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Autore: La Evans    06/01/2010    6 recensioni
Hey ragazzi,rieccomi con una nuova storia,voglio solo annunciare che "fiamma blu" non l'ho lasciata. Beh lasciata la piovosa Forks e venite con me nella soleggiata New York,più precisamente a Manatthan nell'Upper East Site. Qui troviamo la solita Bella,figlia del capo della polizia e ricca. Lei è cintura nera nelle arti marziali e judo,frequenta la Saint Jude School e i suoi migliori amici sono AngelaWeber e il suo fidanzato Ben,Alice e Emmet Cullen. Lei ama i gialli e aiuta molto spesso suo padre con il suo lavoro,tanto che un giorno Charlie le dice di essere il generale della pattuglia dell' F.B.I di Washington. Bella fin da piccola aveva desidersto diventre un agente dell'F.B.I.e proprio quel giorno Charlie le chiede se ne vuole far parte e la nostra beniamina prontamente acetta,qui conosce la sua collea Rosalie e sua futura amica. Bella sarà divisa tra lavoro,scuola e segreti per svelare l'identità di malviventi di una famiglia da noi molto conosciuta... Qui troveremo un Edward un pò diverso da quello che conosciamo,e tra lui e Bella non arà subito tutto rosa e fiorni,ma questo bisogna scoprirlo leggendo... Spero vi piaccia un bacione TanyaCullen.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                 2.Cambiamenti

 

A volte la vita riserva giochi e sorprese strane,che ti sconvolgono la vita e poi quasi non ti permettono più di tornare alla realtà.

Bella era ancora seduta sul divano a metabolizzare le parole che il padre le aveva tirato in faccia,era dura credere a tutto ciò,ma una strana gioia le si stava diffondendo nel petto.

-Tu…tu sei un agente del F.B.I.?-chiese timorosa come se da un momento all’altro qualcuno l’avrebbe riso in faccia per la sua immensa fantasia.

-Si Bella,è quello che sono da molto tempo-rispose serio Charlie,come in attesa di una sua reazione.

-E perché non me l’hai mai detto?- domandò questa volta leggermente arrabbiata Bella.

-Perché mi è proibito parlare di tutto ciò con la mia famiglia,sono immischiato in casi che né tu né nessun altro dovreste sapere,perché facilmente potreste essere vittime dei nostri gesti-.

-E allora perché mi stai dicendo tutto questo?- disse assottigliando gli occhi sospettosa.

-Bella,prima che ti dica il motivo di tutto ciò,voglio parlarti di altre cose. Essere un agente del F.B.I. non è un gioco,non puoi prendere niente con leggerezza,ogni oggetto e ogni parola deve essere espressamente e totalmente programmata,per non rischiare di commettere troppi sbagli o falli. Io sono il generale della pattugli assegnata a New York,poiché è qui e a Washington che succedono sempre i fatti di cui noi ci occupiamo,sono sempre a stretto contatto con il presidente dello Stato e sono stato io a occuparmi degli attacchi alle Torri Gemelle il 21 Settembre del 2001;anche se alcuni punti devono ancora essere chiariti. Essere un agente F.B.I. porta dei sacrifici e soprattutto un sacco di silenzi,la tua famiglia non deve sapere mai delle tue missioni e tanto meno che cosa sei,tranne tua moglie,ma sapendo com’è tua madre ho tenuto all’oscuro di ciò anche lei. Ora la domanda cruciale Bella è semplice e diretta,devi sapere che devi rispondere immediatamente senza ma e senza perché,si o no. Beh,la domanda è vuoi diventare un agente F.B.I. della mia pattuglia? Naturalmente non saremo come padre e figlia,ma agente e generale- le annunciò Charlie con tono solenne.

Bella era scossa,aveva gli occhi spalancati da tutte quelle rivelazioni e nella sua mente si affollavano troppe,tante,domande a cui purtroppo non poteva dare risposte.

Forse era troppo presto per sopportare e aggiudicarsi responsabilità così grandi,ma Bella le sentiva nel sangue,scorrere così veloci come se fossero dei semplici zuccheri. Doveva prendere una decisione e anche in fretta.

-Papà perché mi stai dicendo tutto questo?- domandò lei con tono autoritario e sospettoso,se quelle informazione non potevano essere rivelate a delle persone esterne perché lei ne doveva venire a conoscenza?

-Bella,ti ho detto che non devi chiedermi perché e altro,per ora rispondi,altrimenti non posso dirti di più. Non voglio influenzare le tue decisioni,ma so che questo è il tuo sogno,quello a cui giocavi da bambina e che ora da grande aspiri a diventare,vedo le tue capacità crescere giorno dopo giorno,affinarsi;hai un grande potenziale non sprecarlo- le rispose Charlie,ma lei era sempre più confusa,la risposa era si o no?

-Papà so cosa voglio diventare,anche se tutto ciò mi sembra un sogno,non so cosa dirti,non so cosa aspettarmi,ma so cosa risponderti e la mia risposta è si- affermò infine Bella,sicura di se stessa.

-Bene adesso vestiti,devi semplicemente seguirmi per poter rispondere alle tue domande- detto ciò Charlie prese la sua giacca e si avviò alla porta per accendere la macchina,mentre Bella in fretta e in furia salì le scale per recarsi nella sua camera,indossò le scarpe e si infilò una giacca.

Corse a perdifiato sulle scale e si diresse verso la porta;afferrò la maniglia,ma poi la sua presa diminuì;era quello che voleva? Era questo il suo destino? L’eccitazione che le scorreva nelle vene era una chiara risposta,affermativa.

Aprì con veemenza la porta ed eccitata si diresse verso la macchina del padre,già accesa,salì sul sedile davanti e guardò sorridente il padre,chiaro segno della sua determinazione.

Una grandissima industria dell’Apple le si presentò davanti dopo quasi venti minuti di viaggio.

Bella alzò un sopracciglio dubbiosa:-Cosa ci facciamo alla fabbrica dell’Apple?-.

-Semplice,questo è il quartiere generale dell’ F.B.I.,nascosto sotto l’industria,che d’altronde ci fornisce anche tecnologia di alta generazione,precisa,scattante e addirittura esclusiva solo per noi- rispose Charlie con il suo solito tono pacato.

I due scesero dalla macchina,dopo che Charlie ebbe parcheggiato,e si diressero verso l’entrata della fabbrica.

Le luci erano spenti,ma Charlie camminava sicuro trai i vicoli dell’industria,poiché li conosceva a memoria,fino a quando non arrivarono dinanzi a una grandissima scrivania fatta di acciaio.

Charlie gli si girò attorno e si sedette sulla sedia e rivolse il suo sguardo alla figlia,che lo aveva seguito sempre più stupita e dubbiosa,era una ragazza estremamente curiosa e perspicace e sapeva quanto le costasse restare in silenzio.

-Ora ti mostrerò come si entra nel quartier generale,vedi questo monitor?- disse indicandole il grande monitor dinanzi a lei,acceso – beh questo racchiude tutte le credenziali degli agenti,requisiti e altro per poter riconoscervi e lasciarvi passare,è indistruttibile, e quando si sente in pericolo si difende a dovere- annunciò con tono solenne.

-Questo monitor e capace di fare tutto ciò?- chiese Bella sgranando gli occhi dalla sorpresa.

-Esattamente,per farti riconoscere devi esporre la tua pupilla e lui tramite un raggio infrarossi ti riconosce e se sei registrata ti lascia entrare-.

-Ma io non sono registrata- esclamò Bella,ma prontamente Charlie le rispose:- ho già inserito tutto io deve solo vedere la tua pupilla-.

-Ma come facevi a sapere tutto ciò? Se non avessi accettato?- controbatté  leggermente irritata Bella.

-Ci speravo- rispose con un ghigno Charlie,poi si alzò dalla sedia facendo accomodare Bella,che anche se titubante,obbedì.

Un raggio verde uscito dal monitor si diresse alla sua pupilla e lei sobbalzò dalla sorpresa,il raggio non si percepiva e non dava fastidio.

Poi la voce metallica del computer annunziò:- Registrazione completata,accesso consentito-.

-E adesso che facciamo?- chiese Bella dubbiosa.

-Ci vediamo di sotto- le rispose ridendo Charlie.

All’inizio non capì,ma quando un varco si aprì sotto la sedia facendola cadere insieme alla sedia,gridò dalla sorpresa,ma l’atterraggio non fu per niente cruente. Si ritrovò in una stanza rettangolare completamente bianca,si alzò dalla sedia,che prontamente ritornò su per prendere suo padre che in pochi secondi scese.

-Seguimi- proferì e si fermò dinanzi un muro piastrellato di bianco,posò la mano sulla mattonella centrale,leggermente più sporgente rispetto alle altre e premé facendo scorrere la parete che mostrò un altro corridoio.

Bella seguiva il padre estasiata cogliendo ogni minimo particolare,poi si fermarono dinanzi una porta di acciaio con un grandissimo stemma sopra,cioè quello dell’F.B.I.

Charli posò la mano su un palmare a lato che lo riconobbe e lo lasciò passare.

-Le tue impronte sono già state memorizzate- disse prima di sparire dietro la porta che subito si chiuse.

Dubbiosa posò la sua mano aspettando incerta la risposta,ma il palmare subito la intercettò come agente e lasciò a lei il passaggio.

Dall’altra parte l’attendeva il padre e non solo,centinai di agenti camminavano vestiti tutti di punto,chi dinanzi a computer,monitor e tanta altra tecnologia a lei sconosciuta.

-Buonasera agenti,vi presento ufficialmente la nuova entrata,Isabella Swan,mia figlia- dichiarò a tutti.

La guardavano dubbiosi,chi incantati da tale bellezza così genuina e sorpresi dalla determinazione che sprigionavano i suoi occhi.

Dopo un po’ Charli sussurrò all’orecchio di un agente qualcosa,quest’ultimo annuì e scattò.

Charlie prese a camminare e Bella senza troppo convenevoli seguì il padre scambiandosi di rado dei sorrisi con i suoi nuovi colleghi.

Si ritrovò dopo poco nell’ufficio che suppose fosse di suo padre.

Si accomodarono entrambi su delle grandi sedie ,ma subito entrò una donna,era davvero bellissima,sembrava una dea scesa in terra,dai lunghi capelli dorati e gli occhi color del mare.

-Bella ti presento Rosalie Hale,ha 20 anni e sarà la tua collega e insieme dovrete risolvere il caso che ti proporrò fra poco,così delicato e difficile che da anni ci affligge,perché non riusciamo a trovare i colpevoli,le loro tracce sembrano addirittura introvabili. Rose studia a Hale e ti darà una sistemata,come te è cintura nera di judo e arte marziali- eh si Bella è cintura nera,strano vero? Anche se con il suo equilibrio quasi scadente era la migliore in questo campo.

-Sei d’accordo?- le chiese osservandola.

-Si sono d’accordo- acconsentì Bella guardando il volto sorridente di Rose,sarebbero di sicuro andare d’accordo.

-Rose accomodati pure tu- e mentre la giovane donna si sedeva lui inziò a tirare fuori delle carte.

-Cosa sono queste?- chiese Bella guardandole seriamente,vedendo scritto e disegnato gli spostamenti di denaro,foto di circoli di corse clandestine e di prostitute,droga,profili di uomini tarchiati.

-Bella questi sono documenti estremamente segreti,non ne devi assolutamente parlare con nessuno,solo con la tua collega,me e il vostro beta che incontrerete tra qualche giorno perché in missione. Continuando,queste sono i resoconti di spostamenti di denaro sporco,che riusciamo a intercettare,ma mai a trovare,qui ci sono profili di uomini,capi di tribù che dirigono queste azioni,ma troppo rozzi e poco intelligenti per poter gestire questi traffici che sono mondiali,sappiamo che c’è qualcuno a capo,che si sa nascondere bene e che non lascia nessuna traccia,ma noi ne abbiamo intercettato qualcuno,vediamo questi spostamenti  di denaro che si dirigono proprio in America e precisamente qui a Washington ,poiché tu sei estremamente furba e hai delle doti che possono fruttare molto ho deciso di arruolarti con il consenso di tutti naturalmente. Abbiamo ritrovato anche i luoghi dove si svolgono questi affari e tu dopo che avrai imparato qualcosa dovrai andarci in prima persona,sempre mascherata;accetti tutto questo?—

Bella ci pensò affondo e valutò tutto con estrema razionalità e prese la sua decisione,che sapeva sarebbe stata quella decisiva:-Accetto-.

-Ora ti recherai con Rose a casa e sarà lei a spiegarti alcune cose- detto ciò il padre le strinse la mano e le congedò.

Bella seguì Rose che la condusse fuori il quartiere e precisamente vicino a un a BMW rossa fiammante.

-Wow!- a Bella scappò un esclamazione di stupore vedendo la macchina.

-E’ la tua?- chiese titubante.

-Certo- le rispose raggiante Rose in tutta la sua bellezza.

Salirono sulla macchina e Rose mise in moto ,quando Bella si accorse di aver superato casa sua chiese dubbiosa:- Ma non dovevamo andare a casa mia?-.

-No andiamo al centro commerciale- le rispose raggiante.

-Come? No,io odio lo shopping,e poi perché?-.

-Come odi lo shopping? E poi ti serve una rimodernata,sai devi essere alla moda sei vuoi essere un agente- le disse con un occhiata riflessiva.

-Ufff!-sbuffò sonoramente e poi guardò Rose e insieme scoppiarono a ridere.

-Sei simpatica sai?- affermò Rose sorridendo.

-Oh certo io e la simpatia siamo una sola cosa- rispose sghignazzando.

Arrivarono presto al centro commerciale e Rose la costrinse a comprare scarpe alte,vestitini davvero “ini”,pantaloni attillati,pantaloncini,gonne,camicie e tante magliette.

-I capelli li porterai sempre così boccolosi ma più selvaggi e seducenti,poi naturalmente il trucco- le disse risoluto.

-Oddio no!-esclamò Bella con paura.

Quando uscirono dal centro estetico Bella era estremamente più bella,davvero affascinante,dai lineamenti sempre delicati e soffici.

Durante il viaggio di ritorno parlarono di loro,scoprì che Rosalie era single,stranamente, e che amava fare il suo lavoro e sognava di diventare un avvocato per questo aveva scelto Hale,che poi portava anche il suo stesso cognome.

Rose si mostrò anche lei alquanto scettica quando Bella le disse di non provare momentaneamente interesse per nessun ragazzo.

-Siamo arrivate,ci vediamo domani Bella ,ti passo a prendere io per accompagnarti a scuola e ti vengo a prendere io,se non ti dispiace-.

-Ma certo Rose,non so perché ma già ti considero come una vera amica-.

-Lo stesso vale per me,dopotutto dobbiamo condividere un sacco di missioni insieme- le rispose ridendo.

Dopo essersi salutate Bella ritornò a casa e in poco tempo di addormetò incurante dell’incontro che a breve avrebbe dovuto affrontare.    

Spero vi sia piaciuto,e anche se non è il massimo vorrei sapere un vostro parere per continuare,perché se non piace non continuo.

Un bacione TanyaCullen.

 

  
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