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Autore: smary    07/01/2010    2 recensioni
Sono qui, di fronte a questo stupido bamboccio che crede di aver capito tutto dalla vita. Povero illuso. Te la sei presa con la persona sbagliata... Sto finalmente per diventare ciò che desidero con tutto me stesso fin da quando sono nato: arte. Cosa vuoi che mi interessi di te, moccioso?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Deidara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction mi è venuta in mente la notte scorsa, in un momento di grande ispirazione! Eh sì, le idee migliori vengono quando si dovrebbe dormire!
Allora, questa one shot si basa sui pensieri di Deidara pochi minuti prima della sua morte: di fronte a sè ha Sasuke, ma nella sua mente vengono a galla dei ricordi sul suo compagno di sempre.
Questo è il motivo per cui è morto senza rimpianti. Tranne uno. Tobi.
Spero sinceramente che il lavoro vi piaccia!    Smary

Ricordo che questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Masashi Kishimoto; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

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OCCHI, MANI, CAPELLI


Sono qui, di fronte a questo stupido bamboccio che crede di aver capito tutto dalla vita.
Povero illuso. Te la sei presa con la persona sbagliata...
Sto finalmente per diventare ciò che desidero con tutto me stesso fin da quando sono nato: arte. Cosa vuoi che mi interessi di te, moccioso?
Sto per diventare arte. Questo è tutto ciò che voglio.

Non credo che siano esistite molte persone che abbiano pensato che il momento più bello della loro vita sia stato quello della fine della loro esistenza.
Ma io sono sempre stato una persona trasgressiva.
Cos'ho da perdere lasciandomi tutto alle spalle?

A dir la verità, mi si stringe un po' il cuore pensando a Tobi.
Quel pazzo che mi faceva andare fuori di testa ogni minuto di ogni secondo, quel ragazzo COSI' petulante, spesso insopportabile, così... Tobi.
Mi ricordo ancora di quella volta che tu iniziasti a chiamarmi senpai.
Già... Ai tempi io per te ero semplicemente Deidara-kun.
Fin troppo confidenziale.
Sei stato l'unico nella mia vita a pormi questa domanda, che nemmeno Sasori mi aveva mai fatto:


 - Deidara-kun, perchè non fai altro che pensare alla tua arte?
- Perchè è il mio sogno. Poter diventare ciò in cui ho sempre creduto.
- Ah. E a cosa servono i sogni?
- A dare un senso alla vita, immagino. Tu non hai mai avuto un sogno?
- Sì. Ma non ci pensavo così tanto.
- Non è questo l'importante. L'importante è avere un obbiettivo, una meta. E' questo che ci rende delle persone.
- In che senso, Deidara-kun?
- Hai mai visto una persona cieca, Tobi? Immagino di sì. O senza mani? Ne avrai sentito parlare. Anche se hanno gravissimi problemi, rimangono delle persone come lo sono tutte le altre. Ma qualcuno senza sogni, che vive senza emozioni, quello non è un uomo. Quello è un robot, un automa, come preferisci.
Non importa se non hai occhi, mani, capelli. Quello che conta per davvero è una ragione di vita. Che per me si riassume nella mia idea personale di arte. E io sono felice di sapere che vivo per qualcosa. Capito, adesso?
- Sì! Una vera lezione di vita! D'ora in poi per me sarai Deidara senpai!


Mi mancherai... Per una volta posso dirlo, non sei sempre stato una palla al piede.
Ma io adesso voglio toccare con mano il mio sogno, diventarlo io stesso.
- Perdonami Tobi.

Per una volta potrai dire davvero che sono il tuo senpai, perchè io stesso mantengo fede a ciò che dico. Come un vero maestro.
Rinuncerò a occhi, mani, capelli per realizzare il mio sogno... Quel sogno che mi renderà un uomo vero.
Perchè l'arte è esplosione.
   
 
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