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Autore: cucciola 91    07/01/2010    1 recensioni
Un normale viaggio studio. Milena ha un amico che le vuole bene e la famiglia che la ospita la tratta come una nipote, ma una persona andrà a turbare tutto questo... "..QUEL VIAGGIO CHE AVREBBE CAMBIATO UN Pò DI COSE NELLA MIA VITA! "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap 26 Non mi sentii tanto vuota come in quei cinque mesi. Il mio vuoto poteva essere paragonabile a quella ballerina che si librava in aria e volteggiava come una piuma, come se il suo corpo non fosse che un niente. L’unica cosa che ci distingueva era il dolore al cuore che io provavo per il mio vuoto e poi…la realtà! Il sipario si chiuse ma si riaprì in pochi secondi. Le mie mani cominciarono a picchiarsi forte tra di loro e i miei occhi seguiti dal mio sorriso, si dilatarono. Lo spettacolo fu bellissimo. E dovevo ringraziare lui, il mio ritrovato amico.
" Aspetta un attimo " mi disse bloccandomi appena usciti dal teatro. Mi scrutò un attimo ed io sorrisi. “ Uhm si..direi che ti è piaciuto"
" Ma certo che mi è piaciuto " gli dissi più che contenta " Lo sai che era il mio sogno andare al teatro dell'opera! " gli diedi un piccolo bacio sula guancia per ringraziarlo.
" Ne sono felice…andiamo? "
Mi prese sotto braccio e ci incamminammo verso la macchina. Sentivo il mio cuore rilassato. Riavere Matteo vicino mi elettrizzava e rassicurava allo stesso tempo. Ora avevo di nuovo un vero amico, ora avevo di nuovo qualcuno che veramente mi voleva bene. In quei mesi conobbi tante persone tra cui Massimo, erano buone con me ma delle volte mi sentivo inadeguata, lontanissima dal loro modo di fare e dal loro mondo. Cercai di cambiare per andare avanti, dimenticandomi di tutto e di tutti, ed apparentemente ci riuscii.
Ora stando di nuovo con Matteo capii che recitai solo una parte, che neanche mi calzava bene.  Una volta entrati in macchina mi girai per guardarlo. Si era fidanzato e con Claudia, Rupert stava in Italia, tante cose erano cambiate. Ero gelosa di quei cambiamenti e del tempo perso con Matteo, ma alla fine tutto si può recuperare. Almeno ora so che Matteo per me resterà solo un amico o meglio il fratello che non avevo mai avuto.
Il cellulare squillò. Ed era il suo. Certo che Claudia è assillante! Pensai dato che si erano sentiti non so quante volte in quella sera. Ad ogni intervallo lui la chiamava e durante lo spettacolo si scambiavano qualche messaggino.  Fu molto gentile anche nei miei confronti visto che ogni volta scriveva a Matteo di salutarmi. Ma quando è troppo è troppo pensai un po’ irritata.
" E che diamine! Sembra che tu stia con una mangiatrice di uomini….io che neanche li guardo più e che stavo seriamente pesando alla vita in convento " dissi quelle parole frettolosamente. Incrociai le braccia e sbuffai. Lui distolse gli occhi dal cellulare e mi guardò sgranandoli leggermente.
" Ma che ti prende!? " disse non capendo. Ci rinunciai. Era meglio non discutere, saremo andati a litigare.
" Niente "
Lui scosse la testa e mi guardò per capire. La sua faccia era tutto un punto interrogativo. Alla fine rispose a quel messaggio ed io mi voltai per guardare fuori dal finestrino. Lui partì e non aprii bocca.
" Siamo diventate acide in questi mesi. Povero Massimo! " ironizzò. Sospirai
" Povera me " dissi quasi sussurrando. Massimo era un caro ragazzo. Quella sera mi mandò una miriade di messaggi ed io risposi solo a tre. Non era il mio tipo, decisi di uscirci insieme solo per spezzare la monotonia che cadde disperatamente nella mia vita, ma a quanto pare lui si era preso una vera e propria cotta ed ora non riuscivo più a fargli capire che io non provavo niente, se non un semplice affetto. Lui insisteva con il dire che quel semplice affetto sarebbe diventato un affetto forte e speciale, a lui succedeva così. Sta di fatto che ero sempre controllata e non solo dai suoi amici ma anche da sua sorella: una ragazza di ventiquattro anni la cui vita era un puro divertimento e che era solita apparire, insomma il suo egocentrismo era alle stelle. Tra di noi non ci fu simpatia e lei lo faceva apposta ad opprimermi. Almeno quella sera speravo di non essere pedinata.
" Beh povera te veramente se pensi di andare al convento " disse ridendo Matteo. Voleva farmi ridere o comunque alleggerire un po' quel discorso. Dovevo essere sembrata proprio disperata se non patetica. In fondo quella era una serata tra due vecchi e nuovi amici, quindi non dovevo mettere depressione o assillare con i miei problemi.
" Alla fine se ci pensi diventare suora ha i suoi vantaggi…non devi pensare ad un lavoro, hai cibo.. "
" Oh mio Dio! " mi interruppe lui sconvolto.
" Aspetta fammi finire! Mi hai interrotto sul punto più importante "
" Quale? Il pregare dal mattino presto fino alla sera? "
" Sbagliato " dissi come in un quiz televisivo. Lui mi guardò ed io continuai " Ci sono taaaaanti preti novizi " gli feci l'occhiolino e lui scoppiò a ridere ed io lo imitai.
" Ah ecco mi sembrava… " e rise.
" Ma ti pare! " dissi un po' stizzita e ridendo anch'io.
" Peccatrice "
" Uhm…vediamo…dentro il confessionale? "
" Milena " mi rimproverò lui.
" Che c'è " feci la finta tonta.
" Sei irrecuperabile "
" In qualche modo mi devo pur arrangiare " sbuffai.
" Non oso pensare in questi mesi cosa hai combinato "
" Proprio niente!" dissi ritornando seria " Sono stata calma e tranquilla sia dal punto di vista dell'amore e sia dal punto di vista sessuale "
" E Massimo? Pensavo che… "
" Pensavi male! " lo interruppi ma lui non riprese a parlare, voleva che fossi io a continuare. “ Matt…non potrei mai e poi mai… “ cercai di non avere una faccia ed un tono triste ma non ce la feci. I ricordi facevano male.
" Capisco! Difatti non c’ho creduto " lui mi guardò per un attimo e poi tornò a guardare la strada. Lo vidi con la coda dell'occhio ed era tremendamente dispiaciuto per quella situazione che si era venuta a creare “ Insomma tu…tu sei troppo acida e cruenta per lui, per non dire tutte le altre cose che ti caratterizzano… “ continuò lui ridendo e punzecchiando.
" Acida e cruenta? Ma se io sono un fiore! "
" Che puzza " disse lui scoppiando a ridere per la sua battuta. Cominciai a picchiarlo sulla spalla. E lui continuò a prendermi in giro.
" No anche violenta "
Mi arresi. " Ok basta pretendo le tue scuse " dissi altezzosa.
" Cosa? Mai " sorrise lui.
" Va bene allora non parleremo più " mi voltai verso il finestrino facendo finta di essere offesa.
" Brava " disse sghignazzando.
Chi lo capisce è bravo pensai divertita e, questa volta, non capendo io.

" Siamo arrivati " mi disse lui ad un tratto. Guardai verso il suo finestrino visto che dal mio si vedevano solo case ma lui mi coprì gli occhi. Non riuscivo a capire.
Mi mostrò una benda.
" Ma non dovevamo tornare a casa? " dissi con un po' di timore. Era tardi ed anche se capivo che c'era gente fuori non mi fidavo. E se per scherzare mi ha portato in un night club o in quei posti in cui gli uomini fanno lo streep tease? Pensai
" Dai fidati ho un’altra sorpresa per te " mi fece l’occhiolino.
" Questo lo avevo capito anche da me è che ecco… "
" Era nel programma di questa sera quindi fidati acida "
" Ancora??? E va bene forza mettermi questa benda " gli strappai la benda tra le mani e mi voltai verso il mio finestrino che mi faceva vedere sempre e solo case. Ero pronta, prontissima. Se fossero stati uomini mi sarei rifatta gli occhi se fossero state donne..beh…mi sarei divertita a giudicarle e a minacciare  Matteo di dirlo a Claudia, e a prenderlo in giro se avesse accennato anche solo con lo sguardo qualcosa. Mi bendò e scese dalla macchina, per un attimo sentii caos. Mi fece scendere piano avendo i tacchi. Sentivo persone parlare, soprattutto ragazze: alcune strillavano o esclamavano ' che bello! '
Bene mi goderò uno strepp tease! Pensai ridendo fra me e me. Lui mi condusse piano piano e mi tappò le orecchie. Quel gesto lo trovai incomprensibile e quando provai a parlare lui mi sussurrò all'orecchio ‘ silenzio ‘
Sentivo poco e niente. Mi pareva di udire frasi del tipo ' che muscoli! ' oppure ' se me lo ritrovo davanti ' oppure ' speriamo che quando escano…' o anche ' lo vorrei baciare… '
Chissà come devono essere questi uomini 
Il mio pensiero si immergeva nella curiosità.
Ad un certo punto Matteo premette di più sulle mie orecchie e non fui io ad urlare, stufa e in ansia per quello che dovevo vedere, ma i miei timpani.  Mi fece salire due o tre scalini prendendomi per la vita. Parlò ma non capii cosa disse e soprattutto non sapevo se era rivolto a me visto che si era fermato. Ma appena mi fece camminare intuii che non stava parlando con me. Piano piano le voci si affievolirono fino a scomparire. Capii che ero dentro.
" Posso finalmente vedere ora? " azzardai a dire.
" No ancora no " tolse le sue mani dalle orecchie ed era particolarmente serio.
Mi fece camminare ancora un pò, cercai con le orecchie di nuovo libere di cogliere qualsiasi rumore che mi avrebbe fatto capire qualcosa. Ma niente. Percepii solo di camminare su di un tappeto.
Ad un tratto risentii delle voci avvinarsi, una sorta di brusio. Non c'erano ragazze che urlavano. Sentivo voci maschili e femminili, tutto un parlare. Mi bloccò.
" Milena…togliti la benda solo dopo aver contato fino a dieci da…ora "
Non riuscivo a capire. Sicuramente stavo facendo la figura della stupida. Iniziai a contare mentalmente.
1…2…3…4…5…6…7…8…9…10…




Ciao a tutte^^ e bene siamo entrate nel 2010 ed ecco un nuovo capitolo =)
( e ne ho già pronto un altro )
Spero che abbiate trascorso bene le vacanze...purtroppo la scuola è di nuovo iniziata :(
Comunque che dire...il capitolo non è tanto lungo e il nostro amato Robert qui non compare...pazienza!
Il punto di vista è tutto di Milena. Qui si capisce meglio quello che prova, quello che
ha fatto in quei mesi, il cambiamento (apparente) del suo carattere.
Come sempre spero che vi sia piaciuto, se è così la montagna ha ispirato bene XD
un bacione grande grande a tutte <3


  
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