. Per l'ennesima volta mi colse di sorpresa. Come uscii dalla macchina mi accorsi che ci stavano fissando,soprattutto Jessica e Lauren che iniziarono subito con i commenti.

Stai attenta e divertiti.” mi disse Edward mentre toccò una ciocca dei miei capelli.

Smettila!” gli risposi scostandogli la mano. Odiavo i suoi cambi di umore,mi disorientava.

perché mi respingi sempre? Non è educato!” mi disse in tono ironico.

Senti chi parla.” Mi innervosiva troppo quando mi prendeva in giro.

Io vado.” e mi allontanai da lui.

Chiamami quando devo venirti a riprendere.” e andò via.

Mi diressi verso gli altri incespicando nei miei stessi piedi e mordendomi il labbro inferiore per il nervoso.

Ciao e scusate il ritardo.” dissi salutando tutti.

Tranquilla siamo appena arrivati.” mi rispose Mike sorridendo.

Liz sei bellissima stasera.” commentò Cynthia.

Tutto merito di Eve. Anche tu stai alla grande!”

Era starno vederla fuori da scuola,sembrava molto più grande con il trucco e i tacchi. Indossava un vestitino verde che le faceva risaltare gli occhi.

Grazie!” rispose mostrandomi il vestito.

Beh andiamo?” disse Mike aprendo la portiera dell'auto. Noi ragazze andammo con lui.

   
 
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