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Autore: Dors    02/07/2005    0 recensioni
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Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Shaina scivolò agile dietro un carro, non un rumore, i cavalli non si impennarono neanche l'avevano notata. Tese un orecchio ma sentiva solo
i rumori della festa in lontananza, il vento pungente non portava altri suoni.
La donna si spostò con una capriola dietro il muro della prigione ben attenta a non passare davanti alle finestre sbarrate, strisciò fino
l'angolo e si sporse per dare un'occhiata fugace al portone principale. "Solo due guardie, ottimo". I soldati parlavano a bassa voce fra di
loro, non si erano accorti di nulla. Ian le fece un segno con la mano dall'altro lato della strada mostrando la sua fionda pronta. Dovevano
agire in sincronia, un centro perfetto alla testa.
Shaina caricò e mirò alla nuca di quello più vicino a lei sporgendosi in avanti sperando che il buio fosse tale da nasconderla. Tirò, la
pietrà tramortì la guardia un attimo prima che quella di Ian colpisse l'altra.I due caddero a terra senso un lamento, il terriccio morbido
attutì il tonfo.
Ian e Shaina arrivarono davanti al portone e si scambiarono un'occhiata; l'attacco doveva essere breve e silenzioso, nessuna delle guardie
presenti doveva dare l'allarme. Ian fece un segno di assenzo con la testa : era pronto. Spalancarono il portone e fece irruzione.
Davanti a loro si trovarono tutta la guarnigione con le lance puntate verso di loro come se li stessero aspettando, li accolsero con un ghigno
prima che Shania potesse reagire sentì un colpo alla testa e cadde svenuta a terra.

Ian si svegliò per primo trovandosi a pochi centimetri dalla faccia di Shaina, la chiamò sottovoce.

-Shaina, Shaina. Svegliati dai.-

-Ian ma cosa? levati subito! Mi stai addosso!-

-Temo che non sia possibile-

I due erano legati fra di loro per il busto, per i polsi dietro la schiena dell'altro e le caviglie;i corpi costretti a stare appiccicati dai
nodi troppo stretti.

-Ma perchè diavolo ci hanno legati così?!-

-Forse credevano di essere spiritosi-

-Ian. Ci hanno preso, catturato. Ci torturerannò e poi ci ucciderannò. Come puoi scherzare in un momento del genere?-

-Mi sono gia ritrovato in situazioni simili a questa e sono ancora qui come vedi?-

-Ancora non riesco a capire come abbiano fatto a...-

-Ci stavano aspettando. Li abbiamo sottovalutati, sospettavano qualcosa-

-Forse Yliash ha parlato-

-Sarebbe morto piuttosto!-

Shaina sospirò poi si portò sopra Ian ribaltando le loro posizioni.

-Eccitata? Non siamo mai stati così vicini-

-Piantala, sto cercando di liberarmi perchè non fai qualcosa?-

-Un paio di cosette in mente c'è le avrei ma se ti riferisci a sciogliere i nodi sono un pò impossibilitato-

-Ho un coltello, puoi usarlo,no? vedi se riesci a prenderlo-

Shaina sentì la mano di Ian tastarle il sedere. -Razza di maniaco smettila subito!-fece lei trasalendo e dimenandosi come per cercare di colpirlo.

-Calmati sto solo cercando il coltello!-

-Ma chi ti ha detto che sta li? L'ho appeso al collo-

Ian vide la catenina argentata, si sporse per prenderla con la bocca, si fermò un secondo con le labbra poggiate sul collo di Shaina, prese la
catenina fra i denti e con uno strattone la staccò. Il coltello colpì terra con un rumore metallico.
-Muoviti a prenderlo-
Ian cercò di afferrare con una mano il pugnale mentre faceva sforzi spasmodici per non sfiorare le labbra di Shaina e di autocontrollarsi.
-Preso-
Taglio con un colpo netto benchè i suoi movimenti fossero limitati le corde che gli legavano i polsi, poi le altre. Una volta libera Shaina
si allontanò velocemente da lui e cominciò a guardarsi nervosamete intorno in cerca di una possibile via d'uscita, ma l' angusta cella sembrava
sigillata : la porta era in legno massiccio, non c'era una sola crepa nelle mura che si aprivano solo in una minuscola finestra in alto,unica fonte di
luce. Si alzò in punta di piedi per guardare oltre l'apertura : era quasi l'alba, erano rimasti svenuti per parecchie ore.

-Dopo esserti liberato dalle corde, Ian, cosa fai di solito per scappare-

-Faccio finta di vedere un qualche essere mostruoso, le guardie arrivano a vedere che succede io le tramortisco appena entrano, prendo le loro spade
e mi faccio stada uccidendo tutti quelli che incontro. A volte non è necessario fingere di vedere qualcosa per far venire le guardie basta un pò di
tempismo. Funziona solo con gli imbecilli però-

Le guardie di Atraka non lo sono-obiettò lei con un sospiro. I primi raggi di luce attraversarono la stanza illuminando il suo viso, Ian rimase come
incantato a guardarla perdendosi nel riflesso dei suoi occhi, le si avvicinò fino a sentire il battito del suo cuore che accellerava.
La porta si spalancò allora; entrarono tre soldati non propio lucidi ma pericolosamente armati.

-Tenetemi a bada quello, voglio divertirmi un pò con la donna-ordinò uno ridendo.Gli altri due tennero fermo Ian puntandogli le spade alla gola.

-Fermò Ian, e tutto sotto controllo. Lascia fare a me-sillabò Shaina in tono allusivo, lui aveva capito cosa intendesse dire ma ifficilmente sarebbe rimasto
passivo senza reagire.
L'uomo la afferrò per le spalle e la buttò violentemente a terra, e la bloccò con un piede. Ian si morse un labbro" Non reagire. E' l'ultima occasione che avete
per fuggire."si ordinò. Il soldato cominciò a baciare selvaggiamente il collo di Shaina stringendole il seno fra le mani, gli altri due presero a ridere dando le
spalle a Ian. Lui ne approfittò per strappare la spada a quello più vicino e con un veloce fendente tagliò la gola ai due.
L'altro soldato lo ignorò completamente mentre lottava per aprire le gambe di Shaina, la donna liberò una mano gli tirò un pugno nello stomaco con forza.
Si rialzò dando un calcio alla guardia dolorante a terra-Riferisci al governatore. Questo è quello che succede se catturate uno di noi!-
Presero il mazzo di chiavi e lasciarono in fretta la cella per cercare quella di Yliash.
- Saranno centinaia! E non sappiamo in quale sia!-

-E allora apriamole tutte. Non me ne vado finchè non lo troviamo-

Altri quattro soldati cominciavano ad arrivare dalle scale. Shaina si parò di fronte loro-Cerca Yliash qui me la cavo da sola!-urlò a Ian.
Lui aveva cominciato a liberare i prigionieri che si univano di volta in volta a Shaina gettandosi a mani nude sul loro nemico che cresceva sempre di numero, poi
trovo la cella dell'amico.
-Ian che ci fai qui?!-

-Muoviti. Shaina andiamo!-

I prigionieri scapparono dalle scale all'altra estemità del corridoio incontrastati, aprirono il portone e si riversarono in strada scappando dalla pioggia di frecce
che li inseguiva.
Un dardo trapasso la gamba di Shaina che cadde pesantemente sulle ginocchia.Ormmai era fuori tirò ma i soldati stavano per raggiungerla.
Ian si fermò per aiutarla ad alzarsi ma lei lo respinse -Vai Ian! Ti rallenterei soltanto!-

-No-

-Almeno voi due scappate! Muoviti!-gli urlò-Ian è un'ordine!-
Ian si allontanò di corsa riluttante mentre i soldati la accerchiavano.
Lui e Yliash riuscirono a nascondersi nella boscaglia e a raggiungere Gloin e Quen.

-Io torno lì-sbottò Ian

-Ricorda la prima regola, un compagno ferito è un compagno morto. E i cadaveri non si recuperano se questo può comportare altre perdite-gli ricordò Quen-Solo un uomo
contro duecento non può nulla!-

-Siamo tornati a salvare Yliash non possiamo abbandonarla-

-Era diverso, lui non era ferito non stava per essere ucciso e soprattutto era un'impresa fattibile!-

-Anche questa lo è, possiamo terrorizzare la folla!-

-Con i maghi che circolano la in mezzo un'altra illusione non servirebbe la dissolverebberò in un batterd'occhio-intervenne Gloin.

-Come puoi dissolvere dei... lebbrosi?- fece Ian con un largo sorriso.



Trascinarono sul patibolo al centro della piazza Shaina, alcuni cominciaronò a lanciarle sassi e frutti marci deridendola. Un uomo dall'aria autoritaria chiese silenzio.

-Cittadini di Atakra. Questa donna è rea della colpa di aver tentato si sovvertire il governo e l'ordine. Sarà quindi giustiziata sotto i vostri occhi perchè OGNUNO DI VOI
veda quello che succede a chi si mette contro il nostro governatore!-
La folla lo acclamò entusiasta e lui continuò- Se qualcuno di voi ha qualche obiezione parli!-Questa volta calò il silenzio nessuno voleva rischiare in prima persona per
salvare la vita di una sconosciuta.
Shaina fece una smorfia di dolore cercando di rialzarsi ma la gamba cedette di nuovo.
Un soldato le si avvicinò e alzò la spada sulla sua gola. Porto indietro il bracciò.- Preferisco morire piuttosto che servire la vostra dittatura!-urlò Shaina decisa a
rendere memorabile la sua morte - Ci saremo sempre.Verremo alle vostre case e vi urleremo il vostro crimine. E rapiremo i vostri figli perchè non diventino come voi!
Non riuscirete ad uccidere i nostri ideali ne la nostra libertà!-
Il silenzio fu rotto da un mormorio imbarazzato. Poi la gente si divise in due lasciando un corridoio che fu attraversato da tre lebbrosi zoppicanti, molti scapparono
per paura del contagio gli altri si tennerò a distanza. Shaina chiuse gli occhi aspettando che la spada le mozzasse la testa, ma il colpo non arrivò : anche il suo boia
aveva pensato bene di allontanarsi dai tre portatori di morte.
L'uomo autoritario parlò- Voi tre non potete entrare in città! Diffonderete la malattia così-disse con voce stridula.
Shaina prese un spada abbandonata e la puntò contro di lui- Allontanati !-
Uno dei lebbrosi corse verso di lei e la prese in braccio.
-Perchè sei tornato Ian? Ti rendi conto di cosa hai rischiato?-lo sgridò la donna.

-Ci tengo a te, ne valeva la pena-br>
-Devi mettere da parte le motivazioni personali quando...-

-Perchè non andiamo altrove a discutere, qui quelli non troppo idioti stanno tornando!-

-Aspetta. Ehi gente! Per quanto ancora sopporterete che questo governatore vi tolga il pane per vivere nel lusso, che vi tolga il diritto ad avere un istruzione, a pensare
con la propia testa?! Vi è stato tolto tutto, anche i figli che ora militano nel suo esercito! Ma c'è qualcosa che non vi sarà tolta mai! I vostri ideali, il vostro pensiero!
Difendetelo con i denti perchè e questo che ci rende uomini e donne liberi, anche se dietro le sbarre di una prigione o all'interno delle mura di questa città!Voi siete liberi!
E allora chiedetevi se volete essere sottomessi dal vostro governatore, lui è servitore del popolo non il contrario!-

Molti cominciavano ad interessarsi al suo discorso e rispondevano con cenni d'assenzo.

-Riacquistate la vostra dignità e dimostrate che valete come un qualsiasi altro nobile se non di più!-concluse Shaina.

-E ora se permettete noi togliamo il disturbo! Ma prima...-disse Ian prima di togliersi il cappuccio da lebbroso e chinarsi a baciare la donna che reggeva fra le braccia.

Si staccò solo quando senti un rumore di cavalli al galoppo : Yliash aveva portato a domicilio la loro via di fuga.

-Ti porto io bellezza-fece Ian aiutandola a salire su un cavallo e poi montando dietro di lei.
I cinque ribelli fuggirono lasciando i soldati nelle mani di una folla molto arrabbiata.
  
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