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Autore: Logan88    07/01/2010    7 recensioni
Cosa sarebbe successo se, oltre al potere conferitogli da Kyubi, Naruto fosse stato l'erede del clan più potente della storia ninja? E se da questo clan avesse ereditato il più grande potere di tutti i tempi? Ecco a voi la storia di Naruto dopo la terza prova dell'esame di selezione dei Chuunin. Azione, Avventura e Romanticismo si mescoleranno dando vita a una storia che spero vi appassionerà tanto quanto ha fatto con me mentre la scrivevo.
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Pain | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Disclaimer: Non possiedo alcun personaggio menzionato in questa fan fiction. Ogni persona, luogo e ambientazione appartengono alla mente di Masashi Kishimoto e questa storia è nata per il semplice scopo di far divertire e fantasticare l’autore e colore che la leggeranno. Non è stata scritta per scopi di lucro e ne è vietato il plagio.

 

CAPITOLO 1: UN NUOVO POTERE

 

Era fatta. Era riuscito ad accedere alla fase finale del torneo di selezione dei Chuunin di quest’anno. Certo, c’erano parecchi avversari  temibili da affrontare per poter arrivare in finale, ma la cosa non lo spaventava minimamente. Se voleva esaudire il suo sogno di diventare Hokage del suo villaggio, quello sarebbe stato solo il primo di una serie di fondamentali passi che avrebbe dovuto intraprendere durante la sua carriera ninja.

La soddisfazione più grande l’avrebbe comunque avuta al primo round, quando si sarebbe scontrato contro quel maledetto di Neji Hyuga. Il primo scontro della fase finale del torneo lo vedeva infatti contro il genio della casata cadetta del più potente clan di Konoha. Non gli era mai piaciuto, nemmeno all’accademia, con quel suo essere fatalista. Ma quando durante le eliminatorie aveva quasi ucciso la sua amica Hinata, si era ripromesso di fargliela pagare. Non sapeva il perché ma quella ragazzina dai candidi occhi bianchi si era sempre dimostrata gentile con lui fin dai tempi dell’accademia, andando contro la corrente degli altri bambini che lo evitavano e degli adulti che lo chiamavano mostro. Lei era sempre così timida, specialmente con lui , tant’è vero che quando lui la salutava lei arrossiva e balbettava, talvolta addirittura sveniva. Ma durante l’esame ebbe modo di apprezzarla ancora di più. Non solo gli aveva dato la disponibilità del suo aiuto durante la prova scritta ma, dopo lo scontro con Kiba, si offrì di curarlo con una speciale crema guarente. Arrossì a quel pensiero. Non si era mai veramente reso conto di quanto Hinata fosse carina e gentile con lui. Nessun altro si era mai comportato così, tanto meno una ragazza. Poi quel Neji aveva osato farle del male. Non gli bastava l’averla umiliata e battuta, no, doveva per forza farla soffrire. Se non fossero intervenuti i maestri probabilmente l’avrebbe uccisa. Gliel’avrebbe fatta pagare.

 

 “Maledetto! La pagherai!” sibilò a denti stretti

“Di chi stai parlando Naruto?”

 

A parlare era stato il suo nuovo sensei, Jiraiya, l’eremita dei rospi, uno dei tre ninja leggendari allievi del sandaime Hokage. C’è chi addirittura lo credesse più forte dell’Hokage in persona. Naruto , in effetti, dovette a credere a quelle voci. Il cinquantenne davanti a lui era veramente chi diceva di essere. Gli aveva già insegnato svariate tecniche potenti, prima fra tutte la tecnica del richiamo, mediante la quale aveva firmato il patto con i rospi, divenendo così suo discepolo a tutti gli effetti. Ai suoi occhi però, a causa dei suoi comportamenti discutibilmente etici rimaneva lo stesso un vecchio pervertito sessuale

 

“Stavo pensando al primo scontro del torneo, Ero-sennin” rispose il biondo al suo sensei. Jiraiya lo guardò male. Solo perché lo aveva conosciuto durante una di quelle attività che lui sosteneva essere fondamentali per le ispirazioni dei suoi libri, non lo autorizzava a chiamarlo con quell’epiteto così offensivo “Ti ho detto mille volte di non chiamarmi così! Per te sono Jiraya-sensei!”

 “Quanto la fai lunga. Finchè ti divertirai a spiare le donne mentre fanno il bagno alle terme, come un pervertito, per me resterai sempre Ero-sennin” fece Naruto esibendo uno dei suoi migliori sorrisi.

Jiraiya arrossì “Cough Cough… emh… io non spio le donne come un pervertito… prendo solo spunto  per i miei prossimi libri” si giustificò questo

 

Il maestro Jiraya era infatti l’autore della famosa serie della “Sagra della Pomiciata”, una serie di libri per adulti che leggeva sempre il maestro Kakashi.

“Considerato che sono libri sconci non fa molta differenza, non trovi?” rispose il biondo cogliendo in fallo il suo sensei.

Jiraiya fece orecchie da mercante, decidendo di cambiare argomento “Comunque, come mai ce l’hai così tanto con quel Hyuga? Non mi pare che ti abbia mai considerato più di tanto.”

Naruto tornò a farsi serio “Infatti a me non hai mai fatto niente. Ma non posso perdonarlo per quello che ha fatto alla mia amica Hinata.”

“E chi sarebbe questa Hinata? La tua fidanzata?”

Naruto a quelle parole per poco non morì soffocato. Rosso in faccia come non mai, sbraitò “Ma che cavolo dici ero-sennin!!! Hinata è solo una mia amica!”

“E allora come mai ti sta tanto a cuore questa faccenda?”

“Non lo so in effetti. Quando l’ho vista in quello stato dopo lo scontro con Neji non ci ho più visto dalla rabbia. Volevo soltanto fare qualcosa per lei. Proteggerla e starle vicino. Lei tra l’altro è sempre stata molto gentile con me fin da quando eravamo bambini anche se quando mi vedeva arrossiva e balbettava sempre”

Jiraiya sorrise “Ho capito. Allora farai bene a impegnarti seriamente se vuoi vendicarla!” ‘povero Naruto, non ti sei ancora accorto di provare qualcosa per lei e che, a quanto sembra, vieni anche ricambiato’

 “Puoi dirlo forte sensei.” Replicò il ragazzo con tutta la determinazione di cui era provvisto.

 

Jiraiya stimava molto quel ragazzino pieno di brio. Pochi sapevano che dietro quel ragazzino si nascondeva un potere che andava oltre ogni comprensione umana. E non si riferiva certo alla bestia che il suo discepolo aveva sigillato dentro il suo corpo. Ovvio, il potere di Kyubi era qualcosa di inimmaginabile, difficilmente domabile, ma Naruto poteva farlo grazie alla sua abilità innata. Prima o poi l’avrebbe sviluppata, l’abilità ereditata da  sua madre, il doujutsu più potente di tutti, l’arte oculare leggendaria, il temutissimo Rinnegan. Jiraya comprese il perché del gesto di Minato nel rinchiudere quel demone all’interno del suo unico figlio. Sapeva che Naruto avrebbe ereditato il potere di Kushina e grazie a quello avrebbe potuto controllare la volpe a nove code, diventando così un eroe. O almeno questo è quello che si augurava. Non voleva nemmeno pensare a quello che sarebbe potuto accadere se Naruto avesse avuto il carattere del suo amico e compagno, Sasuke. Dentro di se sapeva  che il piccolo rampollo degli Uchiha avrebbe causato problemi. Guardando Naruto però si convinse sempre di più che lo Yondaime aveva avuto ragione su ogni punto. Ora bisognava solo attendere che il ragazzo risvegliasse quello straordinario potere.

Naruto, d’altro canto, sentiva ormai che di quel bizzarro vecchietto si poteva fidare. Non sapeva il perché ma era sicuro che non lo avrebbe mai abbandonato. Si sentiva bene con lui e non voleva avere segreti. Decise perciò che era arrivato il momento di confidarsi con lui, di parlargli di quel suo segreto, di quel potere che aveva risvegliato durante lo scontro con Orochimaru nella Foresta della Morte. Forse l’ Ero-sennin avrebbe potuto spiegargli che cosa fossero quegli strani occhi.

 

 “Sensei!” chiamò Naruto risvegliando il maestro dai suoi pensieri

“Dimmi ragazzo” fece questo rivolgendogli uno sguardo incuriosito. Aveva infatti notato una sottile vena di preoccupazione nella voce del ragazzo

Naruto lo guardò titubante, ancora indeciso se rivelargli o meno il suo segreto. Il sannin però conosceva già il suo stato di Jinchuruki del Kyubi e questo non lo aveva minimamente allontanato da lui, anzi, lo aveva anche aiutato spiegandogli come attingere al chakra demoniaco della volpe, permettendogli così di evocare il re dei rospi. Abbandonando così gli ultimi dubbi, si decise finalmente a parlare “Se ti dico un segreto che mi preoccupa, mi prometti che non lo svelerai a nessuno e che mi aiuterai?”

Questa volta la vena di preoccupazione era tutt’altro che sottile, pensò Jiraiya. Il ragazzo era davvero preoccupato e la cosa doveva essere seria se era in grado di preoccupare uno come Naruto. Corrugando la fronte quindi rispose “Beh, se posso aiutarti certo. Dimmi pure”

“Ecco… sai che durante la seconda prova dell’esame, io e il mio gruppo siamo stati attaccati?”

 

Jiraiya si fece serio. Sapeva dell’attacco del suo ex-compagno, ora traditore, Orochimaru. Sapeva anche che l’obiettivo del sannin fosse lo Sharingan del giovane Uchiha in quanto considerava quella come l’arte oculare più potente. Voleva metterci sopra le sue luride mani e così immise in Sasuke il suo personale segno maledetto. Chissà cosa sarebbe accaduto se avesse scoperto che Naruto era un potenziale portatore del Rinnegan. Non voleva nemmeno pensarci.

 

“Ho avuto paura. Quel mostro stava per uccidere Sasuke e Sakura e mentre cercavo di aiutarli mi ha impresso il sigillo pentastico. Dopodiché ho sentito uno strano dolore agli occhi e sono svenuto.”

Il sannin  si irrigidì. Possibile che avesse già liberato il doujutsu? Ma proprio davanti a quella vecchia serpe doveva farlo?

Naruto continuò  “Quando mi sono risvegliato sia Sakura che Sasuke erano svenuti vicino a me. Sasuke aveva la febbre  e così sono andato al fiume per raccogliere un po’ d’acqua ma… quando mi sono specchiato nell’acqua il mio riflesso era strano. I miei occhi erano strani, erano grigi con dei cerchi in mezzo” finendo la frase con un moto di paura nella voce

 

Jiraiya non ebbe più dubbi. Il ragazzo l’aveva risvegliato. Possibile che fosse già in grado di svilupparlo a quest’età. Ma ancora peggio, possibile che Orochimaru ne fosse venuto a conoscenza? Sudando freddo, e evitando di barcollare dopo aver appreso la recente notizia, si sedette su di un masso per fare mente locale.

I battiti del cuore di Naruto aumentarono rapidamente di frequenza e intensità. Vedendo la reazione del maestro, i dubbi sull’aver fatto la cosa giusta lo tartassarono nuovamente. Non avrebbe sopportato che dopo questa notizia, il suo maestro iniziasse a ripudiarlo come il resto della popolazione del villaggio. non ora che pensava di aver finalmente trovato qualcuno che lo capisse e lo aiutasse. Dopo qualche istante che pareva ore, Jiraiya finalmente parlò “Dimmi Naruto, per caso Orochimaru ti ha visto quegli occhi?”

Sperando che fosse questa la principale preoccupazione del sannin, e contento di poterla dissipare, Naruto si tranquillizzò un po’ e rispose “Non credo perché prima di svenire non li avevo, sono sicuro altrimenti Sasuke me lo avrebbe detto”

Jiraiya si concesse un lungo sospiro di sollievo e un sorriso liberatorio gli si dipinse in volto “Me lo auguro. Sarebbe un guaio se Orochimaru ne venisse a conoscenza”

Anche Naruto sorrise, contento il suo maestro non ce l’avesse con lui. Subito però il sorriso gli sparì, cogliendo il senso di quell’affermazione, lasciando il posto ad un’espressione di curiosità mista a stupore “Aspetta un attimo. Questo significa che sai che cosa sono quegli occhi?”

Jiraiya lo guardò “Si Naruto lo so. Ma prima di spiegartelo, saresti in grado di farmeli vedere?” chiese il sannin

 

Alla richeista del maestro,Naruto si concentrò immettendo il chakra negli occhi, li chiuse e quando li riaprì questi erano diventati grigi con delle iridi circolari concentriche.

Jiraiya sussultò. Sebbene non fosse la prima volta che si trovava davanti quel terrificante doujutsu, faceva ancora fatica a rimanere tranquillo quando ci si trovava davanti. Quegli occhi avevano anche il potere di mettere in soggezione chiunque li guardasse, lui incluso. “Impressionante” la sua voce non nascondeva un misto di stupore e orgoglio “chi altri sa di questa tua abilità?”

Naruto assunse un’espressine pensierosa, nel tentativo di ricordare se ci fosse stato qualcun altro nei paraggi nel momento in cui li aveva attivi. Non ricordando alcun essere umano nei paraggi di quel fiume, scosse la testa vigorosamente “Nessuno a parte te. Non l’ho detto nemmeno al mio team e al maestro Kakashi. La gente aveva già paura di me per via di Kyubi. Ora che sono riuscito ad acquistare un po’ della fiducia degli altri non voglio che mi riconsiderino nuovamente un diverso. Però è bizzarro quando li attivo mi sento stranamente più forte. Puoi spiegarmi che cosa sono?”

Jiraiya sorrise, guardandolo in modo paterno. Quante deve averne passate quel povero ragazzo per via delle menti ignoranti degli abitanti del villaggio. Tutti ad accusarlo per  qualcosa che lui non aveva voluto, costringendolo ad una vita isolata. Quando il suo maestro aveva impartito l’ordine di non rivelare mai a Naruto la sua identità di Jinchuruki, probabilmente non pensava che gli abitanti di Konoha lo avrebbero maltrattato considerandolo direttamente implicato nel disastro avvenuto dodici anni fa. Era ora che lui sapesse tutta la verità

 “Vieni con me ragazzo. È ora che noi due parliamo un po’…”

 

 

 

NdA

Salve a tutti. So che probabilmente vi starete chiedendo “Cos’è questa roba?” e io vi rispondo “Non lo so!”. Ovviamente scherzo. Questa storia l’ho partorita circa un anno fa pubblicandola su un altro sito di FF che molti di voi conoscono, ma che per evitare di fare pubblicità non citerò, e che forse alcuni avranno già letto. È rimasta incompiuta dopo aver scritto numerosi capitoli ma finita la crisi di ispirazione ho deciso di riprenderla e pubblicarla su questo sito, modificandola e migliorandola e, vi assicuro, con tutta l’intenzione di portarla a termine.

Parlando della trama in se, so bene che Naruto con il Rinnegan sembrerebbe potenzialmente ridicola, ma l’idea che ebbe Yameta62 mi era piaciuta molto e così ho deciso di scriverne una tutta mia. Spero che il primo capito vi sia piaciuto e, in attesa del prossimo che non tarderà ad arrivare, spero inoltre che abbiate voglia di scribacchiare qualche parola nell’angolo delle recensioni.

Di cosa vorrà parlare Jiraiya a Naruto? Lo saprete solo nel prossimo capitolo J Saluti

  
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