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Autore: Nonna Minerva    09/01/2010    16 recensioni
Era uscito dalla sua vita per permetterle di essere di nuovo libera, ma non sapeva che il cuore è molto più forte della memoria. Quando lei lo rivede per la prima volta, i suoi occhi non si ricordano di lui, ma il suo cuore sì. Avrebbe potuto scegliere chiunque, ma sceglie lui, di nuovo. Perché non può essere altrimenti, perché il cuore non dimentica, e i loro sono legati da qualcosa che prescinde il tempo e la comprensione, perché non possono sfuggire a ciò che il destino ha scelto per loro e perché è proprio questo che loro sono: destinati.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cap

 

No, non state avendo un’allucinazione, non è un abbaglio, un sogno o quant’altro... sono proprio io, e questo qui sotto è proprio un nuovo capitolo di Fate.

Non mi sono dimenticata di questa storia, e sarebbe una bugia dirvi che ho smesso di scrivere.

Sto scrivendo, ultimamente, eccome.

Solo... ho un enorme problema (Silvia non ridere). Negli ultimi 5 mesi non sono riuscita a buttare giù una parola che fosse una per questo fandom.

Potevo andare avanti ore a lavorare su una fic su Lie to Me, ma poi, quando dicevo, bene, adesso continuiamo Fate... nada. Zero. Nisba. Blocco totale.

Il mio ultimo appunto sul quaderno sono 10 righe che risalgono al 4 ottobre. E quello prima al 15 giugno. Quindi immaginate un po’ l’andazzo.

Ho provato qualsiasi cosa, invano.

Fino a una settimana fa. Una conversazione avuta con Little Fanny (anche l’altro incentivo non ha fatto male) mi ha fatto venire improvvisamente voglia di riprenderla in mano... e quando ho aperto il file sono riuscita incredibilmente a finire di editare questo capitolo, che da mesi aspettava solo di essere concluso.

Non so se il blocco sia definitivamente superato, ma credo di essere sulla buona strada.

Tenete presente che ho anche una tesi da scrivere, gli ultimi esami da dare e un viaggio a New York da preparare, ma nel frattempo farò di tutto per non lasciare che questo progetto (che ho amato sin dal primo istante) non vada a quel paese.

Spero che voi siate ancora con me. Non vi biasimerei se in tutto questo tempo vi siete stancati di aspettare e avete abbandonato questa storia, ne avete tutte le ragioni.

 

E mentre aspettate che io vada a ripescare la mia musa nell’angolino in cui si era nascosta, e la prenda allegramente a calci nel c... beh, avete capito, vi lascio il link del sito dove sto pubblicando alcune storie. Non lo faccio qui perché un paio sono in inglese o perché EFP non dispone di questa categoria XD

 

UfficioDiMinerva

 

E adesso, senza altri indugi, vi lascio leggere il capitolo che avete tanto aspettato. Spero di tornare al più presto col prossimo.

 

 

Capitolo 9

Second thoughts

 

A Little Fanny,

per la giusta spintarella

che mi ha fatto riprendere in

mano questa storia.

Ad Alektos,

 la mia beta, che l’ha voluto

così tanto, che alla fine

l’ho accontentata.

A tutti voi,

che ancora avete la

pazienza di seguirmi.

 

Quel ventoso mattino di fine Ottobre il sole lottava per fare capolino dietro i nuvoloni grigi che da un paio d’ore minacciavano pioggia.

Gli esami di Tonks si avvicinavano e la ragazza era sempre più nervosa. D’altra parte, c’era in gioco il suo lavoro, la cosa, a quanto pareva, più importante della sua vita, dal momento che le sue ricerche non avevano portato risultati in altre direzioni.

Mark le provava tutte per distrarla, ne aveva fatto la sua missione personale.  E quella mattina non era diversa dalle altre: approfittando del suo giorno libero l’aveva trascinata prima a Diagon Alley e poi a Hogsmeade per fare un po’ di shopping.

Sei troppo tesa”, commentò Mark passando in rassegna la selezione di cioccolata di Mielandia. “ Hai bisogno di un po’ di svago.”

Perché, adesso che sto facendo?”

“No!” insistette lui, “Il tuo corpo è qui con me, ma la tua mente è chissà dove! Probabilmente nel retro della libreria qui in fondo alla strada…”

“Quante volte devo dirtelo, mi sta semplicemente dando una mano! Sono solo preoccupata per l’esame,” si giustificò la ragazza, spostandosi verso la sezione delle caramelle, ma non poté fare a meno di arrossire un po’ al commento dell’amico.

“Ti preoccupi troppo, non ti fa bene. Sai cosa ti serve?”

Cosa, sentiamo?”

“Uscire, vedere un po’ di gente…una festa!”

“Una festa?”

“Si, vieni con me alla festa dei Morris giovedì.

“Mark…non sono sicura che …”

“Oh avanti, lascia stare i libri per una sera! È Halloween, ci divertiremo, vedrai.

Ok, d’accordo. Devo venire in costume?”

“Sono Babbani, non so se si vestono, mi informo se vuoi.”

Tonks annuì impercettibilmente e i due si avviarono alla cassa per pagare i loro acquisti. Nessuno notò la persona che, non vista, aveva seguito molto interessata la conversazione tra i due ragazzi, come non si acorsero di essere osservati quando uscirono dal negozio.

 

***

 

Fu solo quel pomeriggio, al termine di un’intensa lezione di trasfigurazione che, nell’osservarlo sfogliare il manuale, Tonks si accorse che Remus portava la fede al dito.

Il mago evidentemente si accorse del suo silenzio esterrefatto, perché alzo subito la testa dal libro.

“Qualcosa che non va?” domandò, cortese come sempre.

“Sei sposato?” chiese Tonks con voce flebile, non completamente certa di voler sentire la risposta.

Remus abbassò lo sguardo ed esitò.

“Lo sono stato”, confessò alla fine.

La giovane lo ascoltava, improvvisamente sollevata. Una vocina nella sua testa le ricordò le parole di Mark e Tonks realizzò che aveva ragione, forse un po’ Remus le piaceva. Altrimenti perché sentirsi rassicurata quando lui aveva parlato della sua consorte al passato?  Ma se non era più sposato perché continuava a portare l’anello?

“Che ne è stato di lei?” sussurrò.

Se n’è andata…”

Tonks si diede improvvisamente della stupida per aver gioito sapendo che lui non era sposato e si sentì in imbarazzo per aver provato gelosia per una donna morta.

Poverino.

“Oh, non lo sapevo…mi dispiace,” mormorò lei, appoggiando la mano su quella di lui.

Subito avvertì un brivido correre lungo la schiena e i loro sguardi si incrociarono.

Gli occhi di Remus erano colmi di tristezza e malinconia. Distolse lo sguardo.

Per forza, idiota! pensò Tonks. Gli hai appena fatto ricordare la moglie! Che è morta. Defunta. Non c’è più! Tu come ti sentiresti?

Era talmente occupata a rimproverarsi che le ci volle un po’ prima di accorgersi che lui aveva girato la mano, lasciando che i loro palmi si sfiorassero.

Tonks gli strinse lievemente le dita.

 

Remus non riusciva a credere che fossero finiti a parlare di quello e soprattutto che le avesse anche risposto! Che diavolo gli era saltato in mente? Ma lei gli mancava così tanto, mai avrebbe pensato che un giorno sarebbe stato tentato a tal punto di venire meno alla sua risoluzione.

Poi lei aveva appoggiato la mano sulla sua e quando gli sguardi si erano incrociati, i suoi occhi erano talmente pieni di emozione e qualcos’altro che non sapeva distinguere o che forse temeva d’interpretare nel modo sbagliato.

 

Non seppe resistere, alla sensazione di sentire ancora una volta la sua pelle soffice e girò la mano, accarezzandole i polpastrelli e subito ecco il familiare brivido lungo la schiena che avvertiva tutte le volte che la toccava.

Ninfadora rispose al suo gesto stringendo appena le sue dita.

Fu in quel momento che realizzò  di non poter più continuare così e decise che le avrebbe detto la verità. Senza dubbio lei si sarebbe arrabbiata tantissimo, ma era arrivato il momento di prendersi le sue responsabilità e affrontare le conseguenze della sua decisione.  Qualcosa gli diceva che ne sarebbe valsa la pena.

Si passò una mano trai capelli e fece un enorme sospiro, prendendo coraggio.

Nin…”iniziò, ma tutto quello che riuscì a dire, perché in quel momento la sua simpatica vicina, dimostrando un eccezionale tempismo, fece irruzione nella stanza trascinandosi dietro un vassoio carico di cibo.

“Non avete ancora finito?” domandò incredula la vecchietta. “Beh, mettete via tutto, perché vi ho portato la merenda!”

Tonks ritrasse velocemente la mano e Remus ne sentì subito la mancanza.

“Merenda? Perché, che ore sono?” domandò agitata la ragazza, cercando un orologio con lo sguardo. Finalmente trovò il grosso pendolo nell’angolo. Sgranò gli occhi. “Oddio! Dovevo essere là venti minuti fa! Moody mi ucciderà!”

Iniziò a raccogliere in fretta i libri.

“Grazie, Remus, arrivederci signora Pinch, devo veramente scappare, buon Halloween!”

E in un attimo era sparita dietro la porta.

Per un attimo Remus e la donna rimasero in silenzio, storditi per la velocità con cui Tonks se n’era andata, poi lentamente il mago si voltò e lanciò un’occhiataccia alla vicina, poi sospirò, sconfitto.

Che ho fatto adesso?” protestò lei, confusa.

“In un attimo di puro egoismo avevo deciso di mettermi a posto la coscienza. Stavo per dirglielo, sai?”

“Oh, bene! Così la finiamo con questa pagliacciata. Scusa se vi ho interrotto.”

“Forse è stato meglio così, forse hai impedito che le facessi ancora più male di quello che le avevo fatto io, sposandola. Sì, è meglio così.”

“Non dire certe sciocchezze! Certo, una bella ripassata te la darei anche io se mi venissi a dire che hai combinato un casino del genere, ma sono sicura che ti perdonerà e voi due tornerete a vivere felici e contenti come prima. Su con la vita, adesso che hai fatto questo primo passo siamo a cavallo. Glielo dirai la prossima volta! Quando avete la prossima lezione?”

“Questa era l’ultima, verrà dopo l’esame a riportarmi i libri che le ho prestato.”

L’eccitazione della signora Pinch svanì un po’: l’esame di Tonks era i primi di Novembre.

 “Beh, vorrà dire che le dirai tutto quando la vedrai per congratularti con lei. Nel frattempo non ti fa bene restare qui a deprimerti.

Cosa vuoi che faccia?”

“Io e te giovedì andiamo a una festa.”

 

Continua...

 

Capitolo 10: Uncalled disaster.

 

Ondeggiarono per un po’ a tempo di musica, non troppo vicini,

non troppo lontani, fino a quando la ragazza non

sciolse improvvisamente il timido abbraccio.

“Ho bisogno d’aria,

Annunciò, marciando verso la porta d’ingresso,

lui subito dietro di lei.

 

RISPOSTE ALLE RECENSIONI:

 

Fairyelly83: Eh, sì... Molly ha preso un abbaglio e ha deciso di gettare la spugna. Per fortuna abbiamo l’impavida Henrietta dalla nostra parte!

 

PinkMoonlightPrincess: Ma no... che shipper sarei se li separassi definitivamente?!? Non ti preoccupare, prima o poi rinsavirà!

 

Niniel: ehm... purtroppo ancora un po’ li farò soffrire, ma tutto andrà bene, vedrai!

 

DanyCullen: Oh, per incontrarsi si incontrano... il loro problema al momento è il tempismo... XD

 

Robiz: Anche io ti adoro, tesò! Grazie per il supporto di questi mesi!

 

Sherry: Visto che l’anticipazione ti intrigava, spero il capitolo, anche se tardivo, sia stato di tuo gradimento!

 

Lauretta86: Grassie, grassie. Happy that you like it!

 

Dafny: analizza analizza, che nel prossimo avremo un bel colpo di scena!

 

Blackgress: Molly si è presa solo una piccola pausa dai suoi intrighi, ma ha per fortuna un ottimo backup! Henrietta non mollerà di sicuro!

 

Lupinuccia: me arrossisce... awww.

 

LilyProngs: Grazie davvero... Remus è Remus, se non lo fosse non ci piacerebbe, no? Comunque vedrai che qualcuno ci penserà a farlo rinsavire! E non ti preoccupare, ADORO  le recensioni chilometriche!

 

Cucciola_83: Tesoro, quanto tempo eh? Dici che ce la possiamo fare ad arrivare in fondo? Forza e coraggio!

 

  
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